Autore Topic: Una vecchia conoscenza  (Letto 1163 volte)

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Online Jason

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Una vecchia conoscenza
« il: Aprile 28, 2016, 22:47:34 pm »
Nel bilderberg, una delle più potenti massonerie mondiali . Toh, chi si rivede. La Spinelli.
Strano, non me lo sarei mai aspettato  :dry:

http://www.nocensura.com/2014/06/chi-e-la-signora-barbara-spinelli.html

Nell'articolo Dopo meno di un mese dalle elezioni si frantuma la Lista Tsipras! ho esposto alcune riflessioni sulle vicende politiche che hanno condotto alla disgregazione della lista L'Altra Europa con Tsipras;

In questo articolo invece cercheremo di capire "chi è" la signora Barbara Spinelli, fondatrice e garante, nonché candidata ed eletta all'europarlamento nella lista Tsipras, appoggiata da SEL, Rifondazione Comunista e un microcosmo di associazioni orbitanti nell'area della sinistra radicale.

Preciso immediatamente che cercherò si essere più sintetico possibile, affidandomi per molti aspetti alla capacità del lettore di "leggere tra le righe", anche perché, per esempio, esprimere il nostro pensiero sul gruppo Bilderberg sarebbe ripetersi.

Barbara Spinelli è stata una delle fondatrici del quotidiano La Repubblica, inoltre ha lavorato per il Corriere della Sera e per La Stampa; la "crema" della propaganda filo-governativa, per capirsi. Questo dato è fondamentale per capire a quali "poteri" è collegata la signora.

Se volete altre informazioni piuttosto inutili su di lei, potete leggere la sua scheda Wikipedia; noi ci concentreremo sugli aspetti che quella scheda non menziona...
 
Barbara è figlia di Altiero Spinelli, considerato uno dei "padri fondatori" dell'Europa unita (anche se c'è da dire che nei suoi ideali doveva essere la cosiddetta "Europa dei popoli", e non delle banche e delle lobbies) e di Ursula Hirschmann, ebrea tedesca, militante antifascista impegnata politicamente con i socialdemocratici tedeschi, e in seguito militante del federalismo europeo.

Il padre Altiero è considerato un'icona dell'Unione Europea, tanto che un intero blocco della sede dell'europarlamento di Bruxelles porta il suo nome. Sempre ad Altiero è dedicato lo "Spinelli group", una sorta di succursale del gruppo Bilderberg in chiave europeista; il gruppo - di cui fanno parte i bilderbeghini Mario Monti e Tommaso Padoa Schioppa (ormai defunto) e altre personalità europee fortemente europeiste e vicine al Bilderberg (vedi la lista dei membri) - ha come obiettivo l'integrazione europea, ovvero il trasferimento dei poteri delle nazioni europee all'Unione Europea, e favorire la "creazione" a livello culturale dell'identità europea: (vedi il sito spinelligroup.eu, il quale, ad iniziare dal nome a dominio, simboli, colori, etc si ispira all'Europa)

Apriamo una parentesi: cosa significa "creazione dell'identità europea" ?

Oggi a grandi linee, tutti gli italiani... si sentono "italiani"; cioè si riconoscono nel tricolore, nell'inno nazionale, nella nazionale di calcio. Certo, ci sono delle eccezioni, ma in generale, converrete con me che è così. Ebbene, l'Italia come stato unitario esiste da 153 anni: una unità che al di là delle belle parole, è stata creata con il sangue e le violenze, sopratutto a danno del sud, che all'epoca era più ricco del nord. 

No, non sono un "militante sudista", e anche se il mio cognome è di origine calabrese, sono nato in Toscana da genitori toscani e vivo a Roma. Questa è storia: non la raccontano sui libri di scuola, ma è storia. Informatevi in proposito.

