Autore Topic: L'assurdità dell'ora legale  (Letto 12669 volte)

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Re:L'assurdità dell'ora legale
« Risposta #15 il: Aprile 28, 2016, 22:02:28 pm »
Capisco che può sembrare che me la prendo troppo a cuore per una cosa non così essenziale ma a parte che secondo me non è poi una faccenda cosi trascurabile,  ma il punto è che quando mi raccontano una cazzata, e quella del risparmio è una colossale  cazzata,  allora io mi insospettisco e mi domando perché, cosa mi nascondono, quale sarà il vero motivo, che poi, en passant, fa anche ridere che i dati sul presunto risparmio energetico ce li fornisce solo chi produce e “vende” l'energia elettrica. 
A proposito del risparmio poi farei in più notare che le persone all'incirca dormono lo stesso numero di ore per notte sia d'estate che d'inverno e tantissimi, nel periodo di orario legale, costretti ad alzarsi un'ora prima di quando sono abituati, acquisiscono l'abitudine del pisolino pomeridiano, quindi un riposo in ora diurna, che sarà chiaramente scontato con un ora d'attività in più la sera, cioè con le luci accese.
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Offline Vicus

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Re:L'assurdità dell'ora legale
« Risposta #16 il: Aprile 29, 2016, 00:38:03 am »
Mi pare che stiano abolendo l'ora legale in diversi Paesi.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline maveryx

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Re:L'assurdità dell'ora legale
« Risposta #17 il: Aprile 29, 2016, 19:40:50 pm »
Se si gira su internet utilizzando i termini inglesi “daylight saving time” si rimane sbalorditi dalla presenza di numerosissimi studi, più o meno scientifici, che evidenziano gli effetti nocivi dell'ora legale dal punto di vista del benessere psico-fisico delle persone, che chiaramente si traduce anche in termini economici certamente in una perdita, non quantificabile monetariamente, che non è controbilanciata da presunti risparmi energetici in realtà del tutto inventati.
Questa faccenda del risparmio andrebbe inquadrata nella sua ottica giusta, il risparmio è reale quando il sacrificio richiesto ha un valore, sia in termini prettamente economici che in termini di qualità della vita, che è inferiore al risultato ottenuto, altrimenti non è più un reale risparmio, ma è come fosse un investimento in perdita.
Un esempio estremo, se smetto di mangiare in teoria risparmio in pratica muoio di fame, quindi non è risparmio ma una condotta idiota.
E questi studi, che non fanno altro che accreditare ciò che già il semplice buon senso realizza da sè, non sono assolutamente presi in considerazione e si continua annualmente ad applicare questa assurdità.
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Offline maveryx

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Re:L'assurdità dell'ora legale
« Risposta #18 il: Maggio 03, 2016, 20:54:49 pm »
"Invece, queste semplici manovre “tecniche” tese allo stravolgimento del tempo e dello spazio, tese a contaminare la biologia euritmica naturale, passano subdolamente come “miglioramenti di efficienza” mentre nascondono intenzioni socialmente e spiritualmente devastanti. E proprio per la loro apparente leggerezza e innocuità sfuggono quasi a tutti, anzi vengono subite con acquiescenza e partecipate come nuovi ideali di bellezza."

