Autore Topic: C'è ancora chi ragiona  (Letto 6393 volte)

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Offline giuspal

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C'è ancora chi ragiona
« il: Giugno 02, 2016, 21:57:39 pm »
Oggi ho letto questo Blog redatto da tale "Eretica": così si firma e mi sono detto: " :w00t: aaahhh!!! Allora c'è ancora chi ragiona con la sua testa!"

Vi invito a leggerlo con la speranza che la suddetta non venga trascinata alla gogna mediatica misandrica

http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/05/30/femminicidio-non-si-risolve-con-la-rieducazione-del-maschio/2781153/#disqus_thread

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Offline Rita

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Re:C'è ancora chi ragiona
« Risposta #1 il: Giugno 02, 2016, 22:03:19 pm »
Eretica è una vecchia conoscenza di questo forum.
Prima non ragionava così.
Diciamo che, dopo la frequentazione di questo ed altri luoghi virtuale dove si tratta di QM e di padri separati, ha un pochino ammorbidito la sua linea femminista (diciamo così...) per adeguarla ai tempi.
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Re:C'è ancora chi ragiona
« Risposta #2 il: Giugno 02, 2016, 22:07:01 pm »
Oggi ho letto questo Blog redatto da tale "Eretica": così si firma e mi sono detto: " :w00t: aaahhh!!! Allora c'è ancora chi ragiona con la sua testa!"

Vi invito a leggerlo con la speranza che la suddetta non venga trascinata alla gogna mediatica misandrica

http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/05/30/femminicidio-non-si-risolve-con-la-rieducazione-del-maschio/2781153/#disqus_thread
Acc, caro Juspal, hai messo il dito in un vespaio. Prepara gli scudi, alza gli schermi  :P   :lol:
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Offline Angelo

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Re:C'è ancora chi ragiona
« Risposta #3 il: Giugno 02, 2016, 22:17:34 pm »
@ Red

Juspal è giovane ed ingenuo, è normale che una menzognera come Eretica possa ingannarlo.


@ Juspal

Giovino, leggiti bene quello che scrive quell'immondo soggetto. E' un soggetto veramente indecente quell'Eretica.

@ Rita

Rita, Eretica non ha "ammorbidito" nulla. Quel vergognoso esemplare femminista ha soltanto messo "il vestito da sera". E gentilmente, dato che qui si tratta di QM ed il sottoscritto HA SMASCHERATO DECINE E DECINE DI VOLTE quell'esemplare, SE QUALCUNO HA INTENZIONE DI DIFENDERLA andasse a farlo in casa sua. Un po' di decenza, l'elogio di chi ha contribuito alla Convenzione di Istanbul va bene su maschileplurale, NON QUI.
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Gilbert Keith Chesterton

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Re:C'è ancora chi ragiona
« Risposta #4 il: Giugno 02, 2016, 22:27:17 pm »
 :lol:
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Offline Angelo

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Re:C'è ancora chi ragiona
« Risposta #5 il: Giugno 02, 2016, 22:46:50 pm »
riderei poco Cosimo...

Se un giovino come Juspal, di tendenze antifemministe, prende per "ragionevole" una lercia femminista come Eretica significa che il camuffamento della muride femminista è abbastanza efficace ad attirare ingenui e pollastrelli nell'orbita femminista.
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Gilbert Keith Chesterton

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Re:C'è ancora chi ragiona
« Risposta #6 il: Giugno 02, 2016, 22:51:20 pm »
Angelo, non riapriamo la discussione
è chiaro che le femministe sono sempre e comunque nemiche
ma ci sono nemiche e nemiche
ci sono nemiche con le quali si può dialogare, che parlano e ascoltano anche se non sempre capiscono (magari)
e altre con le quali non si può dialogare, che al massimo ti portano in tribunale (!)
io e te la vediamo diversamente
ok: ne abbiamo già discusso, lascia che gli altri si facciano la propria opinione
in ogni caso ti sei accorto che la gentil donzella non è più presente come prima, per cui ti infastidirà meno  ;)
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Offline Angelo