Tornando a noi, in modo simile a quanto è accaduto in Italia in centocinquant'anni fa, (Garibaldi era massone...) i poteri forti stanno gettando le basi per unire l'Europa; e anche a questo giro, a rimetterci è il sud (Europa). Questa volta lor signori non hanno bisogno di nessuna "spedizione dei mille", al posto dei fucili hanno le armi dello spread e dei "mercati": e sopratutto, dispongono della fedeltà lautamente retribuita dei nostri governanti (illuminante per conoscere "di chi hanno fatto gli interessi" i governanti italiani, è il libro "Traditori al governo" dell'avv. Marco Della Luna). Il loro progetto è quello di fare dell'Europa una grande (territorialmente, certo non moralmente) nazione; e se il loro progetto andrà in porto, in futuro grazie alla propaganda (vedi le idee promosse con gli spot pro-Europa della RAI) e alla "dottrina di regime" imposta con i libri di scuola, chi nascerà nell'Europa si sentirà "Europeo" ancor prima che italiano, tedesco, francese, etc. come oggi la maggioranza degli "italiani" si sentono tali, e solo in secundis toscani, siciliani, piemontesi, etc.
Oggi l'identità europea è in fase di creazione, e piano piano sta radicando, specie in una parte della popolazione, direi "quella più manipolata" e suscettibile alla propaganda, ma alla fine è questione di ideali, ma è ancora presto, e comunque le generazioni che sono nate in Italia, Germania, Francia, etc. e sono cresciuti in anni in cui il progetto europeista era ancora lontano, non si sentiranno mai "europei" come si sentiranno le generazioni future; così come non si sentivano "italiani" i napoletani, i veneti, i toscani, etc. nell'immediato dopo-unità d'Italia...

Dopo questa "parentesi", torniamo alla signora Barbara Spinelli.

Figlia del consideratissimo (dagli eurocrati) Altiero Spinelli, la signora Barbara, che come abbiamo visto ha lavorato e ha tutt'oggi rapporti con i principali quotidiani, NEL 1993 PARTECIPO' AL MEETING BILDERBERG che si tenne ad Atene: (vedi elenco partecipanti) all'epoca lavorava per La Stampa, ed era editorialista e corrispondente da Parigi, dove viveva.

Al meeting di quell'anno la delegazione italiana era composta, oltre a Barbara, da Giovanni Agnelli, presidente FIAT, Marco Tronchetti Provera, dirigente Pirelli, Renato Ruggero, dirigente FIAT e più volte Ministro, prima del 1993 nei governi Goria, De Mita e Andreotti; e dopo il 1993 è stato ministro del secondo governo Berlusconi. E infine, ultimo ma non ultimo, il nostro "decano" bilderberghino, trilateralista, goldmansachsino, agenziediratinghino, cocacolista, chipiùnehapiùnemetta, Mario Monti: che all'epoca era rettore e professore di economia alla Bocconi.
 
Monti è un po' la mascotte del Bilderberg: se non c'è lui il gruppo non si riunisce..

Ebbene, come ho anticipato all'inizio dell'articolo, non mi dilungherò ulteriormente; di riflessioni da fare ce ne sono molte, le lascio a voi;

QUESTA è la signora che i partiti della sinistra radicale, che dicono di voler rappresentare i lavoratori, i precari, i disoccupati, etc. hanno mandato all'europarlamento a difendere gli oppressi ed a combattere la troika... :-D poi magari gli stessi criticano Mario Monti e l'austerity... fate un po' voi... 
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Re:Una vecchia conoscenza
« Risposta #1 il: Aprile 29, 2016, 00:35:25 am »
Secondo me si attribuisce eccessiva importanza al Gruppo Bilderberg. Questa lettera di un partecipante può aiutare a capire molte cose e val la pena di leggerla per intero:

