Autore Topic: Divorzio e scomunica  (Letto 20910 volte)

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Re:Divorzio e scomunica
« Risposta #60 il: Luglio 20, 2016, 13:48:15 pm »
Quanto meno ci ha provato. Che c'era prima?

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Re:Divorzio e scomunica
« Risposta #61 il: Luglio 20, 2016, 13:51:18 pm »
Perchè la Chiesa si è fatta "influenzare" dall'Illuminismo/Massoneria e si è fatta due conti reputando che il mantenere una linea dura e ortodossa avrebbe allontanato il "bacino d'utenza dei fedeli". Altre religioni, su tutte l'islam musulmano, non si sono fatte "influenzare" dall'illuminismo e "derivati".

questa è un'ipotesi, che poi è controproducente perchè appunto come dice Vicus, ma una chiesa politically correct a chi interessa? se essere cristiani ed essere filantropi è la stessa cosa, ma che me ne faccio di tutto il resto?

che differenza c'è tra la scomunica per il divorzio e quella per il furto? ma il furto come mestiere, le mazzette, il pizzo, l'estorsione come sistema economico, andrebbero appunto sanzionati. Il furto "occasionale" sta alla corruzione come l'adulterio al divorzio. Mi sembra logico sanzionare canonicamente l'uno e non l'altro. Altrimenti significa accondiscendenza, appunto come dice Angelo
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Re:Divorzio e scomunica
« Risposta #62 il: Luglio 20, 2016, 13:58:27 pm »
Quanto meno ci ha provato. Che c'era prima?
Diciamo piuttosto cosa è venuto dopo? E' la Chiesa a mandare i padri separati sotto i ponti? :doh:
Potenza dei luoghi comuni: discutiamo da anni di mala giustizia ma appena si parla di Chiesa o di storia scatta il riflesso condizionato su Robespierre che ci ha liberati da soprusi e tirannie (ma rassicuratevi, non sono monarchico o nostalgico di anciens régimes).
Proprio una mi ha fatto lo stesso discorso giorni fa, e sto ancora in convalescenza a semolino e libri di Pirandello :lol:
Credevo che solo le femministe pensassero ancora che viviamo nel migliore dei mondi possibili, dove regnano libertà, uguaglianza e... fratellanza.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Angelo

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Re:Divorzio e scomunica
« Risposta #63 il: Luglio 20, 2016, 22:48:35 pm »
questa è un'ipotesi, che poi è controproducente perchè appunto come dice Vicus, ma una chiesa politically correct a chi interessa? se essere cristiani ed essere filantropi è la stessa cosa, ma che me ne faccio di tutto il resto?

che differenza c'è tra la scomunica per il divorzio e quella per il furto? ma il furto come mestiere, le mazzette, il pizzo, l'estorsione come sistema economico, andrebbero appunto sanzionati. Il furto "occasionale" sta alla corruzione come l'adulterio al divorzio. Mi sembra logico sanzionare canonicamente l'uno e non l'altro. Altrimenti significa accondiscendenza, appunto come dice Angelo

Un Chiesa politically correct (ossia politicamente corretta, ossia detto ancora in termini più chiari, CASTRATA) serve ai padroni del vapore. Ma se togli gli ideali, se togli le religioni, se togli la famiglia e i valori familiari, se togli pure l'amore, hai di fronte un soggetto che lotterà SOLO per un tozzo di pane in più. Ed è questo che serve ai padroni del vapore. Creare divisioni. La Chiesa la vedo divisa: ci sono preti chiaramente femministi e quindi modernisti e preti "tradizionalisti". Il problema è che c'è quel pagliaccio  come Papa. Ed un altro problema sono i tanti, silenziosi ed "operosi" cardinali, vescovi etc che avallano porcate femministe e mondialiste.
La Chiesa vuole diventare un'ancella del Potere vero, sempre se il Potere vero riuscirà ad imporsi in TUTTO il mondo. E l'ancella non deve avere idee contrastanti con il Potere.
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

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Re:Divorzio e scomunica
« Risposta #64 il: Luglio 20, 2016, 22:59:03 pm »
Da credente ritengo che il potere vero non riuscirà ad imporsi . Farà danni, questo papato farà ancora più danni, ma "le porte degli inferi sulla Chiesa non prevarranno" .

