Autore Topic: "Ora ridateci il maestro". La scuola è troppo rosa  (Letto 4252 volte)

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Offline Fazer

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"Ora ridateci il maestro". La scuola è troppo rosa
« il: Maggio 18, 2016, 08:45:53 am »
"Ora ridateci il maestro". La scuola è troppo rosa

"Ora ridateci il maestro". La scuola è troppo rosa
Cresce il divario di risultati tra maschi e femmine. Gli esperti: "Ci sono troppe donne a insegnare"

Avanti così e le ragazze nate quest'anno avranno il 75 per cento di possibilità in più di andare all'università rispetto ai loro coetanei.

In un decennio, il divario tra maschi e femmine eclisserà e supererà quello tra ricchi e poveri. È un futuro molto rosa ma altrettanto disequilibrato quello immaginato dal principale think tank indipendente britannico specializzato nella formazione superiore. La previsione è che la popolazione universitaria tra qualche decennio sarà quasi esclusivamente femminile. Uno spaccato inquietante per il futuro dei maschi nella scuola, nell'università e dunque - chissà - forse anche nella società. Ma quel che salta all'occhio nel report di Hepi (Higher Education Policy Institute) - e che sta facendo parecchio discutere il mondo della scuola e dell'università inglesi - è il parere degli esperti che accompagna i dati. Secondo Mary Curnock Cook, la donna che da anni si occupa di incentivare la progressione scolastica e l'accesso all'università nel Regno Unito, tra le ragioni che accrescono il divario maschi-femmine ce n'è una cruciale che potrebbe essere corretta con un intervento dall'alto: «Il dominio delle donne nella forza-lavoro scolastica è probabile che giochi un ruolo nelle scarse performance dei ragazzi rispetto alle ragazze». Per la presidente di Ucas (Undergraduate Courses At University And College) il gap non è dunque solo una questione neurologica, legata al fatto che il cervello delle donne matura prima di quello degli uomini. Non dipende esclusivamente dal fatto che i maschi sono più svogliati o faticano a rimanere concentrati e fermi più a lungo. Le performance sempre più deludenti dei maschi dipenderebbero anche dalla prevalenza di donne nel mondo della scuola. Come dire: ridateci il maestro o i maschi saranno dei disadattati, addirittura tagliati fuori dal mondo accademico. Si tratta di una conclusione teorica e non scientifica, precisa la Cook. Che però troverebbe una correlazione fra i numeri e le sue conclusioni: «Così come le prestazioni dei ragazzi alla maturità sono peggiorate rispetto a quelle delle ragazze, allo stesso modo è aumentata la proporzione di docenti donne a scuola». La Cook non ha dubbi e si basa su una lunga esperienza personale: «Rimango istintivamente convinta che, come in qualsiasi altro ambito della vita, lo squilibrio di genere procurerà ulteriore squilibrio».

Dal Regno Unito all'Italia il fenomeno della «femminilizzazione» della scuola non è nuovo. Ed è un trend in continua ascesa. Quattro università su cinque hanno più studentesse che studenti in Gran Bretagna. Il dato italiano (fonte Miur, anno accademico 2014/2015) conferma la tendenza: sono 929.527 le femmine che compongono la popolazione universitaria contro 723.065 maschi iscritti nelle nostre università. Lo stesso vale per le matricole 141.379 femmine e 113.915 maschi. Poi c'è la classe insegnante: ci sono 455mila docenti nelle scuole pubbliche della sola Inghilterra e il 74% è donna (fino al 1993 gli uomini erano la maggioranza). Anche in Italia le prof sfiorano l'80% del corpo docente.

«Superare il vuoto di figure maschili nella scuola potrebbe certamente migliorare i rendimenti scolastici dei maschi e appassionarli di più», spiega lo psicoterapeuta dell'età evolutiva Alberto Pellai, autore di Bulli e Pupe (Feltrinelli, pagg. 144, euro 12). «Anche loro hanno bisogno di modelli di ruolo che favoriscano l'accesso all'età adulta - spiega Pellai, che è anche ricercatore presso il dipartimento di scienze biomediche dell'Università di Milano -. Modelli diversi aiuterebbero a scardinare cliché che vedono gli uomini rinchiusi dentro un mondo di azione e le donne dentro un mondo di narrazione».

