Le sindachesse

[AndOr]

Il vero volto totalitario e manettaro del M5S non è stato ancora rivelato.

In compenso è già ben rivelato nonchè radicato quello dei finti partiti ma che in realtà sono SPA.

[Vicus]

Mi verrebbe da dire che son meglio quelli, almeno si limitano a rubare. Anche Grillo si è fatto comunque stilare, anni fa, la pagella all'estero.

[Jason]

Peggio di PD o Sel davvero non c'è nulla .

Da vedere nell'immediato futuro Azione Civile di Ingroia e De Magistris , perchè pure loro sono parecchio femministi , nel loro programma , certo riuscire a fare peggio di sel ci vogliono molti sforzi 
Però va detto che sono contrari al Fiscal Compact e sono per il potenziamento di medie e piccole imprese, la linfa vitale italiana .

[Warlordmaniac]

Anche tra le donne a 5 stelle ci son atteggiamenti femministoidi figli di retaggi culturali, già contenstati anche da me sulle varie pagine facebook, ma essendo un movimento non diretto e architettato da sole femmine, quindi eterogeneo, queste dovranno nel tempo seguire i principi della domocrazia interna e non quelli della dittatura esterna femminista.

Donne ma anche uomini. Se notate le candidature dei 5stelle, c'è un altissimo numero di donne, più o meno il 50%. Questo avviene perché davanti al video dicono di essere ingenuotti e puri, invece hanno le loro strategie di marketing. I rappresentanti candidati sono sempre scelti con un occhio al sesso di appartenenza, lo so perché conosco delle persone, dentro il partito, che me lo hanno detto (e non ci sarebbe neanche stato bisogno perché sappiamo benissimo che tra gli elettori ci sono più uomini, ancora di più tra gli attivisti, e ancora di più tra gli attivisti che ambiscono ad un ruolo istituzionale). D'altronde guarda caso, i consiglieri comunali di Roma erano quattro di cui una donna, è stata proprio quella stessa donna a venire scelta come candidata per Roma. Gli attivisti M5S sono i tipici italiani: sanno che la figa tira e la utilizzano per vincere le elezioni; altro che ingenui.

[Angelo]

Infatti ho scritto che alcuni sono validi, non tutti , e soprattutto la linea generale del partito mi sembra piuttosto ambigua .
Anche perchè vi sono molti che la pensano come sel, e sappiamo tutti che razza di partituncolo è questo .

Mi riferivo comunque a queste news , alle iniziative per i padri separati, mentre pd e sel ci hanno sempre vomitato sopra, sui padri separati, e non solo :

http://www.trentino5stelle.it/la-legge-di-stabilita-dimentica-i-padri-separati/

http://www.varesenews.it/2016/03/incontro-a-5-stelle-su-divorzio-e-separazione/498329/

http://viterbo5stelle.it/bigenitorialita-discutiamone/

https://www.facebook.com/events/686648984706690/

http://www.adiantum.it/public/3492-decreto-filiazione,-interrogazione-del-m5s--residenza-abituale-diventi-solo-residenza-anagrafica.asp#.UuKxRvcRiBk.facebook


Dei conoscenti abruzzesi mi dicono che l'm5s è molto valido in quella regione perchè alle città ci tengono sul serio , però purtroppo non so qual'è la loro posizione su femminicidio e quote rosa , come nel complesso del partito .

Questo per dire che su qualcuno si può fare affidamento, come questi qui sopra che hanno presentato iniziative per i padri separati, ma sul partito intero non ne sarei così sicuro .
Purtroppo non sono sufficienti singoli casi tali da poter dire "si, il m5s è antifemminista quindi può avere il nostro voto" , però per dovere di cronaca devo segnalare iniziative positive come queste qui presentate .

Pochissima roba e di facciata per accalappiare il voto di qualche padre separato. Nella sostanza, fino ad adesso, i 5stelle sono femministi come e pure di più di altri partiti. Per adesso non c'è un politico, neanche uno, che sia decente. Nei fatti, non contestano le questioni serie.

Si confermano quello che ho sempre pensato:
" I 5 stelle servono per convogliare il "voto di protesta" che altrimenti andrebbe verso DESTRA o verso partiti identitari (SERIAMENTE IDENTITARI) e soprattutto fortemente ANTI NATO, ANTI COLONIALISMO USA e fautori di una politica sullo stile di un Viktor Orban".

[Warlordmaniac]

Interventi di Daniela Aiuto, M5S, nella Commissione Dei Diritti Delle Donne ed Uguaglianza di Genere, nel Parlamento Europeo.

