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Le poesie e gli aforismi di Salar

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Salar de Uyuni:

--- Citazione ---Qui sei stato prossimo all'immensità. Il valore emozionale trascende quello artistico che è già notevole.
--- Termina citazione ---

Adesso faccio un esperimento,rispondo con poesie

Chi sente il vento della morte nei propri capelli
ha incontrato l'immensità
senza i tuoi occhi
la mia luce è vuota
ho preferito il grande buio
ad una luce vuota

Vicus:

--- Citazione da: Salar de Uyuni - Luglio 12, 2017, 23:13:39 pm ---
Ho scritto questa cosa non so se può essere attinente

Siamo il popolo delle stelle
il nostro signore ci ha abbandonato
lasciando una manciata di stelle
nelle nostre mani vuote
rivolte verso il cielo.
Siamo il popolo delle stelle
erigiamo nuovi idoli di pietra
incontriamo nuove pianure
disegnamo nuovi orizzonti.
Siamo il popolo delle stelle
il nostro destino è scritto lassù
erigiamo piramidi
scale di pietra
per venire a strapparlo.
Siamo il popolo delle stelle
non abbiamo paura della notte
né delle ombre
nè tantomeno della morte
perchè da lì siamo venuti
e lì ritorneremo.
Siamo il popolo delle stelle
sepolto dal vento del deserto
è il nostro segreto.

--- Termina citazione ---

Eliot è molto complesso: per pietra infranta (broken stone) non intende un idolo vano, ma una icona, simbolo della sacralità infranta dall'umanità e tuttavia desiderata. Broken è spesso associato nei suoi poemetti al crollo di una civiltà (ad es. broken column).
Questi versi vanno letti alla luce della conclusione di The Waste Land:
Ho puntellato questi frammenti contro le mie rovine ("These fragments I have shored against my ruins").
La poesia di Eliot è solo apparentemente triste, ma in realtà contiene un messaggio di liberazione e di speranza anche su questa Terra.

Salar de Uyuni:
Leggo volentieri le poesie di Elliot che citi,anche se effettivamente ha un livello di profondità difficile da raggiungere.

Vicus:
Il messaggio di Eliot è rivoluzionario e quindi usa toni prudenti per acquietare il pubblico meno consapevole (cioè politicamente corretto).

Salar de Uyuni:
Altra allegria dalla compagnia

Ho sentito rumore di giganti d'acciaio
le loro dita che raschiano contro la lavagna
lampioni che sfrigolano all'una di notte
ho sentito battito di angeli sopra i grattacieli
planano come sirene ululanti nella notte
occhi sfatti come di attesa di pronto soccorso,
ticchettare della pioggia sui vetri
il rumore delle autostrade lo culla lontano
morì come Van Gogh in un campo di grano
morì di un amore profano
camionista che si masturba
senza poter fermarsi
morì schiantandosi nel vuoto il suo autotreno.

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