http://www.maurizioblondet.it/piu-immigrati-meno-figli-ce-lo-chiede-la-ue-ed-el-papa/Il web è (giustamente) in ebollizione per quel che hanno detto, dopo aver firmato un accordo italo-tedesco sulla formazione, le due ministre dell’istruzione, Stefania Giannini e Johanna Wanka. Prendo da IntelligoNews, il primo a dare l’allarme:
“
L’Italia deve prendere spunto dalla Germania e colmare la discrepanza che ci divide dai tedeschi. L’accordo odierno è solo l’ultimo passo dopo il Jobs Act e La Buona Scuola per riformare radicalmente il nostro sistema”, secondo la Giannini. E ha dipinto, con la Wanka, una società completamente nuova: “
Non ci sarà più spazio per la famiglia come la intendiamo oggi. La flessibilità induce le persone a spostarsi individualmente,(1) il modello di famiglia a cui siamo abituati, che rappresenta stabilità e certezze, non esisterà più”. E ancora: “Dobbiamo tendere sempre più verso un modello americano, in cui la flessibilità, che è sinonimo di precariato, è la base di tutto il sistema economico”.
Affermazioni che poi la Giannini ha cercato di attenuare. Per esempio avrebbe detto “la flessibilità ‘non’ è sinonimo di precariato”.
Ma è davvero strano che tutti i presenti abbiano mal inteso i discorsi delle due dementi. Nel resoconto più completo che ho trovato (su un sito di insegnanti), la Giannini ha annunciato giuliva: “L’Italia sta attuando le riforme sul mercato del lavoro che la Germania ha attuato oltre 10 anni fa con il governo Schroeder. Ci stiamo rimettendo al passo coi tempi e stiamo eliminando i nostri punti deboli”. Le riforme Hartz, quelle della
precarizzazione della forza-lavoro poco produttiva, a cui vengono assegnati mini-jobs con mini-salari da 480 euro al mese.(2)
“Flessibilità significa precariato, che non è sinonimo di malessere”, ha continuato la Giannini. “Dobbiamo abituarci all’idea di un mondo impostato su un
modello di economico di stampo americano, dove il precariato è la norma. Dobbiamo abituarci a
vite con meno certezze immediate, fatte da persone che si spostano continuamente e dobbiamo incentivare i loro movimenti“.
“
Le persone, in primis i genitori, si devono poter spostare individualmente e per questo il nucleo famigliare non avrà più la funzione di stabilità sociale che ha avuto per la mia generazione”.
“
Le vite degli italiani, le nostre vite, stanno andando incontro a enormi cambiamenti, figli della globalizzazione e delle riforme messe in atto per starle al passo.
Vite più precarie lavorativamente e affettivamente, in cui il successo economico di un Paese, come nel caso tedesco, non si traduca in aumento della natalità o della stabilità individuale e sociale. Sarà sempre più difficile creare una propria famiglia stabile e prendersi cura dei propri figli”.Ovviamente è stato obiettato che in questo splendido nuovo ordine precario e nomade, sparita la famiglia, crollerà la natalità: nei due paesi,
Italia e Germania, che hanno una demografia già collassata. Entrambi i paesi hanno un tasso di natalità di 1,2 figli per coppia, il che significa
l’estinzione delle rispettive nazioni per la fine del secolo.
Qui è intervenuta l’altra giuliva, la Wanka, che ha giulivamente comunicato: “In dieci anni la popolazione tedesca si è ridotta del 22 per cento. L’unico settore in cui la produttività è diminuita è quello dei figli”.
In dieci anni riduzione del 22 per cento. In venti, del 40. In trenta, del 70 per cento o giù lì. Ma la “competitività tedesca” verrà mantenuta, anzi potenziata: sempre meno lavoratori, sempre più prodotti manifatturati a basso costo. In una Germania senza più tedeschi. E’ per questo, ha spiegato la Wanka tutta allegra, che stiamo importando centinaia di migliaia, anzi
milioni di immigrati. ““i nuovi arrivi hanno una precisa funzione economica, perché vanno a inserirsi all’interno di uno spazio lasciato vuoto”.
Quindi è proprio questo che hanno detto.
Le loro parole, che certamente ripetono ad orecchi istruzioni dalle due sceme ricevute [...]
Le due sceme infatti – orecchiando quel che è stato loro ordinato – hanno stilato un Progetto singolare: quello di trasformare in Utopia desiderabile un sistema economico non sostenibile – quello della deflazione e del debito impagabile – che loro hanno creato. Rendere permanente, eterno, il Capolinea dei Creditori che hanno perseguito con tanta “efficienza” la massima retribuzione del Capitale, fino all’usura, da svuotare i paesi dalle popolazioni di lavoratori dell’europa[...].
