Autore Topic: Il falso storico della cd "caccia alle streghe".  (Letto 2010 volte)

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Offline Stendardo

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Il falso storico della cd "caccia alle streghe".
« il: Giugno 24, 2016, 23:29:34 pm »
Fonte: https://www.cicap.org/n/articolo.php?id=275635

I miti della caccia alle streghe
  In Articoli
22-02-2014
di Andrea Ferrero

Nonostante la storiografia degli ultimi decenni abbia profondamente rinnovato l'interpretazione delle cacce alle streghe, approfondendo la comprensione del fenomeno con un approccio che considera la questione da diversi punti di vista, continuano a circolare sull'argomento molti luoghi comuni, spesso stereotipati, che, come ha scritto lo storico inglese Robin Briggs, hanno in comune il solo fatto di essere «disperatamente sbagliati». Vediamoli in sintesi, rimandando alla bibliografia alla fine di questa Copertina per gli approfondimenti.


La caccia alle streghe non fu un fenomeno medievale.

L'idea che la caccia alle streghe appartenesse al Medioevo ha iniziato a diffondersi attraverso gli scrittori romantici dell'Ottocento come Jacob Grimm e Jules Michelet, ma è lontana dalla realtà. Nel Medioevo ci furono effettivamente condanne di streghe, ma furono sostanzialmente casi isolati, mentre i tribunali ecclesiastici erano impegnati a perseguire le eresie come quella dei catari o dei valdesi: gli episodi ripetuti e ravvicinati di caccia alle streghe cominciarono solo nella seconda metà del Quattrocento, quando il Medioevo stava terminando, e proseguirono fino all'inizio del Settecento, nel pieno dell'età moderna.
Forse l'idea che la caccia alle streghe sia avvenuta durante l'età moderna è difficile da accettare perché, come ha scritto lo storico inglese Hugh Trevor-Roper, entra in conflitto con la nostra tendenza a vedere la storia europea, dal Rinascimento in poi, come un progresso costante e inarrestabile. In realtà le cose non furono così lineari: il Medioevo non fu esclusivamente l'epoca superstiziosa e oscura che ci immaginiamo con un pregiudizio ereditato dagli illuministi, e l'età moderna non fu priva di arretramenti.


L'Inquisizione cattolica ebbe un ruolo di secondo piano nella caccia alle streghe.

La maggioranza delle condanne a morte, decine di migliaia, avvenne nelle regioni del Sacro Romano Impero e nei territori confinanti, corrispondenti alle odierne Germania, Svizzera, Francia orientale, Polonia e Austria. In Italia e in Spagna le condanne, seppur non irrilevanti, furono molte di meno: alcune centinaia. Più importanti della confessione religiosa furono però le condizioni locali economiche e giuridiche: per esempio, in Scozia le vittime furono molto più numerose che in Inghilterra, e in Italia settentrionale più che in Italia meridionale. Inoltre la maggioranza delle condanne arrivò da tribunali civili e non da quelli ecclesiastici.


Le donne non erano le uniche vittime.

Tra le cause della caccia alle streghe c'era certamente una componente legata al genere, nella mentalità patriarcale e misogina che vedeva le donne come più inclini al peccato, ma questa non era l'unica causa. Nella definizione di strega non c'era nulla che escludesse gli uomini, che rappresentavano infatti una parte non irrilevante dei condannati a morte: in media circa il 20%, anche se con enormi differenze tra un luogo e l'altro. La percentuale di uomini saliva infatti a ben oltre il 50% in alcune nazioni come l'Estonia e la Russia, dove il folklore locale attribuiva tradizionalmente agli uomini gli atti di stregoneria.


Le streghe non venivano bruciate vive.

In realtà i roghi dell'Inquisizione ardevano principalmente per gli eretici. Più raramente venivano bruciate anche le streghe (in genere dopo essere state strangolate dal boia), ma il metodo di esecuzione più comune per il crimine di stregoneria era l'impiccagione.



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©Francisco Goya, Il sabba delle streghe, 1821-1823 

Le vittime furono decine di migliaia, non milioni.

Il numero di vittime della caccia alle streghe è stato a lungo sopravvalutato sia a causa di errori metodologici sia per ragioni ideologiche. Vedere “Quante furono le vittime della caccia alle streghe?”.


