A ben vedere un'orazione funebre se la merita, e nessuna più gli conviene di quella di Roberto dal Bosco:
Socrate Pannella, Angioli e DemoniEstate, tempo di letture leggere, tempo di cronache rosa, con i rotocalchi venduti a pacchi a lato delle spiagge. Sono giorni bollenti per il Partito Radicale, dove si sta consumando il divorzio tra Papà Pannella (anzi, Papa Pannella) e Mamma Bonino (anzi, Mammana Bonino).
L’attacco di qualche settimana fa è partito dal lupo marsicano in persona, che sputtanò l’ex ministro stragista impenitente
Bonino (la quale dichiara di aver massacrato con la pompa della bicicletta ben 11 mila feti, quando ancora era illegale, e ne va fiera: qualcuno, immagino, lo conserverà ancora nei barattoli della marmellata che usava per la bisogna) in una delle sue interminabili diarree verbali a Radio Radicale.
In questo divorzio tra i
genitori dell’assassinio di massa saltano fuori dettagli boccaceschi, anzi, «socratici».
Rapporti «socratici»
«Il nostro è un rapporto socratico» dice il giovin Matteo Angioli al Corriere riferendosi al suo Socrate Pannella. Il giornalista si diverte:
«“Un rapporto socratico…”, quello in cui i protagonisti sono il maestro e l’allievo. Pausa. “Socratico...” Altra pausa, questa volta più lunga. Poi le risposte scomode alle domande imbarazzanti arrivano. "E comunque lo sapevo fin dall’inizio che Marco Pannella per tutti è il primo fro..o d’Italia. Per questo, da quando ho iniziato a frequentarlo, ho capito di essere stato “attenzionato” dal resto del Partito radicale. Le voci su me e Pannella le sentivo anche io. No, ovviamente non mi facevano e non mi fanno piacere. Ma me le aspettavo”».
A scanso di equivoci precisiamo che qui mai si sosterrà che fra i due vi sia stato un rapporto altro che non ricada sotto la fattispecie del «socratico».L’euro-«assistente» di Pannella, tanto per far notare un paio di cose, ha studiato direttamente nella Open-università di George Soros, nonché nel più impudico regno accademico in forze alla massoneria europea, l’Università Libera di Bruxelles, dove i grembiuli pascolano più felici di Hello Kitty. Il curriculum c’è tutto.
Non c’è tabù che è al sicuro con Pannella in circolazione. Forse perché anche lui sa di avere ancora poco tempo, sta cercando di dare un’accelerata, nel suo modo inimitabilmente contorto, sfrontato, agghiacciante.Pannella è riuscito a portare l’infanticidio in quello che era il Paese più cattolico del mondo, quindi proprio non mi va di sottovalutarlo, neanche ora che si appresta, fra non moltissimo, ad incontrare Sorella Morte. Anzi, soprattutto ora.Demoni tantrici, in Tibet e in Vaticano
I radicali e il Tibet… perché un partito ultra-democratico sostenga il ritorno di una teocrazia rea sino a poco fa di schiavismo e torture di ogni sorta potrebbe sfuggire ai più. Possiamo immaginare che il trait-d’union sia composto una serie di sigle più o meno visibili: NED, Open Society (George Soros), Radio Free Asia, Laogai Foundation, o più propriamente, CIA. Ma non solo. Vi sono, nel buddismo tibetano, taluni testi tantrici che prescrivono pratiche identiche a quelle di cui abbiamo parlato qui sopra.
Dal Tibet al Partito radicale. L’opera del Nemico ha tante facce, ma una sola sostanza. La dissoluzione, l’avanzata del Nulla sterminatore, la degradazione della progenie dell’uomo, la distruzione materiale del suo seme. Ho dedicato un libro sull’argomento. Pannella invece ci ha dedicato la vita.Altro che Socrate: Pannella è un dharmapala, una di quei demoni terrifici che il buddismo tibetano adora come divinità, una di quelle entità orrende e sanguinarie che si appaga solo con atti di perversione e riti di morte.
La somiglianza con il demone tibetano è anche nei tratti somatici...
Il miglior augurio che possa fare a Pannella è che non sia andato a tenere compagnia per l'eternità a quei demoni, ai quali l'irriverenza di Dal Bosco dice che fosse divenuto somigliante. Persino fisicamente.