Autore Topic: Femminismo,matriarcato e potere femminile 3 COSE MOLTO DIFFERENTI  (Letto 36967 volte)

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Offline Vicus

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Re:Femminismo,matriarcato e potere femminile 3 COSE MOLTO DIFFERENTI
« Risposta #60 il: Luglio 22, 2016, 10:16:49 am »
non ho capito il link. Quel che pubblichi è il link della nascita di un'organizzazione criminale nata negli ultimi decenni in seno alla "ndrangheta. Il che significa che la 'ndrangheta (intesa come organizzazione mafiosa? vuoi dire quello? ) è nata molto prima, data nel diciannovesimo secolo.
Che ci siano anche legami istituzionali è pacifico. Quando le organizzazioni diventano così potenti lo Stato ci scende a patti, sono due organizzazioni che convivono, diventate troppo forti per sconfiggerne una.
E' un'organizzazione (scoperta abbastanza di recente) che ha come solo scopo gestire i contatti con le istituzioni, ma non è distinta dalla 'ndrangheta.
Considerando la documentazione giudiziaria di altri fenomeni delinquenziali, si può ipotizzare che storicamente le mafie originano dal reclutamento (e non dalla scesa a patti) della delinquenza comune da parte di soggetti istituzionali (Servizi) o paraistituzionali (Massoneria).
Francamente non capisco questa contrapposizione così netta.
certi studi che si trovano in rete sono iperbolici, pare che all'epoca il Regno delle Due Sicilie fosse una specie di Bengodi con l'economia più forte del pianeta), Pino Aprile è uno di questi.
Blondet afferma con prove convincenti che il Sud era più prospero, aveva industrie e infrastrutture incipienti, e fu spogliato dalle élite del Nord per pagare i loro debiti bancari.
Non capisco nemmeno questa ridicolizzazione del matriarcato occulto. Se non ci fosse un quid di matriarcato nelle famiglie, lo squilibrio probabilmente sarebbe avvenuto tutto a favore degli uomini, è esattamente la lettura che ne da il femminismo.
Sono assolutamente d'accordo ma (fatta eccezione per le situazioni descritte da Fazer) parlerei di equilibrio, non di matriarcato o patriarcato. Tutte le società tradizionali hanno, per la loro stessa antichità, raggiunto questo equilibrio in secoli di civilizzazione e ci sarebbe più da imparare (che non significa necessariamente restaurare) che da correggere.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Fazer

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Re:Femminismo,matriarcato e potere femminile 3 COSE MOLTO DIFFERENTI
« Risposta #61 il: Luglio 22, 2016, 10:21:08 am »
Vicus, uomo di poca fede  :P :P :P, tu che osi dubitare della serità del poderoso studio del Dott. Fazer, sarai punito.
Verrai cancellato per irreperibilità dal Comune nel quale risiedi e iscritto per ricomparsa dal Comune di Domus De Maria (il nome già dice tutto), provincia di Cagliari, convivente in famiglia con Tzia Bissenta, 89 anni, 12 figli, inflessibile al punto che la signorina Rottermeier ti sembrerà un angelo al confronto.
E poi vediamo se ti accorgerai del matriarcato occulto sardo. :lol:

Offline Vicus

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Re:Femminismo,matriarcato e potere femminile 3 COSE MOLTO DIFFERENTI
« Risposta #62 il: Luglio 22, 2016, 10:23:31 am »
Vicus, uomo di poca fede  :P :P :P, tu che osi dubitare della serità del poderoso studio del Dott. Fazer, sarai punito.
Verrai cancellato per irreperibilità dal Comune nel quale risiedi e iscritto per ricomparsa dal Comune di Domus De Maria (il nome già dice tutto), provincia di Cagliari, convivente in famiglia con Tzia Bissenta, 89 anni, 12 figli, inflessibile al punto che la signorina Rottermeier ti sembrerà un angelo al confronto.
E poi vediamo se ti accorgerai del matriarcato occulto sardo. :lol:
Ti prendo in parola, ma un solo testimone non basta e dovresti spiegarlo ad Alessandra, nata a Cagliari e all'epoca dei fatti di 24 anni :wub:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Rita