Giacca, la Francia dopo la rivoluzione francese ha subito , molto lentamente , una decadenza dal punto di vista umano, senza nemmeno avere uno sviluppo economico florido oltretutto, come almeno ce l'hanno i paesi scandinavi - giusto per fare un esempio, visto che il paragone non calza poichè i paesi scandinavi sono germanici mentre la francia è latina - . Il femminismo e le femministe odiano a morte la chiesa ed il cattolicesimo ( e in secondis gli ortodossi e l'islam sano , in questu'ultimo vanno inquadrati , lo ripeto per l'ennesima volta , sciiti alawiti e i sunniti siriani) . Per favore non neghiamo l'evidenza .

Le femministe odiano tutto quello che propone la Chiesa , oltretutto .

Precisazione doverosa perchè in giro c'è  gente che pensa che il femminismo e il cattolicesimo vanno a braccetto solo perchè le femministe avversano la prostituzione e (in apparenza) il cattolicesimo disapprova  :doh: ma non capiscono che sono le motivazioni di fondo ad essere completamente diverse fra i cattolici e le femministe.
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
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Re:Divorzio e scomunica
« Risposta #65 il: Luglio 20, 2016, 23:04:22 pm »
Diciamo piuttosto cosa è venuto dopo? E' la Chiesa a mandare i padri separati sotto i ponti? :doh:
Potenza dei luoghi comuni: discutiamo da anni di mala giustizia ma appena si parla di Chiesa o di storia scatta il riflesso condizionato su Robespierre che ci ha liberati da soprusi e tirannie (ma rassicuratevi, non sono monarchico o nostalgico di anciens régimes).
Proprio una mi ha fatto lo stesso discorso giorni fa, e sto ancora in convalescenza a semolino e libri di Pirandello :lol:
Credevo che solo le femministe pensassero ancora che viviamo nel migliore dei mondi possibili, dove regnano libertà, uguaglianza e... fratellanza.

La Chiesa non manda i padri separati sotto i ponti, ma di sicuro non chiama puttane quelle che si sposano per soldi e vedono nel matrimonio un bancomat legalizzato.
La Chiesa attualmente HA delle colpe. Di sicuro, rispetto alla merda esterna, la Chiesa risulta linda e pulita. Ma un'analisi attenta svela che la Chiesa attuale è un covo di soggetti che, o per paura o per tornaconto, non si oppongono al Male rappresentato da chi mette la RAGIONE e i "LUMI" sopra la MORALE E GLI IDEALI CRISTIANI.

Le femministe vanno contro la Chiesa perchè sanno che la VERA CHIESA è contro il femminismo. Ma sanno altrettanto bene l'episodio di Don Abbondio e loro non rappresentano i "bravi", sono solo le luride e vigliacche carogne del Sistema.
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

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Re:Divorzio e scomunica
« Risposta #66 il: Luglio 21, 2016, 00:01:43 am »
La Chiesa non manda i padri separati sotto i ponti, ma di sicuro non chiama puttane quelle che si sposano per soldi e vedono nel matrimonio un bancomat legalizzato.
La Chiesa attualmente HA delle colpe. Di sicuro, rispetto alla merda esterna, la Chiesa risulta linda e pulita. Ma un'analisi attenta svela che la Chiesa attuale è un covo di soggetti che, o per paura o per tornaconto, non si oppongono al Male rappresentato da chi mette la RAGIONE e i "LUMI" sopra la MORALE E GLI IDEALI CRISTIANI.

Le femministe vanno contro la Chiesa perchè sanno che la VERA CHIESA è contro il femminismo. Ma sanno altrettanto bene l'episodio di Don Abbondio e loro non rappresentano i "bravi", sono solo le luride e vigliacche carogne del Sistema.
E' proprio così, il problema è che molti cattolici per un malinteso rispetto umano accettano le cose così come sono, altri invece si danno da fare ma non se ne parla essendoci l'oscuramento mediatico (come anche l'ostracismo nelle parocchie).
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Re:Divorzio e scomunica
« Risposta #67 il: Luglio 21, 2016, 00:10:02 am »
E' proprio così, il problema è che molti cattolici per un malinteso rispetto umano accettano le cose così come sono, altri invece si danno da fare ma non se ne parla essendoci l'oscuramento mediatico (come anche l'ostracismo nelle parocchie).

