Autore Topic: I limiti del malthusianesimo  (Letto 7167 volte)

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Offline giuspal

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Re:I limiti del malthusianesimo
« Risposta #15 il: Luglio 29, 2016, 16:29:38 pm »
Dai "limiti dello sviluppo" al malthusianesimo senza limiti. Questo è il vero nòcciolo della Questione Maschile, se non lo si comprende ci si disperde in rivoli inutili. Ma lasciamo parlare le benevole élite, arbitre dei nostri destini:

La società non ha alcuna convenienza a permettere ai degenerati di  riprodurre la loro specie”. Theodore Roosevelt, presidente USA (1901-1909), conquistatore di Cuba e delle Filippine, e perciò premio Nobel per la pace..

“Malthus è stato vendicato; la realtà finalmente conferma Malthus. Il Terzo Mondo è sovrappopolato, è un disastro economico, e non c’è  nessuna possibilità   che possano uscirne con una popolazione in così   veloce crescita. La nostra filosofia è: tornare al villaggio”.  Arne Schiotz, direttore del World Wildlife Found, 1984.

Una popolazione totale mondiale di 250-300 milioni, un calo del 95% degli attuali livelli, sarebbe l’ideale “. Ted Turner, fondatore di CNN, miliardario, alla rivista Audubon.

C’è un solo  motivo dietro tutta la nostra opera: dobbiamo ridurre i livelli di popolazione. O il governi la fanno a modo nostro, con metodi gentili e puliti, oppure si troveranno nel diastro che abbiamo in Salvador, in Iran o in Beirut. La popolazione è un problema politico. Quando la popolazione va’ fuori controllo, richiede un governo autoritario, anche fascismo, per ridurla. […] Per ridurre davvero la popolazione, rapidamente, devi spingere tutti i maschi a combattersi e  devi ammazzare un numero significativo di  femmine in età fertile. (…) Il modo più rapido di ridurre la popolazione è con la carestia., come in Africa, o  tramite epidemie come la Peste Nera”.  Thomas Ferguson, Dipartimento di Stato, Ufficio di Affari Demografici. Tale ufficio fu creato nel 1975 da  Henry Kissinger, allora segretario di Stato.

“Nella ricerca di un nuovo nemico comune che ci unisse, ci venne l’idea che poteva servire a tale compito l’ inquinamento, la minaccia del riscaldamento globale, la scarsità d’acqua, la carestia e simili ….Ma designando queste cose come il nemico, cadiamo nella trappola di scambiare i sintomi per le cause. Tutti questi pericoli sono causati dall’intervento umano […] Il vero nemico, quindi,  è  il genere umano in sé”. Alexander King e Bertrand Schneider, rispettivamente fondatore e segretario del Club di Roma (The First Global Revolution, 1991, pagine 104-105).

“Il cancro è moltiplicazione incontrollata di cellule; l’esplosione demografica è incontrollata moltiplicazione di gente […] Dobbiamo trasferire i nostri sforzi dal trattamento dei sintomi all’asportazione del cancro. Questa operazione esigerà decisioni apparentemente brutali”. Paul Ehrlich,  entomologo specialista in lepidotteri, Stanford University. E’ noto per la sua previsione  dettata nel 1968: “ La battaglia per alimentare tutta l’umanità è persa. Negli anni 1970 il mondo subirà carestie – centinaia di milioni di persone stanno per morire di fame. »

“Per stabilizzare la popolazione mondiale, dobbiamo eliminare 350 mila persone al giorno. E’ cosa orribile a dirsi, ma è altrettanto orribile non dirlo”. Jacques Cousteau, subacqueo e allora (1991)   “ambasciatore”  dell’UNESCO.

“Noi umani siamo diventati   una malattia,  un uman-vaiolo”.  Dave Foreman, Sierra Club, fondatore di Earth First.