Per afferrare meglio la frase che ho estrapolato dal pregevole articolo di Lanzi, e che potrebbe sembrare un po' esagerata, l'ora legale andrebbe inquadrata in un'ottica giusta cioè guardata da un punto di vista differente dal classico e fuorviante “guadagniamo un'ora di luce”.
E' vero che guadagniamo un'ora di luce alla sera ma a spese non solo di un'ora di luce al mattino ma a spese in realtà anche di un'ora di tempo libero non utilizzabile.
Mi spiego meglio: durante i 6 mesi con più luce le persone potrebbero benissimo alzarsi un'ora ed anche due (in estate) prima, tanto è vero che è stata proposta in alcuni paesi l'ora legale doppia.
Il risultato immediato sarebbe un'ora o due di tempo libero in più guadagnato al pomeriggio.
Un ipotetico orario 8-16 invernale si potrebbe trasformare in un 6-14 estivo per esempio, quindi il sacrificio mattutino avrebbe come premio un pomeriggio intero libero e comunque un'ora o due di tempo effettivo in più prima della diciamo classica ora di cena, cioè le 20.
Con l'applicazione dell'ora legale il sacrificio mattutino regala si l'ora di luce in più alla sera ma non quel tempo libero, che viene letteralmente confiscato, visto che comunque l'attività terminerà sempre alla stessa ora del periodo invernale, pur essendosi alzati prima.
L'orario legale è' stata un'idea formidabile per diminuire le possibilità di maggiore elasticità nell'organizzare la propria giornata che il periodo con maggior luce regala alle persone in modo naturale.
L'ora legale è l'ora dell'uomo ormai ridotto a semplice ingranaggio di un sistema più grande al quale deve conformarsi per le esigenze primarie della efficienza e della produttività a spese del suo benessere personale.
L'abitudine di alzarsi prima, adottata in modo spontaneo da sempre dalle persone in virtù del semplice buonsenso sarebbe il sistema ovvio in una società organizzata ma di uomini liberi e pensanti, il meccanismo realizzato con l'ora legale (singola o doppia che sia) applicato con l'imposizione obbligatoria è invece il metodo naturale in un mondo popolato da uomini-schiavi.
Sfruttare meglio le ore di luce in più  vorrebbe dire automaticamente risparmiare e si potrebbe tranquillamente realizzare istituendo orari estivi ed invernali differenti.
Al solito quando si presentano con regali ti vogliono sempre fregare.
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Offline maveryx

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Re:L'assurdità dell'ora legale
« Risposta #19 il: Maggio 04, 2016, 21:03:03 pm »
http://ilporticodipinto.it/content/lo-sciopero-delle-lancette

Lo Sciopero delle Lancette

Odio il British Summer Time (quella che da voi si chiama Ora Legale). Mi devo svegliare al buio, recarmi al lavoro al buio, spesso nella nebbia, proprio quando il sole stava cominciando a fare capolino quando lasciavo casa per andare a lavorare.  Non riesco ad abituarmi alla levataccia fino a quando non si deve mettere l'orologio di nuovo indietro e quasi tutti sono con lo stesso sentimento, nonostante si dica che qualcuno ne giova.  Si dice che sia di giovamento per gli agricoltori, gente che peraltro non ha un orario fisso da rispettare che non sia quello delle bestie e delle stagioni, delle lune e del tempo metereologico.

Una usanza inspiegabile, almeno dalla parte ricevente.  Ed una usanza che moltissimi paesi hanno abbandonato (come l'abbandonò l'Italia durante il fascismo, a fasi alterne, e l'Inghilterra nel secondo dopoguerra).  Infatti, valutando i pro ed i contro si può capire che i contro come minimo bilanciano i pro, se non li sopravanzano nettamente. Anche il preteso risparmio di energia si è rivelato una bufala bella e buona.

Questa consuetudine apparentemente priva di senso fu instaurata  in Gran Bretagna per la prima volta nel 1916 - i primi a legislarla furono però i tedeschi nello stesso anno - e proseguì a fasi alterne, con l'ora legale mantenuta per tutto l'anno durante la WWII, fino alla fine della guerra. 

Alla fine della guerra la popolazione britannica, che dopo più di 5 anni di guerra si destreggiava con le armi piuttosto bene, pensò bene di bruciare le Carte d'Identità in piazza e di essere piuttosto vocale circa l'abolizione del British Summer Time, che fu gettato alle ortiche nel 1945: il Governo, di fronte a gente che aveva addestrato ad armi e privazioni, decise di essere accomodante.

Accomodante ma sempre teso a completare quello che era stato ideato in qualche riunione tra pochi uomini chissà dove, cominciò fin dal 1947 a tramare con studi pagati dal contribuente coatto per dimostrare l'opportunità della reintroduzione della legge sull'ora legale.

Fu però solo nel 1966 che (me lo ricordo distintamente, all'epoca ero in Italia) l'Europa Unita cominciò a essere un progetto che improvvisamente uscì dalle riunioni in Hotel cinque stelle per diventare un luogo comune da dover essere accettato senza discussione, una fatalità, più che altro, e con questa fatalità la famosa frase: Europa Vult.  Ci dissero infatti che bisognava essere al passo col resto d'Europa, che, implicitamente era più progredito del paese dei maccheroni.  La cosa curiosa è che anche agli inglesi fu detta la stessa cosa, poichè il resto d'Europa era più moderno e trendy del paese della birra sgasata.

E così reintrodussero il dannato British Summer Time, nella nuova guisa di Daylight Saving Time, più yank e più moderna.

