Scusa, CLUBBER, ma di preciso cosa intendi quando scrivi che "tutti gli uomini sono veri uomini a prescindere" ?
Trattasi di una semplice domamda, dovuta al fatto che per me maschi si nasce, ma uomini lo si diventa, se lo si diventa.
E spesso molti non lo diventano.
(Il discorso vale anche per le donne.)
Intendo che un doppiogiochista,un corrotto,uno sleale e un succube sono uomini,nel loro caso "uomini di merda".
Poi c'è gente onesta,leale,che non abbassa la testa di fronte ai soprusi anche quelli sono uomini,in questo caso uomini che io stimo.
Capisco quello che intendi perché il senso che gli si attribuisce nel linguaggio comune è quello.
Però è mia opinione che il termine "uomo vero" sia riconducibile ad una certa mentalità femminista e contemporaneamente cavalleresca (nel senso di cavalier servente la donzella non di guerriero a cavallo) che prevedono entrambi che sia l'uomo e solo l'Uomo a dover "dimostrare" qualcosa,a dimostrare la sua autenticità sopportando con stoicismo sofferenze e sacrifici,non deve mai abbattersi,mai mostrare debolezze,riuscire nel lavoro,essere forte fisicamente,non farsi mettere i piedi in testa da nessuno,essere ammirato dalle donne,un buon padre,un marito premuroso,deve comprendere la compagna e sacrificarsi per lei e anche cedere il posto alle signore,beccarsi uno schiaffo da una donna ma non restituirlo perché un vero uomo non picchia le signore e altre stronzate del genere.
Mentre la società l'unica cosa che richiede alla donna per essere VERA è di depilarsi,non ruttare e non tenere i capelli corti.
Troppo facile cosi, grazie al cazzo.
Ecco perché odio il termine "uomo vero".
Se poi tu usi il termine OK.
Ma personalmente a me non piace usarlo e sentirlo per tutti i motivi che ti ho esposto.