“Dobbiamo parlare più chiaramente di sessualità, contraccezione, aborto, di valoriche controllino la popolazione, perché la crisi ecologica è, in sostanza, la crisi della popolazione.  Taglia la popolazione del 90% non resterà più abbastanza gente per fare un grave danno ecologico”.  Mikhail Gorbacev (la Russia è un paese  depopolato da 70 di bolscevismo; ma allora il Segretario del PCUS voleva farsi accettare come mondialista).
“Serve un pericolo oscuro. Reale o pubblicizzato…”

“Oggi, l’America sarebbe indignata se  truppe ONU entrassero a Los Angeles per riportare l’ordine. Domani  ne sarà grata! Questo è specialmente vero se  viene loro detto che esiste un pericolo esterno, oscuro, reale oppure pubblicizzato, che minacciasse la nostra stessa esistenza.  Allora tutti i popoli del mondo imploreranno che li si liberi da quel male.  La sola cosa che l’uomo teme è l’ignoto. Quando gli sarà presentato questo scenario,   rinuncerà volontariamente ai diritti  per la garanzia del benessere che sarà donato loro dal Governo Mondiale”. Henry Kissinger alla conferenza Bilderberg di Evian, Francia,  1991.

“Lo spopolamento deve essere avere la più alta priorità nella nostra politica estera verso il Terzo Mondo, perché l’economia Usa richiederà grandi e crescenti quantità di minerali dall’estero, specie dai paesi sottosviluppati.      […]  La popolazione mondiale deve essere ridotta del 50%”.  Henry Kissinger.

(http://larouchepub.com/eiw/public/1981/eirv08n10-19810310/eirv08n10-19810310_028-the_haig_kissinger_depopulation.pdf)

Siamo sul  limite di una trasformazione globale. Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è la giusta ‘grande crisi’ e le nazioni  accetteranno il Nuovo Ordine Mondiale”. David Rockefeller.

In Sudamerica, il governo del Perù   gira porta a porta a far pressione sulle donne perché si facciano sterilizzare, ed è finanziato dalle tasse dei  contribuenti americani per farlo”.  Mark Earley, del Christian Post (27 ottobre 2008).

Guerra e carestia non   fanno il lavoro.  Invece,   un’epidemia fornisce il modo più efficiente e  veloce   per uccidere i miliardi che devono morire se si  vuol risolvere la crisi demografica. L’Aids non è un assassino efficiente,  è troppo lento. Il mio candidato preferito per l’eliminazione del 90%  della popolazione mondiale è l’Ebola diffuso per via aerea, che è insieme altamente letale e uccide in giorni, non in anni….Sapete, anche l’influenza aviaria è buona. Per ogni sopravvissuto, ne  seppelliremo nove”. Professor Eric Pianka, ecologista evolutivo (sic) dell’università del Texas, esperto di lucertole,  a margine di una conferenza sul controllo demografico, 2-4 marzo 2006.

“L’attuale vasta sovrappopolazione,  oggi molto superiore alla capacità del mondo di sopportarla, non può essere affrontata  con future riduzioni   della natalità attraverso contraccezione, aborto, sterilizzazione, ma deve essere affrontata oggi con la riduzione del numero di persone oggi esistenti. Questo va fatto con qualunque mezzo necessario”.   ECO-92 EARTH CHARTER, iniziativa per le Nazioni Unite.

“Al Regime Planetario   si dovrà assegnare la responsabilità di determinare l’optimum di popolazione  per il mondo e per ogni sua regione, e di arbitrare la quota delle varie nazioni nei loro limiti regionali. Il controllo della popolazione può rimanere compito di ogni governo, ma il Regime dovrà avere il potere di  far rispettare coattivamente i limiti accordati”.  John P. Holdren, tecnologo del MIT, nominato da Obama suo consigliere speciale per scienza e tecnologia (2009).

[Questa è davvero incredibile:]
“Nessuno entrerà nel Nuovo Ordine Mondiale se non s’impegnerà a  venerare Lucifero. Nessuno entrerà nella Nuova Era se non chi prenderà una iniziazione Luciferina”.  David Spangler, direttore del Planetary Institute sotto l’egida delle Nazioni Unite.


“La specie umana si va evolvendo  verso un modello unico, le differenze tra uomo  e donna si attenuano, gli organi di riproduzione si atrofizzano.  Questo, unito al fatto che tra fecondazione artificiale e clonazione, il sesso non è più l’unica via per procreare, finirà col privare del tutto l’atto sessuale del suo fine riproduttivo.  Il sesso  resterà solo come gesto d’affetto,   dunque non sarà più così importante se sceglieremo di praticarlo con un partner del nostro stesso sesso”. Umberto Veronesi, “Il Riformatore”, 18 agosto 2007.

