Bimbo preso a cinghiate e costretto a mangiare carta dalla matrigna cattiva
Sanremo, la storia di squallore e degrado è emersa grazie alla sensibilità delle insegnanti del piccolo, di 8 anni. Che sarebbe stato costretto a cibarsi di cipolle e a ingoiare pagine di diario
http://quotidianonet.ilsole24ore.com/cronaca/2010/04/23/322798-bimbo_preso_cinghiate_costretto_mangiare_carta_dalla_matrigna_cattiva.shtmlSANREMO (IMPERIA), 23 APRILE 2010 - Come Biancaneve, Cenerentola e Pel di carota: solo che non è una favola, la matrigna cattiva è una persona in carne e ossa. Che ora va a giudizio con l'accusa di incredibili maltrattamenti: avrebbe costretto un bimbo di 8 anni a ingoiare le pagine del diario e a mangiare cipolle per cena. Ma non solo. Il piccolo sarebbe stato preso a cinghiate oppure picchiato a mani nude e lasciato piangere, nel letto, per tutta la notte.
La storia, grazie alla perspicacia di alcuni insegnanti, è emersa a scuola: il piccolo vessato arrivava in classe senza neppure una penna e quando disegnava 'raccontava' per immagini i soprusi subiti: sui disegni c'erano una cinghia accanto alla figura della madre col bambino.
Il bambino è pure finito in ospedale, e dimesso con una prognosi di 21 giorni. Attraverso una mappatura dei lividi che presentava ovunque (dalla testa ai piedi), i medici hanno capito che si trattava di maltrattamenti continuati.
Ovviamente sono partite le indagini e lunedì si apre l'udienza preliminare.
Che buona matrigna, meriterebbe un monumento.
Per fortuna che le donne usano meno violenza degli odiati uomini.