Signor Presidente, onorevoli colleghi, oggi in questa giornata carica di simbolismo prendiamo atto, con profondo dispiacere, che anche negli Stati dove la convenzione di Istanbul è stata ratificata, oppure negli Stati, come l'Italia, dove esistono leggi contro la violenza sulle donne, continuano a persistere delle problematiche sia nell'applicazione delle leggi che per quanto riguarda l'applicazione di una giusta pena, che risulta essere troppo spesso poco severa nei confronti di coloro che si macchiano di tali reati.

Esistono leggi che non garantiscono le vittime. Sappiamo tutte che, grazie ai ricorsi e alle riduzioni di pena, i colpevoli non la scontano completamente e sovente si arriva solo a un acutizzarsi della rabbia dell'aguzzino nei confronti della vittima, anche considerando i lunghissimi tempi che intercorrono tra la denuncia dello stalking e la decisione di un giudice.
Dobbiamo dunque agire, oggi, su tre campi: quello della prevenzione, quello della protezione e quello della punizione. In parallelo con tutte le misure preventive, dobbiamo chiedere un inasprimento delle pene e soprattutto la certezza che vengano scontate per evitare che tra sconti e abbuoni concessi, il colpevole ritorni con facilità a una vita felice e regolare, a differenza delle donne vittime di violenza, che porteranno i segni fisici e morali per tutta la vita.

   

Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, siamo nuovamente alla fiera della falsità e dell'ipocrisia. Parliamo di grandi manifesti, slogan e obiettivi, che hanno un carattere puramente ideologico ma che sono lontani anni luce dalla vera realtà che noi donne viviamo e da tutti i problemi che siamo costrette a fronteggiare giornalmente. Auspichiamo un'uguaglianza di diritti che rimane sempre e solo formale e che non trova riscontro in nessuna politica sostanziale. Scriviamo risoluzioni che inneggiano all'uguaglianza tra i sessi e alla parità di opportunità. Sono tante, davvero tante, belle parole, ma ciò che abbiamo fatto e scritto finora è servito a qualcosa? La vita delle donne europee è migliore di anno in anno o peggiore? Purtroppo, dobbiamo costatare che i gravi fenomeni di discriminazione e di disparità, che tanto fortemente condanniamo, continuano ad accadere, nonostante tutte le azioni intraprese. Ce lo dicono le cronache, i dati raccolti e le analisi economiche condotte. Abbiamo assistito, inoltre, in questi mesi all'arenarsi della direttiva sul congedo di maternità, abbiamo subito lo stallo di quella sulle donne nei consigli di amministrazione, mentre in Europa le donne sono sempre più sole, sempre più disoccupate, sempre più povere e sempre più violate. È tempo di dire basta! Vogliamo dalla Commissione azioni mirate e concrete subito!

Signor Presidente, onorevoli colleghi, siamo chiamati, come cittadini e istituzioni europee, ad affrontare una sfida di proporzioni epiche. L'immenso movimento di rifugiati e richiedenti asilo che bussa alle porte del Vecchio Continente e del quale le donne rappresentano, insieme con i minori, per la prima volta, la parte predominante non è un fenomeno del momento ma è un inevitabile cambiamento degli equilibri demografici del nostro pianeta, che ha tante concause.
Si fugge da conflitti armati nei paesi di origine, da persecuzioni e violenze di genere o a causa del mancato rispetto dei diritti umani, ma anche per i cambiamenti climatici che hanno inaridito le terre e per lo sfruttamento erroneo delle risorse del pianeta.
Di queste concause l'Europa non è spettatore estraneo ma è corresponsabile. Ed oggi ci si presenta il conto. Di fronte a questa crisi, che vede le donne soffrire in maniera sconvolgente, dobbiamo cercare di fare prima di tutto una cosa: restare umani. Solo attraverso una solidarietà concreta, un'accoglienza dignitosa, una presa di coscienza collettiva di tutti e 28 gli Stati membri, possiamo affrontare questo cambiamento epocale.
C'è in Europa chi pensa che la sola maniera di affrontare questa crisi sia chiudersi, chiudere i confini, sbarrare le frontiere, magari pagando alcuni Stati, come la Turchia, affinché tengano il problema un po' più distante da noi.
Noi pensiamo invece che non ci sia più tempo da perdere e che abbiamo bisogno urgente, adesso, di vie legali di accesso all'Europa, di vie più umane. Nessuna donna lascia la propria casa a meno che essa non si trasformi in un pericolo mortale per sé e per i propri figli.

