Autore Topic: Potenza della propaganda: Di Pietrantonio: quante donne dovranno ancora morire?  (Letto 3181 volte)

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Online Massimo

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Altre due donne morte ammazzate dall'inizio del mese di Giugno. Senza scomodare la sociologia, "scienza" fasulla che si presta quanto mai
agli usi più ciarlataneschi, è sufficiente appellarsi alla statistica: su 57 milioni di abitanti con 20 milioni (a stare bassi) di relazioni tra i sessi
e tenuto conto che la "civilizzazione" è un fatto di recente fattura e che pochi decenni non bastano a sopire l'innata aggressività umana e
ciò soprattutto quando sono implicati profondi sentimenti e quando uno commette l'errore di dipendere e di accettare di dipendere da una
persona dell'altro sesso psicologicamente, sessualmente e affettivamente, gli omicidi passionali che avvengono con una certa frequenza
sono purtroppo statisticamente "fisiologici". Ma questa realtà, perfettamente coglibile da chiunque abbia un minimo di raziocinio, diventa
eresia inaccettabile nel clima (va)ginolatrico imperante per il quale alla donna, nuova divinità del mondo occidentale, non deve capitare ciò
che può ben succedere ad un maschio cioè essere vittima di violenze. Essa deve esserne immune. Questo è il nuovo "credo" predicato dai
nuovi pulpiti della società occidentale, cioè televisioni e giornali. Di tale propaganda è rimasta vittima anche la madre di Sara che in una
intervista ha chiesto: "Quante di NOI dovranno ancora morire perchè il diritto di una donna a interrompere una relazione sia riconosciuto?"
Nessun rimprovero da rivolgere alla povera madre per la quale uno sfogo recriminatorio nei confronti del genere maschile per la morte
della figlia è del tutto comprensibile e in fondo anche legittimo. Ma ai me(r)dia nazionali bisognerebbe rivolgere tutti gli insulti dei quali
il repertorio di ognuno di noi è ricco perchè questi sono i bei risultati della propaganda misandrica da essi orchestrata in occasione dei
fatti di sangue che hanno per vittime le donne. Come mai non si scatenano quando le vittime sono maschili? Verrebbe da pensare che
per i nostri me(r)dia le morti maschili non valgano un cazzo ma poichè a pensare male ci si indovina quasi sempre sembra essere proprio questo il concetto che sta alla base del silenzio e della compostezza asettica con la quale si menzionano sempre i fatti di
cronaca nera che colpiscono gli individui di sesso maschile. Anche le donne anziane più impermeabili alla propaganda femminista stanno
cominciando a pensare che gli uomini siano oramai diventati un pericolo pubblico e da qui a detestarli e a desiderare di danneggiarli il
passo è breve. Poco male, penseranno zerbini e maschipentiti. Già. Ma quello che gli scimuniti non hanno pensato è che la reazione che l'enfasi data ai "femminicidi" scatena è anche un'altra: l'effetto emulazione ed imitazione. Il che si spiega facilissimamente. Quando un
uomo, ma anche una donna,  finita una relazione sentimentale sulla quale aveva investito tutto, per iniziativa dell'altra e contro la sua
volontà, sentendosi oramai perso, perso per perso deciderà di compiere il gesto estremo di assassinare la compagna non avendo più
nulla da perdere a questo punto, con la consapevolezza che il fatto avrà risonanza nazionale così che potrà dire tra sè e sè: "Anche se
rimarrò uno sfigato e sarò colpito dall'odio di tutti, almeno mi sono vendicato sulla stronza che mi ha rovinato la vita e tutti, anzi tutte,
sapranno cosa rischiano e la fine che rischieranno di fare se decideranno di lasciare e di far soffrire un uomo". Non ci vuole una laurea
in psicologia per capire i ragionamenti che sono alla base dei cosiddetti femminicidi. Così come non ci vuole una laurea in criminologia
nel constatare che più se ne discute e più si genera la tentazione di scatenarli su chi riceve cocenti delusioni sentimentali magari per
motivi futili, inconsistenti e pretestuosi. E così il giro vizioso continua e si alimenta, per il piacere morboso di tutti, femministe comprese.
Le quali, ovviamente, si fregano le mani nel constatare che i "femminicidi" continuano visto che così possono continuare la campagna
misandrica e rivendicare appoggi politici per le loro iniziative e soprattutto finanziamenti pubblici. Tra i sentimenti in loro dominanti non
figura certo la tristezza. Si può escludere per certo che vi figuri la pietà o il dispiacere per le donne o le ragazze morte ammazzate.

Offline giuspal

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Per i me(r)dia nazionali e le misandriche incallite ogni donna uccisa é pura manna dal cielo.  :sick:
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"Poca osservazione e molto ragionamento conducono all'errore. Molta osservazione e poco ragionamento conducono alla verità" (Alexis Carrel)

Offline Warlordmaniac

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Ma quello che gli scimuniti non hanno pensato è che la reazione che l'enfasi data ai "femminicidi" scatena è anche un'altra: l'effetto emulazione ed imitazione. Il che si spiega facilissimamente. Quando un
uomo, ma anche una donna,  finita una relazione sentimentale sulla quale aveva investito tutto, per iniziativa dell'altra e contro la sua
volontà, sentendosi oramai perso, perso per perso deciderà di compiere il gesto estremo di assassinare la compagna non avendo più
nulla da perdere a questo punto, con la consapevolezza che il fatto avrà risonanza nazionale così che potrà dire tra sè e sè: "Anche se
rimarrò uno sfigato e sarò colpito dall'odio di tutti, almeno mi sono vendicato sulla stronza che mi ha rovinato la vita e tutti, anzi tutte,
sapranno cosa rischiano e la fine che rischieranno di fare se decideranno di lasciare e di far soffrire un uomo". Non ci vuole una laurea
in psicologia per capire i ragionamenti che sono alla base dei cosiddetti femminicidi. Così come non ci vuole una laurea in criminologia
nel constatare che più se ne discute e più si genera la tentazione di scatenarli su chi riceve cocenti delusioni sentimentali magari per
motivi futili, inconsistenti e pretestuosi.

