Autore Topic: Lavoro e strumentalizzazione delle false accuse di molestia  (Letto 2304 volte)

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Offline Al2016

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Lavoro e strumentalizzazione delle false accuse di molestia
« il: Maggio 31, 2016, 08:33:34 am »
Vorrei segnalare – ma immagino che alcuni lo conoscessero già - questo bell’articolo,  ancor più valido proprio perché scritto da una donna seria, obiettiva, e preparata come la dr.ssa Bernabeo.
http://www.adiantum.it/public/3407-la-simulazione-di-stalking-nelle-vicende-di-separazione---di-maria-bernabeo.asp
C’è un punto importante – nell’articolo – che credo vada segnalato, perché si riferisce proprio al problema della strumentalizzazione delle false denunce di stalking, per estromettere rivali, o persone semplicemente “sgradite” a livello personale, da un contesto lavorativo, o professionale, o di affari

“Ma casi di false accuse di stalking si sono registrate anche nel mondo degli affari. Nell’ambiente di lavoro capita che nascano relazioni sentimentali tra colleghi o tra dipendenti e superiori. Le relazioni a volte finiscono ma i rapporti d’affari possono continuare.
La falsa denuncia di stalking e la diffida a cercare incontri sgraditi con un ex partner può quindi celare l’intento di estromettere il soggetto che riceve la diffida a frequentare luoghi connessi al contesto lavorativo così che la finta vittima possa ottenere dei vantaggi. L’accusato, pur percependo la falsità delle accuse può decidere di buon grado di ritirarsi per evitare “fastidi” legali. La falsa accusa di stalking diviene allora uno strumento per combattere in maniera sleale una guerra di business. “

Ecco, questo punto mi sembra assolutamente importante, soprattutto in Italia.
Non so se molti di noi riflettono a sufficienza sul fatto che l’economia italiana si fonda in larghissima parte su PMI, che in larga maggioranza sono a base familiare, e con non oltre 5-10 addetti, in media.

Ora, le leggi “anti-stalking” in Italia sono state scopiazzate su quelle americane, dove ci sono “protocolli” severi e paranoici, che vengono applicati con maniacale attenzione, là dove una donna segnali attenzioni indesiderate da parte di un collega, e che prevedono la ”separazione”  immediata dei 2 colleghi, in aree diverse e distanti della medesima azienda, onde evitare ulteriori contatti.

A parte il fatto che ciò ha creato problemi immani anche agli americani (dove i posti di lavoro sono di regola molto più “affollati” rispetto all’Italia) Non a caso solo nelle università USA credo vi siano 300.000 e oltre vertenze legali per molestie (spesso inventate o strumentalizzate, è ovvio), tanto che perfino qualche femminista “storica” ha detto che NON manderebbe mai un figlio maschio in certe università.

Ma purtroppo mi pare che non si sia riflettuto molto sui GUAI devastanti che può produrre la strumentalizzazione dello stalking per motivi di lavoro qui da noi in Italia, dove le aziende sono piccole o piccolissime, a differenza di USA e altri paesi.

Ammettiamo che qualche “furbina” si inventi che il collega l’abbia molestata (magari in privato o fuori del luogo di lavoro), al solo scopo di metterlo in cattiva luce, e sabotargli il lavoro, o aggiudicarsi un affare, o una promozione, ecc. al posto suo.
Cosa dovrebbe fare il datore di lavoro che abbia ricevuto una segnalazione ? Spostarli quando magari l’azienda è composta solo da 2-3 locali nei quali per forza le persone devono lavorare fianco a fianco, e vedersi tutti i giorni?
Prendere le parti della “molestata” e licenziare il presunto molestatore, per non correre rischi?
Ecco, io vorrei che si riflettesse su quanto queste norme “iper-protettive” e “iper-paranoiche”  di stampo femminista, in realtà non faranno altro se non rendere sempre  più difficile l’occupazione per le donne (a meno che la datrice di lavoro non sia una donna che assuma solo donne!).

Perché qualsiasi datore di lavoro poi finirà per pensare: “ io per evitare rogne assumerò solo, o in gran parte uomini!”
Scarso acume femminista, direi, non so che ne pensate voi….

