Autore Topic: Firmò petizione contro Libero in difesa degli islamici: sgozzata a Dacca.  (Letto 993 volte)

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Offline Stendardo

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Fonte: http://www.ilgiornale.it/news/politica/tragica-sorte-chi-scrisse-non-sono-bastardi-islamici-1278577.html

La tragica sorte di chi scrisse: "Non sono bastardi islamici"

Dall'emigrato alla donna incinta, da chi doveva rientrare oggi a chi pensava di stare al sicuro: i 9 italiani uccisi dalle bestie islamiche

Luca Fazzo Stefano Zurlo  - Dom, 03/07/2016 - 14:32


Nove storie italiane, nove vite che si intrecciano la sera del primo giorno di luglio intorno ai tavoli di un caffè di Dacca, in quel clima un po' spensierato e un po' nostalgico di tutte le comunità di espatriati. Le storie delle nove vittime italiane della strage in Bangladesh hanno quasi tutte un denominatore comune: il business del tessile, il richiamo del cotone a buon mercato e della manodopera a basso costo che ha portato l'etichetta del «made in Bangladesh» sul collo di milioni di capi di vestiario disegnati nel Belpaese.


Claudio Cappelli, pensava fosse il posto ideale per lavorare

Maria Riboli, aveva una bimba piccola. Pensava di essere sicura

Nadia Benedetti, per lei il Bangladesh era una seconda casa

Adele Puglisi, doveva tornare in Italia dopo aver visto l'amica

Cristian Rossi, aveva rinviato il rientro e non cenava mai fuori

Marco Tondat, era ormai vicino alle ferie Voleva un futuro...

Simona Monti, aspettava un bambino e stava per tornare

Claudia Maria DAntona, era della Croce Rossa

Vincenzo Dall'Estro, una persona buona che amava lavorare

 
Ma, a leggerle una per una, queste nove storie - le storie di Maria e di Claudio, di Ñadia e di Marco, e degli altri sorpresi dall'irruzione ai tavoli della bakery di Dacca - hanno un altro denominatore comune, che va più in là del calcolo mercantile dei costi e dei benefici: ed è la voglia di mettersi in gioco, la disponibilità a affrontare i disagi emotivi e materiali della lontananza da casa. Disagi che costano e che pesano, e che diventano sopportabili se sull'altro piatto della bilancia non c'è solo uno stipendio, ma la curiosità per il mondo. Altro che bamboccioni.

Apertura mentale: questo raccontano le biografie di questi italiani qualunque. E fa impressione leggere che tra gli ultimi messaggi pubblici di Adele Puglisi, anche lei caduta venerdì sera sotto le mannaie e i proiettili dei fanatici dell'Islam, ci sia un appello alla tolleranza e alla comprensione. É il novembre dello scorso anno, l'Europa è scioccata dall'attacco che i commandos integralisti hanno portato nel cuore di Parigi. Un giornale italiano, Libero, apre la sua prima pagina con un titolo che solleva un mare di polemiche: «Bastardi islamici». E tra i tanti che si indignano c'è anche lei, Adele, che sulla sua pagina Facebook scrive «Vergogna», e annuncia di avere firmato una petizione contro il direttore del giornale, accusandolo di incitare all'odio razziale.

Storie di interesse e rispetto per l'altro da sè si intravedono anche nelle altre storie, nelle biografie spicciole di questi italiani con la valigia pronta. E questo non fa che acuire l'orrore per le scene raccontate dai sopravvissuti, per l'incredibile ferocia del massacro. Agli assassini non interessava sapere chi avevano davanti. Questa è la differenza, venerdì sera a Dacca, tra vittime e carnefici.

CLAUDIO CAPPELLI

MARIA RIBOLI

NADIA BENEDETTI

ADELE PUGLISI

CRISTIAN ROSSI

MARCO TONDAT

SIMONA MONTI

CLAUDIA MARIA D'ANTONA

VINCENZO DALL'ESTRO
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline Stendardo

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Re:Firmò petizione contro Libero in difesa degli islamici: sgozzata a Dacca.
« Risposta #1 il: Luglio 06, 2016, 02:17:39 am »
http://www.giornalenews.com/2016/07/03/vittima-di-dacca-firmo-petizione-in-difesa-degli-islamici-sgozzata-perche-non-sa-il-corano/


Vittima di Dacca firmò petizione in difesa degli islamici: sgozzata perché non sa il Corano

 03/07/2016 admin  0 Commenti

Il destino a volte è proprio beffardo. Tristemente beffardo. Perché questa è una delle notizie che non vorremmo mai dare. Adele Puglisi è una delle vittime del macello islamico avvenuto a Dacca. Aveva 54 anni. Possedeva una casa a Catania e la sua famiglia era a Punta Secca, il borgo sul mare di Santa Croce Camerina (vicino Ragusa), diventato famoso come location per la serie tv del commissario Montalbano.

Adele lavorava nella capitale del Bangladesh, era una manager per Artsana. Venerdì sera era al tavolo con l’amica Nadia; tutte e due sono state uccise dai terroristi, nell’Holey Artisan Bakey. La donna era in procinto di partire per tornare in Italia: volo Dacca-Catania e poi casa, appuntamento con suo fratello Matteo che l’aspettava per cena. Non ce l’ha fatta.

E lascia l’amaro in bocca soprire un suo post, sul suo profilo Facebook, datato 25 novembre 2015, dopo l’attentato islamico di Parigi. La donna aveva condiviso la sua indignazione per il titolo del quotidiano Libero, “Bastardi Islamici”, mostrando con orgoglio la sua firma online alla petizione per chiedere la radiazione dall’albo dei giornalisti dell’allora direttore Maurizio Belpietro.


Adele voleva un mondo migliore, di Pace. E si è trovata nel posto sbagliato al momento sbagliato. Non sapeva il Corano ed è stata trucidata. Da dei “bastardi”.

Fonte


Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Online Massimo

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Re:Firmò petizione contro Libero in difesa degli islamici: sgozzata a Dacca.
« Risposta #2 il: Luglio 06, 2016, 08:55:42 am »
"Non c'è buona azione che rimanga impunita" ha detto qualcuno. E questo vale talvolta anche per le donne e per la gente di sinistra. Con
buona pace delle femministe nostrane così "comprensive" con i maschi di altre culture.

Offline giuspal

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Re:Firmò petizione contro Libero in difesa degli islamici: sgozzata a Dacca.
« Risposta #3 il: Luglio 06, 2016, 10:26:10 am »
Come ho già detto il femminismo semina vento e chi si crede di stare in una botte di ferro confidando nei suoi proclami di "pace e tolleranza" inevitabilmente raccoglie la tempesta.
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