Ricordo come se fosse ieri una messa di Pasqua, credo nel 2013 , alla parola del parroco . Ad un certo punto disse che purtroppo vi é un grosso attaccamento ai soldi e che i ricchi dovrebbero dare l'esempio, un marito e moglie di fianco a me dissero a voce non troppo bassa "che cacciasse i soldi il papa visto che non paga l'imu" . Ma ancora con sta storia dell'imu e il vaticano, ma le conoscono le leggi ?

Non mi sorprende se la Chiesa non sta bene visto che i problemi dei fedeli sono l'imu del vaticano :wacko:

Ps avete notato come i piú feroci anticlericali, i buoni coi soldi degli altri (se la chiesa donasse le sue ricchezze sfamerebbe mezza africa, etc.) poi non cacciano mai un soldo per beneficienza , parlano e basta ?
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Re:Divorzio e scomunica
« Risposta #68 il: Luglio 21, 2016, 00:16:44 am »
C'è chi si illude che se la Chiesa pagasse l'IMU le tasse diminuirebbero. Nessuno pensa che le Chiese hanno dei costi ben superiori all'Euro che i fedeli danno la domenica e non sono aziende da tassare.
In Paesi dove la Chiesa non ha l'otto per mille, abbattono Chiese gotiche con le ruspe per mancanza di fondi.
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Re:Divorzio e scomunica
« Risposta #69 il: Luglio 21, 2016, 01:31:13 am »
Avete notato come i piú feroci anticlericali, i buoni coi soldi degli altri (se la chiesa donasse le sue ricchezze sfamerebbe mezza africa, etc.) poi non cacciano mai un soldo per beneficienza , parlano e basta ?

Questa e molte altre argomentazioni sono da sempre usate per un solo scopo: infangare, umiliare, annichilire, perseguitare e distruggere la Chiesa sia dall'esterno e, purtroppo, anche dall'interno. Si possono piegare o corrompere preti, vescovi, persino il Papa e tuttavia la Chiesa è ancora lì, Luce del Mondo e Sale della Terra e questo, ai potenti del mondo (potenti ma con la p minuscola) provoca i più cancerogeni travasi di bile. Le porte degli inferi non prevalgono su di essa da quando Gesù l'ha fondata. Potranno anche bombardare il Vaticano, ma la Fede di quei pochi che rimarranno in piedi non potrà mai essere cancellata.

Ritornando alla questione sul perché la Chiesa non scomunica chi non divorzia: caro Cosimo, vorrei saperti dare una risposta esauriente, ma il mondo ha talmente confuso le idee anche a noi cristiani da farci dimenticare la Sostanza Sacramentale del Matrimonio (trasposizione della Santissima Trinità nell'unione di un uomo e una donna con la Benedizione di Dio) a favore della forma romantica nella quale la chiesa funge solo da ornamento e da sfondo per l'album di nozze. Anche la Chiesa commette gravi errori e questa "dimenticanza" ne fa certamente parte. Gesù ne era consapevole fin dall'inizio, fin da quando la fondò ed elesse Pietro, lo stesso Pietro che poco tempo prima l'aveva rinnegato.
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"Poca osservazione e molto ragionamento conducono all'errore. Molta osservazione e poco ragionamento conducono alla verità" (Alexis Carrel)