In Italia però i vecchi ricordavano cosa era successo negli anni '20, specie i vecchi del Nord, e soprattutto quelli di Torino.  è una storia che ai più, oggi, è sconosciuta e che fu accuratamente sepolta nel 1965 proprio dalla Sinistra che avrebbe dovuta essere erede dell'ideologia di coloro che avevano scatenato quegli avvenimenti.

Il 18 Marzo 1920 fu riportata in vigore (dopo un breve esperimento nella Prima Guerra Mondiale) l'Ora Legale.  Ai più ricordava la guerra, con tutti i ricordi negativi che si portava appresso, e l'inutilità di un provvedimento del genere era abbastanza lampante, senza considerarne la assoluta lunaticità: invece di cambiare orario di lavoro TUTTI dovevano cambiare una cosa che era sempre stata non disputabile, quale la divisione del giorno e della notte in porzioni uguali di tempo.  Specialmente gli operai che dovevano alzarsi la mattina per il primo turno attorno alle 4.30, come minimo, non apprezzavano affatto di andare a lavorare nel cuore della notte essendo pure presi in giro dal Governo.

Era una questione squisitamente di principio, ma le questioni di principio sono sempre le più importanti. 

Alla FIAT, a Torino, gli operai organizzati non si sentono però ancora in grado di controbattere ad una legge dello Stato, e perciò cercano di contrattare con la ditta un orario di lavoro posticipato di un'ora, di fatto rendendo nulla la legge sull'Ora Legale. La FIAT, che di fatto anche allora praticamente possedeva lo Stato, risponde in maniera draconiana: chiunque sia in ritardo per l'orario durante l'Ora Legale verrà licenziato in tronco.  Il 26 e 27 marzo gli operai sono in sciopero e lo sciopero delle lancette ha un successo pressochè totale: in pratica tutti gli operai del Piemonte si fermano, seguite da quelle della Liguria.  Persino i braccianti scioperano. Di nuovo la FIAT risponde in maniera che non da adito a discussioni, con la serrata di tutte le fabbriche del Piemonte.  A questo punto la situazione sfugge di mano e le fabbriche vengono occupate dagli operai.  è la Rivoluzione.  E tutto per l'Ora Legale.  Lo spettro della Rivoluzione Bolscevica è nell'aria.   I padroni chiedono al Governo di usare i cannoni e le mitragliatrici contro gli occupanti delle fabbriche e a Torino confluiscono militari da tutta Italia.

Senonchè Giolitti, il primo ministro liberale, che è tutt'altro che fesso mette un freno alle tentazioni di repressione militare e usa la forza del governo per piegare i sindacalisti.

Per la prima volta i sindacati ed i partiti della sinistra si rivelano più funzionali al potere di quanto non lo siano quelli di destra: trattano infatti con i padroni e senza alcuna consultazione con la base dichiarano la fine dello sciopero.  Alla fine gli operai obbediscono, anche per il fatto che da un mese non prendevano alcuno stipendio, ed il movimento operaio viene azzerato.  Parte degli operai, delusi, confluiranno nel Partito Fascista, un partito espressamente finanziato per evitare situazioni di questo tipo fino dal principio.  In ogni caso uno dei primi provvedimenti del Governo Mussolini sarà proprio l'abolizione dell'Ora Legale.

Vale la pena di notare che ora come ora la maggior parte della superficie del pianeta ha abbandonato questa pratica insulsa e illogica (a parte i paesi dell'Africa Centrale che mai l'adottarono) e quelli che ancora la tirano avanti sono - sorpresa delle sorprese - i fedelissimi dell'Impero Americano, vale a dire il Nord-America (ma non tutto il Canada e persino uno dgli US), l'Europa, la Turchia e qualche stato dell'Australia.

Chiaramente questa è stata una decisione presa a tavolino per motivi che sfuggono ai più.  Mi azzardo ad appoggiare la tesi di mio nonno: l'elite che governa l'Impero vuole avere prova di quanto siano malleabili le popolazioni, imponendo leggi assurde che sembrano scherzi di cattivo gusto, oltre che provocare anomalie imbarazzanti. Quel che a noi sembra inspiegabile, è spiegabile solo se si conoscono i retroscena ed il piano complessivo.  Non solo la neo-lingua viene usata in questo senso, ma pure il sovvertimento della logica e della matematica come George Orwell ha spiegato fin troppo bene.