Al principe Bernardo d'Olanda

Sua Altezza Reale:
è stato un piacere trovarmi lì. È un piacere essere di nuovo a casa. :lol: Come lei sa, non mi sono comportato troppo bene a Bilderberg. In tutta franchezza, devo direi che sono rimasto stupefatto per il bassissimo livello di consapevolezza del mondo contemporaneo dimostrata da tutti gli ospiti presenti. Come ha detto il mio amico Wyndham Lewis: « L'artista è impegnato a scrivere una storia dettagliata del futuro perché è la sola persona che vive nel presente ». La gente comune vive in ritardo di trent'anni in uno stato di motivato sonnambulismo. Tale era la condizione dei delegati a Bilderberg. Il contatto con artisti e pittori di molti paesi mi ha abituato ad avere a che fare con persone che sono allenate a percepire e a comprendere la realtà contemporanea. Senza una conoscenza dei pittori e dei poeti da Baudelaire a Joyce, è inutile cercare di valutare le cause formali o efficienti a cui ha dato inizio l'estensione evoluzionistica del nostro corpo che noi chiamiamo tecnologia.
I conferenzieri oltre che i banchieri, gli statisti e gli educatori presenti a Bilderberg non erano stati sottoposti ad alcun addestramento nel campo della percezione. Erano uomini attaccati ad alcuni semplici concetti superati. Come appartenente ad un paese colonizzato, avevo nutrito l'illusione che almeno gli europei fossero consapevoli che le arti contemporanee sono la guida necessaria per comprendere i mutamenti. Ma la delusione è stata totale! I delegati al congresso erano imbalsamatori di un passato ormai morto. Vivono guardando nello specchietto retrovisore e suonando entrambi i corni del loro dilemma!
Il grande vantaggio costituito dalla partecipazione al Congresso di Bilderberg è che si può valutare il livello di incompetenza a cui sono arrivati i partecipanti. Ognuno ha il diritto di proteggere la propria ignoranza. Questi uomini, però, hanno la responsabilità di tener testa ad un mondo in corso di trasformazione che li ha spediti precipitosamente in cerca di riparo in una direzione opposta rispetto ai cambiamenti a cui abbiamo lasciato via libera. Abbiamo chiesto loro di addurre un unico esempio nella storia umana di una qualsiasi comunità che sia stata in grado di prevedere le conseguenze di una innovazione. Il gruppo non è stato capace di soddisfare la nostra richiesta. Quando ho spiegato che, in termini di servizi a disposizione dell'uomo comune nel 1830, l'Inghilterra aveva perlomeno instaurato il comunismo, non sono stati capaci di muovere obiezioni. Tale osservazione riguardava solo l'antiquato hardware industriale. Quando i servizi di trasporto, informazione e istruzione, quei servizi che la più grande ricchezza privata non potrebbe fornire da sé, sono a disposizione del cittadino comune, ciò è comunismo. Si è verificato molto tempo prima di Marx. Tali ambienti di servizio sono invisibili ai contabili, agli assicuratori e ai banchieri i quali hanno a che fare con voci come la partita doppia o l'aritmetica politica che nascondono completamente la realtà tecnologica e ambientale. Oggi, con ambienti di servizio multi-miliardari a disposizione di tutti, quasi gratis (compresi il mondo dell'istruzione e dell'informazione di massa costituito dalla pubblicità), ci siamo addentrati molto profondamente in un comunismo tribale su una scala sconosciuta nella storia umana. Ho chiesto al gruppo: « Per che cosa stiamo combattendo il comunismo? Noi siamo il popolo più comunista nella storia del mondo ». Non c'è stato nessuno in grado di controbattere.
Un ulteriore vantaggio del congresso per me è stato la subitanea comprensione di che cosa si intenda per « guerra di classe ». Significa gente privata della propria identità. Solo accidentalmente è il risultato della povertà. Oggi l'intera generazione televisiva è stata privata della propria identità a causa della nuova immagine (cfr. la legge di Hertz), « le conseguenze delle immagini saranno l'immagine delle conseguenze ». Oggi sono i giovani ricchi a costituire il proletariato del nostro mondo. Sono loro che combattono la nuova guerra di classe. Il marxismo non è affatto in grado di affrontare alcuno dei problemi del ventesimo secolo. I cosiddetti paesi « comunisti » stanno solo cercando di avere un diciannovesimo secolo di consumismo. Lo dimostra il culto per le merci nei paesi sottosviluppati.
Spero che lei ponga rimedio all'infelice disposizione degli spazi che i partecipanti al congresso hanno dovuto sopportare, con conseguenti difficoltà di dialogo. Se le sembro poco cortese, è perché non sto facendo riferimento a delle persone, ma a questioni di grande urgenza. Desidero esprimerle naturalmente il mio apprezzamento per la splendida urbanità con cui ha condotto i lavori. Sono onorato di avervi partecipato. Le invio i miei più sentiti ringraziamenti per la sua ospitalità a Bilderberg.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.