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Re:C'è ancora chi ragiona
« Risposta #7 il: Giugno 02, 2016, 22:55:44 pm »
Angelo, non riapriamo la discussione
è chiaro che le femministe sono sempre e comunque nemiche
ma ci sono nemiche e nemiche
ci sono nemiche con le quali si può dialogare, che parlano e ascoltano anche se non sempre capiscono (magari)
e altre con le quali non si può dialogare, che al massimo ti portano in tribunale (!)
io e te la vediamo diversamente
ok: ne abbiamo già discusso, lascia che gli altri si facciano la propria opinione
in ogni caso ti sei accorto che la gentil donzella non è più presente come prima, per cui ti infastidirà meno  ;)

Io devo dimostrare la VERIDICITA' INCONTROVERTIBILE DELLA DOPPIEZZA MORALE di ERETICA a giuspal. Non è accettabile che una menzognera riesca a farsi passare per "una che ragiona" da un antifemminista.

Quindi adesso ripesco tutti i documenti inerenti a questo esemplare femminista che risponde al nome di Eretica.
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

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Re:C'è ancora chi ragiona
« Risposta #8 il: Giugno 02, 2016, 23:01:48 pm »
C'è da dire una cosa però: che Eretica ha ESPRESSAMENTE rifiutato in questo articolo il concetto di "rieducazione del maschio" che noi
abbiamo sempre combattuto. Che Eretica alias Fikasicula abbia recepito qualcosa del dialogo a suo tempo intrattenuto con noi su questo
Forum. Forse non è da escludere.

Offline giuspal

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Re:C'è ancora chi ragiona
« Risposta #9 il: Giugno 02, 2016, 23:02:29 pm »
Azz... una sporca doppiogiochista dunque?  :sick: Ecco dove mi faccio autogol :doh: Mi illudo ancora che ci sia qualcuna in buona fede  :blink:
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Re:C'è ancora chi ragiona
« Risposta #10 il: Giugno 02, 2016, 23:10:56 pm »
C'è da dire una cosa però: che Eretica ha ESPRESSAMENTE rifiutato in questo articolo il concetto di "rieducazione del maschio" che noi
abbiamo sempre combattuto. Che Eretica alias Fikasicula abbia recepito qualcosa del dialogo a suo tempo intrattenuto con noi su questo
Forum. Forse non è da escludere.

Massimo, dico la mia. Eretica ha ormai una sua linea che si discosta quel tanto che basta dal femminismo tradizionale, per essere considerata "unica" ed avere un buon seguito . Ma non ha accettato (né secondo me accetterà mai) l'idea che il patriarcato non
è una cosa schifosamente oppressiva che ha imposto ruoli di genere nocivi e tossici. Ha semplicemente deviato includendo anche gli uomini fra quelli che sono stati intossicati dal patriarcato.
E così produce questi articoli in cui dice tutto e niente, non può rinnegare l'assunto di cui sopra perché ormai è immersa nel genderismo e nell'abolizione del ruolo materno, ma trasuda comunque sempre di "femmina più più e maschio meno meno".
Prendi questo pezzo:

"Troppe donne sono uccise o stuprate perché ci sono persone che non sanno accettare un No, perché impongono alle donne un ruolo di genere ben preciso, sono donne e devono esistere solo per soddisfare l’uomo, per compiacerlo, sessualmente e nel quotidiano. Se la donna non fa quanto viene imposto lui, l’uomo, si sente vittima e ritiene di avere una ragione per ucciderla".

Questa è la sua spiegazione. Cos'ha cambiato?

L'unica cosa è che nelle sue narrazioni ha incluso uomini che si sentono violentati dalle donne. Racconti fatti in modalità femminile, sempre giocati sul "sentirsi stuprati" ma in cui cambia la vittima ogni tanto.