La caccia alle streghe non era indirizzata contro categorie specifiche di persone.

Nel 1973 il libro Witches, Midwives, and Nurses di Barbara Ehrenreich e Deirdre English suggerì l'idea, diffusa ancora oggi, che le streghe fossero per la maggior parte levatrici e guaritrici. I sociologi Gunnar Heinsohn e Otto Steiger sono arrivati a teorizzare che lo sterminio di levatrici e guaritrici avesse lo scopo di impedire il controllo delle nascite e ripopolare l'Europa. Non è facile ricostruire l'identikit della strega perché i documenti processuali ci danno in genere poche informazioni sulla vita delle persone accusate di stregoneria (mentre si dilungano molto di più sulle loro presunte malefatte), ma studi successivi come quelli di David Harley e Franz Irsigler hanno mostrato che le levatrici non erano particolarmente esposte all'accusa di stregoneria e che, anche se potevano essere vittime delle persecuzioni, non ne erano certo il primo e unico obiettivo. Nelle grandi cacce alle streghe, le prime vittime erano spesso tra le persone più povere, ma man mano che la persecuzione andava fuori controllo poteva essere coinvolto chiunque e tra gli accusati ci furono anche nobili, giudici, vescovi e teologi. Le ragioni della persecuzione dipendevano molto più dalla mentalità dei persecutori che dalle caratteristiche delle vittime.


La caccia alle streghe non fu guidata dall'ignoranza e dalla superstizione.

Il concetto chiave della stregoneria, l'adorazione del diavolo all'interno del sabba, era una convinzione colta, diffusa tra teologi, giudici e intellettuali, ma del tutto estranea alle tradizioni popolari. I processi alle streghe furono generalmente, in rapporto alla popolazione, più diffusi in città che in campagna e le condanne a morte furono spesso ratificate dalle università, nelle facoltà di teologia e di legge. Né si può sostenere che la caccia alle streghe esprimesse esclusivamente un punto di vista conservatore, contrario al progresso intellettuale e morale: per esempio Samuel Sewall, uno dei tre giudici che avevano mandato a morte le «streghe di Salem» scrisse pochi anni dopo uno dei primi trattati contro la schiavitù pubblicato in America.
Il pregiudizio che la caccia alle streghe fosse dettata dall'ignoranza ci permette di simpatizzare con le vittime, ma riflette una mancata comprensione della mentalità europea nell'epoca della Riforma, in cui i concetti di razionalità e di superstizione erano completamente diversi da quelli di oggi e l'esistenza del Diavolo era universalmente considerata reale e tangibile. Inoltre, attribuire genericamente la caccia alle streghe all'ignoranza e al fanatismo ci evita di cercare una spiegazione fattuale e ci culla nella rassicurante certezza che l'orrore non si possa più ripetere. Al contrario, come ha scritto lo storico scozzese Julian Goodare, «le certezze morali che portarono le persone a rompere i legami di fratellanza umana con i loro nemici in nome di un bene più grande si possono vedere in azione ancora oggi, proprio come allora. In questo modo ci rendiamo conto che non solo le streghe erano persone molto simili a noi, ma lo erano anche i cacciatori di streghe».
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline Stendardo

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Re:Il falso storico della cd "caccia alle streghe".
« Risposta #1 il: Giugno 24, 2016, 23:36:41 pm »
Fonte: http://www.campariedemaistre.com/2015/04/caccia-alle-streghe-e-inquisizione-fra.html


Caccia alle streghe e Inquisizione, fra bugie ideologiche e realtà 

di Francesco Filipazzi


 L’immaginario comune è graniticamente soffermato sull’idea che l’Inquisizione abbia compiuto un bagno di sangue senza precedenti durante il fenomeno della caccia alle streghe, durante tutto il Medioevo. In realtà questa è una bufala letteraria e cinematografica, che nasce dalle menzogne diffuse ad arte nel corso dei secoli da una serie di avversari della Chiesa e degli stati cattolici. Gli inglesi inventarono infamie riguardo l’Inquisizione spagnola, mentre illuministi e protestanti si sono impegnati nell’invenzione di altre bugie ai danni della Chiesa, del Vaticano e dell’Italia.


