Autore Topic: Il dilemma della libido femminile  (Letto 41571 volte)

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Online Frank

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Re:Il dilemma della libido femminile
« Risposta #120 il: Maggio 10, 2016, 19:10:08 pm »
Sì, Vicus, lo so bene, ma non si può partire dal presupposto che tutto ciò che è scientifico (o "scientifico") è falso, solo perché non è di proprio gradimento.
Io non sono un medico, ma a parte quel che leggo sul web, in un paio di occasioni ne ho parlato anche con dei dottori (uno è il mio medico; l'altro un andrologo), ed entrambi affermavano le stesse cose riportate nell'articolo.


@@

ps: sì, ho letto la tua obiezione riguardante i frati; ed infatti sarebbe interessante parlarne con degli esperti in materia, per confermare o smentire la tua obiezione.

Offline Vicus

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Re:Il dilemma della libido femminile
« Risposta #121 il: Maggio 10, 2016, 19:20:44 pm »
Gli "esperti in materia" smentiscono categoricamente (v. Amici Domenicani sul web) che l'astinenza dia sofferenza fisiologica, o sia causa di patologie (i problemi di prostata non sono più elevati tra i monaci, anzi).
Purtroppo molte teorie scientifiche oggi date per scontate sono quantomeno dubbie. La scienza anche solo di inizio secolo aveva certezze che oggi consideriamo risibili (i raggi N, la terapia magnetica, il potere curativo dei fiocchi di mais ecc.)
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Jason

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Re:Il dilemma della libido femminile
« Risposta #122 il: Maggio 10, 2016, 19:30:29 pm »
Come ho già detto, il problema della prostata deriva dalle tossine lipofile, e la prostata è ricca di grasso. Quindi tendono ad accumularsi . Per il seno il discorso è uguale .

Poi molti medici - ovviamente mai ascoltati dai media - sostengono che microtumori alla prostata sono talmente comuni negli anziani che la grande maggioranza di essi muore, ovviamente per tutt'altra causa,  con microtumori senza che essi nemmeno ne sospettino l'esistenza . E moltissimi microtumori regrediscono spontaneamente, o comunque hanno un'evoluzione lentissima .
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Online Frank

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Re:Il dilemma della libido femminile
« Risposta #123 il: Maggio 10, 2016, 19:43:47 pm »
Gli "esperti in materia" smentiscono categoricamente (v. Amici Domenicani sul web) che l'astinenza dia sofferenza fisiologica, o sia causa di patologie (i problemi di prostata non sono più elevati tra i monaci, anzi).
Purtroppo molte teorie scientifiche oggi date per scontate sono quantomeno dubbie. La scienza anche solo di inizio secolo aveva certezze che oggi consideriamo risibili (i raggi N, la terapia magnetica, il potere curativo dei fiocchi di mais ecc.)

Ripeto: sarebbe interessante discuterne con numerosi esperti in materia.

ilmarmocchio a parte, ce ne sono in questo forum ?

Online Frank

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Re:Il dilemma della libido femminile
« Risposta #124 il: Maggio 10, 2016, 19:50:35 pm »
Gli "esperti in materia" smentiscono categoricamente (v. Amici Domenicani sul web) che l'astinenza dia sofferenza fisiologica, o sia causa di patologie (i problemi di prostata non sono più elevati tra i monaci, anzi).

Ok, però anche questi medici non la pensano nella stessa maniera di Domenicani.
http://www.friu.it/fondazione/comitato.html
http://www.friu.it/fondazione/attivitasessualeprostata.html
Citazione
C’è una relazione tra attività sessuale e rischio di sviluppare un

cancro alla prostata ?


Non c’è bisogno di studi scientifici per intuire gli effetti positivi, biologici e psicologici, di una vita sessuale sana. Nonostante questo, gli scienziati indagano spesso sugli effetti del sesso sulla salute umana. Questa volta gli ”indagati” sono gli uomini e il loro potenziale rischio di ammalarsi di un tumore maligno della prostata.