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Re:Divorzio e scomunica
« Risposta #70 il: Luglio 22, 2016, 14:17:31 pm »
interessanti le suggestioni di Angelo e Giuspal:
perchè la chiesa è ancella del potere. Ottimo. Infatti si piega a riconoscere o a non riconoscere quello che il potere riconosce o non riconosce. Salvo poi trovarsi in imbarazzo quando il potere supera ogni limite di possibile accordo. Infatti negli USA gli ospedali cattolici hanno difficoltà ad uniformarsi alle richieste legali ad esempio nei confronti dell'aborto, di assicurare i propri dipendenti prevedendo tra le prestazioni anche l'aborto, oppure discriminando gli omosessuali che vogliono entrare in seminario, o le nozze gay, etc. Ma il punto fondamentale è che una chiesa serva del potere scompare come chiesa

ha dimenticato la natura sacramentale del matrimonio in favore del matrimonio romantico. Si, la chiesa serva del potere e la chiesa dei romanzi rosa. Ovvio che la chiesa che fa dell'amore romantico il proprio credo, non può scomunicare chi divorzia, perchè prima di tutto c'è l'amore  :wub:

sulla questione della trascrizione automatica del matrimonio religioso, il mio avvocato canonista mi ha risposto così:

Citazione
Gentile Dott. Cosimo Tomaselli,il suo matrimonio è stato trascritto in data 12 luglio 1988 e si è scelto il regime della separazione dei beni.La trascrizione del matrimonio canonico avviene sulla base dell'accordo di Villa Madama del 1984 in conseguenza del quale il matrimonio contratto dinanzi all'autorità ecclesiastica viene poi trasmesso all'ufficiale di stato civile per la trascrizione nei pubblici registri, ottenendo così validità anche nell'ordinamento civile dello Stato.Per poter evitare la trascrizione è necessario chiedere opportuna dispensa all'ordinario del luogo (Vescovo) che può dispensare da tale formalità. Tuttavia la CEI ha stabilito che tale dispensa possa venire concesso solo a determinate condizioni e deve comunque essere richiesta concordemente dalle parti.Ritengo quindi che a suo tempo sia avvenuto tutto regolarmente o almeno ciò risulta dai registri canonici di matrimonio.Un cordiale saluto

che è appunto quello che sapevo io
di fatto se fosse possibile celebrare solo il matrimonio religiose senza trascrizione civile, sarebbe la cosa migliore. Perchè di fatto i problemi per i mariti non derivano dal matrimonio religioso, ma da quello civile. È in base alle norme del codice civile che gli uomini perdona casa, figli, soldi, ... Matrimonio civile oltretutto che per noi ha sempre meno significato, è un contratto capestro a senso unico dal quale non otteniamo nulla ma perdiamo tutto
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Re:Divorzio e scomunica
« Risposta #71 il: Luglio 22, 2016, 14:47:35 pm »
Quel che ha affermato l'avvocato coincide con quanto mi hanno detto due sacerdoti: se le parti sono concordi si può non far trascrivere il matrimonio canonico. Ottenere la dispensa non è difficile (so di coppie catoliche cui è stata concessa), purché ci siano valide ragioni e l'intenzione di sposarsi secondo l'insegnamento della Chiesa.

La Chiesa è scesa a patti col mondo e (per restare al matrimonio) ne facciamo le spese: non sposarci o subire il divorzio. Di certo, la parte della Chiesa che si è compromessa col potere scomparirà, spetta noi che abbiamo aperto gli occhi salire sull'Arca; immagine che ha usato anche il card. Müller in un intervento memorabile sulla famiglia:
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV1519_Card-Muller_Conferenza_4.5.16.html
Temo però che sull'Arca saliremo soli (celibi o separati), perché le figlie di questo mondo son figlie di maledizione* e tutto quel che sanno fare è cercare di trascinare gli uomini nell'acqua del Diluvio.**

* L'espressione è di San Pietro che ne dà una descrizione perfetta:
"Essi stimano felicità il piacere d’un giorno; sono tutta sporcizia e vergogna; si dilettano dei loro inganni mentre fan festa con voi; han gli occhi pieni di disonesti desideri e sono insaziabili di peccato, adescano le anime instabili, hanno il cuore rotto alla cupidigia, figli di maledizione! Costoro sono come fonti senz’acqua e come nuvole sospinte dal vento: a loro è riserbata l’oscurità delle tenebre."

