Autore Topic: Articolo sulla violenza sommersa  (Letto 1639 volte)

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Offline giuspal

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Articolo sulla violenza sommersa
« il: Luglio 14, 2016, 22:37:35 pm »
http://www.studiocataldi.it/articoli/22667-donne-che-odiano-gli-uomini-quando-la-vittima-e-lui.asp

Donne che odiano gli uomini: quando la vittima è lui
Oltre quattro milioni di abusi in Italia, gli allarmanti dati della violenza sugli uomini di cui si sa e si parla poco
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donna violenta con uomo
di Lucia Izzo - La violenza sulle donne rappresenta un tema il cui dibattito è costantemente alimentato dai numerosi e spiacevoli episodi di cronaca. Eppure non altrettanto si discute circa il dramma inverso: sul lato oscuro della luna giace la violenza sugli uomini per mano femminile, che si concretizza spesso in veri e propri abusi e molestie.

Già nel 2012 uno studio (qui sotto allegato) pubblicato in Rivista di Criminologia, Vittimologia e Sicurezza aveva stimato in circa sei milioni gli uomini vittime di violenza, di cui oltre 3,8 milioni per violenza sessuale e 2,5 milioni per atti persecutori.
Numeri allarmanti che, nel 2015, continuano a destare scalpore poiché sono sempre più numerose le telefonate ai centri anti violenza per denunciare casi di stalking o reati sessuali, soprattutto tra i giovani.

L'indagine svolta dall'Adnkronos ha, infatti, stimato che nel 2014 gli abusi hanno riguardato il 39% dei ragazzi rispetto al 35% della controparte femminile in Italia.
Un'analisi che si associa all'unico studio, sopra menzionato, realizzato da Pasquale Giuseppe Macrì, docente dell'Università di Arezzo, che parla di un fenomeno "sommerso e sottovalutato".
Molti uomini hanno dichiarato di essere stati sia minacciati che oggetto di violenza fisica da parte di una donna, di violenza sessuale e anche psicologica ed economica, nonché di stalking, con numeri talvolta sorprendenti.

Per l'esperto, gli uomini abusati rappresenterebbero il 18,7% della popolazione maschile italiana totale tra i 18 e i 70 anni, praticamente due maschi su dieci nel nostro Paese. Tuttavia, sono pochi coloro che denunciano le molestie e gli abusi subiti.
Il problema fondamentale riguarda sicuramente un diffuso blocco culturale a concepire l'uomo come vittima, un pregiudizio diffuso che impedisce di denunciare gli abusi: il maschio oggetto di di aggressioni, fisiche e psicologiche, nonché di vessazioni e stalking da parte di mogli, compagne, amiche ecc. è già restio solo a parlarne, temendo che questa situazione possa minare la sua mascolinità.

Come ha spiegato Gaia Mignone, sociologa con specializzazione in criminologia, che opera nel centro anti-violenza Ankyra, sono gli stereotipi di genere il primo avversario da affrontare: "Riceviamo tra le 80 e le 100 telefonate l'anno da tutta Italia - racconta all'AdnKronos - in genere si tratta di uomini vittime di violenza domestica e stalking''.

La parte più difficile è ammettere di subire abusi da parte di una donna, poichè questo genera vergogna e "per un uomo è squalificante secondo la mentalità comune che c'è oggi, e così fanno fatica a denunciare. L'atto di sedersi in Questura di fronte a un carabiniere o a un poliziotto è complesso specialmente quando si parla di violenza sessuale", conclude la dott.ssa Mignone.

Altro grave impedimento alla libertà di denunciare a cuor leggero. è sicuramente rappresentato dalla carenza di strutture all'uopo predisposte: in Italia sono soltanto due a occuparsi principalmente della materia e delle violenze domestiche subite dagli uomini, ossia il centro Ankyra di Milano e il Ceav di Vicenza.

Le violenze più spesso segnalate sono molteplici e coinvolgono sia le molestie psicologiche, umiliazioni, piccole e grandi crudeltà, ricatti a cui si aggiungono, le strumentalizzazioni dei figli usati spesso come "arma". Non mancano anche i casi di violenza fisica come percosse, calci, morsi, raffi, schiaffi e capelli strappati che l'uomo è costretto a subire senza reagire, per timore di provocare più male di quanto ne stia subendo, e di cadere nella facile trappola della denuncia.

Secondo i dati della Questura di Milano ammontano a 1498 i maltrattamenti in famiglia subiti per mano femminile nel 2013, mentre sono state 975 le denunce per stalking avanzate dagli uomini nei confronti di donne. Tra i comportamenti più frequenti le telefonate, l'invio di mail e sms incessanti, la ricerca insistente di colloqui e il danneggiamento di beni.

Come conclude la ricerca condotta dal professor Macrì, "Esplicito dovere di una società civile dovrebbe essere prevenire e condannare la violenza a 360°, a prescindere dal genere di autori e vittime".
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"Poca osservazione e molto ragionamento conducono all'errore. Molta osservazione e poco ragionamento conducono alla verità" (Alexis Carrel)

Offline giuspal

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Re:Articolo sulla violenza sommersa
« Risposta #1 il: Luglio 14, 2016, 23:28:25 pm »
Aggiungo anche questo: http://www.scelgonews.it/donne-che-odiano-gli-uomini-e-li-molestano/

Donne che odiano gli uomini. E li molestano
BY ALESSANDRA BINAZZI+ •   LUGLIO 7, 2016

Non solo uomini che odiano le donne, ma anche il contrario. Abituati come siamo a leggere quotidianamente in cronaca dei casi di violenza che hanno per vittime le donne, risulta quasi difficile pensare che le stesse possano trasformarsi in carnefici nei confronti del cosiddetto sesso forte. Eppure, i dati raccolti negli ultimi anni parlano chiaro e descrivono un insolito scenario di una realtà spesso soffocata da pregiudizi legati a tempi ormai remoti.

