Autore Topic: C'è anche un femminismo decente?!  (Letto 17775 volte)

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Re:C'è anche un femminismo decente?!
« Risposta #60 il: Agosto 11, 2016, 00:38:41 am »
Allora,non sono d'accordo.
Non solo sostengo che in quel periodo storico la tesi secondo la quale la donna  era sfruttata e l'uomo era lo sfruttatore è totalmente errata...non solo...io sostengo la tesi opposta ovvero era l'uomo sfruttato e la donna parassitava il superiore sacrificio maschile.
Le realtà lavorative di allora andavano fondamentalmente divise in due grosse realtà:quella rurale e quella industriale(parlo come mangio e quindi Campagna e Fabbrica)
In entrambi i casi ,sia in Campagna sia in Fabbrica, i lavori più massacranti e logoranti erano destinati all'uomo(cosa ancora verissima tutt'oggi)
Le morti sul lavoro erano per la stragrande maggioranza, ieri come oggi,maschili.
Oltre a ciò in parecchie famiglie(non in tutte) era unicamente il marito a lavorare e a spaccarsi la schiena mentre alla donna rimaneva la più leggera incombenza di casalinga.
Per il discorso "diritto al voto" sono d'accordo,però trovo inaccettabile che il femminismo abbia rivendicato una partecipazione attiva dal punto di vista politico ma non abbia combattuto per avere il diritto/dovere di farsi esplodere gli arti quando il proprio stato andava in guerra.
Trovo veramente ipocrita pretendere di essere parte attiva nello Stato ma quando quello stesso stato richiede un sacrificio attivo  quello debba rimanere esclusiva incombenza maschile.
Quindi classico atteggiamento subdolo già agli albori del femminismo:rivendicare uguaglianza dove fa comodo ma continuare a tenersi stretti stretti i privilegi di appartenere al sesso bisognoso di protezione.
Ritengo che la Questione Maschile debba tendere alla risoluzione di due problematiche:una è il femminismo che è storicamente recente e la seconda e' il costrutto sociale storicamente vecchissimo che l'uomo debba sacrificarsi e che la donna vada protetta .
Tra l'altro ritengo che la seconda problematica abbia contribuito tantissimo alla prima.
Infatti penso che se tutti gli uomini smettessero di avere atteggiamenti protettivi verso le donne e quindi smettessero di metterle su un piedistallo la Questione Maschile sarebbe bella che risolta e il femminismo spento per sempre.
Questo è il mio pensiero Red.
Ti faccio notare che per la seconda volta di fila hai fatto presente di risponderti in una certa maniera perché se no avresti chiuso la discussione(che tra l'altro hai iniziato tu replicando ad un mio commento) per evitare fraintendimenti ti dico che a me fa piacere discutere con te ma non elemosino le attenzioni di nessuno quindi evita di ripetere in continuazione che tronchi la conversazione, è abbastanza fastidioso(se vuoi parlare da pari a pari con me ne ho gran piacere,se vuoi metterti su un piano superiore al mio sono io che passo e chiudo)
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Offline Vicus

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Re:C'è anche un femminismo decente?!
« Risposta #61 il: Agosto 11, 2016, 00:56:12 am »
Il femminismo cominciò sin dagli albori a spaccare secolari equilibri sociali. Ne parlò già Chesterton (è nota la sua battuta sul lavoro femminile) e poi Wyndham Lewis sin dagli anni '20.
La partecipazione politica delle donne trasforma la cosa pubblica in un asilo d'infanzia e oblitera la democrazia spostando il potere dal popolo ad oligarchie non elette. Peggio, il Parlamento snatura le donne o comunque porta al paradossale esito di farle andare contro famiglia e vita: le leggi su aborto e divorzio sono state promosse in più nazioni principalmente da donne. Con buona pace del potere femminile ecologico e pacifista.
Infine, come ha detto giustamente Clubber, il femminismo crea ulteriori squilibri sociali, per cui le donne diventano esseri impunibili, immuni da qualsiasi fatica, rischio e responsabilità, che campano in buona parte sul lavoro sempre più schiavista degli uomini e all'occorrenza li mandano in guerra al posto loro.
« Ultima modifica: Agosto 11, 2016, 03:16:09 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline giacca