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Re:Femminismo,matriarcato e potere femminile 3 COSE MOLTO DIFFERENTI
« Risposta #63 il: Luglio 22, 2016, 10:37:27 am »
Scusami, ma non riesco a quotare, forse dipende dal browser:

"Blondet afferma con prove convincenti che il Sud era più prospero, aveva industrie e infrastrutture incipienti, e fu spogliato dalle élite del Nord per pagare i loro debiti bancari"


Che il Piemonte avesse forti debiti è verissimo, ma proprio perché aveva più infrastrutture  (pare che nel 1859 avesse la metà del chilometraggio ferroviario nazionale, a dispetto del fatto che era partita dopo, visto che il primo tratto di 7 chilometri è del Regno delel Due Sicilie). Per non parlare del fatto che le infrastrutture nel Nord hanno avuto un impulso statale mentre al Sud l'impulso era dato dall'industria privata.  D'altronde questi storici dovrebbero spiegare perché moltissimi al Sud insorsero contro i Borbone e/o accettarono il Risorgimento. Probabilmente perché il Regno delle Due Sicilie era una regione ricchissima se parliamo di bilancio del Regno,  ma latifondista, il che significa che moltissimi non godevano di questa ricchezza. Andiamo fuori tema e torneremmo alla complessità.. che è semplicemente il constatare come ci deve essere un terreno fertile per far crescere dei semi. Credo fosse questa la tesi di Pino Aprile.

Dopodiché mi taccio.. perché mi rendo conto che vi ho fatti andare off topic
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline Fazer

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Re:Femminismo,matriarcato e potere femminile 3 COSE MOLTO DIFFERENTI
« Risposta #64 il: Luglio 22, 2016, 11:04:39 am »
Ti prendo in parola, ma un solo testimone non basta e dovresti spiegarlo ad Alessandra, nata a Cagliari e all'epoca dei fatti di 24 anni :wub:

Aspe' che non ho capito.
Questa...Alessandra, che dice?
Solito patriarcato misogino plutopippopaperogamassonico immagino...
E ci mancherebbe.
Comunque, va bene lo stesso. Rimango unico testimone in attesa che la verità venga a galla.
Ma mi sembra tutto talmente palese che anche un cieco lo vedrebbe.
Un cieco che capisca di sud, ovviamente, non che ci sia stato da turista.
Io, sul piatto della bilancia, più che i miei quasi 50 anni vissuti qui e le testimonianze raccolte negli anni, riguardanti il presente e il  passato (nonni), non posso mettere.

Offline Vicus

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Re:Femminismo,matriarcato e potere femminile 3 COSE MOLTO DIFFERENTI
« Risposta #65 il: Luglio 22, 2016, 11:13:03 am »
Sempre Blondet parlava di confisca di raccolti o distruzione di mulini. Il brigantaggio fu una vera guerra civile e sembra provare che con l'unità d'Italia le cose al Sud peggiorarono. E' vero che c'era il latifondo, ma non la fame che venne dopo.
Jacques Ellul diceva che le insurrezioni sono generamente organizzate da élite con la promessa (che come nel caso del Sud spesso si rivela vana) di un miglioramento considerevole e immediato delle condizioni della popolazione. Federico Zeri, noto per la sua preparazione e libertà intellettuale, propendeva più per la tesi dell'occupazione che della liberazione.
Questo non smentisce quanto dici, i fenomeni storici non sono mai netti, e si possono interpretare in più modi. L'unità d'Italia si poteva far meglio (magari senza cedere Nizza :mad: e la Savoia) ma in sé è stato un fatto positivo.
Lo 'zavorramento' del Sud che dura ancor oggi meriterebbe più di una spiegazione, ed è secondo me motivato da questioni geopolitiche che vanno oltre gli affari interni italiani.
Aspe' che non ho capito.
Questa...Alessandra, che dice?
Alessandra non ha detto nulla, ma non era la matriarca sarda che ci si sarebbe aspettati. Quanto dici riguarda tutta la Sardegna (anche Cagliari, Sassari...?) Sardus Pater che dice? :shifty:
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Offline Fazer

