Dialoghi > Natura maschile e natura femminile

Intelligenza laterale etc.

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Vicus:
Secondo recenti scoperte, le donne hanno un corpo calloso (collegamento tra i due emisferi cerebrali) più sviluppato e ogni attività coinvolge l'intero cervello. Gli uomini invece utilizzano aree specifiche secondo i compiti che svolgono. Per questo gli uomini riescono ad essere particolarmente concentrati su una determinata attività, mentre le donne tendono a fare tutto insieme.

ilmarmocchio:
http://medicalhypotheses.blogspot.it/2009/05/do-elite-us-colleges-choose-personality.html

ho ritrovato il link allol studio sulla distribuzione del q.i in base al sesso

Frank:
Ne parlavano anche su uomini 3000.

http://questionemaschile.forumfree.it/?t=780616&st=15

--- Citazione ---Aggiungo dell'altro riguardo alle differenze intellettive esistenti fra i due sessi.

1) Il cervello maschile pesa in media un etto più di quello femminile e possiede (globalmente) circa quattro miliardi di neuroni in più. Tuttavia le femmine hanno una percentuale maggiore di connessioni dendritiche tra una cellula e l'altra, mentre negli uomini è più alta la percentuale dei tessuti destinati a collegare regioni lontane del cervello.

2) Il corpo calloso è - di norma - più sviluppato nelle femmine, che quindi possono trasferire più velocemente informazioni tra i due emisferi. In generale, negli uomini predomina l'uso dell'emisfero sinistro, mentre nelle donne c'è più "equilibrio" o una predominanza di quello destro.
Secondo alcuni scienziati, uomini con un corpo calloso pari a quello delle donne sarebbero i musicisti (o meglio, una parte di essi).

3) Una regione della corteccia, il lobo parietale inferiore, negli uomini è più grande del 5%.
Quest'area sembra fortemente correlata con le abilità matematiche, le relazioni spaziali e la percezione del tempo e della velocità. Del resto è un dato di fatto che la stragrande maggioranza dei geni matematici appartenga al sesso maschile (rapporto di 4 a 1).


4) Nelle donne due aree dei lobi frontale e parietale collegate al linguaggio hanno un volume maggiore: fino al 23% in più rispetto agli uomini.
--- Termina citazione ---

Frank:
Pure questo l'ho trovato su uomini 3000.


--- Citazione ---Se pesassimo dieci cervelli femminili e dieci cervelli maschili di individui della stessa età e dello stesso peso, in assenza di particolari malattie neurologiche (studio che è possibile solo post mortem), noteremmo una sensibile differenza statistica di peso a sfavore delle donne. Essa ci porterebbe a concludere che il sesso femminile "ha meno cervello" di quello maschile. Finora si è creduto che a una minore massa cerebrale corrispondesse una maggiore densità di cellule nervose in certe zone (ad esempio nella corteccia cerebrale) tale da compensare il minore volume dell'organo. Questa spiegazione ha soddisfatto entrambi i sessi e ci ha dato motivo di vivere in pace fino ad ora. Le cose non stanno più così da quando due neuroscienziati di due diversi istituti danesi (a Copenaghen e ad Aarhus) hanno utilizzato una nuova tecnica particolarmente fine di conteggio delle cellule chiamata stereologica. Essa permette di contare le cellule nervose dei diversi strati della corteccia cerebrale non solo trasversalmente o orizzontalmente al taglio come si faceva in precedenza ma da diversi angoli. Gli scienziati sono così riusciti a contare tutte le cellule, comprese quelle che sfuggivano ai conteggi precedenti. Pakkenberg e Jorgen, i due neuroistologhi (neurostereologhi) danesi, hanno utilizzato ben 94 cervelli dei due sessi deceduti in seguito a cause non neurologiche. Un'opera monumentale se si pensa che in uno strato solo della corteccia dello spessore di pochi millesimi di millimetro alloggiano milioni di cellule nervose. Innanzitutto il nuovo studio conferma il dato ben noto che il cervello degli uomini ha dimensioni maggiori di quello delle donne. La sorpresa viene però dal conteggio quando si trovò che i maschi avevano un 16% in più di neuroni corticali delle donne. Per dirla in modo più esatto si conta nel cervello maschile una media di 23 miliardi di cellule contro 19 miliardi in quello femminile. Non si trova invece alcuna differenza tra i due sessi per quanto riguarda la densità (impaccamento) delle cellule. Si tratta di una vera differenza di numero. Questi dati pubblicati il luglio scorso nel Journal of Comparative Neurology mandarono in crisi non tanto i circoli femministi quanto gli psicologi che si interessano di differenze di comportamento tra i due sessi. Secondo alcuni non si poteva spiegare la differenza di qualsiasi comportamento complesso nei termini di una variazione così vistosa di numero di neuroni. Altri psicologi non si trattennero dallo speculare che tali differenze potessero dipendere invece dal concentrarsi di popolazioni più ricche di cellule in quelle parti del cervello maschile devolute a speciali funzioni come il ragionamento cosiddetto "spaziale", che è più sviluppato negli uomini che nelle donne. Neppure questa spiegazione sembrò reggere ai risultati descritti nel lavoro dei danesi che dimostravano una distribuzione simile nelle varie parti del cervello dei sue sessi. La differenza era semplicemente numerica non di distribuzione. A questi dati anatomici molto interessanti manca un'osservazione più difficile da compiere, cioè il conteggio preciso del numero di connessioni tra cellula e cellula (dette sinapsi nervose). Il numero di sinapsi potrebbe essere diverso nei due sessi a favore delle femmine e tale da compensare il numero minore di cellule. Sono infatti le sinapsi a costituire gli elementi fondamentali della rete nervosa del cervello responsabile per la funzione (memoria, apprendimento e comportamento). Nell'attesa che arrivino questi risultati importanti possiamo già formulare qualche ipotesi? Non è vero ad esempio che ogni giorno nel nostro cervello vadano perduti milioni di cellule a causa dell'invecchiamento. Si sa ora che è la malattia, ad esempio l'Alzheimer, a far morire le cellule nervose ed a diminuire le sinapsi. Non la vecchiaia. Oltre i 75 anni di età tale malattia colpisce più le donne che gli uomini. Se le donne avessero in partenza meno neuroni degli uomini il danno sarebbe maggiore e più rapido il deterioramento. Per confortare le lettrici concludiamo affermando che non è solo il numero delle cellule nervose che conta, ma il grado di sviluppo dei circuiti nervosi che formano il cervello. Ezio Giacobini
--- Termina citazione ---