“Confetti arcobaleno per tutti!”. Monica Cirinnà, 21 luglio 2016.

E poi ci dicono che il diavolo e l'inferno non esistono. E tutti costoro che seminano questa cultura di morte in che altro modo potremmo definirli se non servi di Satana?  :sick:
"SANTO DIO! PERCHE' SI BEFFANO COSI' DELLA GENTE?" (Enrico V)

"Poca osservazione e molto ragionamento conducono all'errore. Molta osservazione e poco ragionamento conducono alla verità" (Alexis Carrel)

Offline Sardus_Pater

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Re:I limiti del malthusianesimo
« Risposta #16 il: Luglio 29, 2016, 16:52:38 pm »
Jacques Cousteau mi è sceso giù, con quella sua :cry: .

Comunque è vero che ormai siamo in troppi sulla faccia del pianeta e gli effetti causati da un ecosistema che non riesce più a sostenere il peso di milardi di persone e collassa sarebbero ben più terribili di molte politiche malthusiane che si stanno vedendo negli ultimi decenni. Qual è il punto di equilibrio, vien da domandarsi?
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline Vicus

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Re:I limiti del malthusianesimo
« Risposta #17 il: Luglio 29, 2016, 18:12:40 pm »
Se ricordo bene l'aumento di CO2 è compensato con un aumento della nuvolosità (meno sole=meno caldo), purtroppo non ho tempo per discuterne in modo più approfondito.
Sono dell'idea che, effetto serra o no, lo sterminio o la limitazione coatta della popolazione non siano positivi.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Frank

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Re:I limiti del malthusianesimo
« Risposta #18 il: Luglio 29, 2016, 19:05:55 pm »
La novità rispetto al passato è che questi vogliono sterminarci tutti. Non so se siete favorevoli, visto che la popolazione è in aumento. :lol:

Quindi anche io e te stiamo per morire, Vicus?  :cool:
Sterminare "tutti" significa sterminare oltre sette miliardi di persone e quindi anche se stessi e i propri familiari...
Ti pare un' ipotesi plausibile?

Offline Vicus

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Re:I limiti del malthusianesimo
« Risposta #19 il: Luglio 29, 2016, 19:46:23 pm »
Quindi anche io e te stiamo per morire, Vicus?  :cool:
Sterminare "tutti" significa sterminare oltre sette miliardi di persone e quindi anche se stessi e i propri familiari...
Ti pare un' ipotesi plausibile?
Hai letto le dichiarazioni ufficiali di personalità di rilievo: ridurre la popolazione esistente del 95%. Se son fole, tanto meglio.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Jason

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Re:I limiti del malthusianesimo
« Risposta #20 il: Luglio 29, 2016, 20:16:18 pm »
Quindi anche io e te stiamo per morire, Vicus?  :cool:
Sterminare "tutti" significa sterminare oltre sette miliardi di persone e quindi anche se stessi e i propri familiari...
Ti pare un' ipotesi plausibile?

Decisamente plausibile .
Chi manovra dai piani alti non applicherà mai quello che opera sulle loro famiglie .
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

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Re:I limiti del malthusianesimo
« Risposta #21 il: Luglio 29, 2016, 22:51:04 pm »
Comunque l'oggetto del topic non è la sovrappopolazione, né l'effetto serra, ma il programma di riduzione (ovvero sterminio) di gran parte della popolazione esistente, élite escluse che non penso avrebbero problemi a porre in essere le misure necessarie a non restare coinvolte.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline nonmorto

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Re:I limiti del malthusianesimo
« Risposta #22 il: Luglio 30, 2016, 00:38:20 am »
https://en.wikipedia.org/wiki/Family_planning_in_India

L'india ha raggiunto ottimi risultati, ha dimezzato in poco tempo le nascite di bambini, più che altro facendo studiare le donne. Le donne che studiano fanno meno figli.

Il programma di sterilizzazione forzata invece ha fallito.

I programmi di sterminio "gentili" tipo il femminismo ottengono risultati migliori e senza rivolte della popolazione, credo che il trend sia questo. Credo che ormai i metodi di sterminio forzato che si usavano un tempo non servano più.

Al limite si potrà usare qualche epidemia nei casi di emergenza.