Io non credo nell'emulazione, ma credo che il fenomeno dell'omicidio delle ex sia perfettamente compatibile con la QM, proprio per il motivo che hai precisato: gli uomini investono tutto.

Intanto i pianti femministi sembrano portare a qualcosa di concreto: http://www.huffingtonpost.it/2016/06/09/boschi-femminicidio-12-milioni-da-governo_n_10381406.html?utm_hp_ref=italy

Offline freethinker

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Io non credo nell'emulazione, ma credo che il fenomeno dell'omicidio delle ex sia perfettamente compatibile con la QM, proprio per il motivo che hai precisato: gli uomini investono tutto.

Intanto i pianti femministi sembrano portare a qualcosa di concreto: http://www.huffingtonpost.it/2016/06/09/boschi-femminicidio-12-milioni-da-governo_n_10381406.html?utm_hp_ref=italy

Ovvero: nulla che non possa essere risolto con un adeguato finanziamento (anche se arrivano dai maschi, dopotutto "pecunia non olet" :rolleyes:
Those who would give up essential liberty to purchase a little temporary safety deserve neither liberty nor safety.
Benjamin Franklin, Historical Review of Pennsylvania, 1759

Offline TheObserver

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....per il piacere morboso di tutti, femministe comprese.
Le quali, ovviamente, si fregano le mani nel constatare che i "femminicidi" continuano visto che così possono continuare la campagna
misandrica e rivendicare appoggi politici per le loro iniziative e soprattutto finanziamenti pubblici. Tra i sentimenti in loro dominanti non
figura certo la tristezza. Si può escludere per certo che vi figuri la pietà o il dispiacere per le donne o le ragazze morte ammazzate

L'unica parte del tuo intervento che mi sento di quotare.


Online Massimo

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L'unica parte del tuo intervento che mi sento di quotare.



Perchè? Il resto del ragionamento secondo te non fila?

Offline doppler effect

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Massimo, straquoto.
E' solo questione di soldi.
Sensibilizzare l'opinione pubblica per avere maggiori finanziamenti pubblici.
Per molte donne e' meglio guadagnare così che ad andare a lavorare seriamente.
Le donne sono le prime a sottomettersi al potere del denaro e queste iniziative mediatiche e continue ne sono la prova, trovare il modo più conveniente per arraffare denaro con facilità.
Diffido anche da tutte quelle iniziative di solidarietà, lotta contro il cancro, telethon, donazioni varie etc.. Ormai i principali business passano per queste vie, denaro che dal basso ritorna verso l'alto.

Offline Vicus

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Si potrebbe per iniziare una campagna di contro-informazione: sarebbe una leva di Archimede per sfruttare la macchina mediatica a nostro favore. Non sarebbe così difficile.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline COSMOS1

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come sapete il femminicidio è stata una delle nostre battaglie
l'unico gruppo, checchè ne dica Angelo, ad aver preso sul serio la questione, è stato FAS
in un primo tempo hanno contabilizzato tutte le donne ammazzate, il quando, il chi, il perchè e il percome
in un secondo tempo, anche per il nostro continuo bombardamento, hanno iniziato a contabilizzare tutti gli omicidi di genere, cioè tutte le donne uccise da uomini, ma anche tutti gli uomini uccisi da donne (vedi qui https://bollettino-di-guerra.noblogs.org/ e qui http://www.questionemaschile.org/forum/index.php?topic=6936.0 )
purtroppo quell'iniziativa è morta nel 2015
capisco l'esultanza di Angelo, ma io dico purtroppo: perchè nello schiamazzo attuale erano le uniche (...) che non parlavano a vanvera di femminicidio
potremmo riprendere noi quella conta?
non credo, non ne abbiamo l'energia, la costanza, non ci sono frutti
si tratta della solita campagna mediatica che durerà il tempo necessario per ottenere nuovi finanziamenti ...
Dio cè
MA NON SEI TU
Rilassati

Offline giacca

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Io non credo nell'emulazione, ma credo che il fenomeno dell'omicidio delle ex sia perfettamente compatibile con la QM, proprio per il motivo che hai precisato: gli uomini investono tutto.
E pochi giorni fa c'è stato su Metro un commento di un saccente che ha detto che di solito i violenti sono quelli che non hanno molte esperienze. Invece lui, che sa vivere, poco importa se toglie il materiale a qualcun altro, sarà sicuramente pieno di esperienze, secondo la logica che se uno ne ha molte è un grande uomo.

Offline Warlordmaniac

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La scarsa esperienza non mi sembra un fattore di rischio. Certo, uno che a 30 anni è stato abbandonato dalla ragazza con cui è stato insieme da 12 anni, non è che avrà un curriculum da seduttore. Se uno vede le donne solo come un set di buchi e non si affeziona mai perché tanto un foro vale l' altro, difficilmente sbroccherà come quello che ha investito di più per una persona sola. Meno investi meno perdi.