Signora Presidente, onorevoli colleghi, ogni anno proviamo a fare un bilancio della situazione delle donne in Europa. Constatiamo tuttavia che ci muoviamo a passi troppo piccoli, perché sono ancora enormi, soprattutto in alcuni Stati membri, i divari retributive, gli ostacoli alla carriera, le possibilità per una donna di poter veramente scegliere. Ecco, il nostro obbiettivo vero, come donne, deve essere quello di diventare davvero libere di poter scegliere: scegliere di studiare dove vogliamo e quello che vogliamo, scegliere un mestiere perché ci piace anche se definito di predominanza maschile, come l'imprenditore o l'informatico, scegliere di fare un figlio o di non farlo ma essere comunque libere in questa scelta, che non deve essere imposta dalla mancanza di lavoro, dalla precarietà o dalla penuria di assistenza all'infanzia.

La politica deve dare risposte immediate alle donne, deve appianare le difficoltà che hanno, ad esempio, portato all'insuccesso della direttiva sul congedo di maternità o che consentono ancora oggi a una donna di andare in pensione, percependo mediamente il 6% in meno di un uomo o che impediscono a tante di noi di non poter avere una carriera lavorativa perché impegnate a prenderci cura di figli, anziani, disabili, in mancanza di uno Stato che intervenga.
Ecco, facciamo sì che questa giornata dedicata alla nostra dignità e al nostro ruolo nella società non serva solo a denunciare le tante cose che non vanno ma sia un tassello positivo per costruire e guardare con speranza al futuro.

[Frank]

Però c'è anche da dire che non tutti sono così deboli, così come c'erano uomini che combattevano per i diritti anche delle classi inferiori così ci sono anche donne che sono contro il femminismo, ma ovviamente sono più eccezioni che regole.

Una domanda: quanti uomini conosci personalmente che si occupano di certe questioni, ed hanno un minima idea di cosa sia il femminismo ?
Io pochissimi. Su una mano avanzano.*
Di donne, invece, non ne conosco neppure una.

@@

* Tutti italiani.
Mentre tra i tanti stranieri dell'est che conosco non ce n'è neppure uno.

[Frank]

Pochissima roba e di facciata per accalappiare il voto di qualche padre separato. Nella sostanza, fino ad adesso, i 5stelle sono femministi come e pure di più di altri partiti. Per adesso non c'è un politico, neanche uno, che sia decente. Nei fatti, non contestano le questioni serie.

Concordo.

[Volpe argentata]

Semplicemente imbarazzante il contenuto della lettera dell'ex marito della Raggi, solo in Italia gli uomini arrivano a certe vette di ridicolo, in Russia gli uomini locali si farebbero delle grasse risate...

[Jason]

Pochissima roba e di facciata per accalappiare il voto di qualche padre separato. Nella sostanza, fino ad adesso, i 5stelle sono femministi come e pure di più di altri partiti. Per adesso non c'è un politico, neanche uno, che sia decente. Nei fatti, non contestano le questioni serie.

Si confermano quello che ho sempre pensato:
" I 5 stelle servono per convogliare il "voto di protesta" che altrimenti andrebbe verso DESTRA o verso partiti identitari (SERIAMENTE IDENTITARI) e soprattutto fortemente ANTI NATO, ANTI COLONIALISMO USA e fautori di una politica sullo stile di un Viktor Orban".

Leggi questo :

http://www.atuttadestra.net/index.php/archives/170371

Purtroppo , eccezioni a parte, il partito di per sè sembra che sia nato per "incanalare" il voto di protesta .

[AndOr]

Vedo un'insieme di qulunquismo e luoghi comuni attriubuiti ai 5 stelle come se fossero pilotati da chissà quali forze oscure, anche se fosse non potrebbe esserlo più di altri partiti.
Ma invece spiego perchè ciò sia impossibile, il motivo è semplice, il M5S non è un partito, non è strutturato come tale nè a livello organizzativo nè a livello politico, non ha edifici di proprietà non ha organi nazionali e regionali stipendiati solo per fare quello, ma un'associazione di cittadini di varie estrazioni sociali e soprattutto che NON LO FANNO DI MESTIERE; CIOé NON SEI PAGATO PER FARE L'ATTIVISTA nè per organizzare e discutere la politica della tua città.
Non dispone di un tesoriere nè di una tesoreria nazionale semplicemente perchè non ha un tesoro di soldi pubblici da amministrare.
Tutta l'attività politica viene discussa e decisa dagli attivisti nei meetup e a livello nazionale nel sistema operativo telematico.

