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Presa di distanza

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Jason:
Non ho capito che vuoi dire. Il femminismo è indegno , senza logica e sleale ma intanto è ancora potente, non come fino a 10 anni fa ma è ancora potente, quindi l'antifemminismo esiste per questo.

Il fatto che anche la maggioranza degli uomini è femminista* basta e avanza per giustificare l'esistenza dell'antifemminismo.

*per femminista non si intende femminista solo militante, ma pure nei fatti. Se sostieni che il genere maschile è privilegiato, che non esistono le problematiche maschili, fa di te un femminista, pure se sostieni di non esserlo o di militarvi.

Ci sono molto uomini felici della convenzione di istanbul, e mi vieni a dire che l'antifemminismo non serve ?

Vicus:

--- Citazione da: Faust - Luglio 21, 2016, 08:17:19 am ---La cosa che dici dà da pensare...

--- Termina citazione ---
E cosa hai pensato?

giuspal:

--- Citazione da: Vicus - Luglio 21, 2016, 09:47:23 am ---E cosa hai pensato?

--- Termina citazione ---

Temo sia andato in loop  :rolleyes: scherzi a parte, voglio ringraziare Faust (o Fausta?) per avermi ricordato quanto gli antichi Greci ritenessero l'omosessualità "cosa buona e giusta" e quanto il femminismo sia "irrilevante" al punto da rendere ingiustificata l'esistenza di una QM. Lo ringrazio per aver in tutta onestà gettato la maschera e con il suo "coming-out" aver preso la distanza dalla QM. Spero non si senta offeso a questo punto circa la mia presa di distanza nei suoi confronti.

Vicus:
Sei qui da poco, ma scoprirai che ogni tanto (o meglio: molto spesso) arriva qualcuno su questo forum che si occupa di Questione Maschile e non di problematiche omo, che di punto in bianco rivolge un accorato appello per farci approvare i matrimoni gay. Si badi bene non l'"omofobia", la "discriminazione", proprio i matrimoni, che sono cruciali per traghettare l'umanità verso l'incubo del postumano.

Faust:
@Jason: però diciamo che, se venisse riconosciuto il mio "programma", uomini allevati secondo quei principii che in esso esprimo non potrebbero mai approvare qualcosa come la convenzione di Istanbul. Anzi, probabilmente ne riderebbero come di una cosa da matti. O almeno, così sembra.

@Vicus: ho pensato alla vita, alla morte, all'opposizione fra le due nella vita e nella cultura. Rispetto a questa faccenda resta il problema di come un determinato valore possa contribuire allo sviluppo della vita o all'esito della morte. Intendo dire: un uomo che decide - non di morire -, ma di andare incontro alla morte per la difesa della patria o anche solo per conquistare della terra o dei soldi in più, lo consideriamo un uomo poco vitale o contrario alla vita? Ovvero: il cacciatore non è vitale quanto il raccoglitore? Sulle nozze omo hai ragione, perché effettivamente non avevo preso in considerazione il fatto che un contratto matrimoniale per una coppia omosessuale è un'assurdità o una contraddizione in termini. Il matrimonio è un'istituzione che ha proprio lo scopo di allevare i figli: è il "compito della madre" che si fonda su quello del padre, cioè sul patrimonio. Un matrimonio omosessuale è, di conseguenza, un processo contro-vitale e contro-matrimoniale.

@giuspal: queste cose che ti avrei ricordato o stavano nella tua testa o le hai inventate, perché io non vi ho fatto riferimento. Il discorso in questione faceva riferimento al binomio femminismo-omosessualismo e più che prendere posizione in merito apriva un interrogativo sul fatto che in una società virile e non-femminista come quella greca antica l'omosessualità fosse stata più che presente e che quindi forse gli omosessuali di stampo femminista, quelli che si sentono donne dentro, non sono omosessuali, ma malati di femminismo. In questo senso sì, prendo una posizione, pericolosamente non-politicamente-corretta, ma che dal punto di vista psicologico può permettere di scardinare la "teoria del genere" in uno dei suoi elementi più corposi. Quanto all'irrilivenza del femminismo, anche qui hai frainteso ciò che ho scritto: il femminismo è irrilevante dal punto di vista scientifico, filosofico e culturale, (nel senso che non è degno di chiamarsi scienza, cultura, né tantomeno filosofia) - non come psicopatologia, rispetto alla quale si deve procedere con una cura; e infatti al paragrafo 24 riconosco una funzione fondamentale al mascolinismo (nomignolo francese della QM) che in quanto funzione curativa risulta pienamente giustificata.

Allora, finora mi avete indicato di modificare il paragrafo 48. In esso va soppressa la parte relativa ai matrimoni omosessuali perché il concetto si è rivelato auto-contraddittorio e contro-vitale. Per quanto riguarda la parte sulla poligamia poliginica cosa ne pensate?
Poi va modificato il paragrafo 19 e di esso va lasciata solo la frase: "consideriamo psicopatologica qualsiasi circostanza in cui un maschio sostiene di avere una "identità di genere femminile" ". Come conseguenza del paragrafo 15 e corollari.
Per quanto riguarda il paragrafo 25 ti chiedo, Vicus, di aiutarmi a decidere per la sua soppressione o per la sua modifica. Parlavamo della contrapposizione vita-morte ed io ho guardato al modello ancestrale del cacciatore o del guerriero, che andando incontro alla morte esprime la sua vitalità ed il suo contributo alla vita.

Al di là di questi paragrafi che ne pensate del resto dello scritto/programma ?

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