Gli operai degli anni '20, meno esposti ad una propaganda capillare, potevano vedere meglio di noi che un punto di principio può essere così importante da dovere essere difeso anche a costo di una guerra civile.  Purtroppo ora mi sento dire da tutte le parti: "Non c'è niente da fare, e poi perché ti alteri così solo perché devi spostare due lancette?".

Chi conquista le menti prende possesso degli sfinteri, diceva la buonanima di mio nonno.
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Re:L'assurdità dell'ora legale
« Risposta #20 il: Maggio 12, 2016, 14:22:19 pm »
Sarebbe interessante capire in quale misterioso modo sono raccolti i dati sul fantomatico risparmio energetico, considerando che in Italia l'ora legale è applicata da ben 50 anni e quindi non si vede quali raffronti possano essere stati compiuti, e tra quali tipi di dati, per giungere a comunicare dichiarazioni di minor consumo, sempre ben poco dettagliate in verità, e ufficialmente di entità comunque modestissima.

Non credo sia molto scientifico dedurre il risparmio confrontando il consumo energetico di lampadine tra i mesi di gennaio e giugno oppure  raffrontando  i periodi immediatamente vicini alla data del cambio, tipo le due settimane precedenti e quelle successive, quando ancora le persone sono in fase di adattamento al nuovo orario, i dati sarebbero ovviamente falsi ed ingannevoli.

L'unica cosa certa che si sa, studiando la storia di come si è affermata nel tempo questa idiozia, è che i suoi maggiori sostenitori erano accaniti giocatori di golf...

E' inoltre da considerare che la luce naturale influenza la produzione di melatonina da parte della ghiandola pineale, minore luce provoca maggiore produzione di melatonina, che ha sull'essere umano effetti sedativi concilianti il sonno, da cui si deduce in modo semplice che l'ora legale spostando in avanti l'ora del tramonto non fa altro che favorire una maggiore attività serale,  tanto è vero che la sua introduzione transitoria all'inizio del secolo durante i periodi di guerra,  giustificata anche allora col pretesto del risparmio energetico,  probabilmente ebbe la funzione di agevolare e rendere più accettabili i massacranti turni di produzione, che coprivano le 24 ore, degli operai nelle fabbriche di guerra.

A questo proposito è interessante osservare che il cambio d'orario avviene ogni anno all'inizio della primavera cioè quando l'ora dell'alba comincia ad anticipare ogni giorno un po' di più e le ore di luce tendono ad aumentare,  quindi una produzione di melatonina ridotta già al primissimo mattino spingerebbe le persone ad alzarsi spontaneamente prima, intorno al sorgere del sole, con conseguente danno economico  per tutte le attività di divertimento serale.

L'unica finalità che si riesce a trovare è quella di interferire in modo negativo sull'equilibrio psico-fisico delle persone, sballando completamente gli orari da cui oggi, a differenza di un tempo, si è molto condizionati.

Si potrebbe benissimo dire che l'ora legale simboleggia perfettamente la sconfitta dell'uomo nei confronti della macchina, che creata per agevolarlo adesso lo ha sottomesso, se si pensa che l'orologio è stato creato per facilitare e rendere più preciso l'orario ed adesso l'orologio stesso impone il suo orario su quello naturale.

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Re:L'assurdità dell'ora legale
« Risposta #21 il: Maggio 12, 2016, 15:40:08 pm »
Si potrebbe benissimo dire che l'ora legale simboleggia perfettamente la sconfitta dell'uomo nei confronti della macchina, che creata per agevolarlo adesso lo ha sottomesso, se si pensa che l'orologio è stato creato per facilitare e rendere più preciso l'orario ed adesso l'orologio stesso impone il suo orario su quello naturale.
Esattamente: l'uomo è diventato il servomeccanismo del suo orologio.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:L'assurdità dell'ora legale
« Risposta #22 il: Maggio 12, 2016, 17:03:44 pm »
E dire che sarebbe sufficiente, oltre che molto salutare e certamente ben accolto dalla popolazione, stabilire un orario estivo per le attività lavorative, nel periodo che va da maggio ad agosto, che tenga conto dell'alba molto anticipata. Ed invece siamo talmente instupiditi che adottiamo meccanismi contorti e subdoli come l'orario legale addirittura anche nei mesi di settembre ed ottobre, ma aggiungerei anche aprile, durante i quali la durata del giorno e della notte è quasi identica, e capire il senso ed i benefici del cambio orario diventa una cosa che va al di la della comprensione umana.
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Re:L'assurdità dell'ora legale
« Risposta #23 il: Maggio 12, 2016, 17:48:15 pm »
C'è anche il fatto della forte illuminazione artificiale notturna, specie in alcune città asiatiche.
Un ottimo programma gratuito è f.lux, che regola il colore dello schermo del computer in modo da non influire sui ritmi circadiani:
https://justgetflux.com/
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Re:L'assurdità dell'ora legale
« Risposta #24 il: Settembre 11, 2016, 15:35:55 pm »
Critica della "ora legale"
di R.L. Deboni