La casaleggio associati che gestisce il blog di Grillo e quindi i suoi proventi non è finanziata dalle banche e non aiuta le banche ma serve a finanziare le campagne elettorali e la gestione informatica del movimento, tanto è vero che fu solo il M5S a parlare di signoraggio nelle interrgoazioni in aula (Carlo Sibilia e altri)  o che si opposero ai vari regali alle banche così come sono gli unici ad aver proposto la divisione tra banche di affari da quelle commercilali.
Chi dice che la Casalegio associati si è arricchita con i movimento si faccia un'idea analizzando questi bilanci.

-Bilancio Casaleggio Associati SRL
2004 nasce Casaleggio Associati
2005 nasce Blog di Grilo
2006 utile di 613mila € (gestiva sito di Di Pietro)
2007 utile di 668mila €
2008 utile di 310mila €
2009 utile di 118mila € (nasce M5S)(blog tra i primi 10 al mondo ma gli utili scarseggiano)
2010 utile di 86.815mila € (fine collaborazione con Di Pietro)
2011 PERDITE di 57.807mila €
2012 utili di 69mila €
2013 utili di 255mila € (M5s arriva in parlamento)
2014 perdite di 152mila €
fonte Camera di Commercio di Milano

Ora parliamo della questione maschile.

Qual' è la differenza sostanziale con gli altri partiti considerando che tutta la società è sotto la dittatura femminista?
E' semplice, mentre nei primi sono i rappresentanti di partito a decidere il programma e quindi la direzione politica e la rappresentazione delle minoranze, nel M5S sono i cittadini iscritti che la impongono ai loro esecutori, ovvero l'esattoo contrario.
Hanno una piattaforma nazionale nonchè locale dove esiste la liberà di organizzare e far emergere tutte le questioni che vogliono e che ritengono importanti da discutere nella società.

Perciò ci saranno tanti  uomini  attenti alla questione maschile quanti ce ne sono in media nella società, ovvero molto pochi.

[Warlordmaniac]

Pochi giorni fa sulla 7, era invitata una femminista dei CAD e ha detto che la sindaca Raggi ha accolta una loro delegazione e ha promesso loro di impegnarsi per evitare che i CAD chiudano a Roma.

[Massimo]

Pochi giorni fa sulla 7, era invitata una femminista dei CAD e ha detto che la sindaca Raggi ha accolta una loro delegazione e ha promesso loro di impegnarsi per evitare che i CAD chiudano a Roma.

Semplice tattica, caro WLD, se Grillo la richiama all'ordine,  Raggi dimenticherà i CAD. Chi può dire di no alle femministe se non una donna?

[Frank]

... 

http://www.ilmattino.it/societa/persone/medico_scrive_pediadro_sulla_targa-1968931.html

GIULIANOVA Al dottor Roberto Ciccocelli non piace il linguaggio di genere e, come provocazione, decide di modificare, sulla targa dell’ambulatorio di Giulianova, l’indicazione pediatra in “pediatro”. «Da qualche anno - dice - non si fa che sentire (dal Presidente della Repubblica a scendere) chiamare alcune cariche al femminile tipo: sindaca, ministra, assessora. Secondo me è un’esagerazione, oltre ad avere un effetto cacofonico. E allora, visto che le donne ci tengono molto al femminile delle loro professioni o dei loro incarichi, ho deciso anche io, come uomo, di dare il maschile alla mia professione. Così da oggi ho cambiato la mia targa professionale scrivendoci al posto di pediatra pediatro». Il medico ha sistemato non una ma ben due tabelle, entrambe sulle due strade dove si affaccia lo studio al Lido ed ha fatto le cose secondo le regole. «Infatti - dichiara - ho avvisato di questa mia iniziativa l’Ordine dei medici sia a livello provinciale che nazionale e non ho ricevuto nessun invito a rimuovere le targhe. Anzi, c’è stato qualcuno che, tra il serio ed il faceto, mi ha invitato a continuare».
«Per carità - aggiunge. Non sono antifemminista, sono felicemente sposato ed ho tre figli. Ma certe storture non si possono sopportare. Non è poi che cambiando il sostantivo, volgendolo dal maschile al femminile, si facciano dei passi avanti sul piano della parità di genere».
 
Venerdì 16 Settembre 2016, 11:48 - Ultimo aggiornamento: 16-09-2016 11:53
© RIPRODUZIONE RISERVATA

[Massimo]

... 

http://www.ilmattino.it/societa/persone/medico_scrive_pediadro_sulla_targa-1968931.html

Tutta la mia approvazione. Che il genere maschile si stia (finalmente) svegliando? O è vano sperarlo? Questa è una rondine che annuncia
la primavera o una rondine che non fa primavera?