Online Jason

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Re:I limiti del malthusianesimo
« Risposta #23 il: Luglio 30, 2016, 01:03:04 am »
Il discorso é che , oltre al fatto che la sovrappopolazione é una bufala *, anche se fosse le elité non hanno alcun diritto a nessun programma di controllo demografico, cruento o meno. Capite che questi usano la scusa della sovrappopolazione, in realtâ vogliono meno persone piú facilmente controllabili.

*ne siamo molti. Ok. Ci sono paesi ad alta densitá abitativa, ok . Ma che siamo in numero tale da essere un problema per il pianeta, no .


Ne nascono molti, ma ne muoiono altrettanti.
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Re:I limiti del malthusianesimo
« Risposta #24 il: Luglio 30, 2016, 01:12:01 am »
https://en.wikipedia.org/wiki/Family_planning_in_India

L'india ha raggiunto ottimi risultati, ha dimezzato in poco tempo le nascite di bambini, più che altro facendo studiare le donne. Le donne che studiano fanno meno figli.

Il programma di sterilizzazione forzata invece ha fallito.

I programmi di sterminio "gentili" tipo il femminismo ottengono risultati migliori e senza rivolte della popolazione, credo che il trend sia questo. Credo che ormai i metodi di sterminio forzato che si usavano un tempo non servano più.

Al limite si potrà usare qualche epidemia nei casi di emergenza.
"Studio" femminile e femminismo hanno ottenuto buoni risultati da noi. Così buoni che in pochi decenni gli italiani non esisteranno più, ma sembrano tuttora indifferenti se non contenti all'idea di estinguersi come popolo: magari per la nobile causa della sovrappopolazione, uno dei tanti argomenti che insieme a femminismo, divorzio e "soli è bello" lavora in direzione della sterilità e dell'estinzione (selettiva) della specie umana.
« Ultima modifica: Luglio 30, 2016, 02:04:21 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline giacca

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Re:I limiti del malthusianesimo
« Risposta #25 il: Luglio 30, 2016, 08:00:46 am »
A me pare che siano le risorse che diminuiscono. La desertificazione umana o anche dell'etnia italiana non avviene in così poco tempo. Il problema è che fuori continuano a filiare in modo irresponsabile anche perché ci sono delle religioni totalitarie.

Online Frank

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Re:I limiti del malthusianesimo
« Risposta #26 il: Luglio 30, 2016, 08:18:04 am »
Decisamente plausibile .
Chi manovra dai piani alti non applicherà mai quello che opera sulle loro famiglie .

No, non è per niente plausibile.
Questa è una teoria tipica dei complottisti.
Ho un amico, fissato con "le scie chimiche",  :doh: che dice le stesse cose.

Per quanto mi riguarda non condivido assolutamente nulla di tutto ciò
Pace.

Online Frank

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Re:I limiti del malthusianesimo
« Risposta #27 il: Luglio 30, 2016, 08:20:06 am »
Il discorso é che , oltre al fatto che la sovrappopolazione é una bufala *,

E' una bufala secondo te; nei fatti non lo è.

Comunque non credo abbia molto senso continuare a discutere di tali argomenti, tanto voi resterete delle vostre opinioni, ed io delle mie.

Online Frank

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Re:I limiti del malthusianesimo
« Risposta #28 il: Luglio 30, 2016, 08:25:12 am »
Hai letto le dichiarazioni ufficiali di personalità di rilievo: ridurre la popolazione esistente del 95%. Se son fole, tanto meglio.

Ti rendi conto dell'enormità di simili dichiarazioni?
Il 95% ?
Questa è roba da fantascienza, salvo guerre nucleari su larga scala.

Online Frank

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Re:I limiti del malthusianesimo
« Risposta #29 il: Luglio 30, 2016, 08:30:03 am »
"Studio" femminile e femminismo hanno ottenuto buoni risultati da noi. Così buoni che in pochi decenni gli italiani non esisteranno più, ma sembrano tuttora indifferenti se non contenti all'idea di estinguersi come popolo:

Vicus, gli italiani, al pari di altri popoli europei, non sono né contenti né scontenti di scomparire tra qualche decennio come popolo: semplicemente devono sopravvivere quotidianamente e non si interessano di certe questioni (eccezioni a parte).

Peraltro un giorno scomparirà tutta l'umanità e non solo gli italiani o gli biondi scandinavi.