Ma cosa centra l’attività sessuale con il cancro alla prostata ? In altri termini, può l’attività sessuale avere ripercussioni, positive o negative, sul rischio di essere colpiti da un cancro alla prostata ?

In passato, gli scienziati che si erano occupati di questo argomento erano giunti a conclusioni discordanti.

A rischio o no ?

Alcuni studi retrospettivi (cioè studi che, a posteriori, hanno indagato sulla vita sessuale di chi aveva avuto un tumore alla prostata) avevano portato alla conclusione che un’intensa attività sessuale aumentasse il rischio di sviluppare un tumore maligno della prostata. Le ipotesi erano diverse. Da un lato si pensava che l’eiaculazione frequente comportasse un’elevata attività degli ormoni sessuali maschili (androgeni), la cui presenza è necessaria per lo sviluppo del cancro alla prostata. Dall’altro si speculava che uomini con un’intensa attività sessuale fossero più esposti a malattie veneree, con il conseguente rischio di infezioni ed infiammazioni alla prostata che avrebbero a lungo termine potuto portare allo sviluppo di un cancro della prostata.

Altri ricercatori erano giunti a conclusioni opposte. Si è infatti ipotizzato che la frequente attività sessuale possa proteggere dall’insorgenza di un cancro alla prostata. In questo caso, l’ipotetico fattore di protezione era rappresentato dal fatto che l’eiaculazione frequente per così dire “pulisse” i dotti ghiandolari prostatici, evitando il ristagno di agenti infiammatori o cancerogeni all’interno degli stessi.

Domande indiscrete

Gli studiosi di Harvard e del “National Cancer Institute” degli Stati Uniti d’America hanno voluto far luce su questa controversia. Nell’ambito di uno studio epidemiologico prospettico, che indagava sulle abitudini di salute di quasi 7 mila uomini tra i 46 e 81 anni, sono state fatte, a partire dal 1992, “domande indiscrete” sulla frequenza con cui questi uomini avevano eiaculato. In un questionario inviato ogni due anni, i partecipanti allo studio dovevano indicare il numero medio di eiaculazione per mese e durante l’anno precedente. L’analisi statistica multivariata ha incluso i fattori di rischio noti per l’insorgenza del carcinoma della prostata, compresa la razza, la familiarità e l’indice di massa corporea.

Durante i successivi 8 anni quasi 1.500 uomini hanno sviluppato un cancro alla prostata, corrispondenti al 21 % della popolazione studiata.

L’attività sessuale protegge dal cancro alla prostata

Quello che è stato trovato è che gli uomini con una frequenza eiaculatoria elevata avevano un minor rischio di sviluppare un tumore alla prostata. Considerando 21 o più eiaculazioni al mese una frequenza alta, e da 4 a 7 eiaculazioni al mese una frequenza bassa, gli uomini che dichiaravano una maggior frequenza avevano un rischio relativo di insorgenza del tumore più basso del 70 % rispetto a quelli che dichiaravano una minor frequenza.

L’osservazione della mancata associazione tra attività sessuale ed un aumentato rischio di tumore alla prostata è resa più credibile dal design prospettivo dello studio e dal fatto che sono state escluse interferenze significative di tutti i fattori di rischio di insorgenza di cancro alla prostata analizzati.

E’ però anche vero che l’effetto benefico potrebbe essere un effetto “secondario” dovuto ad uno stile di vita equilibrato che ben si concilia con una sana attività sessuale e quindi una maggior frequenza di eiaculazione. E come è noto, chi conduce uno stile di vita sano è a minor rischio di insorgenza di un tumore maligno della prostata.

Il messaggio di questo studio è comunque che gli uomini non devono temere, come si pensava in passato, che l’attività sessuale possa predisporli allo sviluppo di un tumore maligno della prostata. Al contrario, l’eiaculazione, indipendentemente dal fatto che ciò sia conseguenza di un rapporto sessuale, di masturbazione o di polluzioni notturne, sembra possa in qualche modo proteggerli. Studi in corso potrebbero far luce sui meccanismi molecolari per il quale ciò avviene.

