Matrimonio e salute: i vantaggi della stabilità affettiva riguardano soprattutto gli uomini, lo dice una ricerca condotta in Gran Bretagna da tre importanti enti.
Già qui iniziamo malissimo, essa stabilisce relazioni logiche di causa effetto totalmente forzate oltre che palesemente egocentriche.
La logica questa sconosciuta:
Si parte introducendo un valore qualitativo (la stabilità affettiva), si suppone che questo sia ad esclusivo vantaggio di lui ma, udite udite, come dimostrazione cosa si porta?:
Le donne restano esposte a malattie metaboliche mentre gli uomini sposati si ammalano meno: ecco i motivi.
Cioè si passa di palo in frasca per cui non si capisce cosa c'entri un'entità psicologica come la stabilità affettiva con l'entità metabolica della malattia o del riscio di ammalarsi (che caso mai è a svantaggio di lui che la dovrà accudire), sono connessioni totalmente irreali ma soprattutto non spiegate e buttate lì solo per fare scena.
Se esiste infatti un termine come "stabilità" questo può essere usato solo con il significato di equilibrio tra i due coniugi, altrimenti si parlerebbe di instabilità, non è possibile una stabilità a senso unico, perciò non è possibile dire che la stabilità giova solo ad uno e non all'altro.
Ora, anche considerando verace questa ricerca qui si continua di male in peggio con sillogismi errati, infatti non si capisce come il fatto di rimanere esposte a malattie influisca negativamente sul matrimonio.
Dal momento che per la donna permane il rischio invariato con o senza matrimonio allora ciò signifca che per lei non c'è differenza, ma a questo punto viene da chiedersi come si possa affermare "ne beneficia solo il marito" dal momento che una famiglia è composta da due, per la maggior salute di uno dei due ne gioverebbe di conseguenza anche l'altro e quindi tutta la coppia.
Le donne, però, sono più esposte degli uomini perché a loro viene chiesta una realizzazione professionale (basti vedere le tante campionesse sportive italiane all’apice del successo) oltre alla cura della famiglia e della casa
Altra falsità, sono le femministe che vogliono uscire dalla famiglia e realizzarsi tanto quanto gli uomini (ma ovviamente solo dova fa comodo) per poi riuscire a trascurare non solo la famignia e i figli ma anche probabilmente loro stesse, non è stato richiesto da nessuno se non da loro stesse che anzi lo hanno imposto, così come impongono le quote rosa, i posti dedicati, i corsi e i benefici esclusivi ecc.....ma poi cascano dalle nuvole e ovviamente la colpa è improvvisamente degli uomini, di ttutti gli uomin idela società, dei marti e dei padri che invece sono fuori tutto il giorno ed hanno in media meno tempo oltre che meno forze residue nonchè vivono in media di meno si ammalano di più di malatie professionali oltre a lasciarci le penne in virtù dei lavori usuranti, pericolosi solo a loro richiesti.
Insomma le donne sono sempre vittime, anche quando si fanno male da sole.