Frank:
Leggete questo articolo...

http://www.universita.it/oxford-studenti-maschi-migliori-delle-femmine/


--- Citazione --- 28 aprile 2014  / Maria Russo
A Oxford gli studenti hanno risultati migliori delle studentesse. Le ragazze accusano: “Impostazione troppo maschilista”

Da anni le classifiche sul rendimento scolastico e accademico segnalano come le studentesse siano mediamente più brave dei coetanei maschi. Non è così, però, a Oxford. Nella prestigiosa università britannica, infatti, i ragazzi surclassano letteralmente le ragazze e l’associazione delle studentesse parla di un’impostazione troppo maschilista dell’ateneo, che penalizza il gentil sesso.

Il “First class degree“, il voto di laurea più alto nel sistema universitario britannico è molto più difficile da ottenere per le femmine che non per i maschi. Nel 2013, secondo le statistiche dell’ateneo, nelle tre divisioni accademiche – humanities; mathematical, physical and life sciences; medical sciences – le ragazze che ce l’hanno fatta sono state il 5 per cento in meno dei ragazzi nelle discipline umanistiche, il 10 per cento in meno in scienze matematiche, fisiche e umane, e l’8 per cento in meno nelle scienze mediche.

Non ci sarebbe nulla di strano se gli studenti maschi fossero più bravi anche a livello nazionale, ma i dati generali segnalano, invece, che tra i due sessi non ci sono differenze degne di nota: nel 2013 nel complesso degli atenei britannici hanno ottenuto il “First class degree” il 18,3 per cento delle femmine e il 18,5 per cento dei ragazzi.

La discrepanza interessa solo Oxford ed è ancor più grave perché si tratta di un’istituzione d’eccellenza, alla quale solo gli studenti migliori riescono ad accedere. Considerando che da anni le statistiche relative al rendimento scolastico alle superiori mostrano un prevalere delle ragazze tra coloro che ottengono voti “A-level“ (il massimo), non si spiega il perché a Oxford le studentesse, nonostante l’impegno, non riescano ad emergere.

O forse sì. L’associazione delle studentesse di Oxford sostiene che l’impostazione dell’ateneo sia troppo maschilista. Durante gli esami e nelle tesi di laurea viene premiata maggiormente l’audacia e chi è più propenso a confutare teorie o a proporre una propria visione ottiene risultati migliori. L’essere “combattivi”, accusano le studentesse, è una caratteristica propria dei maschi, che Oxford incoraggia, valutando meno l’impegno delle femmine che, per natura, tendono a essere più scrupolose e rigorose e ad attenersi maggiormente a ciò che è scritto sui libri.
--- Termina citazione ---




--- Citazione --- Le ragazze accusano: “Impostazione troppo maschilista”

--- Termina citazione ---

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