Online Frank

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Re:Il dilemma della libido femminile
« Risposta #125 il: Maggio 10, 2016, 21:00:18 pm »
Bello anche questo vecchio post di Rino Della Vecchia.

http://questionemaschile.forumfree.it/?t=1340605&st=15
Citazione
Barnart
   
view post Inviato il: 9/6/2004, 10:43    

Sarebbe bello se la prostituzione non ci fosse, se non vi fosse scambio tra carne e denaro (e potere etc).
Sarebbe bello soprattutto per gli uomini perché avrebbero gratis quello per cui invece devono pagare.

Perché c'è? Perché esiste un divario nel desiderio (dovuto alla natura o alla cultura, lascio perdere).
Per coprire quel divario o le donne si mettono a farlo tanto e gratis o gli uomini si rassegnano e si adeguano.

Chi ha qualcuna deve accettare quel che passa il convento (che può anche non passare nulla senza che l'uomo possa dir niente). Chi non ha nessuna resta continente. Questa è la conclusione inevitabile che però è un po' duretta da annunciare. Infatti la continenza (benché non coincida con la castità) è una cosa durissima e don Benzi dovrebbe saperlo (se ha un po' di ormoni).

Milioni di italiani dovrebbero stare continenti o trovarsi qualcuna, ma anche per avere qualcuna bisogna pagare, poco o tanto. Perché volevamo farci l'Alfa o il Cooper o (almeno) il Mini Minor (che però tra l'altro non aveva neanche i sedili ribaltabili - masochismo terribile...!)? Per rimorchiare (c'è bisogno di dirlo?)
Più sei ricco, più sei in alto (potere, fama) e più hai sesso. I barboni non ne hanno.

Certo, se diciamo che questo è falso allora il discorso si chiude.

La prostituzione che scandalizza è solo quella da strada e solo sui clienti della strada pesa la vergogna e scattano sanzioni. Nessuno chiese sanzioni contro Onassis che si era garantito per iscritto almeno 6 prestazioni al mese (mi pare) dalla vedova Kennedy. E gli Onassis e le Jacqueline (pur in formato minore) sono milioni.
Quanto agli sposati, a suo tempo avevano diritto al sesso. Ma quell'era è finita. Tua moglie ti può imporre la castità a vita. Ma è una cosa troppo tragica da riconoscere e allora conviene dire le bugie e fingere che non sia così. E' una verità che don Benzi non dice (e non dirà) mai.

Non che tutte facciano così, ma tutti gli uomini si trovano sotto quella spada di Damocle, minaccia che incombe sulla loro vita sessuale (e quindi psicoemotiva e passionale) come sulle donne in età classica incombeva il potere del marito di vita e di morte (come si usa credere). Non che tutti i mariti ammazzassero la moglie, ma... ci siamo capiti.
Don Benzi fa del male agli uomini. Li criminalizza e li condanna perché hanno gli ormoni e nessuna che lo faccia gratis. I maschi pagano per il sesso perché non lo trovano gratis e non lo trovano perché è nell'interesse delle donne farsi pagare.

La causa della prostituzione è il divario del desiderio che mette nelle mani delle donne la possibilità di estorcere denaro per ciò che dovrebbero e che potrebbero dare gratis. Nell'insieme non lo hanno mai fatto e non lo faranno mai gratis. Quando la prostituzione passa dalla strada al grande albergo, cade ogni condanna perché diventa invisibile e molto più costosa, più elegante.

Le donne sono le responsabili e le colpevoli della prostituzione. Il ricattato è chi paga non chi si fa pagare.
Certo i maschi hanno una scelta: la continenza e la dipendenza (umiliante e alla fine castrante). La dipendenza è una cosa molto brutta: le donne rifiutano quella economica ed ogni altra dipendenza. E fanno bene.
Quanto alle sanzioni si intende che debbano colpire i maschi. Come dire: "Spacciatrici fuori e tossici dentro!".
E' che la donna è davvero priva di responsabilità, proprio come dicevano i maschilisti. Essa non risponde mai di ciò che fa. Mai. Lei è la vittima eternamente innocente.