A sfatare tutta questa costruzione artificiosa sono intervenuti negli ultimi anni molti storici di varia estrazione, così come molte pubblicazioni fanno luce sulla grossolanità delle accuse mosse alla Chiesa e agli stati cattolici. Una di queste è “Caccia alle streghe – Verità, Leggende, Falsificazioni”, scritto da Francesco Agnoli per i Quaderni del Timone. Una pubblicazione che contiene un compendio molto importante, con tanto di indicazione di testi di approfondimento di storici di fama, riguardo la storia della magia e la verità dei fatti storici.

In primo luogo va ricordato che il cristianesimo e la Chiesa hanno avuto il ruolo di sradicare le superstizioni e le credenze magiche dall’Europa. Nel mondo pagano, che fosse greco-romano, celtico o germanico, l’idea che magia e stregoneria potessero aiutare a regolare la propria vita era abbastanza comune. Da ciò derivavano azioni abbastanza varie, dalla preparazione di filtri magici totalmente inutili, alla distillazione di veleni e pozioni dannosissime, per giungere alle pratiche abortive e a omicidi rituali di vario genere. Il cristianesimo ha quindi posto un freno a queste pratiche, che nel mondo germanico prevedevano anche il rogo delle streghe per nutrirsi della loro carne. Nel 1080, ricorda Agnoli, “Gregorio VII scriveva al re Harald di Danimarca di non credere che gli fosse permesso di perseguitare le donne accusate di provocare maltempo, tempeste e alcune malattie, processandole in base ad un uso barbarico, e lo avvertiva che se avesse fatto del male a un’innocente avrebbe suscitato il castigo divino”.


La tesi del cristianesimo, di fronte ad accuse di azioni soprannaturali, fu per tutto il Medioevo quella di negare la realtà di tali azioni e quindi l’invito era di non processare persone per stregoneria, visto che la stregoneria non esisteva. Il fenomeno della cosiddetta caccia alle streghe risale al Rinascimento, quando lo studio dei classici e del mondo pagano portarono a riscoprire anche certe pratiche, come l’alchimia, l’astrologia o l’evocazione degli spiriti, che coinvolsero anche gli strati della popolazione considerati più colti. La persecuzione ai danni di streghe e stregoni coinvolse però in buona parte le zone in cui la Chiesa e i governi statali avevano meno controllo, in quanto frutto di rabbia popolare. Inoltre la maggior parte delle condanne ai roghi e le persecuzioni vennero portate avanti in Germania, in terra protestante, dove l’eresia luterana aveva instillato nella pratica religiosa un fanatismo senza precedenti. Va ricordato che il tanto santificato Lutero scriveva che i bambini handicappati erano posseduti dal demonio, così come spiegava che i cattolici erano servi di Satana. Diede quindi inizio ad un’ossessione per la possessione demoniaca da parte sua e dei luterani che portò all’unico vero bagno di sangue della vicenda della caccia alle streghe. La furia dei roghi si scatenò anche in Svizzera, terra dell’eresia calvinista, assieme alle altre zone dove prese piede il calvinismo.

Per quanto riguarda l’Inquisizione, in realtà il ruolo avuto sia da quella Spagnola che dal Sant’Uffizio, fu quella di regolare e limitare i danni fatti dalle giurie popolari e dai tribunali civili. I casi di condanne annullate da parte degli inquisitori sono molteplici, proprio perché la teoria portata avanti dai cattolici era che condannare qualcuno per stregoneria voleva dire credere nella stregoneria e ciò era inaccettabile. Le condanne comminate dalle inquisizioni sono state ben poche e spesso per reati che, pur connessi alla stregoneria, comprendevano infanticidio e avvelenamento ed erano quindi reati comuni, ammantati di un’aura mistica, ma pur sempre porcherie.


Il Quaderno di Agnoli fornisce poi anche numeri molto interessanti per capire il fenomeno. Su 110 mila processi in 3 secoli, 50 mila furono in Germania. In Spagna e Italia i processi furono circa 5.000, per un totale di 10 mila, mentre in Svizzera furono 9 mila. Un dato decisamente sproporzionato, se confrontiamo dimensioni e popolazioni. Inoltre nei due paesi cattolici le condanne furono ben poche ogni anno, se contiamo che su 2.000 processi gestiti dall’Inquisizione spagnola, le condanne furono solo…11!

