Autore Topic: Riflessioni di una femminista zitella  (Letto 14742 volte)

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Offline COSMOS1

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Re:Riflessioni di una femminista zitella
« Risposta #30 il: Maggio 26, 2016, 08:51:48 am »
1 si scrive per farsi leggere. Se io scrivessi Le memorie di un cazzo, non mi leggerebbe nessuno. Le donne hanno un vantaggio competitivo innegabile, vedi Ficasicula e la sua tetta
2 in generale si scrive quello che alla gente piace leggere, per il motivo di cui sopra
3 per scrivere qualcosa si pesca alle opinioni e ai fatti ma mentre le opinioni sono elastiche, i fatti sono ostinati. Noi possiamo girare le opinioni a 360°, i fatti invece tornano sempre a Canossa.
4 non c'è dubbio che noi le aspettiamo le femministe di ieri, oggi e domani, e le aspettiamo a Canossa, ma non ci piove che il punto centrale nella vita è un sistema teorico che corrisponda ai fatti, in altre parole la verità: adequatio rei et intellectus
5 questo scomposto agitarsi delle femministe e postfemministe sarebbe un ottimo cavallo di troia per introdurre una riflessione sulla verità. Li sarebbe, forse, appunto. Angelo ha fatto bene a farci conoscere l'articolo e la pagina facebook dell'autrice, certo che per dialogare con qualcuno sarebbe necessario guardarlo in faccia perchè con i nick è difficile. Ma in ogni caso Angelo ha fatto bene, cerchiamo di sfruttare l'occasione.
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Online Jason

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Re:Riflessioni di una femminista zitella
« Risposta #31 il: Maggio 26, 2016, 11:34:50 am »
Citazione
"Additata" da chi, Jason  ?
Dagli uomini ?
No di certo.
Dalle donne ?
Quali donne ?
Di quale età ? Di quale generazione ? Di quale estrazione sociale ?

Da tutti , indistamente . Prova a proporre il pudore : ti ridono dietro in faccia bene che va, male che va ti considerano una povera "maschilista a cui ti hanno fatto il lavaggio del cervello" o una "suora" ,ancora più male che va una persona malata . Proprio come oggi chi prova solo a studiare - nemmeno più il secchione, ma chi prova a studiare - viene additato come "sfigato". Questi sono gli effetti del '68 .

Di quale estrazione sociale ? Vai in certi paesi dell'est europa ( non tutti ovviamente) , vai in indonesia , in alcuni paesi arabi . Nemmeno si sognano di additare il "secchione" , lì .
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
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Offline COSMOS1

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Re:Riflessioni di una femminista zitella
« Risposta #32 il: Maggio 26, 2016, 12:10:27 pm »
in effetti, Jason. il '68 ha portato ad una ammirazione verso comportamenti autolesionisti. Si ammirano gli scansafatiche, le troie, gli arrivisti, ...
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Offline Fazer

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Re:Riflessioni di una femminista zitella
« Risposta #33 il: Maggio 26, 2016, 12:30:47 pm »
in effetti, Jason. il '68 ha portato ad una ammirazione verso comportamenti autolesionisti. Si ammirano gli scansafatiche, le troie, gli arrivisti, ...

O forse il 68 ha detto a tutta quella gente che ammirare (in segreto fino ad allora) imboscati, troie, e leccaculi non era peccato.
E tutti poterono finalmente farlo senza sentirsi giudicati. E lo fecero, perchè era naturale. Era nella loro indole. Erano solo bestie tenute in gabbia, e finalmente libere... :hmm:
Già da un po rifletto su questo...
Chissà...

Offline Warlordmaniac

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Re:Riflessioni di una femminista zitella
« Risposta #34 il: Maggio 26, 2016, 13:30:18 pm »
E allora meritiamo di estinguerci come popolo.

Offline Fazer

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Re:Riflessioni di una femminista zitella
« Risposta #35 il: Maggio 26, 2016, 13:41:17 pm »
E allora meritiamo di estinguerci come popolo.

Infatti.
Rifletto sul fatto che, mentre far digerire Dio, patria, nazione, fedeltà, onore, rispetto, unità, solidarietà etc (aggiungi a piacere) sia da sempre stata impresa ardua, far digerire smutandamento e arrivismo sia stato così facile da apparire...sospetto.
Come se la gente le avesse nel sangue, queste cose.
E' bastato, come si dice oggi, sdoganarlo.

Offline COSMOS1

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Re:Riflessioni di una femminista zitella
« Risposta #36 il: Maggio 26, 2016, 15:36:38 pm »
E' bastato, come si dice oggi, sdoganarlo.

epperò è un ritornello storico
vedi le leggi Giulie, quando attorno agli inizi della nostra era gli imperatori romani si accorsero che la corruzione morale (='68) metteva a rischio la sopravvivenza dell'impero

ma, alla fine, io non provo alcun desiderio di accodarmi alla corrente dominante e suicida
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Online Frank

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Re:Riflessioni di una femminista zitella
« Risposta #37 il: Maggio 26, 2016, 23:38:29 pm »
Da tutti , indistamente . Prova a proporre il pudore : ti ridono dietro in faccia bene che va, male che va ti considerano una povera "maschilista a cui ti hanno fatto il lavaggio del cervello" o una "suora" ,ancora più male che va una persona malata .


Ma dai... questa è solo una tua discutibilissima opinione.


Citazione
Di quale estrazione sociale ? Vai in certi paesi dell'est europa ( non tutti ovviamente) , vai in indonesia , in alcuni paesi arabi . Nemmeno si sognano di additare il "secchione" , lì .