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Re:C'è anche un femminismo decente
« Risposta #62 il: Agosto 11, 2016, 08:43:28 am »
Stai attento al termine VERO UOMO.
È un termine che odio,tutti gli uomini sono "veri" uomini a prescindere da tutto.
Così come ogni donna è una "vera" donna a prescindere.
Poi puoi essere un uomo codardo,onesto,sleale,zerbino,forte,debole,coraggioso,ricco o povero ma sempre un uomo rimani.
L'ho sempre detto.

Offline giacca

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Re:C'è anche un femminismo decente
« Risposta #63 il: Agosto 11, 2016, 08:48:39 am »
Indovinello, tratto da una storia semivera   :P :lol: . Ci sono due donne di fronte a voi , che chiameremo Tizia e Caia

Caia è sposata da 9 anni con due figli , faceva un lavoro da impiegata , ma sfortunatamente a causa di un problema con l'azienda (non per colpa dei titolari ma per colpa della solita burocrazia oppressiva all'italiana) ha perso il lavoro . Il marito è un artigiano di basso livello , a causa di gravi problemi si è visto ridurre drasticamente i guadagni . Nonostante tutto tirano avanti alla grande . Caia è una donna che spesso si arrabbia coi "pargoletti" , non esita a rimproverare , a volte sculaccia se serve, ma sempre molto umanamente e con amore . Caia a volte a tavola fa battute sugli uomini , ma ritiene importanti in un rapporto  la fedeltà, il rispetto del marito come marito e padre dei suoi figli , l'essere "attivi" e ovviamente l'intesa sessuale .

Tizia si sta per sposare . Donna normalissima, di buona famiglia . Si dichiara assolutamente non femminista, anzi "io amo gli uomini" . In passato però, quando il rapporto col ragazzo entrò in crisi (per fortuna tutto risolto), si concesse una scappatella col suo vicino di casa che va sempre in palestra , si vede dai superbicipiti e dal tartarugone . Tizia litigò perchè , parlando di futuro matrimonio, il suo ragazzo voleva sposarsi solo in Chiesa per sua fede, mentre lei , si è credente ma quello che conta è registrarsi in comune per "tutelare i figli in futuro"  . Tizia ritiene importante in un matrimonio che ci sia amore , stop . Poi è vero che l'amore non dura in eterno come pure il matrimonio, ma per suo carattere lei giura assolutamente amore eterno al suo ragazzo perchè lei è "diversa dalle altre" .


L'indovinello è : Tizia e Caia ( specificare) sono rispettivamente donne fedeli , donne femministe o nessuna delle due opzioni ?
Mi pare meglio la prima. La seconda ha trovato il tempo e il modo per tradire.

Online Frank

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Re:C'è anche un femminismo decente?!
« Risposta #64 il: Agosto 11, 2016, 12:33:38 pm »
La partecipazione politica delle donne trasforma la cosa pubblica in un asilo d'infanzia e oblitera la democrazia spostando il potere dal popolo ad oligarchie non elette.

Questo è più che sicuro.

Offline Jason

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Re:C'è anche un femminismo decente?!
« Risposta #65 il: Agosto 11, 2016, 12:51:31 pm »
Citazione
Comunque sia, che lo vogliate comprendere o meno: se pubblico come titolo "C'è anche un femminismo decente" e poi nel post metto un articolo su una che si dichiara femminista e dice "evviva gli uomini", mi sembra chiaro che da parte mia di "femminista" non è stato espresso nulla e che al limite si tratta di una svista o un errore. Poi fate come vi pare.

Visto che l'ho detto diverse volte , lo ripeto perchè è un elemento cruciale della QM .