Sulla sua pagina facebook ha condiviso l'iniziativa dei "drappi rossi contro il femminicidio", perché essere una femminista moderna inclusiva va bene ma non rinuncerà mai alle scarpette rosso contro la "cultura dello stupro" che continua ad essere il suo chiodo fisso.  :lol:
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Offline Angelo

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Re:C'è ancora chi ragiona
« Risposta #11 il: Giugno 02, 2016, 23:38:08 pm »
Parto dall'articolo citato dal giovine giuspal.

Come sempre link ed articolo. Dopo la linea tratteggiata una sintetica analisi delle scemenze scritte da Eretica. Ad ogni simbolo una breve spiegazione.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/05/30/femminicidio-non-si-risolve-con-la-rieducazione-del-maschio/2781153/#disqus_thread

Femminicidio: non si risolve con la rieducazione del maschio    (@)

Con l’ultimo femminicidio si è riaperto il pentolone in cui si può trovare ogni sorta di teoria sulla faccenda. Tra tutte le idee, tutte espresse in buona fede, da parte di chi odia vedere donne uccise da uomini, o uomini che uccidono donne, a seconda della prospettiva, per tentare di arrivare ad una soluzione a volte preventiva, in altri casi, troppo spesso, soltanto repressiva, c’è il ritaglio pedagogico che non parla di educazione al rispetto dei genere – il famoso Gender, così come lo chiama la fantasiosa destra cattolica – educazione tesa a spiegare che, guarda un po’, donne e uomini sono uguali e che se una donna lascia l’uomo, va detto che il delitto d’onore, quel tal delitto che veniva trattato con attenuanti quando egli diceva di vendicarsi del di lei adulterio o di un mancato rispetto al di lui onore, non esiste più. Il fatto è che l’articolo del codice penale che lo consentiva è stato cancellato solo nel 1981, assieme a quello sul matrimonio riparatore, per riparare uno stupro che riparare non si può, ma che la cultura che lo legittimava esiste ancora. Ma parlavo dell’angolo pedagogico di chi discute di prevenzione al femminicidio.  (*)

La parte che io trovo assai tragica riguarda alcune femministe che pensano a “puntare sul maschile”, ovvero è la femminista che vorrebbe correggere e rieducare il maschile, di per se’ considerato sbagliato, come se tra le donne non vi fosse nessuna a legittimare quella brutta cultura. Ricevo messaggi di continuo, tante storie di tante persone che non hanno voglia né di legittimare le teorie altrui né di fabbricarne altre. Sono messaggi scritti da persone che raccontano gli stereotipi di genere a 360°, da chiunque siano fabbricati e sostenuti, e molte storie parlano di donne sessiste, donne piene di pregiudizi che contestano ad altre donne il fatto di rendersi libere dalle convenzioni sociali.  (**)

Perfino tra femministe c’è chi non sa ascoltare e discutere con chi la pensa in modo diverso senza targarti in modo negativo o, addirittura, senza augurarti violenze di qualsiasi tipo. Non è la prima volta che ricevo messaggi di questo genere e non è neppure la prima volta in cui mi tocca leggere di donne che vorrebbero insegnare agli uomini ad essere antisessisti. Alcune invece sono portatrici sane di paternalismo, di quelle che ai bimbi dicono di non toccare le bambine neppure con un fiore, ma poi insultano le ragazzine ree di voler incastrare il figlio perché si sa che le donne sono così. Che dire della misoginia di certe donne che mal sopportano che tu ti vesta come ti pare? Di quelle che ti processano in pubblico, o ti mettono alla gogna con su scritto troia, migliaia e migliaia di condivisioni di frasi del tipo: “non fidarti dell’amica perché è sempre la zoccola che ti frega il fidanzato“. E se non credete a quel che dico provate a chiedere alle migliaia di persone che seguono la pagina facebook di Abbatto i Muri e che mi segnalano frasi tremende, scritte e pensate da donne e veicolate da donne.  (***)

