E' di oggi la notizia che Pistorius, accusato dell'omicidio della bella fidanzata, una gnocca imperiale, commesso per errore il 14 febbraio,
giorno di San Valentino e anche giornata di flash mob contro la violenza sulle donne (circostanza aggravante quante altre mai!) è stato
condannato a sei anni di reclusione. Ora, sarò poco acculturato giuridicamente (nonostante la mia laurea in Giurisprudenza) ma se uno è
colpevole di omicidio, sia pure colposo, sei anni di reclusione sono pochini, anzi sono nulla. Se invece trattasi di tragica fatalità come si è
invece appurato, mancando il movente, sono invece un'enormità. Il sospetto è che si sia voluto lanciare il seguente messaggio: una bella donna non si deve ammazzare neppure per sbaglio, altrimenti, anche se sei incensurato, campione sportivo, per di più handicappato che
si sentiva minacciato e in pericolo per i rumori sospetti che sentiva nella stanza vicina (ricordiamoci che in Sudafrica il tasso di delinquenza
e violenza privata è altissimo e rapinare a casa di un noto campione sportivo disabile può essere una fortissima tentazione per chiunque)
ti becchi come minimo più di un lustro di gabbio. Quando ci sono di mezzo le donne e per di più le belle donne le sentenze smettono di
essere giuridiche e diventano appunto politiche. Pistorius per aver usato la pistola con la persona del sesso sbagliato ne ha fatto le spese