Dialoghi > Natura maschile e natura femminile
Il dilemma della libido femminile
Frank:
Per concludere.
http://questionemaschile.forumfree.it/?t=1340605&st=1170
--- Citazione ---Il mio punto di vista.
Senza stare a scomodare complesse teorie antropologiche o endocrinologiche, il riconoscimento di una fondamentale diversità di atteggiamento nella sfera sessuale da parte dei due generi è intuitivamente desumibile (oltre cha dall’esperienza personale, soggettiva e, quindi, inattendibile su scala) da diversi fenomeni socio-culturali che già sono stati ricordati.
Il ricorso alla prostituzione da parte maschile, in ogni epoca storica ed in ogni luogo conosciuto, e, nell’attualità, il ricorso alla pornografia come rappresentazione succedanea di piaceri erotici difficilmente raggiungibili, che riguarda come sappiamo un pubblico quasi esclusivamente maschile.
Alla luce della più elementare etologia del comportamento umano, il fatto che non esistano analoghi fenomeni in chiave femminile (o, quanto meno, che abbiano proporzioni infinitamente più ridotte rispetto al corrispettivo maschile) già ci dice che esiste una profondissima diversità nella percezione e nel modo di vivere la sessualità tra uomo e donna. Di che tipo di diversità si tratti, è un argomento che meriterebbe un approfondimento specifico finalizzato a recuperare e restituire dignità alle esigenze sessuali maschili.
Ma ci dice molto di più: indipendentemente da ogni altra considerazione su questi fenomeni, tanto la prostituzione quanto la pornografia si fondano su un dato che mi sembra difficilmente contestabile – l’insoddisfazione sessuale degli uomini che vi fanno e vi hanno fatto ricorso.
O, se si preferisce, la ricerca di gratificazioni sessuali (specificamente al maschile) non corrisposte da un’analoga aspettativa femminile.
Non si comprenderebbero, infatti, i motivi per i quali tanti uomini si rivolgerebbero a metodi “surrogati” laddove vi fosse un’effettiva possibilità di trovare soddisfazione in ambiti ordinari.
Oltre a questo, ci dice che il valore maschile nella sfera della sessualità è di gran lunga inferiore a quello femminile; una disparità di valore erotico sul quale, da sempre, si fonda l’esercizio di un potere femminile finalizzato ad “amministrare” il rapporto con gli uomini attraverso un’oculata gestione delle “concessioni” e dei “rifiuti” da una posizione di forza, con conseguenti ben note strumentalizzazioni.
Non potrebbe esistere una posizione di forza femminile in questa sfera se la dipendenza dal corpo femminile degli uomini (fortunatamente, non dalla loro anima che, altrimenti, saremmo veramente perduti) fosse equilibrata da un’analoga (di pari intensità) dipendenza dal corpo maschile delle donne.
A partire da queste considerazioni, appena accennate sinteticamente per brevità, si fondano alcuni dei fenomeni etico – morali e giuridici che chiamiamo “questione maschile”, in quanto è fondamentalmente nella sfera del privato che si è svolta e si svolge l’espropriazione della dignità maschile, la sua colpevolizzazione, il suo pestaggio morale e la sua svalutazione, le cui conseguenze sul piano sociale sono interamente riassunte in una serie di istituti giuridici quali il diritto di famiglia e la disciplina della vita sessuale (molestie e violenza) sulle cui aberrazioni molto si è scritto su questo forum (ma ancora di più si dovrà scrivere).
Pertanto, immaginare che vi sia una simmetria tra desiderio sessuale maschile e femminile, senza individuare quelle diversità che definiscono innanzitutto una diversità di “potere” sessuale, significa, a mio giudizio, tagliare alla radice gli stessi elementi portanti della QM e ridurla a sterile reazione corporativa di fronte all’irruzione femminile nel sociale. Questo è il mio pensiero.
--- Termina citazione ---
Frank:
--- Citazione da: Vicus - Maggio 09, 2016, 01:05:03 am ---Tutto sbagliato, ma la prostituzione è aumentata recentemente. Tutta colpa della libido insufficiente o c'è dell'altro?
--- Termina citazione ---
Non conosco le percentuali esatte relative all'aumento della prostituzione,* ma se è così sicuramente esistono anche altri fattori, che però non sono certamente la causa prima.
@@
* Nella regione in cui vivo attualmente, mi risulta tramite conoscenze, che anni fa ci fossero tante più prostitute in circolazione (russe, ucraine, croate, serbe, rumene, bulgare, ecc).
Ora, in confronto, son rimaste quattro gatte; soventemente mature e spesso pure "cesse".
TheDarkSider:
Ottimo il lavoro di documentazione di Frank, bravo!
Il materiale postato evideniza che la disparita' di carica sessuale e' un dogma centrale dei movimenti maschili, cosi' come la negazione di tale disparita' e' un dogma centrale del femminismo.
Infatti senza la disparita' ormale la QM stessa non avrebbe senso di esistere: verrebbe a mancare la causa prima e ultima della ricattabilita' maschile da parte delle donne, che e' la dipendenza sessuale dei MM dalle FF.
Ora io capisco che uomini come Vicus o Jason non sperimentino questa disparita', e quindi neanche la dipendenza sessuale dalle femmine, per via del fatto che hanno una libido tenuta strettamente sotto controllo, grazie soprattutto alla forza della Fede.