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Re:Femminismo,matriarcato e potere femminile 3 COSE MOLTO DIFFERENTI
« Risposta #66 il: Luglio 22, 2016, 11:19:09 am »
Alessandra non ha detto nulla, ma non era la matriarca sarda che ci si sarebbe aspettati.

E dai vicus, mi prendi in giro?
A 24 anni?  :doh:
E Alessandra sarebbe la prova vivente del fatto che ciò che scrivo non corrisponde al vero?
Usando il tuo modo di ragionare, una testimone non basta: aspetto conferme ulteriori.
Ma va va...  ^_^
Quello che ho scritto riguarda tutta la Sardegna, eccetto le enclave venete di Arborea, genovesi di Carloforte, catalane di Alghero, sulle quali non so granchè.
Certamente, nelle zone interne, è ESATTAMENTE come dico io (anzi, so' stato buono, va...).
Poi, per quanto riguarda il resto del sud Italia, che parlino i residenti.
Ma in Sardegna, va ed è sempre andata come ho scritto. Garantito.

Offline Vicus

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Re:Femminismo,matriarcato e potere femminile 3 COSE MOLTO DIFFERENTI
« Risposta #67 il: Luglio 22, 2016, 11:23:06 am »
E dai vicus, mi prendi in giro?
A 24 anni?  :doh:
E Alessandra sarebbe la prova vivente del fatto che ciò che scrivo non corrisponde al vero?
Il carattere è quello, non diventano matriarche a 60 anni :lol: Ho conosciuto (come amiche) altre sarde in seguito, tutte di ottimo carattere, direi ideale se paragonate alle altre :doh:
Mi sono ingannato di rado sulle persone. Non metto in dubbio quanto dici, non conoscendo tra l'altro la realtà della Sardegna come residente. Sul resto del Sud so abbastanza e credo di non sbagliarmi.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Warlordmaniac

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Re:Femminismo,matriarcato e potere femminile 3 COSE MOLTO DIFFERENTI
« Risposta #68 il: Luglio 22, 2016, 11:43:54 am »
Salar, non ho capito come fai a dire che il matriarcato e il femminismo non c'entrano nulla tra loro. Eppure nella tua descrizione di matriarcato come governo delle donne non più fertili, hai chiaramente motivato il femminismo dell' oggettificazione del corpo femminile.

Online Frank

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Re:Femminismo,matriarcato e potere femminile 3 COSE MOLTO DIFFERENTI
« Risposta #69 il: Luglio 22, 2016, 12:00:25 pm »
E per essere chiari, la delinquenza non è un'invenzione di Cavour o Giolitti, anzi fatti recenti dimostrano che non è nemmeno un fenomeno italiano, essendo sorte "dal nulla" mafie un po' ovunque dove se ne sentiva la "necessità", per es. turca e cinese: esisteva quest'ultima prima della colonizzazione economica della Cina?

Vicus, io non sono un esperto di mafie, ma mi risulta che le origini della mafia cinese siano ben più antiche (ed anche ben precedenti a quelle della mafia italiana).
In merito riporto questo articolo che conservo da alcuni anni.

Citazione
La mafia cinese

di Domenico Airoma



Il nome Triade — che fa riferimento a tre concetti base del pensiero cinese tradizionale, il Cielo, la Terra e l’Uomo — è stato dato in Occidente a una società segreta, fondata in Cina nel secolo XVII con lo scopo di rovesciare la dinastia mancese Qing, e divenuta oggi un’organizzazione criminale, la cosiddetta mafia cinese, che ha le sue basi a Hong Kong e nell’isola di Taiwan, ma è diffusa — con ampie ramificazioni, le triadi — anche in Europa e negli Stati Uniti d’America. Le sue attività principali sono il traffico di droga, il gioco d’azzardo e lo sfruttamento della prostituzione.



