Un elementare criterio di giustizia stabilisce che la colpevolezza va accertata e dimostrata AL DI LA' DI OGNI RAGIONEVOLE DUBBIO. Ma di
dubbi qui ce ne sono a iosa. La prova "regina" quella cioè del DNA introduce un elemento di preoccupazione che riguarda tutti noi: guai a
sputare da ora in poi per terra o su un prato o a pisciare o farsi una pippa dietro una siepe perchè se poi lì si siederà una donna o ragazza
o una ragazzina che poi verrà uccisa o violentata si rischia di trovarsi dietro le sbarre e beccarsi l'ergastolo. Poi è stato anche detto che le
telecamere di sorveglianza hanno appurato che Bossetti "passava da quelle parti". Come elemento di colpevolezza questo sembra assai
originale: da quanto in qua passare sul luogo del delitto è in sè una prova? Il motivo della condanna è quello che in Italia è sempre uguale e cioè l'attenzione mediatica al caso, il fatto che il colpevole non si trova - e da parecchio tempo - il rischio di far passare per incompetenti e
incapaci investigatori e forze di polizia. Infine, quello che è stato ammesso dal Procuratore Capo: "I SOLDI SPESI NELLA RICERCA" e come
ogni investimento che si rispetti, deve avere il suo ritorno. Se non si trova IL colpevole, allora va bene anche UN colpevole. Inoltre Bossetti
è maschio, muratore, ignorante, gli piacciono le donne e ama fare sesso. Non è perfetto per essere sacrificato agli occhi dei benpensanti?