Non significa nulla che questa signora ha scritto "evviva gli uomini" . Una può pure dire evviva gli uomini, ma se nei fatti crede al mito dell'oppressione maschile secolare e dei privilegi maschili, se ritiene giusto abbandonare il marito perchè "non prova più nulla per lui" , o se giustifica sempre le violenze commesse da una donna contro un uomo , è' femminista . Stop.
Può dichiarare quello che vuole, ma conta la sua ideologia .

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Offline Jason

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Re:C'è anche un femminismo decente?!
« Risposta #66 il: Agosto 11, 2016, 13:00:46 pm »
Citazione
Per quanto riguarda il fondatore di "Antifemist Italia", (il vecchio utente Jocker), già ne discussi a suo tempo della stessa questione.
Per lui il femminismo sta tutto nello stesso calderone, per me no. Dopo molte discussioni a  riguardo, rimanemmo ognuno della stessa opinione di prima.
Ma io inviterei ognuno a documentarsi ed a farsi una propria idea. ma per questo, almeno qualche libro bisogna leggerlo.

http://www.avoiceformen.com/series/unknown-history-of-misandry/ideology-of-hate-feminism-in-1972/

Non è solo antifeminist italia a sostenere che non esiste un femminismo buono, come vedi . Leggi anche qui . Femminista di inizio '900 eh, quindi di certo non moderna
https://antifemminismoitalia.wordpress.com/2014/11/13/211/

Citazione
Se tu pensi che invece erano uguali i due femminismi, allora deduco che sei per negare il voto alle donne e per schiavizzarle (per legge) sul lavoro.
Questo tipo di ragionamenti non portano per nulla bene alla QM, secondo me.

Le donne non potevano votare ? Ne sei sicuro ?

Citazione
Diritto di Voto alle donne: falsificazioni storiche femministe.

La propaganda femminista ha fatto credere alla gente che in passato(oltre che nel presente) gli uomini "opprimevano" le donne, impedendo loro per millenni, tra le altre cose di istruirsi e di votare. Ovviamente tutto questo è falso in quanto il diritto all' istruzione e al voto è recentissimo tanto per gli uomini quanto per le donne.

Soffermiamoci sulla questione del Diritto di Voto.

Come detto prima tale diritto è recente, e incominciò ad acquisirsi solo verso fine '1800 con le trasformazioni delle allora monarchie assolute in monarchie costituzionali. Ma fu solo a partire dall' inizio del '1900 che si realizzò il diritto di voto per tutti, cioè il Suffragio Universale.

In Italia tale diritto universale incominciò a delinearsi nel 1912( con Giolitti) e per rendersi completo e definitivo solo nel 1919, cioè il suffragio universale maschile, in forza del quale quindi potevano votare solo gli uomini maggiorenni che avevano svolto l' obbligo di leva(all' epoca era molto pesante, infatti durava 5 anni), obbligo dal quale le donne erano per loro fortuna esentate, e difatti le femministe dell' epoca si guardavano bene dal chiedere l' estensione di tale pesante obbligo anche alle donne, e pur tuttavia chiedevano che il diritto di voto si estendesse anche alle donne senza che quest' ultime, contrariamente agli uomini, dovessero sottostare a tale obbligo.

Fu così che nel 1946 in Italia anche le donne acquisirono il diritto di voto senza dover sottostare all' obbligo del servizio militare, contrariamente agli uomini i quali invece se volevano usufruire di tale diritto erano obbligati a dover svolgere il servizio militare pena la perdita di tale diritto oltre che il carcere per renitenza o diserzione. Quindi in barba alla tanto urlata "discriminazione contro le donne", le donne in questo senso usufruivano di un trattamento agevolato rispetto agli uomini.

Tirando le somme, anzi le differenze, il periodo di tempo, in Italia, in cui le donne non hanno potuto votare è stato di appena 27 anni, quindi ben poca cosa rispetto ai "secoli e secoli" e "millenni" fatti credere alla gente dalla propaganda femminista e dai Media. Tra l'altro a questi 27 anni dobbiamo togliere anche il periodo del regime fascista(1925-1943, dal 1922 al 1925 si votava ancora) e quello dell' occupazione dell' Italia da parte delle forze straniere(1943-1946), durante i quali periodi ovviamente anche gli uomini non votavano. Quindi questo arco di tempo si restringe ancora di più.

