L’accondiscendenza nei confronti delle donne ha avuto in Occidente effetti deleteri innanzitutto per la donna stessa in quanto è foriero di un sentimento di abbandono e smarrimento.
Non lasciatevi ingannare da ciò che possa dire o non dire una donna poiché essa non sa che farsene dell’acquiescenza nei suoi confronti e di tutte le miriadi di disquisizioni filosofiche ma è istintivamente attratta da tutto ciò che è duro e forte mentre al contrario disprezza nel proprio intimo il debole e si tranquillizza soltanto nel momento in cui incontra una forza bruta che la faccia sentire protetta ed al sicuro.
Naturalmente ciò vale anche per il suo rapporto con la società in cui vive, che sia dominante il giudaismo, il capitalismo, il marxismo, il femminismo o l’islamismo vale lo stesso, “Arbeit Macht Frei” è scritto sul cancello di Auschwitz, “Il lavoro ti rende libera” dice oggi il femminismo alle donne poco importa se il potere dominante sia pienamente consapevole che dispone della sua vita e della sua libertà di essere umano riducendola a schiava coatta per poi ritrovarsi a 60 anni con un pugno di mosche in mano e la prospettiva futura di essere “libera” soltanto di ricorrere eventualmente all’eutanasia, alla donna sfugge completamente dalla mente l’errore del sistema attuale in cui vive e gli effetti che ne derivano sulla sua stessa vita poiché lei non vede che le evidenze estrinseche che le sono imposte con forza dallo status quo dominante ed alla quale la donna si sottomette volentieri.