Rino U3

Offline ilmarmocchio

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Re:Il dilemma della libido femminile
« Risposta #126 il: Maggio 10, 2016, 21:45:31 pm »
Oggi è opinione comune, a livello scientifico, che le eiaculazioni frequenti abbiano effetto protettivo contro il cancro della prostata .
Ci si aspetterebbe quindi che chi non pratica attività sessuale abbia più facilità a contrarre tale patiologia.
ma le variabili sono tante.
innanzitutto , veramente i religiosi praticano l' astinenza ?
E se si, in quale misura ?
Inoltre, tra i fattori di rischio ci sono anche le infezioni .
Chi ha attività sessuale può essere più esposto alle infezioni sessuali.
Ecco che c'è un maggior rischio accoppiato a un minor rischio.
Insomma, non si possono tenere le persone chiuse per anni in modo da essere sicuri che  le condizioni di partenza siano davvero rispettate.
Personalmente, non ritengo l'astinenza una via praticabile su larga scala : si tratta di un istinto primario e sinceramente non vedo perchè doverlo reprimere.
Sulla prostituzione è presto detto :
se l' uomo , che è la domanda, è colpevole, risulta che la donna, che è l'offerta, è innocente.
Allora, il tossico, che è la domanda è colpevole, mentre lo spacciatore, che è l'offerta, è innocente

Online Frank

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Re:Il dilemma della libido femminile
« Risposta #127 il: Maggio 10, 2016, 23:24:18 pm »
Inoltre, tra i fattori di rischio ci sono anche le infezioni .
Chi ha attività sessuale può essere più esposto alle infezioni sessuali.
Ecco che c'è un maggior rischio accoppiato a un minor rischio.


Sì, infatti il motivo per cui qualche anno fa mi recai dal mio medico prima, e dall'andrologo poi, era proprio dovuto al mio passato promiscuo.
Per (mia) fortuna non mi son mai beccato nessuna infezione sessuale.

Ho fatto controlli per il papilloma virus, nonché analisi sull'HIV, HBV e HCV.

Online Frank

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Re:Il dilemma della libido femminile
« Risposta #128 il: Maggio 10, 2016, 23:37:47 pm »
Sulla prostituzione è presto detto :
se l' uomo , che è la domanda, è colpevole, risulta che la donna, che è l'offerta, è innocente.
Allora, il tossico, che è la domanda è colpevole, mentre lo spacciatore, che è l'offerta, è innocente

Concordo.
Anche nella vecchia discussione che avevo linkato poco più di due ore e mezza fa ne parlava "Joker".

http://questionemaschile.forumfree.it/?t=1340605&st=15
Citazione
Joker

view post Inviato il: 9/6/2004, 18:31    

L'ultimo messaggio di Rino è semplicemente oro colato.
DonBenzi poi, tutto questo suo interesse per le prostitute secondo
me non è poi così "disinteressato" come vorrebbe far credere...
Sarà pure un prete ma il testosterone dovrebbe averlo anche lui...
mah, quel che penso è che le peggiori porcate le fanno sempre
gli insospettabili, e qui chiudo la parentesi DonBezzi....

Citazione
Quanto alle sanzioni si intende che debbano colpire i maschi. Come dire: "Spacciatrici fuori e tossici dentro!".


Ciò che scrissi parecchi messaggi fa in un altro post. Come mai nelle
questioni di droga le pene per gli spacciatori sono più alte di quelle
dei consumatori e invece la cosa viene invertita nel mercato della
prostituzione ??


E poi, non è forse prostituzione tutta la moda dei calendari con le baldracche nude della televisione ? non si stanno forse "sfruttando" i desideri e gli ormoni maschili a fini di lucro, vendendo il proprio corpo in cambio di grosse cifre di denaro ?? ebbene secondo il mio parere, con l'avvento del femminismo e di tutta questa nuova (anti)cultura di massa, la prostituzione ha distrutto i confini della strada e adesso è ovunque: è prostituta la ballerina mezza nuda che fa gli stacchetti in tv, è prostituta la baldraccona-annunciatrice-televisiva che fa i calendari nuda perchè non ha altre armi (di sicuro non il cervello) per poter attirare le attenzione su di lei, se non l'arma di far leva sugli istinti maschili e guadagnarci soldi a palate.