** Secondo il card. Müller "
Il mare del diluvio ci parla dei rapporti liquidi della postmodernità, privi di forma e sempre instabili, che ricominciano una volta dopo l’altra in molteplici unioni sconnesse".
« Ultima modifica: Luglio 22, 2016, 15:16:43 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Divorzio e scomunica
« Risposta #72 il: Luglio 22, 2016, 15:10:16 pm »
"Si avvicinarono a lui alcuni che erano del gruppo dei farisei. Essi volevano metterlo in difficoltà, perciò gli domandarono:
- Un uomo può divorziare dalla propria moglie per un motivo qualsiasi?
Gesù rispose:
- Non avete letto ciò che dice la Bibbia? Dice che Dio fin dal principio maschio e femmina li creò. Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua donna e i due saranno una cosa sola. Così essi non sono più due ma un unico essere. Perciò l'uomo non separi ciò che Dio ha unito.
I farisei gli domandarono:
- Perché dunque Mosè ha comandato di mandar via la moglie dopo averle dato una dichiarazione scritta di divorzio?
Gesù rispose:
- Mosè vi ha permesso di mandar via le vostre donne perché voi avete il cuore duro; ma al principio non era così. Ora io vi dico: se uno manda via la propria donna - salvo il caso di una relazione illegale - e poi ne sposa un'altra, costui commette adulterio.
Allora i suoi discepoli gli dissero:
- Se questa è la condizione dell'uomo che si sposa, è meglio non sposarsi.
Gesù rispose:
- Non tutti capiscono questo insegnamento; lo accolgono soltanto quelli ai quali Dio dà la capacità di farlo.
Vi sono diversi motivi per cui certe persone non si sposano: per alcuni vi è un'impossibilità fisica, fin dalla nascita; altri sono incapaci di sposarsi perché gli uomini li hanno fatti diventare così; altri poi non si sposano per servire meglio il regno di Dio. Chi può capire, cerchi di capire." (Matteo, 19-3,13)

Personalmente mi avvalgo della Bibbia del Diodati che ha fatto una traduzione letterale a partire direttamente dai testi originali in greco, aramaico ed ebraico, a riguardo il nostro Signore Gesù Cristo ci dice che l'unico caso in cui sia ammissibile il divorzio è la "fornicazione":

Genesi 2, 18-25

Il Signore Iddio disse ancora: non è bene che l'uomo sia solo, Io gli farò un aiuto convenevole a lui. Or il Signore Iddio avendo formate dalla terra tutte le bestie della campagna e tutti gli uccelli del cielo, li menò ad Adamo affinché vedesse qual nome porrebbe a ciascuno di essi e che qualunque nome Adamo ponesse a ciascun animale, esso fosse il suo nome ed Adamo pose il nome ad ogni animal domestico ed agli uccelli del cielo e ad ogni fiera della campagna ma non si trovava per Adamo un aiuto convenevole a lui.
Ed il Signore Iddio fece cadere un sonno profondo sopra Adamo onde egli si addormentò e prese una delle sue costa e saldò la carne nel luogo di quella ed il Signore Iddio fabbricò una donna dalla costa che Egli aveva tolto ad Adamo e la menò ad Adamo ed Adamo disse: questa volta pure un osso delle mie ossa e carne della mia carne, costei sarà chiamata femmina d'uomo con ciò sia cosa che costei sia stata tolta dall'uomo perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si atterrà a sua moglie ed essi diverranno una stessa carne or ambedue, Adamo e sua moglie, erano ignudi e non se ne vergognavano.


Matteo 5, 27-32


Voi avete udito che fu detto agli antichi: non commettere adulterio ma Io vi dico che chiunque riguarda una donna per appetirla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore. Ora, se il tuo occhio destro ti fa intoppare, cavalo e gettalo via da te perché val meglio per te che perisca una delle tue membra che non che tutto il tuo corpo sia gettato nella geenna e se la tua man destra ti fa intoppare, mozzala e gettala via da te perché val meglio per te che perisca una delle tue membra che non che tutto il tuo corpo sia gettato nella geenna. Or  fu detto che chiunque ripudierà sua moglie, le dia la scritta del divorzio ma Io vi dico che chiunque avrà mandato via sua moglie salvo che per cagion di fornicazione, la fa essere adultera e chiunque avrà sposato colei ch'è mandata via commette adulterio.
Matteo 19, 3-12