La cultura del possesso, il delitto d’onore, la prevaricazione della libertà di scelta delle donne, l’incapacità di vedere le donne come altro da se’, persone altre che possono e hanno il diritto di dire No, sono cose che hanno come protagonisti uomini e donne e quegli assassini sono spesso legittimati e sorretti da donne, parenti, madri, figlie, sorelle, o restano comunque in un contesto che per quanto sia contrario a certi delitti comunque sia banalizza quel che viene prima. Prima dei delitti. Prima che si formi quell’idea in testa che dice a te che puoi ammazzare la tua ex perché o è tua o di nessun altro. Prima di questo c’è un contesto fatto di indifferenza rispetto alla violenza di genere, la stessa indifferenza che pare aver riguardato passanti ai e alle quali Sara aveva chiesto aiuto.  (****)

Banalizzazione, analfabetismo funzionale, ipocrisia, tanta ipocrisia, e il bisogno di cercare un nemico fuori da se’, che si tratti del mostro esterno, lo straniero o un altro genere, pur di non indagare le motivazioni che portano alla costruzione di quella cultura. Quando leggo di una donna che mi augura violenza perché non la penso come lei non penso che lei abbia introiettato cultura dei maschi. Penso che le donne siano responsabili delle proprie azioni e non me le sento tutte sorelle. Siamo diverse e tra noi, ebbene si, ci sono quelle che parlano di femminicidio senza sapere che diamine sia, che usano il termine come un brand per fare carriera o soldi e che diversamente da quel che si crede supportano idee totalmente repressive e trascurano completamente la prevenzione.  (*****)

Ora abbiamo una ministra con delega alle pari opportunità e penso sia forse l’interlocutrice giusta per chiedere a lei che cosa si dovrà fare di una legge, quella sul femminicidio, che non serve a niente e del reato di stalking che non sembra impedire a tanti stalker di continuare a perseguitare le loro vittime. Cara Ministra Boschi, vede, io non concordo con chi dice che bisogna rieducare il maschio, perché il problema non è il maschio, ma siamo tutti quanti noi che continuiamo a puntare il dito contro questa o quella pur di non guardare dove sta il problema. Troppe donne sono uccise o stuprate perché ci sono persone che non sanno accettare un No, perché impongono alle donne un ruolo di genere ben preciso, sono donne e devono esistere solo per soddisfare l’uomo, per compiacerlo, sessualmente e nel quotidiano. Se la donna non fa quanto viene imposto lui, l’uomo, si sente vittima e ritiene di avere una ragione per ucciderla. Per ogni donna morta c’è un pezzo di resistenza che viene uccisa. C’è una partigiana che resiste ad un autoritarismo che viene applicato dentro le case, tra le mura conosciute, e tutto quello di cui parliamo ha testimoni, uomini e donne, tante persone che non dicono nulla, che non sanno far altro che buttare lì un “bastardo, castrazione, odio bla bla” su facebook e poi tutto torna quieto come prima.  (*************)

Non c’è da rieducare il maschio ma c’è da crescere insieme nella direzione che scegliamo, senza attribuire ruoli di genere alla nascita, per sesso e genere. Se non vogliamo che le donne siano considerate deboli, sempre in balìa delle figure dicotomiche tutori/carnefici, allora dovremmo smettere di considerare gli uomini portatori sani di violenza per via di quello che hanno tra le gambe. E’ l’eterna contraddizione che si manifesta. Da un lato femministe che rivendicano differenze naturali, la donna madre e l’uomo guerrafondaio, e dall’altra le stesse femministe che negano l’estrinsecarsi della natura che loro stesse hanno assegnato, dipingendo gli uomini nell’unico e conseguente ruolo possibile: quello dell’allievo di eterne madri che sono eterne rompiovaie anche delle proprie figlie. Ai corsi di educazione al rispetto dei generi dovranno partecipare tutti, bambini e bambine, uomini e donne, senza pregiudizi e senza stereotipi di genere. Ricominciamo da capo? C’erano una volta tante persone pronte a discutere sul serio di un problema e della sua possibile soluzione preventiva. Il resto spetta a noi scriverlo. A noi soltanto.    (+++++++++++)