E poi queste invasate dicono che "il patriarcato è ancora presente, ma subdolamente si sta adattando alla nuova situazione...". Cioè che il patriarcato è un sistema flessibile, "plastico", che si adatta ad ogni era e ad ogni rivoluzione più o meno culturale. Questa è una cazzata (ragionata) per continuare a pretendere diritti e privilegi e per scansare di mezzo ogni responsabilità per le proprie azioni. Spetta allo Stato responsabilizzare le donne, non spetta a loro. Una donna quasi mai si auto-responsabilizzerà da sola. Le uniche che ne sono capaci, secondo me, son quelle con alle spalle una famiglia sana, famiglie che ormai non esistono più
.

Offline Warlordmaniac

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Re:Il dilemma della libido femminile
« Risposta #129 il: Maggio 11, 2016, 06:55:00 am »
Scusate, ma di che cosa stiamo parlando? L' inattività sessuale è una situazione naturale nell' uomo, tant'è che in questo forum stesso, pochi giorni fa, si era parlato di un 20% di uomini che fanno sesso, contro il resto che non ne fa. E i preti non sarebbero veramente astinenti? Ma se gli astinenti sono 4 volte tanto gli inattivi, non mancheranno certo esempi di astinenza.

Offline Volpe argentata

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Re:Il dilemma della libido femminile
« Risposta #130 il: Maggio 11, 2016, 06:59:04 am »
...i femministi si sono gia' pronunciati sulla questione domanda/offerta relativi al mercato della prostituzione e della droga, hanno sempre la risposta pronta, a modo loro...

http://www.massimolizzi.it/2015/08/24/incomparabili-droga-e-prostituzione/

...Salvo casi patologici, i clienti della prostituzione sono estranei a problemi di assuefazione e dipendenza. Vanno dalle prostitute di loro spontanea iniziativa senza il bisogno di essere incentivati da offerte malavitose, senza finire intrappolati in circoli viziosi. Se il mercato della droga è indotto dall’offerta, quella offerta che si vuole neutralizzare, il mercato della prostituzione è indotto dalla domanda. Estinguere il mercato della prostituzione, significa reprimere, neutralizzare o comunque intervenire sulla domanda, affinché smetta di domandare. La legalizzazione della prostituzione ottiene invece l’effetto contrario: rende la domanda più facile e gli amplia il ventaglio delle offerte.

Offline ilmarmocchio

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Re:Il dilemma della libido femminile
« Risposta #131 il: Maggio 11, 2016, 07:50:14 am »
Massimo Lizzi rappresenta benissimo i danni dell' istruzione obbligatoria.

Citazione
http://www.massimolizzi.it/2015/08/24/incomparabili-droga-e-prostituzione/

...Salvo casi patologici, i clienti della prostituzione sono estranei a problemi di assuefazione e dipendenza. Vanno dalle prostitute di loro spontanea iniziativa senza il bisogno di essere incentivati da offerte malavitose, senza finire intrappolati in circoli viziosi. Se il mercato della droga è indotto dall’offerta, quella offerta che si vuole neutralizzare, il mercato della prostituzione è indotto dalla domanda. Estinguere il mercato della prostituzione, significa reprimere, neutralizzare o comunque intervenire sulla domanda, affinché smetta di domandare. La legalizzazione della prostituzione ottiene invece l’effetto contrario: rende la domanda più facile e gli amplia il ventaglio delle offerte

Se c'è una offerta che è vistosa è proprio quella della prostituzione , che fa leva su un istinto naturale .
Tra l'altro, il piacere sessuale e quello da droghe ha molte affinità, quindi la situazione è perfettamente equiparabile.
Anche il tossico va a cercarsi la droga, tant'è che la maggioranza delle persone non vanno a cercare droga.
Quindi la tossicomania è tutto meno che obbligata.
Estinguiamo i tossici e gli spacciatori non avranno più mercato.
Semplice no, caro Lizzi ?

