Con le femministe e affini non litigo, ma parlo chiaro.
Ci sono donne non presuntuose, poche ma ci sono, se le si cerca nei posti giusti.
Vicus, è pacifico che tra milioni di donne ci sono anche quelle non presuntuose.
Lo stesso Rino Della Vecchia, in uno dei suoi vecchi post, scriveva:
(E' mille volte ovvio che questa affermazione va riferita alla maggioranza dei casi, alla generalità, alla regola predominante - come già detto e ripetuto - non alla totalità assoluta degli interessati. E' centomila volte ovvio, ma bisogna ripeterlo altrimenti si citano Gaspara Stampa e magari persino Saffo a significare quanto siano stravaganti ed insostenibili - cioè ridicole - le precedenti considerazioni).
*** (E' mille volte ovvio che stiamo parlando della maggioranza degli uomini e che questo non nega che ci siano uomini che ...bla bla... e viceversa donne che ...bla bla... E' centomila volte ovvio, ma bisogna ripeterlo. Altrimenti...)
Resta il fatto che generalmente le donne sono di una presunzione infinita, nonché convintissime della tesi secondo cui "senza di loro gli uomini sarebbero finiti", oppure che "se le donne non ci fossero, gli uomini dovrebbero inventarle" (idiozia assoluta, ascoltata di recente), ecc ecc.
Sostanzialmente le appartenenti al cosiddetto "gentil sesso" (?) sono di una banalità mostruosa, nonché noiosissime, lamentosissime e assolutamente incapaci di riconoscere il benché minimo merito agli uomini.
Anche mia madre 73enne e mia sorella 47enne, fanno gli stessi stupidissimi discorsi,* da autentiche minorate mentali.
Peccato che senza la controparte maschile sarebbero costrette a vivere nelle caverne o, al massimo, in qualche instabile capanna, senza acqua, luce, riscaldamento, ecc...
Per non parlare di tutto il resto.
Di certo la gratitudine
non è femmina.
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* Diciamo pure che "li facevano" certi discorsi, perché ora e ormai da anni, in mia presenza si guardano bene dal farli.
Poi, sicuramente, in mia assenza seguiteranno a ripetere lo stesso ritornello, perché il lupo (anzi, la lupa) perde il pelo ma non il vizio.
Ad esempio, una convinzione tipica di mia madre e di tante altre donne della sua generazione, è quella secondo cui "un uomo è incapace di vivere da solo", al contrario di una donna, che "essendo più sveglia, non ha problemi a vivere senza un uomo".
Dopo uno come fa a non mandarle a fare in culo ?
E soprattutto, come fa un uomo con un minimo di consapevolezza, a mettersene dentro casa una, considerando altresì quel che si rischia di fronte alle leggi di stampo femminista ?