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Le poesie e gli aforismi di Salar

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Salar de Uyuni:
''L'occhio.''

Salar de Uyuni:
Il Cristo alzò la testa lo guardò
ieratico come sempre:
''Sia come vuoi tu''

Salar de Uyuni:
Satana si vide appeso a una croce
circondato di vecchie
e sentì un dolore immenso
il dolore del giusto
e allora proruppe nelle ultime parole:
''Eloì,lamà sabacthani''
Il Cristo fuggì dal corpo
e abbandonò Satana
alla desolazione della morte,
il grande ingannatore
morì ingannato.

Salar de Uyuni:
Il fantasma nella casa
Nella stanza disadorna
carte da parati consunte,
uno specchio
mostra il vuoto,
il sole del pomeriggio
per pochi attimi
indugia spaurito
nelle finestre
e sul balcone
per fuggire rapido
nella sera
qualcosa guarda
le automobili
che viaggiano veloci,
un gatto si gira
e osserva
occhi di abisso
si incontrano,
un quadro di papaveri rossi
nel grano giallo
appeso alla parete
è memoria d'estati passate
mentre l'umidità gocciola
nel giorno silenzioso dei morti.

Salar de Uyuni:
La coscienza è divisione.
L'aveva già intuito Goethe ''io sono due''.
Nella coscienza c'è il sè che percepisce e che si distingue dal sè percepito.
Non importa che il soggetto e l'oggetto siano lo stesso anzi è proprio l'unità del soggetto a essere scisso dalla coscienza.
E l'uomo mangiò l'albero della conoscenza del bene e del male.
Inutilmente la religione ha diviso i figli della luce da quelli delle tenebre,noi siamo sia buoni,sia malvagi,la crepa della divisione fra bene e male si insinua nell'individuo e lo divide tra conscio e inconscio.
La coscienza è duplicità che si insinua nell'uno.
E' scissione.

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