1. Le origini

La storiografia più recente individua le origini delle triadi nella lotta che contrappone, nella seconda metà del secolo XVII, i sostenitori della dinastia Ming contro gli invasori Manciù — popolazione di origine tungusa, insediatasi nella regione poi chiamata Manciuria —, che conquistano il potere nel 1644. I partigiani della dinastia sconfitta si raccolgono in gran numero in una società segreta, fondata da monaci guerrieri, denominata Hong Mon — Hong era il nome di uno dei pretendenti al trono sostenuti dai partigiani dei Ming —, il cui motto è motto Fan Qing fu Ming!, "Abbattere i Qing e restaurare i Ming!". Il luogo d’incontro dei primi associati è il monastero buddista di Shaolin, nella provincia di Henan, dove s’insegnava una tecnica di combattimento a mani nude, il Kung-fu. Alla distruzione del monastero, compiuta nel 1674 dall’esercito mancese, sopravvivono solo cinque guerrieri, conosciuti nell’epica cinese come "le tigri di Shaolin", che si trasferiscono nella provincia meridionale dello Guangdong, fondando altrettante società, poi unificatesi in quella denominata Città della Pace Celeste, e codificando quel complesso rituale — mutuato dal taoismo e dal buddhismo e successivamente sempre più sincretistico — che ancor oggi viene osservato nelle triadi. La persecuzione da parte degl’imperatori mancesi, che nel 1717 mettono al bando anche il cristianesimo, non impedisce ai seguaci delle "tigri" di costituire numerose società segrete sull’impronta della Hong Mon; dall’unione di quest’ultima con la Società del Loto Bianco nasce la Triade, così chiamata per il triangolo, posto nell’ideogramma Hong, simboleggiante la relazione armoniosa fra la terra, il cielo e l’uomo.



2. La struttura organizzativa

L’organizzazione delle triadi — oggi come ieri — è di tipo piramidale e ogni gradino della scala gerarchica viene identificato con un numero, il cui significato simbolico è da rintracciarsi principalmente nella numerologia taoista: al vertice è la Testa del Drago o Signore della Montagna, San Chu, con il numero 489, seguito dal Vicario del Capo, Fu San Chu, dal Maestro d’incenso, Heung Chu, addetto al cerimoniale, dal Garante delle Alleanze, Mengzheng, e dal Guardiano del Vento, Sinfung, incaricato della sorveglianza interna, tutti contrassegnati dal numero 438; vengono quindi il Ventaglio di Carta Bianca, Pak Tsz Sin, investito dell’amministrazione delle finanze, 415, il Sandalo di Paglia, Cho Hai, deputato alla trasmissione delle informazioni, 432, il Guerriero del Polo Rosso, Hung Kwan, responsabile del settore militare e dell’amministrazione della giustizia interna, 426; infine, i membri ordinari, tutti identificati dal numero 49. L’affiliazione presuppone un giuramento che si articola in trentasei promesse, riassumibili nell’impegno di preservare la segretezza della triade, di prestare soccorso agli associati in pericolo, di rispettare i valori tradizionali, pena l’inflizione di pesanti sanzioni corporali, fino alla pena capitale per le trasgressioni più gravi.