Ed i farisei si accostarono a Lui tentandolo e dicendogli: è lecito all'uomo di mandar via la sua moglie per qualunque cagione? Ed Egli rispondendo, gli disse: voi non avete letto che Colui Che da principio fece, li fece maschio e femmina? E disse: perciò l'uomo lascerà il padre e la madre e si congiungerà con sua moglie ed i due diverranno una stessa carne talché non son più due anzi una stessa carne ciò dunque che Iddio ha congiunto l'uomo non lo separi. Essi Gli dissero: perché ,dunque, Mosè comandò che si desse la scritta del divorzio e che si mandasse via? Egli gli disse: Ben vi permise Mosè per la durezza dei vostri cuori di mandar via le vostre mogli ma da principio non era così. Or Io vi dico che chiunque manda via sua moglie salvo che per cagion di fornicazione e ne sposa un'altra, commette adulterio ed altresì chi sposa colei che è mandata via commette adulterio. I Suoi discepoli Gli dissero: se così sta l'affare dell'uomo con la moglie non è sapiente maritarsi ma Egli gli disse: non tutti son capaci di questa cosa che voi dite ma coloro a cui è dato perché vi son degli eunuchi i quali son nati così dal seno della madre e vi son degli eunuchi i quali sono stati fatti eunuchi dagli uomini e vi son degli eunuchi i quali si son fatti eunuchi loro stessi per il Regno dei cieli, chi può esser capace, lo sia.

Sul rapporto tra marito e moglie: Efesini 5, 1-33

Siate dunque imitatori di Dio come figliuoli diletti e camminate nella carità siccome ancora Christo ci ha amato ed ha dato Sé stesso per noi in offerta e sacrificio a Dio in odor soave e come si conviene ai santi non sia pur nominata fra di voi fornicazione e nessuna immondizia ed avarizia  né disonestà né parlare stolto o buffoneria le quali cose non si convengono ma piuttosto ringraziamento poiché voi sapete questo che nessun fornicatore né immondo né avaro il quale è idolatra ha eredità nel Regno di Christo e di Dio .Nessuno vi seduca con ragionamenti vani perché per queste cose vien l'ira di Dio sopra i figliuoli della disubbidienza: non siate dunque loro compagni perché eravate già tenebre ma ora siete luce nel Signore :camminate come figliuoli di luce poiché il frutto dello Spirito è in ogni bontà e giustizia e verità provando ciò che è accettabile al Signore e non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre anzi piuttosto riprendetele perché è disonesto pur di dire le cose che si fanno da coloro in occulto ma tutte le cose che sono condannate sono manifestate dalla luce perché tutto ciò che è manifestato è luce perciò dice: Risvegliati, tu che dormi e risorgi dai morti e Christo ti risplenderà, riguardate dunque a come voi camminate con diligente circospezione, non come stolti ma come savi ricomperando il tempo perché i giorni sono malvagi perciò non siate disavveduti ma intendenti a qual sia la volontà del Signore ,non vi inebriate di vino nel quale vi è dissoluzione ma siate ripieni dello Spirito parlando a voi stessi con salmi ed inni e canzoni spirituali, cantando e salmeggiando col cuor vostro al Signore rendendo continuamente grazie d'ogni cosa a Dio e Padre nel Nome del Signor nostro Iesu Christo sottoponendovi gli uni agli altri nel timor di Christo :mogli, siate soggette ai vostri mariti come al Signore poiché il marito è capo della donna siccome ancora Christo è Capo della Chiesa ed Egli Stesso è Salvatore del corpo ma altresì come la Chiesa è soggetta a Christo così le mogli ai lor mariti in ogni cosa: mariti amate le vostre mogli siccome ancora Christo ha amato la Chiesa ed ha dato Sé Stesso per lei affinché avendo purgato col lavacro dell'acqua, la santificasse per la Parola per farla comparire davanti a Sé gloriosa non avendo macchia né crespa né alcuna cosa tale ma santa ed irreprensibile così i mariti debbono amare le loro mogli come i lor propri corpi, chi ama sua moglie ama sé stesso perché nessuno giammai ebbe in odio la sua carne anzi la nutre e la cura teneramente siccome ancora il Signore la Chiesa poiché noi siamo membra del suo corpo, della sua carne e delle sue ossa perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si congiungerà con sua moglie ed i due diverranno una stessa carne. Questo mistero è grande, or io dico a riguardo di Christo e della Chiesa ma ciascun di voi ami così sua moglie: come sé stesso ed altresì la moglie riverisca il marito.
 