Sono circa 3,8 milioni gli uomini in Italia che hanno subito abusi per mano femminile. Tra loro ogni anno più di cento telefonano ai centri anti-violenza per denunciare casi di stalking o reati sessuali. E per i giovani il dato è allarmante: nel 2014 gli abusi hanno riguardato il 39% dei ragazzi rispetto al 35% delle coetanee italiane.

Questa la radiografia che emerge da un’analisi condotta dall’agenzia giornalistica Adnkronos – dal 1999 impegnata a fornire anche notizie sulla salute tanto da essere stata insignita, pochi giorni fa, del Premio ‘Biagio Agnes 2016’ per la ‘Medicina e l’Informazione scientifica’ – che ha preso in considerazione i principali studi di settore. Numeri che accendono i riflettori su un fenomeno ”sommerso e sottovalutato”, come denuncia Pasquale Giuseppe Macrì, docente dell’Università di Arezzo autore del primo ed unico studio sul tema nel 2012. L’esperto calcola che i 4 milioni di uomini abusati rappresentino il 18,7% del totale della popolazione maschile italiana tra i 18 e i 70 anni. Come a dire che due maschi su dieci nel nostro Paese subiscono molestie, ma pochi lo denunciano.

La nostra ricerca non ha valore antitetico rispetto agli studi sul femminicidio – spiega Macrì  – ma serve per valutare in modo completo le dinamiche sesso correlate legate alla violenza. Parlando di violenza sugli uomini c’è una mancanza di informazione e di cultura. Ci sono dei blocchi: l’imput culturale di non rappresentarsi l’uomo come vittima è forte. Ecco spiegato perché in molti casi l’uomo tace”.

In altre parole, la maggioranza delle persone sembra non concepire l’uomo come vittima e tanto meno crede possa subire una violenza sessuale. Un pensiero che è stato confutato da diversi studi concordi nel dire che per un uomo rispondere sessualmente alle molestie da parte di una donna non significa dare consenso all’atto. L’erezione, evidenziano diversi ricercatori, può verificarsi in una varietà di stati emotivi tra cui la rabbia e la paura. Il pregiudizio è però diffuso tanto da rendere quasi impossibile per gli uomini denunciare gli abusi.

Gaia Mignone, sociologa con specializzazione in criminologia, da tempo opera nel centro anti-violenza Ankyra  e spiega che il primo scoglio da affrontare è legato agli stereotipi. “La difficoltà maggiore che affrontano è la vergogna nell’ammettere di subire abusi da parte di una donna – racconta –, per un uomo è squalificante secondo la mentalità comune che c’è oggi, e così fanno fatica a denunciare”.

Su questo tema Stiritup, progetto europeo che tratta la violenza nelle coppie giovani, nel 2014 si è concentrato su cinque Paesi europei tra cui l’Italia. Il risultato è che il numero di vittime maschili di molestie supera quello femminile. I giovani uomini sembrano una categoria a rischio anche secondo la rivista dell’American psychological association che parla di 4 uomini su 10 che tra scuola superiore e università sarebbero stati costretti ad avere rapporti non consensuali. Nel 31% dei casi la coercizione sarebbe stata verbale, nel 18% fisica e nel 7% dei casi attraverso la somministrazione di droghe. Il 95% degli intervistati ha spiegato che a mettere in atto le violenze o le molestie sarebbero state delle donne.

Ma cosa può portare una donna a diventare aggressiva? “Nella maggior parte dei casi – spiega Mignone – abbiamo riscontrato una familiarità della donna con la violenza. Le persone che diventano violente hanno spesso un passato di violenza sia fisica che assistita. In genere la violenza psicologica è il primo gradino da cui poi si passa a quella fisica”.

Per gli uomini che subiscono abusi sembra poi particolarmente difficile uscire dalla relazione violenta sia per una questione di dipendenza affettiva sia perché spesso ci sono figli e temono di perderli. Al riguardo una ricerca statunitense del 2007 riporta che la minaccia di ‘portarsi via i bambini’ è stata usata nel 67,3% dei casi di maltrattamento contro i partner. Ankyra che ha sede a Milano, sulla base della casistica raccolta nel capoluogo lombardo conferma questa realtà. Secondo i dati della Questura di Milano nel 2013 sono state 1498 i maltrattamenti in famiglia per mano femminile così come sono state 975 le denunce per stalking avanzate da uomini nei confronti di donne. Tra i comportamenti più frequenti le telefonate, l’invio di mail e sms incessanti, la ricerca insistente di colloqui e il danneggiamento di beni.

Il fenomeno della violenza da femminile a maschile resta però poco conosciuto tanto che denunce e richieste d’aiuto sono oggi l’eccezione. Se le donne hanno diverse strutture cui rivolgersi in caso di abusi per gli uomini in tutto il Paese sono solo due.
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Offline JAROD72

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Re:Articolo sulla violenza sommersa
« Risposta #2 il: Luglio 15, 2016, 00:13:03 am »
Purtroppo ancora poche persone sanno queste cose. I dati sono preoccupanti.