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Le poesie e gli aforismi di Salar

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--- Citazione da: Salar de Uyuni - Ottobre 29, 2016, 05:26:05 am ---ne avevo fatta un'altra intitolata allo stesso modo (paura di morire)

http://semprecaromifuquestermoblog.blogspot.it/2016/09/paura-di-morire.html

Questa l'ho chiamata zen perchè richiamava il concetto di anatman (non-esistenza del sè) caro al buddhismo,era una specie di koan

l'anima si specchia nel pozzo dell'eternità e non vede nulla perchè vede l'enormità del tempo passato prima che fosse e di quello futuro che sarà dopo la sua morte e si domanda davvero io esisto?

voleva essere pressapoco questo il significato,poi in effetti il linguaggio poetico è volutamente criptico,perchè evoca immagini più che concetti

--- Termina citazione ---

no dicevo esattamente il contrario.
mi pare troppo in prosa per essere un koan zen.

vedi se riesci a procurarti questo libro:
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__poesie-zen-aa-vv-libro.php?pn=2631&gclid=Cj0KEQjwkdHABRCHiZ2gs6yGh50BEiQAA91WloqnVcwm94-vInPk7P0jFLp51CPxTcPUlI2sEEIDe84aAuvA8P8HAQ
ne puoi trovare molte e noterai come scrivevano

Vicus:
La letteratura è una delle massime espressioni del genio degli uomini e una straordinaria fonte di consapevolezza maschile. E' alla base di tutta la cultura mediatica e audiovisiva, specialmente il cinema (il più infimo dei registi/sceneggiatori ha una conoscenza della letteratura che neppure immaginiamo).
La sua conoscenza in ambito maschile andrebbe maggiormente diffusa: rende conscienti delle dinamiche della propria epoca, dà intelligibilità al mondo ponendo lo spirito nell'occhio calmo del ciclone culturale (v. manifesto del Vorticismo di Pound), conferendo all'uomo una virile consapevolezza, calma e sicurezza, immune dallo spirito del tempo (media, storia ecc.)

Salar de Uyuni:
Ti ringrazio per la segnalazione

Salar de Uyuni:
http://semprecaromifuquestermoblog.blogspot.it/2016/10/la-nostra-epoca.html

Salar de Uyuni:
La nostra epoca
Psicofarmaci
deserti chimici
su cui non piove più un'emozione
da anni
carcasse di animali morti
rossi sanguinanti
dentro celle frigorifere
sotto bianchi e algidi
tubi al neon
spazi virtuali
cavi nella nostra carne
chip nei cervelli
tv led negli occhi
cuffie nelle orecchie
stupidità di un cane
amore per il cane
amore della propria stupidità
vite non vissute
senza profumi
senza odori
senz'anima
Unico odore
quello di benzina
autostrade di notte
pompe di benzina automatiche
luci di fari intrappolate
si spostano senza posa
in quella ragnatela d'asfalto
che è diventata la città
nuovi grattacieli fosforescenti
si innalzano
sotto gli occhi di una luna sgomenta
città senza cielo
fantasmi rimasti intrappolati
in circuiti
profili facebook di morti
rimangono sulla rete
cronache dell'akasha
del nuovo mondo virtuale
quei pochi che escono di casa
viaggiano nelle periferie di hong kong
per trovare ketamina
a basso prezzo
per entrare nel tunnel
e vedere la luce
le nostre anime
fototropiche come falene
sbattono contro la luce al neon
della luce artificiale
di un dio chimico
e si dibattono istupiditi
credendo di aver realizzato l'assoluto.

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