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

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Re:Divorzio e scomunica
« Risposta #73 il: Luglio 29, 2016, 17:41:27 pm »
la chiesa ritiene che il matrimonio sia un sacramento ma poi non trova nulla di strano se uno dei conugi va in tribunale e chiede la separazione e dopo continua ad andare a messa, a fare la comunione, magari a fare attività in parrocchia e nelle associazioni cattoliche.
Separazione e divorzio sono sentenze pubbliche, non si può ricorrere alla scusante che riguardano la vita privata dei credenti. E la presenza in chiesa o nelle attività associative o parrocchiali di persone separate, non rende perlomeno ridicola l'insistenza clericale sull'indissolubilità del matrimonio?
Il rapporto tra matrimonio civile e religioso è conflittuale, lo sappiamo. Prima ancora che in Italia venisse introdotto il matrimonio civile (1865, codice Pisanelli) Pio IX annoverava tra gli errori (anatema, sottoposti a scomunica latae sententiae) dell'età moderna il ricorrere ai tribunali civili per matrimoni e sponsali.
Questo conflitto si compose parzialmente con i concordato Stato-Chiesa del 1929, in quanto lo stato accettò di riconoscere (e la chiesa di trascrivere) il matrimonio religioso. Ma questa composizione si basò sul fatto che le regole del matrimonio civile e di quello religioso si sovrapponevano
Questa sovrapposizione si interruppe con la legge sul divorzio (legge Baslini-Fortuna 1970) in forza della quale il matrimonio civile può essere regolato in modo differente e incompatibile con il matrimonio religioso.
Stupisce il fatto che questa incompatibilità, niente affatto teorica, non abbia provocato alcuna reazione da parte della gerarchia cattolica.
Si è anzi andato affermando uno strano spiritualismo in forza del quale il matrimonio da comunione di letto e di mensa è divenuto non si sa cosa. Alla chiesa sembra che basti che il "separato/divorziato" non proceda a nuove nozze, per il resto sembra che non abbia nulla da dire.
Una persona separata/divorziata in sede civile resta sposata per la chiesa anche se non condivide più nè letto nè mensa purchè ... mangi o dorma da solo o perlomeno, se mangia o dorme in compagnia, lo faccia clandestinamente!
Di fatto la passività della chiesa fa pensare ad un atteggiamento manicheo di ritorno con la svalutazione del corpo e della materia in favore dell'anima e dello spirituale. O anche alla scelta di interpretare il ruolo di "funzionari religiosi" ed impiegati dello spirito, con un riferimento mitologico (l'incarnazione, morte e resurrezione di Gesù)  da interpretare e adattare alla situazione.
Come se la vita concreta delle persone appartenesse a Cesare e da cesare dovesse essere regolata e disciplinata, mentre alla chiesa compete lo spirito.
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« Risposta #74 il: Luglio 29, 2016, 18:20:59 pm »
da interpretare e adattare alla situazione.
E' la "morale di situazione" e la "desistenza dell'autorità" di cui parla Amerio.
In effetti la Chiesa non condona la separazione se non per gravi motivi, ma di fatto si disinteressa del problema. Purtroppo noi sosteniamo questo stato di cose tacendo su questi fatti, come sulla falsa misericordia e le scandalose riforme in tema di famiglia di Bergoglio.
Nel mondo cd. cattolico c'è chi dice che la legge sul divorzio è la migliore possibile. E' questa mentalità del compromesso (che viene in primis dalla gerarchia) la fonte dei nostri guai, ché poi il divorzio ce lo ritroviamo in casa!
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.