Offline Vicus

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Re:Il dilemma della libido femminile
« Risposta #132 il: Maggio 11, 2016, 09:08:39 am »
Oggi è opinione comune, a livello scientifico, che le eiaculazioni frequenti abbiano effetto protettivo contro il cancro della prostata .
Cercando sul web ho trovato il seguente parere del Dr. Pierluigi Izzo:
" E' opinabile,come tante teorie in medicina,che la masturbazione preservi dal cancro della prostata..."

E secondo il Dr. Giovanni Beretta:
"Sono dati però che devono essere ancora confermati"

L'astinenza è praticata da millenni in ogni continente, ed è spesso associata a una elevata longevità in ottimo stato di salute. Non penso sia possibile contraddire questo dato di fatto.
innanzitutto , veramente i religiosi praticano l' astinenza ?
E se si, in quale misura ?
Chi ha diverse abitudini sessuali tende a pensare che l'astinenza sia impossibile. Il fatto che in Occidente sia poco diffusa oggi non è una prova a sostegno.
Non penso che debba essere praticata su larga scala, ma porno e prostituzione (alla cui legalizzazione sono favorevole) non sono una soluzione.
Oggi uomini e donne in Occidente non hanno più rapporti, talora neppure all'interno di coppie stabili, e sono sorpreso che ciò venga considerato normale.
« Ultima modifica: Maggio 11, 2016, 10:28:20 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline ilmarmocchio

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Re:Il dilemma della libido femminile
« Risposta #133 il: Maggio 11, 2016, 09:29:36 am »
Cercando sul web ho trovato il seguente parere del Dr. Pierluigi Izzo:
" E' opinabile,come tante teorie in medicina,che la masturbazione preservi dal cancro della prostata..."

E secondo il Dr. Giovanni Beretta:
"Sono dati però che devono essere ancora confermati"

L'astinenza è praticata da millenni in ogni continente, ed è spesso associata a una elevata longevità in ottimo stato di salute. Non penso sia possibile contraddire questo dato di fatto.Chi ha diverse abitudini sessuali tende a pensare che l'astinenza sia impossibile. Il fatto che in Occidente sia poco diffusa oggi non è una prova a sostegno.
Non penso che debba essere praticata su larga scala, ma porno e prostituzione (alla cui legalizzazione sono favorevole) non sono una soluzione.
Oggi uomini e donne in Occidente non hanno più rapporti, talora neppure all'interno di coppie stabili, e sono sorpreso che ciò venga considerato normale.

Io infatti non do troppo peso alle ricerche in questo campo, data l' impossibilità di avere ricerche oggettive.
Io non dico che l'astinenza sia impossibile, ma che non è una soluzione generalizzabile, data la gran importanza che ha l'istinto sessuale e che sinceramente non vedo perchè reprimere .
Ovvio che neanche prostituzione e pornografia sono la soluzione ottimale , ma io rifuggo dalle soluzione teoricamente ottimali,preferendo un approccio pratico.
Per chi ha difficoltà a praticare sesso , le soluzioni di cui sopra possono essere dei succedanei ad una attività sessuale regolare che non è mai stata nè semplice, nè alla portata di tutti, proprio perchè alla base c'è la selezione sessuale
« Ultima modifica: Maggio 11, 2016, 10:28:36 am da Vicus »

Offline Vicus

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Re:Il dilemma della libido femminile
« Risposta #134 il: Maggio 11, 2016, 09:44:13 am »
L'astinenza non si ottiene con la repressione, ma non mi soffermo oltre perché le soluzioni alla QM sono altre.
Il divario tra i sessi è uno dei temi ineludibili della QM e soprende l'atteggiamento di resa tra i movimenti maschili.
« Ultima modifica: Maggio 11, 2016, 11:22:26 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.