L'ora legale viene giustificata con due argomentazioni:
a) risparmio energetico
b) aumento delle ore di tempo libero serali

Il ragionamento deriva dalla presunta osservazione che la "gente" tende
ad alzarsi alla stessa ora tutto l'anno. Spostando artificialmente in
avanti l'ora dell'alba, si intende che alla sera si ha un'ora di luce in
piu' e quindi per le attivita' serali un risparmio delle spese di
illuminazione.
Un studio del Dipartimento dei Trasporti degli USA nel 1975 ha stimato
che l'"ora legale" teoricamente riduce il consumo di energia elettrica
di circa 1% durante i mesi di marzo ed aprile se attivato durante questi
due mesi.

Critica:
1) per cominciare e' una idea che interessa solo parte del mondo ed
oltretutto per due meta' del mondo vale in senso opposto. Le conseguenze
ovvie sono tali per cui l'"ora legale" e' evidentemente un concetto
"no-global". Infatti nelle zone equatoriali e limitrofe, non ha alcun
senso pratico. E nei due emisferi, l'ora legale deve essere impostata in
periodi del calendario opposti.

2) non c'e' uno studio serio che provi che i benefici siano compensati
dai vantaggi. Oltretutto non c'e' alcuna valutazione dello spostamento
degli oneri che questa misura provoca. Ad esempio per le attivita'
agricole, l'"ora legale" e' solo un fastidio e quindi i contadini
subiscono solo dei costi a teorico vantaggio di altre categorie a cui
semplicemente viene risparmiato il "disturbo" di regolare la sveglia ad
un'ora diversa.

3) per quanto riguarda il risparmio energetico, e' piu' efficace
l'aumento delle tariffe ad invitare a comportamenti di risparmio, di
spostare l'ora, etc. Il vantaggio di un'auto gestione di questi errori
evita il piu' grosso difetto delle misure "pianificate dall'alto": la
mancanza di flessibilita'. Come gia' osservate, il vantaggio per alcune
categorie e' uno svantaggio per altre. Non e' meglio che ognuno regoli
la sua sveglia, basandosi su un'unica ora solare, in base alle sue reali
esigenze ? In base alle sue reali convenienze ?

4) oggi la tendenza a regolamentare rigidamente gli orari dei negozi
(tutti aperti alle stesse ore, massimo 8 ore al giorno, tutti chiuse nei
stessi giorni, etc.) e' finalmente un ricordo di un defunto
corporativismo. Ma peggio ancora, la estesa diffusione degli
ipermercati, ipercentri, gallerie di negozi etc., ha reso la nozione
dell'ora legale come metodo di risparmio di energie per l'illuminazione
come semplicemente ridicola. Infatti in questi luoghi, trattandosi di
ambienti chiusi o quasi, l'illuminazione e' attiva per tutto l'orario di
apertura.

5) oggi, ovunque vi siano impianti luminosi di una certa dimensione
(dalle fabbriche ai centri commerciali, agli uffici ed ai negozi, etc.)
e' molto diffusa l'illuminazione ad alta efficienza, che riduce il
consumo di energia elettrica, rispetto ai conteggi fatti negli anni '70,
quando il dibattito sull'ora legale si e' fatto piu' vivo, anche di un
fattore dieci. Percio' l'entita' del risparmio percentuale diminuisce
sempre di piu' e rende ancora piu' dubbio il vantaggio sui costi ed oneri

6) prima dell'introduzione dell'ora legale esistevano altre misure per
il risparmio di energia luminosa. Per esempio era normale il cambio
degli orari per industrie e molti uffici, ma anche i negozi,
specialmente quelli che lavorano con queste attivita'. Il vantaggio di
questo approccio e' che ogni attivita' si aggiustava l'inizio e la fine
attivita' in modo ottimale e ... specialmente si faceva carico degli
eventuali fastidi, senza caricarli su altri che non hanno interessa allo
spostamento dell'inizio e della fine attivita'

