Considero Fazer del tutto credibile, nei fatti che descrive e nell'interpretazione che ne dà. E' importante però, a mio avviso, sentire l'opinione di altri sardi (che penso sarà più o meno la stessa) perché più pareri permettono sempre di farsi un quadro più accurato.
Per esempio, Marmocchio dice che alle Cinque Terre vige il matriarcato come in Sicilia (nientemeno ). Non metto in dubbio le sue impressioni, ma le mie sono sostanzialmente diverse, da integrare con le sue. A meno di non pensare che in tutti questi anni non mi sia accorto di nulla, e che nella mia famiglia vigesse un matriarcato così invisibile da parere l'opposto: gli uomini prendevano le decisioni riguardanti la famiglia e il lavoro, magari suggerite dalle donne con trasmissioni notturne in codice
Anche Artemisia (che spero resti nella bella Liguria) ha più volte detto che i padri avevano autorità nella sua famiglia, quindi siamo almeno in due a non esserci accorti di niente
Alle Cinque Terre c'è un'immigrazione di ritorno, diversi giovani tornano a coltivare la terra (rilanciando l'agriturismo), per fortuna perché in caso contrario entro cinquant'anni questo magnifico territorio frutto di secoli di cure umane franerebbe.
Vicus, non mi sono spiegato : le mie non sono impressioni, io vivo nelle 5 terre da più di 20 anni e conosco i fatti personalmente.
Io non ho detto che alle cinque terre c'è un matriarcato come in Sicilia, anche perchè io non conosco il tipo di matriarcato siciliano, però è indubbio che, per es. le attività turistiche sono per lo più in mano a donne, e le attività turistiche sono il motore delle cinque terre. Del resto anche nel passato, gli uomini andavano a pescare e a vendere ci pensavano le donne.
Gli uomini, salvo rarissime eccezioni, NON tengono i cordoni della borsa.
Potrei fare nomi e cognomi.
Riguardo ai giovani che tornano alla terra, il tutto è legato a sovvenzioni e a l fatto che i turisti stranieri possono comprare certi prodotti a prezzi che sono fuori del mercato ordinario.
I limoni e le acciughe di Monterosso non avrebbero mercato se non fosse per americani, australiani, scandinavi, ecc, per cui è il turismo che muove tutto.
Riguardo al magnifico territorio del passato , Vicus, diciamo le cose come stanno : vita di stenti, a volte fame, a Riomaggiore vivevano nelle grotte e si sposavano tra parenti, non rari gli incesti con prole.
Prima la ferrovia e poi il turismo , hanno portato la ricchezza e nessun giovane sano di mente si rimetterebbe a spezzarsi la schiena nella pseudo agricoltura del tempo che fu, in un territorio apsro e povero, tantè che i romani imbarcavano tutto a Luni e da lì verso Genova o Marsiglia.
Ci sono uomini non vecchi che si vantano di prendere la fi.a dalla moglie quella volta che la prendono.
Brava gente , per carità, e ottimi muli da lavoro.
Ma muli, per l'appunto