«I ragazzi necessitano di un esempio, forse più delle ragazze», aggiunge Marcello Bramati, vicepreside al Liceo Scientifico e Classico di Faes, il circuito di scuole paritarie attive da Milano a Palermo e che ritiene la differenza di genere cruciale al punto da aver creato un sistema dove maschi e femmine sono separati durante l'attività didattica dalla scuola primaria al liceo. «I maschi cercano e hanno bisogno del fascino del leader, dell'allenatore o dell'eroe sportivo. Non solo. Un uomo che insegna è la prova che la cultura non è fuori moda, affare di altri. Vedere all'opera un docente maschio, una figura che stimano, li aiuta certamente a immedesimarsi e a rendere di più». Bramati ha un figlio maschio nato nel 2015 e definisce «inquietante» lo studio inglese. È convinto che alla scuola elementare, dove le maestre sono 9 su 10, l'aumento degli insegnanti maschi smorzerebbe alcune caratteristiche tipicamente femminili dell'ambiente, dall'amore per l'ordine alla cura per i quaderni. «Di certo - conclude - la polarizzazione di un ambiente può avere delle controindicazioni».


Ah, l'acqua calda, questa sconosciuta... :cry: :hmm: :doh:

Offline Warlordmaniac

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Re:"Ora ridateci il maestro". La scuola è troppo rosa
« Risposta #1 il: Maggio 18, 2016, 10:43:40 am »
Andate a cagare, fascino del leader...
Un leader ha ben altri compensi, è un direttore, un segretario, un ad, un ufficiale, un top seller.

Online Massimo

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Re:"Ora ridateci il maestro". La scuola è troppo rosa
« Risposta #2 il: Maggio 18, 2016, 12:52:28 pm »
I maschi vanno dove sono BEN pagati, non dove il loro lavoro serve alle generazioni future. E si capisce: oltre a dover mantenere se stessi
devono mantenere le famiglie e inoltre sono criticati e sbeffeggiati se guadagnano poco. Quindi, chi glielo fa fare a insegnare, ruolo che
comporta uno stipendio misero? Quanto alla necessità di un buon titolo di studio per guadagnare e fare carriera, era forse vero fino a poco
tempo fa, adesso non più: oggi è il talento che ti fa guadagnare una barca di soldi, sia nello sport, sia nella finanza sia nella libera impresa
sia nel trading che nelle professioni in genere. La cultura non è indispensabile per arricchire. L'uomo colto che non sa tradurre la cultura in
affari è pure preso per il culo. Il genere maschile si è sempre mostrato più forte dei suoi detrattori e dei profeti di sventura che annunciano
la marginalizzazione sociale del maschio prossima ventura. Tra poco ad andare a fondo non sarà il maschio occidentale, ma questa marcia
e stanca civiltà, oramai rantolante che crede di farne a meno e crede di poterlo emarginare. E allora ci sarà da ridere, per i maschi, ovvio. E
ci sarà da piangere per le nostre femminucce. Le quali penseranno di volare in paradiso e di vivere una vita meravigliosa nel Paradiso per
loro creato sulla terra e invece si vedranno precipitare nell'inferno più abbietto. In quel giorno assai vicino ringrazierò di non essere donna. 

Offline doppler effect

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Re:"Ora ridateci il maestro". La scuola è troppo rosa
« Risposta #3 il: Maggio 18, 2016, 14:39:59 pm »
La diceria che gli uomini non vogliono fare gli insegnanti perché il compenso è basso, e' semplicemente una cavolata.
Molti aspirano a quel posto ma non viene loro consentito.
La maggior parte dei soldi pubblici viene elargita a favore di stipendi femminili per il semplice motivo che sono meno capaci di mandare avanti lavori senza l'aiuto della mammella dello stato.
E queste insegnanti cosa possono insegnare ai ragazzi se non nozioni teoriche fine a se stesse?