7) il concetto dell'"ora legale" (ora di sveglia uguale per tutti, ora
di riposo uguale per tutti, etc.) non fa altro che incentivare e
prorogare la deleteria tendenza dei pendolari ad invadere le strade alle
stesse ore. Invece di parlare di orari di uscita e di rientro
scaglionati, con l'ora legale si incentiva tutti gli uffici ad aprire e
chiudere nello stesso momento, causando le orribili code che tutti
coloro che vivono nelle citta' e dintorni conoscono. Vogliamo calcolare
lo spreco energetico causato dal procedere in auto a passo d'uomo con il
risparmio energetico ipotetico a non accendere per un'ora le efficienti
lampada ad risparmio energetico che si usano oggi ?

8) Molti studi (attenzione: non legati all'ora legale) hanno dimostrato
che svegliarsi al mattino ad ore buie ha un forte effetto depressivo
sulla psiche. Forse in Italia meridionale il problema non e' cosi'
serio, ma andando piu' a nord, per buona parte del periodo dell'ora
legale, prima e dopo l'estate, essendo oltretutto oggi stato esteso da
marzo ad ottobre, I bambini che vanno a scuola ed i pendolari che devono
andare lontano, con orari di sveglia intorno alle 6:30, etc., sono
costretti ad alzarsi al buio per ulteriori mesi oltre a quelli gia'
tristi dell'inverno, quando prima dell'ora legale, potevano invece
godersi da marzo in poi ed in settembre, il potersi svegliare all'alba e
non di notte.

9) Qualcuno ha calcolato le conseguenze del fatto che la gente ha a
disposizione un'ora di luce di piu' alla sera ? Per esempio il consumo
di carburante perche' la gente e' invogliata ad andare a fare il giro
dei negozi, dei bar o altre attivita' ludiche ? Questo non vanifica il
concetto che l'"ora legale" serve a risparmiare energia ?

10) Oggi il mondo e' sempre piu collegato. Questo vuol dire che gli
inconvenienti causati dalle continue variazioni delle differenze di un
fuso orario "legale", mentre i paesi del emisfero nord attivano l'ora
legale, quelli dell'emisfero sud la disattivano, quelli dell'equatore
fermi sulla loro ora, percio' con una creazione di una differenza di
"ora" artificiosa stagionalmente, anche se si trovano sullo stesso fuso
orario. La diffusione dei computer e' un'altro problema. Quanti si sono
accorti di problemi causati da differenze dell'ora dell'orologio
interno, del bios, del sistema operativo Windows e quando sullo stesso
hardware si attiva (dual-boot) un'altro sistema operativo, come Linux,
che intende in modo diverso di come riferirsi per il calcolo dell'ora
legale ? Oltretutto con il problema di tabelle che devono tenere conto
che l'ora legale ha subito variazioni negli anni ? Tra parentesi la
Microsoft ha raccolto una bella collezioni di problemi per queste
variazioni, anche repentine, come quando l'Australia ha spostato la fine
dell'ora legale al 2 Aprile invece che al 26 Marzo (ricordatevi che per
loro e' la fine dell'estate ...) perche' c'erano in corso i giochi.

11) Alcuni studi sostengono che l'introduzione dell'ora legale aumenta
gli incidenti. Infatti si rileva un'incremento statistico degli
incidenti in primavera nelle settimane successive all'introduzione
dell'ora legale, in cui la gente "di colpo" e' costretta ad alzarsi
un'ora prima "dal punto di vista dell'orologio biologico", che invece
non si fa fregare dall'ora indicata sulla sveglia.

12) L'ora legale e' veramente un fastidio per il settore agricolo,
giardinaggio e altri servizi legati all'ora solare, incluso anche il
settore commerciale legato (mercati ortofrutticoli, settore del latte,
etc.), che come conseguenza di questo "privilegio" (peraltro dubbio) ai
"lavoratori dal posto fisso cittadino" debono trovarsi fuori
sincronizzazione con il resto della societa', l'orario di scuola dei
figli (che sono costretti ad accompagnare), gli orari delle trasmissioni
radiotelevisive, etc.

13) L'ora legale e' anche la causa in tutto il mondo di notevoli
contenziosi legali (notevoli per le somme in gioco). All'inizio del
periodo, grossi problemi non ci sono, perche' sparisce semplicemente
un'ora, ma alla fine del periodo, si ha per due volte giuridicamente la
stessa ora. Ad esempio, ci sono state e ci sono cause per l'incertezza
dell'ora di nascita dei nascituri, specie nel caso di gemelli nati
durante il cambio.