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(@) - La rieducazione del maschio è totalmente degradante per l'uomo. Vedi le femministe esprimersi con i termini "uomini e donne" o con i termini "donne e maschi" o anche donne e maschietti?
Il termine "maschio" si utilizza per gli animali. Maschio lo possono dire solo a qualche castrato che frequentano loro. In secondo luogo il termine femminicidio è un altro termine che differenzia l'omicidio al fine di renderlo più grave. Infatti quando una donna uccide un uomo non si fa tutta questa cagnara di femministi e femministe.

(*) Eretica subito piazza l'elogio delle lezioni genderfemministe, le quali, sono propagandate da donne femministe nelle scuole italiane e pagate con i soldi pubblici. Secondo questa menzognera, con tali lezioni si previene il femminicidio.
Inoltre, pur essendo stata sbugiardata sul delitto d'onore (che VALEVA PER UOMINI E DONNE) continua ad insistere a piazzarlo alla cazzo di cane per "avvalorare" la sua insulsa propaganda.

(**) Qui invece, proprio per mascherare meglio il suo femminismo, accusa anche un po' le "donne sessiste" che sostengono una "cultura sessista". In pratica accusa tutte le donne che, femministe o meno, NON FANNO PARTE DEL SUO MODO DI ESSERE FEMMINISTA. Eretica è una femminista "queer" che pratica un femminismo intersezionale ("casualmente"   :shifty: lo stesso propagandato da certi think tank mondialisti) , estremamente pro LGBTQ , pro sessualità fluida, pro "libertà" e blandamente anticapitalista. Insomma il classico "fumo negli occhi".

(***) Idem come sopra, in particolare continua ad offendere le donne non femministe e non spregiudicate sessualmente.

(****) Qui c'è un po' di fuffa mista, qualche frase retorica giusto per riempire.

(*****) e (*********) e (+++++++++) Qui invece attacca chi è contrario all'immigrazione selvaggia, chi è contrario all'educazione genderfemminista nelle scuole, chi vede nell'immigrato un pericolo e, pur dichiarandosi non pddina, rivolge pure un "cara" al ministro (non eletto, di un governo non eletto) e chiede misure che avvantaggino le sue comari ideologiche nelle scuole italiane.
Naturalmente la colpa non è dell'uomo soltanto, ma di una cultura. E quindi, sempre secondo il ragionamento di Eretica, non è necessario il punire penalmente ma far crescere, fin dall'asilo, dei bimbi in una cultura femminista (spacciata per educazione di genere).
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

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Re:C'è ancora chi ragiona
« Risposta #12 il: Giugno 02, 2016, 23:43:19 pm »
Massimo, dico la mia. Eretica ha ormai una sua linea che si discosta quel tanto che basta dal femminismo tradizionale, per essere considerata "unica" ed avere un buon seguito . Ma non ha accettato (né secondo me accetterà mai) l'idea che il patriarcato non
è una cosa schifosamente oppressiva che ha imposto ruoli di genere nocivi e tossici. Ha semplicemente deviato includendo anche gli uomini fra quelli che sono stati intossicati dal patriarcato.
E così produce questi articoli in cui dice tutto e niente, non può rinnegare l'assunto di cui sopra perché ormai è immersa nel genderismo e nell'abolizione del ruolo materno, ma trasuda comunque sempre di "femmina più più e maschio meno meno".
Prendi questo pezzo:

"Troppe donne sono uccise o stuprate perché ci sono persone che non sanno accettare un No, perché impongono alle donne un ruolo di genere ben preciso, sono donne e devono esistere solo per soddisfare l’uomo, per compiacerlo, sessualmente e nel quotidiano. Se la donna non fa quanto viene imposto lui, l’uomo, si sente vittima e ritiene di avere una ragione per ucciderla".