Offline doppler effect

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Re:"Ora ridateci il maestro". La scuola è troppo rosa
« Risposta #4 il: Maggio 18, 2016, 14:51:47 pm »
Le insegnanti insegnano a memoria, le alunne imparano e ripetono a memoria, gli alunni si annoiano, le alunne andranno all'università, la politica gli darà un posto come insegnante e insegneranno come hanno ricevuto e il ciclo si ripete.
Intanto la scuola si fossilizza e non crea potenziali posti di lavoro effettivi e il debito aumenta e le alunne sono le migliori a scuola.

Offline Warlordmaniac

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Re:"Ora ridateci il maestro". La scuola è troppo rosa
« Risposta #5 il: Maggio 18, 2016, 14:56:47 pm »

Molti aspirano a quel posto ma n'on viene loro consentito
In che modo non viene consentito?

Offline doppler effect

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Re:"Ora ridateci il maestro". La scuola è troppo rosa
« Risposta #6 il: Maggio 18, 2016, 15:16:45 pm »
In che modo non viene consentito?
Non viene consentito da un potere femminista all'interno delle istituzioni.
Non solo la scuola ma qualunque altro impiego statale sta prendendo queste percentuali di assunzione, e più entrano donne nelle istituzioni e più la discriminazione di occupazione aumenta.
Basta andare in giro negli uffici pubblici per notarlo.

Offline freethinker

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Re:"Ora ridateci il maestro". La scuola è troppo rosa
« Risposta #7 il: Maggio 18, 2016, 16:24:13 pm »
La narrazione femminista, che ha promulgato il dogma secondo il quale il cervello maschile e quello femminile sono perfettamente uguali e che quindi sono perfettamente intercambiabili, ha portato alla conseguenza che la scuola non tiene più minimamente conto che invece le differenze esistono e una scuola femministizzata non può andare bene per tutti.

Non riconoscere che maschi e femmine hanno interessi diversi e necessitano di svilupparsi in una scuola che tenga conto di questa differenza naturale e perfettamente legittima, vuol dire non soltanto creare una scuola per femmine, ma anche privare la scuola stessa di quella infinita gamma di interessi, tipicamente maschili, che i buoni insegnanti di un tempo sapevano utilizzare per stimolare l'emersione delle potenzialità di ognuno.
Perchè un conto è imparare una poesia a memoria, un altro è acquisire conoscenze di fisica o chimica che poi si applicano, nel tempo libero e per propria scelta, a cose come l'aeromodellismo o l'elettronica: non sono cose che siano codificate in nessun programma scolastico. Gli interessi personali sono codificati in qualche sequenza genetica che ci dicono che non deve esistere. ;) E sono cose che, in fondo, rappresentano l'anima del progresso umano...
Those who would give up essential liberty to purchase a little temporary safety deserve neither liberty nor safety.
Benjamin Franklin, Historical Review of Pennsylvania, 1759

Offline Warlordmaniac

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Re:"Ora ridateci il maestro". La scuola è troppo rosa
« Risposta #8 il: Maggio 18, 2016, 16:41:46 pm »
Non viene consentito da un potere femminista all'interno delle istituzioni.
Non solo la scuola ma qualunque altro impiego statale sta prendendo queste percentuali di assunzione, e più entrano donne nelle istituzioni e più la discriminazione di occupazione aumenta.
Basta andare in giro negli uffici pubblici per notarlo.

Ok, non hai detto il modo. Cioè io ho fatto un corso abilitante e ora sono abilitato all'insegnamento. Non mi pare aver trovato ostacoli nel cammino. Ho trovato ostacoli una volta arrivato.

Offline Warlordmaniac

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Re:"Ora ridateci il maestro". La scuola è troppo rosa
« Risposta #9 il: Maggio 18, 2016, 16:44:08 pm »
Quanto alla necessità di un buon titolo di studio per guadagnare e fare carriera, era forse vero fino a poco
tempo fa, adesso non più: oggi è il talento che ti fa guadagnare una barca di soldi, sia nello sport, sia nella finanza sia nella libera impresa
sia nel trading che nelle professioni in genere. La cultura non è indispensabile per arricchire. L'uomo colto che non sa tradurre la cultura in
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Tutto vero.