Situazione non molto diversa negli altri paesi europei.

Come vedete, quindi, nel corso dei secoli, le donne non hanno subito nessuna discriminazione rispetto agli uomini.

Essere donna non ha mai impedito ad una donna di essere Sovrana a capo di un Regno o addirittura di un Impero, e questo già nell' epoca antica, ad esempio Cleopatra. E nella seconda metà del '1800 una donna, la regina Vittoria, era difatti a capo di mezzo mondo, in quanto l' Impero Britannico si estendeva in vaste parti del mondo extraeuropeo. E oggi(2013) una donna, Angela Merkel, è, di fatto, capo dell' Europa(la Germania è il paese che più influenza le politiche dell' UE).

Il Femminismo, quindi, non ha ragione alcuna d'esistere, nè oggi nè in passato, perchè si fonda sulla falsificazione della Storia e della realtà, facendo uso del Potere(culturale,politico, mediatico e giudiziario).

https://antifemminismoitalia.wordpress.com/2015/09/12/352/

Red, per favore, evitiamo sta polveriera del presunto "femminismo buono" e delle donne che erano le sole discriminate .
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Re:C'è anche un femminismo decente?!
« Risposta #67 il: Agosto 11, 2016, 13:38:22 pm »
Red, per favore, evitiamo sta polveriera del presunto "femminismo buono" e delle donne che erano le sole discriminate .
...Io rimango comunque della mia idea; peraltro non ho parlato di femminismo buono e di donne sole discriminate, ma di femminismo spiegabile, in parte comprensibile, che però ha fatto il suo tempo e si è trasformato completamente nella seconda ondata. Hai letto quello che ho scritto, no!?  ;)
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Re:C'è anche un femminismo decente?!
« Risposta #68 il: Agosto 11, 2016, 13:45:38 pm »
Visto che l'ho detto diverse volte , lo ripeto perchè è un elemento cruciale della QM .

Non significa nulla che questa signora ha scritto "evviva gli uomini" . Una può pure dire evviva gli uomini, ma se nei fatti crede al mito dell'oppressione maschile secolare e dei privilegi maschili, se ritiene giusto abbandonare il marito perchè "non prova più nulla per lui" , o se giustifica sempre le violenze commesse da una donna contro un uomo , è' femminista . Stop.
Può dichiarare quello che vuole, ma conta la sua ideologia .
Assolutamente d'accordo con quello che scrivi...a chiacchiere son tutte buone ma sono una massa di ipocrite e non possono non esserlo in quanto lo stesso femminismo è fondato sull'ipocrisia e la menzogna.
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Re:C'è anche un femminismo decente?!
« Risposta #69 il: Agosto 11, 2016, 13:57:33 pm »
Red penso che Jason abbia letto bene quello che hai scritto,il problema è che non ti sbilanci a prendere una posizione netta.
Ecco perché precedentemente ti ho chiesto di chiarire il tuo pensiero
Non hai parlato di femminismo "buono" ma allo stesso tempo neanche di un femminismo "cattivo",dici che era tutto sommato comprensibile e che avanzavano delle pretese giuste...quindi? Puoi, per amore della conversazione senza filtri e censure, dire se ritieni il femminismo originario giusto o ingiusto?
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Offline Red-