Offline Vicus

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Re:Lavoro e strumentalizzazione delle false accuse di molestia
« Risposta #1 il: Maggio 31, 2016, 09:12:37 am »
Ecco, io vorrei che si riflettesse su quanto queste norme “iper-protettive” e “iper-paranoiche”  di stampo femminista, in realtà non faranno altro se non rendere sempre  più difficile l’occupazione per le donne
Magari! :italia2:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Al2016

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Re:Lavoro e strumentalizzazione delle false accuse di molestia
« Risposta #2 il: Maggio 31, 2016, 09:51:03 am »
ahahahahahah! Beh...in effetti.... Allora dici di non dirglielo? :D

Offline Vicus

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Re:Lavoro e strumentalizzazione delle false accuse di molestia
« Risposta #3 il: Maggio 31, 2016, 10:50:52 am »
Tipico esempio di auto-regolazione della collettività.
Ssshhhh, non lo dite a nessuno :lol:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline COSMOS1

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Re:Lavoro e strumentalizzazione delle false accuse di molestia
« Risposta #4 il: Giugno 02, 2016, 09:23:52 am »
è un problema serio e di difficile soluzione
io ho suggerito (!) a mia figlia avvocato di vestirsi sul lavoro come un uomo: pantaloni giacca e cravatta, sempre
perchè:
  • ovviamente in un ambiente dove l'abbigliamento femminile è abbastanza standard (tacchi a spillo e abiti stringati) si fa notare il diverso  :D
  • se metti in mostra gambe e tette a chiunque resterà sempre il dubbio che la tua carriera dipenda da quelle e non dal tuo cervello
  • un abbigliamento maschile ti consente di concentrarti (e di far concentrare i tuoi colleghi) sul lavoro
ovviamente mi ha ignorato!
In ogni caso credo che la soluzione non possa prescindere da:
  • prendere in considerazione la fisiologia maschile e femminile, lo squilibrio ormonale, la necessità di soddisfare bisogni fisiologici, etc
  • imporre standard di comportamento che non siano unidirezionali: tu uomo devi fare così, tu donna puoi fare quello che vuoi
Comunque è difficile e dubito che vedremo soluzioni prima della catastrofe
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Offline Vicus

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Re:Lavoro e strumentalizzazione delle false accuse di molestia
« Risposta #5 il: Giugno 02, 2016, 10:20:40 am »
Dovremo essere pronti a sfruttare la catastrofe.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline COSMOS1

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Re:Lavoro e strumentalizzazione delle false accuse di molestia
« Risposta #6 il: Giugno 02, 2016, 22:42:50 pm »
Dovremo essere pronti a sfruttare la catastrofe.

 :lol:
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Offline Al2016

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Re:Lavoro e strumentalizzazione delle false accuse di molestia
« Risposta #7 il: Giugno 03, 2016, 10:39:59 am »
Però le osservazioni che hai fatto tu - quando parli di "squilibrio ormonale" e dell'abbigliamento "castigato" che hai suggerito a tua figlia,  si riferiscono alle VERE molestie, che pure possono esserci. Nel mio post io invece parlavo delle FALSE accuse di molestia. E' del tutto normale per un uomo oggi, in molti ambienti di lavoro, stare ore od ore a lavorare con donne, e a volte ci si sposta insieme in auto se si va da un cliente, si pranza insieme, non di rado due dipendenti uomo e donna della azienda, o studio, ufficio pubblico, ecc., seguono in coppia per lunghi periodi un determinato lavoro o progetto, ecc., e a volte rimangono solo loro due.

E allora il grosso problema è che oggi con le leggi "anti-stalking" occhiute e talebane, non di rado capita che qualche furbina si INVENTI - per motivi di interesse -  una molestia sessuale che non c'è mai stata, magari perché ha litigato col collega, o per tagliarlo fuori per motivi di carriera, ad esempio dicendo: "Tizio in questi mesi, mentre seguivamo il progetto xyz mi ha molestata varie volte, con proposte insistenti" e magari sono tutte palle!

E allora che fare in quei casi?
E soprattutto, che fare in piccoli ambienti di lavoro?
E che dovremmo fare noi uomini?
Munirci di una microcamera che ci registri in tutto il tempo di lavoro, per avere le prove di come ci comportiamo?

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Re:Lavoro e strumentalizzazione delle false accuse di molestia
« Risposta #8 il: Giugno 03, 2016, 14:37:07 pm »
In tal senso io son fortunato, perché lavorando nel settore edilizio, mi relaziono quasi esclusivamente con degli uomini.
Gli ingegneri son quasi tutti uomini, idem per i geometri come me; un po' più alto è il numero delle architette (o "architettesse"...?), poi ci sono le segretarie, ma per il resto son solo uomini, specie tra i  muratori e i carpentieri, che soventemente provengono dall'Europa dell'est.*
Anche gli imprenditori di norma sono uomini.
Meglio così, benché nel mondo del lavoro i rapporti tra uomini non siano affatto facili.
Anzi.
Ma perlomeno non si rischiano accuse di "molestie e violenze sessuali" come accade in altri ambiti lavorativi ben più promiscui.

@@

* Anni fa erano esclusivamente italiani.