Nulla di meglio che riportare quel che mi ha scritto l’amico Gianluigi Marletta:
“Ecco cosa ci preparano i poteri forti.
“L’aspetto positivo dei nostri governanti è che non si nascondono più nelle loro dichiarazioni (non ne hanno più bisogno). La ministra Giannini spiega che: nella società futura NON ci sarà più spazio per la famiglia perché tutti dobbiamo abituare di essere sballottati per i continenti a cercare lavoro; visto che gli europei neo-schiavi non faranno più figli, dovremo riempire il nostro paese di migranti.
Ecco fatto! Capite a cosa sono serviti femminismo, rivoluzione sessuale, gender, immigrazione selvaggia e destabilizzazione di interi continenti? Dovete essere precari, anaffettivi, migranti perenni. Parola di ‘ministra’ della Repubblica”.
Eh sì:
tutte le goie dell’edonismo libertario si sono rovesciate nella neo-schiavitù.(3) Il nomade anaffettivo avrà pur sempre la pornografia per consolarsi mentre si sballotta da continente a continente a cercare lavoro. La fine della famiglia, sogno del Capitalismo terminale è finalmente realizzato.
Il punto (piccolo insignificante) è che questa “civiltà” che rende i vostri figli schiavi nomadi e masturbatori, non è, semplicemente, sostenibile. E loro la vogliono rendere eterna. Ma fallirà “per le sue stesse contraddizioni”; come fu già il sovietismo.
Sulle soluzioni della ministra tedesca Wanka, Gotti Tedeschi dice:
“Le considerazioni di Wanka sono insostenibili.
L’”accoglienza” reale, benefica, [di tanti immigrati] si può realizzare solo in condizioni di equilibrio economico, non di grave crisi – come quella attuale – che aggraverà il modello stesso di accoglienza. L’integrazione vuole investimenti altissimi, e le risorse non ci sono; andranno perciò sottratte alle spese per la sanità e pensioni degli anziani. Quello che non capiscono questi burocrati è che le soluzioni da loro prospettate provocheranno una rivoluzione epocale, sociale, culturale e politica. Vedrete alle prossime elezioni quali partiti prenderanno il potere in Europa…
Già: i partiti “populisti, xenofobi”, che stanno crescendo. E contro questo progetto. Il sistema terminale li reprimerà con tutti i mezzi, anche violenti, e provocherà lo scontro.
Gotti Tedeschi: “Se si vuole esser pragmatici, si facciano anche i conti. Quanti immigrati sono necessari per compensare il gap di popolazione ( senza vere soluzioni economiche ) ? diciamo, solo per l’Italia, dieci milioni? Ma se è vero, se è vero che per risolvere la crisi economica europea sono necessari una cinquantina di milioni di emigrati, abbiamo capito finalmente cosa stanno progettando i governanti europei, magari con l’appoggio della Autorità morale? Mah!”.
“Il problema che questi vogliono risolvere è dovuto proprio alle politiche malthusiano-ambientalistiche avviate negli anni ’70 quando si varò il Nuovo Ordine Mondiale, dove sempre grazie alle politiche anti-natalità degli anni ’70, si avviò la crisi economica che oggi qualcuno vuol risolvere con le politiche di immigrazione. In pratica si vuole risolvere gli effetti (e non le cause) agendo proprio sugli effetti.
Per capire, basterebbe andarsi a rileggere quello che l’Oms (Organizzazione Mondiale Sanità) scriveva nel 1992, invitando ad occuparsi di chi è sano e produttivo (e non di chi è anziano e malato), lasciando intendere che l’immigrato ha questi caratteri. Il direttore generale Oms (Hiroschi Nakaijama) spiegava anche che l’etica cristiana non poteva più esser applicata in futuro. Non mi meraviglia pertanto neppure la considerazione che “ non ci sarà più spazio per la famiglia come la intendiamo oggi”.
E’evidente che uno dei veri obiettivi è proprio la distruzione della famiglia che educa i figli soggettivamente, sottraendoli alla educazione omogenea “di Stato”.
Note mie:
1 - Esito finale dell'attuale divisione del lavoro, che ha trasformato le case in squallidi dormitori e affidato i figli all'educazione di Stato in costosi asili nido.
2 - Come detto anche qui, il salario futuro sarà di 500€ (per chi avrà un lavoro). Altro che lo spasso dei single vagheggiato come la soluzione della QM.
3 - Lo stile di vita edonista (per chi se lo può permettere), che distrae uomini e donne dalle cose che contano davvero, finirà presto. Resteranno precariato, isolamento e alienazione. Il collasso dell'URSS insegna.