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Re:C'è anche un femminismo decente?!
« Risposta #70 il: Agosto 11, 2016, 14:20:13 pm »
Allora,non sono d'accordo.
Non solo sostengo che in quel periodo storico la tesi secondo la quale la donna  era sfruttata e l'uomo era lo sfruttatore è totalmente errata...non solo...io sostengo la tesi opposta ovvero era l'uomo sfruttato e la donna parassitava il superiore sacrificio maschile.
Le realtà lavorative di allora andavano fondamentalmente divise in due grosse realtà:quella rurale e quella industriale(parlo come mangio e quindi Campagna e Fabbrica)
In entrambi i casi ,sia in Campagna sia in Fabbrica, i lavori più massacranti e logoranti erano destinati all'uomo(cosa ancora verissima tutt'oggi)
Le morti sul lavoro erano per la stragrande maggioranza, ieri come oggi,maschili. ...
Tutto vero, a proposito sono illuminanti i libri di Farrell.
Ma Farrel ha spiegato (mirabilmente) un fenomno, poi al fenomeno bisogna dare un senso, bispogna interpretarlo.
Quale sarebbe l'interpretazione tua del suddetto fenomeno? Qual'è l'approdo, il senso e la conclusione del ragionamento? Cosa bisogna dedurre, cosa bisogna fare?

Io posso spiegarti qual'è la mia, di interpretazione.
E' che le femminstre in genere, ma in maniera molto più pesante quelle della seconda ondata (da Elvira Banotti in poi), non hanno considerato le diversità, hanno pensato che rondini e cavalli fossero uguali, ed hanno lavorato in quel senso.
Uomini e donne non sono uguali, invece, e la vittoria di uno non è la vittoria dell'altra; viceversa, la vittoria di una non è la vittoria dell'altro e le loro soddisfazioni sono diverse.
Così sono emersi pensieri aberranti, ad esempio che così come all'uomo non piace ricevere il pene, non sarebbe piaciuto nemmeno alla donna. Pensieri aberranti, ripeto, perversi ed assurdi, ma che pian piano hanno pervaso le menti del popolo italiano.
Ancora oggi e persino qui, ogni tanto si sentono discorsi basati su tale teoria. La donna è un uomo con la vagina, secondo i più, ed anche qui si è letto qualcosa del genere.

Cosa è successo, in realtà, nel corso della storia? E' successo che la situazione storica e l'ambiente determinava i ruoli dei due sessi, (a parte eccezioni), che sono già per natura diversi. Così se si doveva vivere di caccia, a cacciare ci andavano gli uomini -perchè più adatti- e a tutto il corollario per vivere ci pensavano le donne. (cioè facevano da mangiare, accudivano le abitazioni, i figli piccoli, etc, etc, etc). Ovvio che ciò aveva i suoi pro e i suoi contro. Ma veva i suoi pro e contro anche andare a caccia.
Se oggi scoppiasse una guerra (speriamo di no), le donne tornerebbero a curare la casa e gli uomini andrebbero di nuovo in guerra. Gli uomini morirebbero, le donne sarebbero sfruttate da chi produce bombe e quel che serve per vivere.
Finita la guerra, gli uomini sopravvissuti tornerebbero, le donne rimaste a casa chiederebbero di non essere più sfuttate e in taluni casi, secondo loro, maltrattate. Punto. nulla di nuovo sotto al sole.
Chi ha più meriti, il maschile che è morto in guerra, il femminile che si è fatto sfruttare?
Non so, in ultimo, forse la domanda è balzana e non ha una vera risposta. E' il mondo che va così, ma è pure importante capirlo.
-Come già detto molte volte, io oggi rifiuterei di andare in guerra, così come la donna rifiuta di fare la sua parte, io vorrei rifiutare di fare la mia. Ma tanto è inutile. (per fortuna ho passato l'età per combattere). -

Cambiate le condizioni quindi, non più indispensabili per i lavori di corollario, le donne hanno chiesto quel che hanno chiesto.
Fino ad un certo punto è ok. Oltre un certo punto si sono rese non solo ridicole, ma decisamente dannose, perverse, deviate, fuori di testa. Tuttavia sostenute da tutti i media e dai poteri forti.
Quale il motivo di tutto ciò?
Io ho la mia idea, ma noto che la gente non ci vuole credere e non ci crede. (hai voglia e cantà... dice una vecchia canzone)
In realtà utilizzando la semplice logica deduttiva e mettendo insieme anche solo parte degli innumerevoli indizi, si dovrebbe capire perchè le donne ad un certo punto hanno voluto a tutti i costi diventare uomini, sostenute in questo da tutti i media e dai cd "poteri forti".
(peraltro di recente ci hanno provato anche nei paesi islamici, ma le hanno bastonate; anche in Russia non è andata bene; gli africani hanno detto che il femminismo non è nella loro cultura e non se ne parla. Della Cina non saprei.)