E riconosco il loro pieno diritto di sostenere una tesi che, ahime', combacia perfettamente con il pensiero femminista, che e' la tesi della parita ormonale o di desiderio sessuale tra UU e DD. Se loro sono convinti che le cose stanno cosi', hanno tutto il diritto di manifestare e far valere le proprie convinzioni.
Pero' deve esser chiaro che la loro posizione e' ERETICA rispetto alle teorie e ai risultati dottrinali fondamentali dei movimenti maschili.
Perche' ripeto: se non c'e' disparita' ormonale, non c'e neanche ricattabilita' dei maschi da parte delle femmine, e la QM evapora come neve al sole.
Ricapitolando: giusto e meritorio lasciare spazio anche alle posizioni di Jason e Vicus nella QM, ma che sia chiaro che trattasi di posizioni largamente minoritarie e pericolosamente vicine a quanto sostengono le femministe.
Vicus:
Quando non avevo la libido "sotto controllo" le donne si comportavano tutt'altro che da mummie a letto, anche in relazioni molto lunghe (e tuttora nelle relazioni sociali mostrano non di rado un certo interesse). Anche se non sono mai stato un Casanova alcune, prese da libido 'insufficiente', tentavano anche un moderato approccio fisico. Questa non è teoria femminista ma esperienza con le femmine.
Essendo la vostra così diversa, non affermo (perché non lo so) ma mi chiedo se derivi da come è impostato il rapporto: pretendere una donna che ci stia subito e senza complicazioni, e che una volta insieme, a ogni appuntamento lo faccia subito in tutti i modi possibili senza uno straccio di conversazione e preliminari.
Mi domando anche se nelle relazioni di lungo corso, il comportamento da mummia sia anche dovuto alla scarsa coltivazione del rapporto dal punto di vista umano (noia, poche attenzioni, non parlarsi mai) e al fatto che lei sappia che si va a prostitute.
Jason:
La posizione mia e di vicus non è affatto simile o vicina a quella femminista. Tutt'altro.
E ora lo dimostro subito, mettendo dei pezzi di quest'articolo che già conoscono tutti oramai . Il discorso è che voi confondete il moralismo sessuale con il libertinismo sessuale femminista.
Aggiungo inoltre che uomini che sono assuefatti dal porno, e dalle nudità televisive , sicuramente sentono di più il desiderio : un pò come se io , affamato , sento l'odore di una bella bistecca senza che io possa mai toccarla, ovvio che la fame mi aumenta . Quindi , un uomo bruttino , senza una minima posizione sociale che non ha possibilità in questa società femminista ( e ricordo ancora una volta che in società pudiche questi uomini avevano comunque una minima possibilità) è costretto ad andare con una escort, se vuole aver un minimo di vita sessuale .
http://ilvolodidedalo.blogspot.it/2014/07/questione-maschile-questione-etica.html
--- Citazione ---Come sappiamo il Femminismo punisce e fa condannare gli uomini soli e privi di vita sessuale che vanno a prostitute, quegli uomini che palpano il sedere di una donna, e addirittura anche coloro che guardano “insistentemente” una donna(lo chiamano “stupro visivo”) o che la fischiano per strada per complimentarsi, oltre che invocare le punizioni più crudeli ed efferate per stupratori e pedofili. Quindi non è vero che la sessualità femminista sia senza divieti, anzi al contrario fa della REPRESSIONE la sua linea d’azione principale. Ecco perchè molti arrivano alla conclusione fallace che il femminismo sia “sessuofobo”, “bacchettone” e “moralista”. Appunto perchè confondono il moralismo sessuale con la repressione sessuale femminista. Sono due cose che per certi possono risultare apparentemente equivalenti, ma che in realtà sono profondamente diverse e addirittura opposte. Il Moralismo sessuale, infatti, non ha declinazioni sessuali, è equo e paritario rispetto ai due sessi, e quindi prevede una sobrietà e una moderazione sessuale da parte di entrambi i sessi, di conseguenza eventuali censure e repressioni nei confronti di coloro che violano tale morale sessuale, avvengono coerentemente alla logica di tale morale.
La repressione sessuale femminista, invece, si basa su un principio completamente opposto, cioè libertino: il sesso deve essere liberalizzato, senza limiti, senza tabù,quindi la donna può fare tutto ciò che vuole sessualmente, può vestirsi come le pare, può andare tutta "smutandata", può tradire o mollare liberamente il marito, e così via, mentre l’ uomo se è funzionale al piacere e all’ interesse individuale(logica del Merito/Selezione) della donna in questione può liberamente godere della sessualità che gli concede la donna, mentre deve rassegnarsi e quindi contenersi sessualmente se nessuna donna lo considera “meritevole” di usufruire del suo corpo e della sua vagina, pertanto ogni sua forma di sessualità che avvenga aggirando e bypassando la Selezione femminile, ad esempio ricorrendo alle prostitute, deve essere stroncata, cioè repressa. Questa è appunto la Repressione sessuale femminista, completamente opposta quindi al Moralismo Sessuale: il Moralismo sessuale impone che tutti si contengano sessualmente, invece la Repressione sessuale femminista, laicista ed edonista, al contrario, afferma che il sesso non deve avere limiti e tabù(purchè tra adulti e consenzienti)e che ne possono usufruire solo i "meritevoli", cioè coloro che sono funzionali al Piacere della Donna.
--- Termina citazione ---
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