Detto per inciso e leggermente OT, la vittoria della Raggi o meglio del M5S è paradossalmente la vittoria di una città che non vuole cambiare da un lato e la vittoria che è frutto di speranze malriposte dal'altro.
Tutte le caste che da decenni rappresentano il cancro di questa città, vigili urbani, ama , atac , tassisti, hanno votato in massa la Raggi contro lo spauracchio di un partito che sia pure in maniera ottusa per mano di Marino , ha tentato di togliere loro privilegi e ha cercato di reintrodurre criteri meritocratici. Il resto dei cittadini non ne poteva più dei disagi che hanno subito proprio in seguito a questa opera di riordino delle municipalizzate, e hanno in gran parte votato anche loro per il M5S.
L'astensionismo di chi ha visto , giustamente, nella Raggi e in Giachetti due figure sbiadite e inadatte per una città come Roma ha fatto il resto.