Tornando alle origini del femminismo in America, anche lì si nota che c'è di mezzo l'eugenetica, anche lì si dice che il problema è che siamo in troppi.
Altro, ennesimo, indizio. Ma tanto è inutile.La gente non crede.
Si preferisce insultare, arrabbiarsi, far casino in maniera scomposta; inutile.
Per me l'unica speranza sta nella consapevolezza, la consapevolezza di quel che è accaduto ed accade realmente.
« Ultima modifica: Agosto 11, 2016, 14:36:30 pm da Red- »
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Offline giuspal

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Re:C'è anche un femminismo decente?!
« Risposta #71 il: Agosto 11, 2016, 14:34:44 pm »
Ripeto: Il Femminismo, come il Nazismo, il Fascismo, il Comunismo e tutti gli altri fott…ssimi "ismi" sono nati sempre travestiti da "buone intenzioni" ma la malvagità distruttiva l'hanno sempre avuta dentro fin dal principio.

Nel loro hardware è sempre stato connaturato il processore Bastard Inside e il loro software è stato sviluppato appositamente pieno di falle nelle righe di codice.
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Offline CLUBBER

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Re:C'è anche un femminismo decente?!
« Risposta #72 il: Agosto 11, 2016, 14:41:22 pm »
Tutto vero, a proposito sono illuminanti i libri di Farrell.
Ma Farrel ha spiegato (mirabilmente) un fenomno, poi al fenomeno bisogna dare un senso, bispogna interpretarlo.
Quale sarebbe l'interpretazione tua del suddetto fenomeno? Qual'è l'approdo, il senso e la conclusione del ragionamento? Cosa bisogna dedurre, cosa bisogna fare?

Io posso spiegarti qual'è la mia, di interpretazione.
E' che le femminstre in genere, ma in maniera molto più pesante quelle della seconda ondata (da Elvira Banotti in poi), non hanno considerato le diversità, hanno pensato che rondini e cavalli fossero uguali, ed hanno lavorato in quel senso.
Uomini e donne non sono uguali, invece, e la vittoria di uno non è la vittoria dell'altra; viceversa, la vittoria di una non è la vittoria dell'altro e le loro soddisfazioni sono diverse.
Così sono emersi pensieri aberranti, ad esempio che così come all'uomo non piace ricevere il pene, non sarebbe piaciuto nemmeno alla donna. Pensieri aberranti, ripeto, perversi ed assurdi, ma che pian piano hanno pervaso le menti del popolo italiano.
Ancora oggi e persino qui, ogni tanto si sentono discorsi basati su tale teoria. La donna è un uomo con la vagina, secondo i più, ed anche qui si è letto qualcosa del genere.

Cosa è successo, in realtà, nel corso della storia? E' successo che la situazione storica e l'ambiente determinava i ruoli dei due sessi, (a parte eccezioni), che sono già per natura diversi. Così se si doveva vivere di caccia, a cacciare ci andavano gli uomini -perchè più adatti- e a tutto il corollario per vivere ci pensavano le donne. (cioè facevano da mangiare, accudivano le abitazioni, i figli piccoli, etc, etc, etc). Ovvio che ciò aveva i suoi pro e i suoi contro. Ma veva i suoi pro e contro anche andare a caccia.
Se oggi scoppiasse una guerra (speriamo di no), le donne tornerebbero a curare la casa e gli uomini andrebbero di nuovo in guerra. Gli uomini morirebbero, le donne sarebbero sfruttate da chi produce bombe e quel che serve per vivere.
Finita la guerra, gli uomini sopravvissuti tornerebbero, le donne rimaste a casa chiederebbero di non essere più sfuttate e in taluni casi, secondo loro, maltrattate. Punto. nulla di nuovo sotto al sole.
Chi ha più meriti, il maschile che è morto in guerra, il femminile che si è fatto sfruttare?
Non so, in ultimo, forse la domanda è balzana e non ha una vera risposta. E' il mondo che va così, ma è pure importante capirlo.
-Come già detto molte volte, io oggi rifiuterei di andare in guerra, così come la donna rifiuta di fare la sua parte, io vorrei rifiutare di fare la mia. Ma tanto è inutile. (per fortuna ho passato l'età per combattere). -