Questa è la sua spiegazione. Cos'ha cambiato?

L'unica cosa è che nelle sue narrazioni ha incluso uomini che si sentono violentati dalle donne. Racconti fatti in modalità femminile, sempre giocati sul "sentirsi stuprati" ma in cui cambia la vittima ogni tanto.

Sulla sua pagina facebook ha condiviso l'iniziativa dei "drappi rossi contro il femminicidio", perché essere una femminista moderna inclusiva va bene ma non rinuncerà mai alle scarpette rosso contro la "cultura dello stupro" che continua ad essere il suo chiodo fisso.  :lol:

Rita, dico la mia: Fikasicula, al secolo Enza Panebianco, ora Eretica è e resta una femminista dichiarata. Tale è e tale rimane. Tuttavia ha
più cervello e sale in zucca delle sue "compagne di militanza" e la lungimiranza di aver capito, prima delle altre, che la denigrazione del
mondo maschile era dannosa e controproducente per la causa femminista in quanto rischiava di interrompere il sonno maschile e anche
di creare una forte reazione maschile. Come difatti è avvenuto e sta avvenendo. E quando la reazione da parte del mondo maschile è
arrivata ha capito subito che il fenomeno non era passeggero ed era anzi destinato a durare. "Badate - ha detto alle sue amiche - a
non sottovalutare i movimenti maschili: non sono solo nostalgici purtroppo. Dietro di essi c'è un disagio reale".  Ed venuta qui appunto
per studiare il fenomeno della QM e ha capito subito che la cosa era seria. Presentatasi l'occasione di collaborare al Fatto Quotidiano
l'ha colta in piano abbandonando le sue compagne di militanza che l'hanno ricoperta di insulti proprio per le sue "aperture" al mondo
maschile e per la sua condanna del talebanismo femminista. La sua idea era di cavalcare la causa maschile facendo in modo che se ne
impadronisse il femminismo che così appariva un movimento egualitario per i diritti di tutti, anche dei maschi, sterilizzando la reazione
maschile e così innocuizzarla facendone proprie alcune sue istanze che dovevano essere promosse dal femminismo che così poteva dire
a noi maschi: "Ecco, vedete? Noi femministe combattiamo anche per voi: abbiamo riconosciuto il dramma dei padri separati per esempio
e siamo disposte a riconoscere le loro ragioni. Non c'è bisogno che voi maschietti vi agitiate tanto con i vostri "movimenti maschili". Lo
faremo noi per voi: il desiderio dei padri separati che vogliono stare con i loro figli e il desiderio delle donne che vogliono fare carriera
può benissimo coincidere". Come startegia era intelligente, non c'è che dire. Ma le altre sue compagne troppo ottuse per praticarla. E
anche per concepirla. Fikasicula era un nemico intelligente. Appunto per questo pericoloso, in quanto intelligente. Le altre sono ottuse.
E quindi per nulla pericolose.

Online Frank

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Re:C'è ancora chi ragiona
« Risposta #13 il: Giugno 02, 2016, 23:44:00 pm »
Premesso che son d'accordo con Angelo, questo vizietto  della cosiddetta Eretica, nonché di tutte quelle come lei (per non parlare dei cagnolini scodinzolanti al loro seguito), di scrivere "il maschio" è a dir poco insopportabile.
Avessi mai letto una volta un articolo in cui si parla della "femmina".

Offline giuspal

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Re:C'è ancora chi ragiona
« Risposta #14 il: Giugno 03, 2016, 00:09:16 am »
e sti cazz...  :blink: grazie Angelo! Scusate la mia avventatezza di giudizio  :doh: come detto prima, credo ancora troppo ingenuamente alla buona fede delle persone.
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