3. Triadi, società e Partito Comunista Cinese

Le origini socio-politiche delle triadi spiegano la diffusione che tali società segrete hanno anche fra gli strati più umili della popolazione cinese, alimentando i tumulti che per quindici anni, dal 1851 al 1866, sconvolgono la Cina dei Manciù, fino alla repressione sanguinosa che determina il primo grande esodo verso i paesi vicini e negli Stati Uniti d’America. Qui giungono alcuni affiliati della Banda Verde di Shangai, costituendo nelle comunità cinesi di quel paese le Tongs, termine che nel dialetto cantonese significa "sala di riunione", sorte — secondo la giornalista Pina Cusano e l’investigatore Piero Innocenti — "per supplire alla mancanza di servizi sociali a disposizione e supporto dei compatrioti emigranti e per tutelare la propria cultura e le proprie tradizioni". La violenta persecuzione mancese non debella però le triadi: nel 1900 esse sostengono la rivolta contro gli stranieri, animata dai boxer, aderenti a una società segreta antimancese; nel 1911 appoggiano la detronizzazione dell’ultimo imperatore, il piccolo Pu Yi (1906-1967); quindi combattono a fianco del nazionalista Chiang Kai-shek (1887-1975) contro i comunisti di Mao Zedong (1893-1976), il quale — in uno scritto del 1926 — individua gli affiliati alle triadi in "contadini che erano stati privati delle loro terre ed in artigiani che avevano perso il proprio lavoro". La violenta repressione comunista determina la seconda grande diaspora: numerosi affiliati emigrano, costituendo triadi a Macao, a Singapore, in Birmania, in Thailandia, nelle Filippine, in Indonesia, ma soprattutto a Taiwan e a Hong Kong, dove vengono costituite la Bambù Uniti e la 14K, che si svilupperanno anche nei continenti americano ed europeo.

In Cina le Società Nere, come venivano chiamate le triadi nei rapporti della polizia comunista, si dedicano in prevalenza alla gestione dell’economia non pianificata, al traffico degli oppiacei — ormai diffusi in tutto il paese a seguito dell’introduzione operata dall’Inghilterra, che aveva imposto l’oppio indiano come forma di pagamento delle importazioni — e al commercio delle adolescenti "illegali", cioè partorite in violazione dei precetti di contenimento demografico imposti dal Partito Comunista Cinese.

Il progressivo arricchimento di tali organizzazioni è effetto soprattutto del traffico di eroina, nella versione della China White, che, per l’elevato grado di purezza e per le modalità di assunzione — per inalazione e per fumo — finirà per assorbire la quasi totalità del mercato statunitense. Ciò fornisce lo strumento ai nuovi ricchi per avviare una vasta opera di corruzione dei funzionari dell’apparato statale e dello stesso partito comunista. Pertanto, quest’ultimo, per evitare l’implosione che aveva posto fine al sistema imperiale sovietico, viene indotto a scegliere la coabitazione con le triadi, nelle quali, ormai dominate da un’assorbente vocazione criminale, perde progressivamente contenuto il richiamo ai princìpi tradizionali. L’8 aprile 1993, il ministro della Polizia cinese Tao Siju, annunciando che le autorità comuniste non intendevano decretare un’amnistia per gli studenti che avevano partecipato al movimento di Tienanmen, dichiara che il governo è lieto di "unirsi" alle triadi: "i membri delle Triadi — spiega il ministro — non sono tutti dei gangsters. Se essi sono dei buoni patrioti, se assicureranno la prosperità di Hong Kong, noi dobbiamo rispettarli". È la legalizzazione del rapporto di coabitazione governo-triadi, fondato sul riconoscimento dell’assoluto controllo delle Società Nere su Hong Kong e sulla sua economia, probabilmente ben presente anche alla Gran Bretagna nel momento in cui abbandona la città nel 1997. L’ufficializzazione delle triadi, secondo il giornalista francese Roger Faligot, è l’esito inevitabile della loro "penetrazione in tutte le sfere della vita economica e politica", sulla cui imponenza non è lecito aver dubbi, se si considera che lo stesso ministro della Giustizia cinese, Xiao Yang, in occasione della Conferenza Mondiale sulla Criminalità Organizzata Transnazionale, organizzata a Napoli, dall’ONU, l’Organizzazione delle Nazioni Unite, dal 21 al 23 novembre 1994, ammette la presenza sul territorio cinese di 150. 000 organizzazioni criminali, cui risultano collegati altri 600.000 gruppi di media importanza. Pertanto, la liberalizzazione voluta da Deng Xiaoping (1904-1997) avrebbe avuto l’effetto di consegnare l’economia della Cina ai corrotti e ai mafiosi. "La morale comunista di solidarietà e patriottismo, che aveva funzionato fino ai primi anni Settanta cadeva a pezzi — riferisce il giornalista Francesco Sisci—, ma non c’era niente con cui rimpiazzarla. La vecchia morale confuciana era sparita, e con essa il rispetto degli altri, degli anziani, del lavoro, della proprietà ... Non restava niente, solo l’imperativo categorico di Deng [...],"facai", arricchitevi".