14) Nei climi caldi, ove tendenzialmente si tende a non svolgere
attivita' nelle ore piu' calde, l'ora legale in realta' incrementa i
consumi energetici. Questo e' un po' sottile, io stesso all'inizio non
ci sono arrivato. In Arizona, l'ora legale e' stata revocata perche' si
sono accorti che la conseguenza che la gente aveva un'ora di piu'
disponibile alla sera di luce si trasformo in un'ora in piu' in cui i
condizionatori lavoravano a pieno regime, e dato che un condizionatore
consuma molto di piu' delle lampadine e' stato un boomerang sul bilancio
energetico dello stato. Ora in Italia, anche al meridione, si stanno
diffondendo i condizionatori, percio' il concetto di "ora legale" uguale
a risparmio andrebbe accuratamente verificato.

Ma quello che mi disgusta di piu' di tutto nel concetto dell'ora legale
e' l'evidente paternalismo da parte di un governo che vuole
conformizzare la cittadinanza su un modello tipo. Dimenticando che molti
invece desiderano le ore notturne ed hanno mestieri che non richiedono
tutta la parte di luce del giorno. Ed alla fine di tutto questo,
NONOSTANTE che e' anni che e' in vigore l'ora legale, gli impiegati
degli uffici vanno al lavoro dopo gli operai che vanno al lavoro dopo i
contadini.

Dell'elenco dei motivi riportati, gia' tre o quattro presi insieme mi
pare sufficienti per abolire questo assurdo burocratese, ma tutti
insieme ? Una strage che seppellisce, dal punto di vista collettivo,
l'utilita' dell'ora legale. Ci saranno sicuramente sacche di
privilegiati che godono di vantaggi (o magari ci vivono sulle
conseguenze) dall'istituto dell'ora legale. Ma la maggioranza ?

R.L.Deboni
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Offline ReYkY

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Re:L'assurdità dell'ora legale
« Risposta #25 il: Settembre 12, 2016, 03:47:50 am »
L'unica cosa legale che abbiamo in Italia e tu la vuoi abolire?  :lol:

A parte gli scherzi, sono perfettamente d'accordo, l'ora legale...


Offline maveryx

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Re:L'assurdità dell'ora legale
« Risposta #26 il: Settembre 12, 2016, 19:50:51 pm »
http://vocedalvicolo.blogspot.it/2005/03/ora-legale-una-vessazione-inutile-e.html

Ora legale: una vessazione inutile e bugiarda
di Giovanni Romano

Confesso di appartenere alla schiera di coloro che non amano l'ora legale, ai quali non sorride affatto il pensiero di doversi alzare un'ora prima per coricarsi un'ora dopo.

Intendiamoci: tutti i sistemi per misurare il tempo sono "ore legali". Ida Magli scriveva che è l'uomo, con le feste, i riti, la misurazione del tempo, che cerca di dare il senso a quello che altrimenti sarebbe uno scorrere indifferenziato.

Lasciamo da parte la domanda sul perché l'essere umano sente questo bisogno di differenziare il tempo e di dargli un significato e concentriamoci su una risposta più pratica. Tutte le ore sono convenzionali, è vero, ma quella "solare" è più rispettosa dei ritmi dell'uomo e della natura.

Tanto per cominciare, almeno nei primi tempi alzarsi un'ora prima ci ributta nel buio e nel freddo, come ben sa chi va a lavorare la mattina presto. Inoltre, prolungare artificialmente la giornata induce stanchezza e irritabilità.

Per addolcire la pillola ci viene detto che con questo sistema "si risparmia energia energia e denaro". Quanta energia e quanto denaro, precisamente? 620 milioni di kilowattore (ma quanti ne consumiamo in una sola settimana?) e 62 milioni di Euro. 62 milioni, in vecchie lire, fanno 120 miliardi di lire circa. Ma quanto costano a noi contribuenti le sole spedizioni dei nostri soldati all'estero nel giro di un mese, Iraq escluso? Non sarebbe meglio risparmiare su queste voci, e non sulle spalle dei cittadini? Inoltre, di questi pretesi "risparmi" le famiglie italiane non vedranno nemmeno un centesimo. Al contrario, sono già in cantiere gli ennesimi aumenti delle bollette di luce e gas.

