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11.05.10Come gli antifemministi giustificano il ricorso alla violenza sulle donnePost in Omicidi sociali & Fem/Activism & Anticlero/Antifa & Misoginie at 13:43 :: 點閱次數 (116)
Continuiamo a documentare quello che succede sul web.
Facebook ha chiuso la pagina della campagna "Riconosci la violenza" su segnalazione dei maschilisti (ne avevamo parlato qui). Non contenti i maschilisti si sono spostati tutti sulla pagina di Anna Paola Concia.
Come dire: non solo alle donne su facebook è vietato fare campagne contro la violenza sulle donne ma è perfino vietato di "esistere" in quanto persone.
Non si tratta di un caso singolo. E' oramai una modalità consolidata. E' lo scontro con il quale le donne che anche solo accennano a campagne contro la violenza sulle donne hanno a che fare.
Questi maschilisti, che clonano pagine e pagine e impediscono a ciascuna di manifestare la propria opinione, che aggrediscono le donne in quanto donne, hanno una costruzione mentale che va dal soggetto squallido a quello che ogni tanto argomenta, da quello minaccioso, a quello che viscidamente insulta.
Non si tratta di presenze "simboliche" ma di soggetti reali che costruiscono una filosofia reale che viene data in pasto a centinaia di migliaia di persone che vengono indottrinate in questo senso.
Della materia prettamente politica vi abbiamo già parlato. Si tratta di una questione che va discussa con criterio.
Ci troviamo di fronte invece a soggetti con una mentalità da nazi/leghista che usa gli stessi atteggiamenti discriminanti per gli stranieri riferiti alle donne.
Questo tipo di soggetto è intriso di una mentalità fortemente misogina e addirittura riesce a immaginare che alcune donne siano talmente "nemiche" da poter giustificare il ricorso alla "violenza" (come per i fanatici antiabortisti americani) come atto estremo di liberazione da quella che descrive come una sudditanza.
Si chiama istigazione all'odio contro le donne, apologia di violenza e femminicidio e ha portato in canada all'omicidio di ben 14 donne su motivazioni antifemministe.
Noi prendiamo molto sul serio ogni minaccia che fino ad ora più o meno indirettamente o direttamente ci è arrivata ma a prescindere da questo, fino a che saremo in vita, fuori da ogni retorica, registreremo il fenomeno per quello che è.
Se può accadere che dai simpatizzanti di forza nuova arrivi l'invito allo stupro delle femministe (ricordiamo che due anni fa a lucca fu compiuto uno stupro punitivo nei confronti di una sorella lesbica), può perfettamente accadere quello che è stato prospettato qui, qui, qui, qui e nella lieta conversazione primaverile che una nostra amica ha dovuto sostenere e che leggete sotto. Ricordandovi che tutto il materiale che noi abbiamo documentato su web sessismo, neomaschilismo & affini si trova alla categoria "Misoginie", vi auguriamo una buona lettura!
Hanno fatto molti riferimenti al nostro sito...e vabbè.
Se andate nel link ( e vi prego, almeno per questa volta , di andare , per vedere cosa hanno fatto) vedrete quella "lieta conversazione primaverile" di cui parlano alla fine del post.
Al ""maschilista"" non hanno cancellato il nome e cognome, ma solo la città mentre alla femminista hanno lasciato l'anonimato . Lo sapete che questa è violazione della privacy, si ?