I paesi dell'est ?
Jason, ma sei mai stato da quelle parti ?
Oppure parli per sentito dire ?




Online Frank

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Re:Riflessioni di una femminista zitella
« Risposta #38 il: Maggio 26, 2016, 23:42:32 pm »
Infatti.
Rifletto sul fatto che, mentre far digerire Dio, patria, nazione, fedeltà, onore, rispetto, unità, solidarietà etc (aggiungi a piacere) sia da sempre stata impresa ardua, far digerire smutandamento e arrivismo sia stato così facile da apparire...sospetto.
Come se la gente le avesse nel sangue, queste cose.
E' bastato, come si dice oggi, sdoganarlo.

Ovviamente, perché l'indole umana "è quella lì", in ogni tempo e in ogni luogo.

Online Jason

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Re:Riflessioni di una femminista zitella
« Risposta #39 il: Maggio 26, 2016, 23:46:37 pm »
Citazione
Ma dai... questa è solo una tua discutibilissima opinione.

Per quello che ho sentito  :

"ahahha, malato/a mentale, sfigato, cattobigotto, integralista" .
"Ti contieni per semplice pudore ? Beh allora sei sicuramente maschilista , il pudore è maschilismo "
"Siamo nel 2016 , arretrato/a"

Tutto questo bene che ti va, altrimenti ti escludono proprio dalla cerchia .

Citazione
I paesi dell'est ?
Jason, ma sei mai stato da quelle parti ?
Oppure parli per sentito dire ?

Ho detto alcuni , non ho generalizzato . Non sono un esterofilo , e non mi piacciono tutti i paesi dell'est europa.
Ma per quello che so e mi raccontano dei conoscenti, alcuni paesi sono rimasti tradizionalisti, o stanno riscoprendo il tradiizonalismo .
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Offline Angelo

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Re:Riflessioni di una femminista zitella
« Risposta #40 il: Maggio 26, 2016, 23:48:20 pm »
Intanto in Germania uno studioso finalmente ammette il legame tra le porcate gender ed il femminismo... Scusate il parziale commento fuori luogo. Questo è l'articolo --->

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/femminismo-e-sintesi-marxismo-e-liberalismo-1263955.html

cit.

Lei indica nell’emancipazione, anche femminile, una delle principali cause della distruzione della famiglia e della stabilità ad essa connessa. Ed è per questo stato accusato di essere un complottista. Come risponde?

Rispondo con i fatti, che mostrano come la distruzione della famiglia stia avvenendo concretamente tramite l’adozione di determinate misure politiche ed economiche, a prescindere da qualsiasi ipotetico complotto. In Germania questo è evidente in tutti gli schieramenti politici che formano il governo. Le presunte politiche a tutela della famiglia consistono nell’incentivare la donna a lavorare a tempo pieno e a detassare gli asili nido e i doposcuola. Questo è esattamente ciò che genera l’allontanamento delle persone che compongono il nucleo famigliare.
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

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Online Frank

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Re:Riflessioni di una femminista zitella
« Risposta #41 il: Maggio 26, 2016, 23:53:25 pm »
Jason, ma tu lo sai che in molti paesi dell'est ci si divorzia a go go, come e più che in Italia ?

@@

Per inciso: io alcuni paesi dell'est li ho visitati in passato, per non parlare di tutta la gente che ho conosciuto e conosco (soprattutto per motivi lavorativi), proveniente proprio da quei luoghi.
(Albanesi e romeni in primis.)

Online Jason

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Re:Riflessioni di una femminista zitella
« Risposta #42 il: Maggio 26, 2016, 23:55:20 pm »
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Rifletto sul fatto che, mentre far digerire Dio, patria, nazione, fedeltà, onore, rispetto, unità, solidarietà etc (aggiungi a piacere) sia da sempre stata impresa ardua, far digerire smutandamento e arrivismo sia stato così facile da apparire...sospetto.
Come se la gente le avesse nel sangue, queste cose.

Fazer, posso concordare col tuo commento . E allora io ti rispondo dicendo che se la natura umana non ce l'ha nel sangue, allora ha bisogno di regole e di paletti.
Dio fin dalla cacciata di Adamo ed Eva l'ha capito e ha consegnato le tavole dei comandamenti .

E se vogliamo lasciar stare Dio, allora ci sono gli uomini che impongono le leggi e trasmettono usi, costumi ed etica.
Etica che fino a 50 anni fa ha sempre funzionato .

Quindi ammettendo che certe cose non sono nel sangue, io ritorno sempre al solito discorso sulle regole. Le regole ci vogliono, è stato dimostrato che l'essere umano ne ha bisogno e ci sta bene .
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Re:Riflessioni di una femminista zitella
« Risposta #43 il: Maggio 26, 2016, 23:58:09 pm »
Bell'articolo, Angelo . Come pensavo , il liberismo ha partorito la peggiore forma di femminismo esistente sul pianeta.

Frank se parli dei polletti che si sposano solo per dare cittadinanza sono d'accordo con te . Ho detto infatti che non mi piacciono tutti i paesi est europei, soprattutto quelli che hai citato .
Ma per fare un esempio, c'è differenza fra ucraina e polonia, fra romania e ungheria , fra bulgaria e russia .
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Offline Vicus

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Re:Riflessioni di una femminista zitella
« Risposta #44 il: Maggio 27, 2016, 00:02:48 am »
Le presunte politiche a tutela della famiglia consistono nell’incentivare la donna a lavorare a tempo pieno e a detassare gli asili nido e i doposcuola. Questo è esattamente ciò che genera l’allontanamento delle persone che compongono il nucleo famigliare.
Notevole, lo metto in evidenza.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.