Vi è infine una ragione per così dire culturale che non mi fa accettare l'ora legale. Un sistema del genere è figlio di un'economia di guerra, della nevrosi da scarsità tipica del pensiero illuminista-utilitarista di derivazione anglosassone. Benjamin Franklin, l'"inventore" dell'ora legale, strepitava con il re di Francia perché la polizia sequestrasse tutte le candele, costringesse i bottegai ad alzarsi al canto del gallo, spegnesse i lampioni per le strade, e altre amenità. Tipico comportamento degli "illuminati" (è il caso di dirlo!) che per "convincere" della bontà delle proprie idee non trovano di meglio che farsi forti della polizia...

Qual è, in conclusione, il vero significato dell'ora legale, al di là delle bugie sul "risparmio"? Far capire al cittadino che è solo un oggetto di cui il potere può fare quello che vuole (compreso il tirarlo giù dal letto un'ora prima), e, ancora più a fondo, la pretesa dell'uomo di essere padrone e artefice del tempo, in spregio ai veri ritmi della natura.

Aveva ragione a questo proposito Hannah Arendt quando osservava che l'uomo moderno odia tutto ciò che viene dall'esterno, che gli viene semplicemente dato, e che non può manipolare. Non potendo ordinare al sole quando sorgere e quando tramontare, non resta che questo squallido espediente per illuderci di avere potere. A danno di noi stessi e della nostra salute.
"Fuggi a vele spiegate, uomo felice, da ogni genere di cultura." Epicuro

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Re:L'assurdità dell'ora legale
« Risposta #27 il: Settembre 12, 2016, 20:09:56 pm »
L'unica cosa legale che abbiamo in Italia e tu la vuoi abolire?  :lol:

A parte gli scherzi, sono perfettamente d'accordo, l'ora legale...



Un sacco di fastidi per risparmiare, secondo gli esperti favorevoli a questa idiozia, nella più ottimistica delle statistiche, nientepocodimenoche 100 milioni di euro l'anno, cioè 1 euro e 50 centesimi a persona, un cappuccino al bar, robe da matti.
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Re:L'assurdità dell'ora legale
« Risposta #28 il: Novembre 03, 2016, 21:02:10 pm »
Salutiamo con gioia il ritorno dell'orario reale dopo 7 mesi di utilizzo, imposto con la forza della legge, di un orario immaginario, deciso per decreto secondo i desiderata del potere.
A questo proposito vorrei far notare, attraverso un aneddoto, come anche in questo frangente, seppur marginale come importanza, rispetto ai danni ben maggiori che fa in altri campi, dicevo anche in questo caso la nazista UE ha dimostrato la sua reale natura.
Infatti nel 1996 la Francia chiese, spinta dai propri agricoltori, di non aderire a questa idiozia e chiaramente non le fu concesso quando ad esempio negli USA  uno stato come l'Arizona, dal clima molto caldo, avendo realizzato che il cambio orario non le conveniva economicamente, semplicemente non lo applica.
Questo episodio è abbastanza illuminante per far comprendere come negli USA i singoli stati, pur essendo uniti da più di 200 anni hanno mantenuto un'autonomia legislativa che in Europa i singoli stati, ufficialmente autonomi, hanno gia completamente perso a favore di una ottusa tecnocrazia burocratica degna della vecchia URSS.
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Re:L'assurdità dell'ora legale
« Risposta #29 il: Maggio 16, 2017, 18:54:03 pm »
Ogni tanto torno alla carica.

Accadde che per secoli secoli secoli e secoli, gli uomini, analfabeti ed ignoranti, durante il periodo estivo si alzassero un'ora o due prima del solito, con l'effetto di guadagnare un'ora o due di tempo “libero” ( chiaramente a parità di lavoro) in più al pomeriggio/sera, sfruttando così al meglio ed in modo intelligente le maggiori ore di luce del periodo.

Accadde poi che, gli analfabeti ed ignoranti studiassero e si trasformassero in fini intellettuali, cosicchè tali geni nel XX° secolo decisero, si, di alzarsi nel periodo estivo un'ora prima ma contemporaneamente di spostare le lancette dell'orologio un'ora in avanti, di modo che sembrasse che si alzassero sempre al solito orario, ottenendo così, i furbi, lo straordinario risultato di perdere l'ora di tempo libero al pomeriggio/sera che gli sarebbe spettata, ma di potersi illudere che il sole tramontasse un'ora più tardi.
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