Cambiate le condizioni quindi, non più indispensabili per i lavori di corollario, le donne hanno chiesto quel che hanno chiesto.
Fino ad un certo punto è ok. Oltre un certo punto si sono rese non solo ridicole, ma decisamente dannose, perverse, deviate, fuori di testa.
Quale il motivo di tutto ciò?
Io ho la mia idea, ma noto che la gente non ci vuole credere e non ci crede. (hai voglia e cantà... dice una vecchia canzone)
In realtà utilizzando la semplice logica deduttiva e mettendo insieme anche solo parte degli innumerevoli indizi, si dovrebbe capire perchè le donne ad un certo punto hanno voluto a tutti i costi diventare uomini, sostenute in questo da tutti i media e dai cd "poteri forti".
(peraltro di recente ci hanno provato anche nei paesi islamici, ma le hanno bastonate; anche in Russia non è andata bene)

Tornando alle origini del femminismo in America, anche lì si nota che c'è di mezzo l'eugenetica, anche lì si dice che il problema è che siamo in troppi.
Altro, ennesimo, indizio. Ma tanto è inutile.La gente non crede.
Si preferisce insultare, arrabbiarsi, far casino in maniera scomposta; inutile.
Per me l'unica speranza sta nella consapevolezza, la consapevolezza di quel che è accaduto ed accade realmente.
Red,scusa eh.
Ma io ancora non ho capito se tratte le somme ritieni giusto o no il femminismo degli albori.
La risposta è SI o NO,poi puoi dire le motivazioni.
Non può esserci un dialogo costruttivo se una delle due parti sceglie di non schierarsi apertamente.
Forse vuoi dirmi che sei dubbioso sulla legittimità o meno del primo femminismo e che quindi non puoi prendere una decisione netta?è legittimo e intellettualmente corretto non prendere una posizione se il quadro non è chiaro però dillo"non ho abbastanza elementi per valutare con obbiettività il primo movimento femminista"
Dal canto mio io una valutazione in base alle mie conoscenze e ai miei ragionamenti l'ho fatta...e quindi la mia opinione senza tergiversare è"il primo femminismo è merda come tutte le sue varianti moderne"
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Re:C'è anche un femminismo decente?!
« Risposta #73 il: Agosto 11, 2016, 14:47:32 pm »
Ripeto: Il Femminismo, come il Nazismo, il Fascismo, il Comunismo e tutti gli altri fott…ssimi "ismi" sono nati sempre travestiti da "buone intenzioni" ma la malvagità distruttiva l'hanno sempre avuta dentro fin dal principio.

Nel loro hardware è sempre stato connaturato il processore Bastard Inside e il loro software è stato sviluppato appositamente pieno di falle nelle righe di codice.
A tal proposito, come ho già detto altre volte,ho sempre notato delle affinità tra Nazismo e Femminismo,non solo dal punto di vista ideologico ma anche nell'utilizzo subdolo della propaganda.
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Re:C'è anche un femminismo decente?!
« Risposta #74 il: Agosto 11, 2016, 14:49:37 pm »
La risposta è SI o NO,poi puoi dire le motivazioni.

Mi ricorda qualcosa… ah, sì: "il vostro parlare sia: Sì, sì, no, no; tutto ciò che va oltre questo, viene dal maligno." (Matteo 5,37)
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