4. L’internazionalizzazione delle triadi

Le comunità cinesi in America, in Australia e in Europa finiscono per essere tutte controllate dalle triadi, che disciplinano l’emigrazione clandestina dalla Cina verso gli altri continenti, fornendo documenti contraffatti, spesso di marinai legalmente espatriati, o utilizzando quelli di connazionali già emigrati, il cui decesso all’estero viene occultato. La tecnica di conquista del territorio, sperimentata in Inghilterra, in Olanda, in Canada, negli Stati Uniti d’America e recentemente anche in Francia, in Germania e in Italia, passa attraverso l’acquisizione di tutte le attività economiche del quartiere e la progressiva espulsione — indotta o coatta — dei residenti, fino alla costituzione di una vera e propria enclave, la così detta Chinatown, difficilmente penetrabile sia dalle forze dell’ordine sia dagli altri gruppi criminali. In questo modo, le Tongs hanno soppiantato Cosa Nostra sia nella gestione delle consuete attività criminose — la droga, la prostituzione e il gioco d’azzardo —, sia, e soprattutto, offrendo servizi assolutamente nuovi, quali il traffico di adolescenti e il commercio di organi per trapianti. Quest’ultima attività — secondo la denuncia del senatore americano John Kerry, democratico del Massachusetts — coinvolge direttamente le istituzioni governative cinesi, che negli ospedali pubblici fanno praticare gli espianti degli organi sui detenuti, anche politici, condannati a morte, per poi immetterli nel circuito occidentale tramite la rete delinquenziale delle triadi.

Pur essendo munite di un’organizzazione interna rigidamente gerarchica, non sono tuttavia emersi all’attenzione degl’investigatori stabili collegamenti federativi fra le varie triadi, né può dirsi fondatamente che esista un organismo di vertice, come la "cupola" siciliana di Cosa Nostra. Allo stato, vi sono differenze soltanto nella consistenza numerica degli affiliati e nell’ampiezza del raggio di azione criminale, che vedono prevalere fra le triadi il Grande Cerchio, la 14K e la Sun Ye On. La dimensione pulviscolare delle formazioni triadiche spiega anche il carattere localistico, e perciò transeunte, degli accordi con le altre organizzazioni criminali. Non è tuttavia escluso che, soprattutto per il ruolo sempre più egemone assunto da tali organizzazioni nella madrepatria, possa costituirsi un coordinamento centrale delle attività criminali e degl’investimenti legali delle triadi sparse nel mondo. Potendo contare su un flusso migratorio quantitativamente in crescita e geograficamente in espansione, e avendo da lungo tempo dimestichezza con il sistema sotterraneo di trasferimento di capitali creato per sfuggire ai controlli governativi, le triadi si sono trovate ad anticipare — in termini criminali — la globalizzazione economico-finanziaria, assumendo perciò un ruolo di leader nel panorama delle nuove mafie. La difficoltà di ottenere informazioni aggiornate sulle loro attività e sulla loro consistenza numerica, riconducibile al ferreo vincolo di segretezza che lega gli affiliati e alla scarsa visibilità degl’investimenti, non impedisce alle triadi di porsi al vertice delle organizzazioni mafiose per aderenti — stimati in diecimila solo in Europa —, giro d’affari e prospettive di diffusione, meritando da Faligot la definizione di "Impero invisibile".