Offline Vicus

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Re:"Ora ridateci il maestro". La scuola è troppo rosa
« Risposta #10 il: Maggio 18, 2016, 17:33:26 pm »
Gli interessi personali sono codificati in qualche sequenza genetica che ci dicono che non deve esistere. ;) E sono cose che, in fondo, rappresentano l'anima del progresso umano...
Sembra certo che gli interessi personali siano innati. La vera soluzione è creare scuole separate per maschi e femmine, come è stato proposto da decenni dall'antropologa Margaret Mead che non era certo "passatista".
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline doppler effect

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Re:"Ora ridateci il maestro". La scuola è troppo rosa
« Risposta #11 il: Maggio 18, 2016, 20:49:05 pm »
Ok, non hai detto il modo. Cioè io ho fatto un corso abilitante e ora sono abilitato all'insegnamento. Non mi pare aver trovato ostacoli nel cammino. Ho trovato ostacoli una volta arrivato.
Scusami Warl, ma al momento sei abilitato a insegnare e hai anche una cattedra, oppure no?

Offline Warlordmaniac

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Re:"Ora ridateci il maestro". La scuola è troppo rosa
« Risposta #12 il: Maggio 18, 2016, 23:06:57 pm »
Scusami Warl, ma al momento sei abilitato a insegnare e hai anche una cattedra, oppure no?
No, non ho una cattedra.

Offline Vicus

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Re:"Ora ridateci il maestro". La scuola è troppo rosa
« Risposta #13 il: Maggio 18, 2016, 23:54:18 pm »
Cosa insegni se non sono indiscreto?
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Frank

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Re:"Ora ridateci il maestro". La scuola è troppo rosa
« Risposta #14 il: Maggio 19, 2016, 00:32:41 am »
Trovato sul web.
http://eacea.ec.europa.eu/education/eurydice/documents/thematic_reports/120IT.pdf

Naturalmente non poteva mancare il solito piagnisteo.
Citazione
3
PREFAZIONE
Sono molto felice di presentare questo studio Eurydice sulla questione cruciale del rapporto tra genere e  risultato  scolastico.  La  parità  dei  sessi  è  da  tempo  un  obiettivo  di  primaria  importanza  a  livello europeo.  Fin  dagli  anni  ’70,  varie  direttive  hanno  gettato  le  basi  per  la  parità  di  trattamento  e  le  pari  opportunità in Europa; tuttavia, nonostante l’esistenza di ampi interventi legislativi, la parità dei generi deve  essere  ancora  raggiunta.  Sebbene  le  donne  siano  la  maggioranza  degli  studenti  universitari e dei laureati in quasi tutti i paesi, ancora oggi guadagnano meno e fanno meno carriera degli uomini.
Considerando l’istruzione e la formazione, le differenze di genere persistono sia nella scelta che negli esiti dei corsi di studio. 
La  natura  delle  disuguaglianze  di  genere  in  ambito educativo  è  cambiata  profondamente  negli  ultimi decenni,  ed  è  diventata  più  complessa  specialmente  per  quanto  riguarda  il  rendimento.  A  parte  l’ingiustizia  relativa  a  ogni  stereotipizzazione  di  genere,  la  differenza  nell’istruzione  può  influire  negativamente  anche  sulla  crescita  economica  e 
sull’inclusione  sociale.  Ad  esempio,  le  donne rimangono  tuttora  una  minoranza  in  ambito  matematico,  scientifico  e  tecnologico,  ma  d’altra  parte  è   dimostrato  che  i  maschi  hanno  più  probabilità  di  avere  i  risultati  peggiori  nella  lettura.  Questi  due  esempi dimostrano che nello sviluppare politiche e strategie al fine di migliorare i risultati educativi è
necessario tenere in considerazione le differenze di genere in ambito educativo.

@@

Questo, invece, l'ho trovato su U3000.
http://www.uomini3000.it/10099.htm