Se qualcuno ha voglia, vada a confrontare i numeri delle condanne a morte emesse al giorno d’oggi, da paesi anche civili, come gli Stati Uniti. Oppure controlli il numero di morti in pochi mesi di Terrore francese. Oppure controlli il numero annuale di aborti in un qualsiasi paese "civilizzato".


Siamo quindi di fronte, come sempre, come nel caso delle Crociate o di altri fantomatici crimini della Chiesa o dei cattolici, di fronte a mistificazioni ridicole ed ideologiche, che possono essere smontate senza troppa fatica.
« Ultima modifica: Giugno 25, 2016, 00:01:49 am da Vicus »
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline Sebastiano

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Re:Il falso storico della cd "caccia alle streghe".
« Risposta #2 il: Giugno 25, 2016, 01:14:21 am »
Come capita spesso, la storia va approfondita per essere capita. Dato l'accenno finale, sarei curioso di leggere qualcosa anche sulle crociate

Offline Vicus

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Re:Il falso storico della cd "caccia alle streghe".
« Risposta #3 il: Giugno 25, 2016, 02:37:17 am »
Una certezza storica che viene sistematicamente ignorata è che i musulmani non stavano a guardare né erano "popolazioni inermi di fronte all'occidente colonialista". In realtà hanno cercato loro di colonizzare l'Europa per molti secoli - e ben oltre l'epoca delle Crociate - con decine di tentativi in Italia (dove presero parte del Sud), Spagna (dove controllavano metà del Paese), Francia e Austria (dove per poco non presero Vienna).
Non ho nulla contro i musulmani, che in alcune regioni hanno raggiunto un certo equilibrio, ma credo che l'utopia della mescolanza forzata delle culture non sia la ricetta migliore. I fatti dimostreranno che rapporti pacifici anche tra popoli molto diversi sono possibili, ma soltanto quando ciascuno abita in una regione propria, con una cultura omogenea.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline giuspal

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Re:Il falso storico della cd "caccia alle streghe".
« Risposta #4 il: Giugno 25, 2016, 09:26:20 am »
Rimango dell'idea che la tanto conclamata globalizzazione altro non sia che l'ennesima forzatura dettata dalle leggi del dio denaro come lo fu all'epoca l'unitã d'Italia e via via andando a ritroso nella storia tutti i cambiamenti (nessuno di essi indolore) furono dettati esclusivamente da logiche di potere. Gli Ideali di patria con cui convinsero ad andare a morire nelle trincee i nostri nonni e bisnonni al grido: "Non passi lo straniero" furono una putrida menzogna ed essi, osservandoci ora si stanno certamente rivoltando nella tomba pensando: "l'avessimo saputo prima avremmo disertato in massa, risparmiatevi le corone di fiori, branco d'ipocriti!"
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Offline Vicus

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Re:Il falso storico della cd "caccia alle streghe".
« Risposta #5 il: Giugno 25, 2016, 11:37:44 am »
Il denaro fa e disfa le nazioni, i nostri bisnonni sono andati alla guerra "per un aborto di civiltà, per quattro statue squinternate".
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online fabriziopiludu

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Re:Il falso storico della cd "caccia alle streghe".
« Risposta #6 il: Giugno 25, 2016, 11:49:08 am »



 L'Inquisizione MICA bruciava solo le donne! No!
 In realtà, bruciava SOPRATTUTTO gli uomini.

 La Caccia agli Stregoni, e ai Maghi,


 

Offline Faust

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Re:Il falso storico della cd "caccia alle streghe".
« Risposta #7 il: Luglio 24, 2016, 15:39:57 pm »


 L'Inquisizione MICA bruciava solo le donne! No!
 In realtà, bruciava SOPRATTUTTO gli uomini.

 La Caccia agli Stregoni, e ai Maghi,


 

E' probabile. Penso a Bruno, Savonarola e altri personaggi scomodi.
Confrontando globalmente uomo e donna, si può dire che la donna non avrebbe il genio dell'ornamento, se non avesse l'istinto del ruolo secondario.

- Friedrich Nietzsche