tratto da i.d.e.s

Online Frank

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Re:Femminismo,matriarcato e potere femminile 3 COSE MOLTO DIFFERENTI
« Risposta #70 il: Luglio 22, 2016, 12:13:29 pm »
Già spiegato, Vicus: sono a casa, a recitare il ruolo delle vittime oppresse che non hanno voce in capitolo, che non contano nulla.
Psicotirannia, mi verrebbe da dire. Modellatrici occulte di coscienze e di personalità, clonatrici di cervelli.
Tutto deve essere "a loro immagine e somiglianza", che si tratti di altre donne, di uomini, di bestie o di piante.
Operano continue formattazioni a basso livello e reinstallazioni di malware.
Prima la famigghia, poi (forse) la giustizia, la legge.

Prima del 1860, mafia, clientelismo e corruzione erano dove sono oggi, identiche.
Ma non avevi Milena Gabanelli o il Gabibbo a mostrartele.

Non conosco la Sardegna: ma mi trovo più che d'accordo con te.

Offline Warlordmaniac

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Re:Femminismo,matriarcato e potere femminile 3 COSE MOLTO DIFFERENTI
« Risposta #71 il: Luglio 22, 2016, 12:20:57 pm »
D'altronde Crepet pochi giorni fa ha detto in diretta che "chiunque abbia assistito ad un processo di camorra sa benissimo che sono le donne che decidono tutto"

Offline Fazer

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Re:Femminismo,matriarcato e potere femminile 3 COSE MOLTO DIFFERENTI
« Risposta #72 il: Luglio 22, 2016, 12:26:14 pm »
Il carattere è quello, non diventano matriarche a 60 anni...

Ma che c'entra il carattere.
Si parla di un ruolo, che devi ricoprire pena una mutazione inaccettabile (per la loro mentalità) dell'assetto della società.
Poi, certo, di quali matriarche "moderne" stiamo parlando, se non hanno uno straccio di famiglia...
Oggi tiranneggiano al massimo il chiwawa e quell'idiota che se le è messe in casa... :doh:
Io mi riferisco a ciò che la Sardegna (e il sud Italia, IMHO), sono diventati causa matriarcato imperante nei secoli, vivo e vegeto fino a circa 30 anni fa, da allora (forse) in corso di sostituzione progressiva (e occulta, al punto da non notare differenze) col femminismo.

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Re:Chiamiamolo suocerato
« Risposta #73 il: Luglio 22, 2016, 12:27:47 pm »
A questo per sciogliere l'equivoco e dissociarmi da questi studiosi creerò un altro termine per definire la questione IL SUOCERATO,il terrifico potere della suocera,di fronte a ciò anche i più scettici si convinceranno.
Facile vedere l'uomo che mostra i muscoli e fa il duro,ma quando arriva la suocera a che valgono i suoi muscoli?

Sì, Salar, in molti casi è vero ciò che evidenzi, visto e considerato che tanti uomini son sottomessi a livello psico-emotivo; ma poi bisogna pure vedere con chi hanno a che fare queste suocere.  :cool2:
Ad esempio: una di queste suocere cosa potrebbe mai farti? Avrebbe potere su di te?
Io non credo e il motivo è semplicissimo: il tuo livello di consapevolezza è decisamente superiore a quello dell'uomo medio.
Idem per altri uomini che scrivono in questo forum.
Peraltro, quando un uomo è... "consapevole di essere consapevole",  :cool: può anche "mostrare" i muscoli alla suocera,  :cool2: eccome se può mostrarli, ma non per massacrarla di botte (sarebbe come sparare sulla croce rossa).
No, non ce n'è bisogno, perché le donne quando sanno di avere a che fare con uomini decisi e con  una forte personalità, si guardano bene dal passarsene con le parole.




Offline ReYkY

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Re:Femminismo,matriarcato e potere femminile 3 COSE MOLTO DIFFERENTI
« Risposta #74 il: Luglio 22, 2016, 12:40:03 pm »