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La superdonna onnivincente e rappresentativa ha fatto FLOP

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Vicus:
Giornata di un'atleta vs. giornata di una studentessa:

//www.youtube.com/watch?v=3m29MQ-qPfg

Frank:
Un particolare che la dice lunga, è quello relativo al fatto che nessun atleta italiano ha fatto paragoni con le atlete italiane, parlando di maggiore determinazione maschile, più grinta e tenacia degli uomini, superiorità maschile, etc.
A situazione invertita sarebbe scoppiato il finimondo mediatico, le femmine sarebbero state portate alle stelle e gli uomini gettati nelle stalle.
Non si sarebbe parlato di vittorie dell'Italia, bensì di vittorie delle donne italiane contro gli uomini italiani, nonostante le varie competizioni sportive siano divise in base al sesso, per ovvi motivi.

https://www.questionemaschile.org/forum/index.php/topic,13706.msg158579.html#msg158579

--- Citazione ---Flavia Pennetta - 16 dicembre 2011
Francesca, le donne italiane del tennis negli ultimi anni hanno dimostrato di essere molto più forti degli uomini: come te lo spieghi?

"Sono certa che gli uomini sapranno tornare a farsi valere molto presto, ma noi donne siamo state molto più competitive e determinate di loro: in campo non guardiamo in faccia nessuno e vogliamo vincere. Noi atlete italiane abbiamo dimostrato di avere una marcia in più, perché siamo state competitive, grintose e determinate e abbiamo saputo lavorare con una costanza invidiabile, puntando a degli obiettivi alti".
--- Termina citazione ---


--- Citazione ---Antonietta Di Martino - 24 marzo 2011
http://www.ilsussidiario.net/News/Calcio-e-altri-Sport/2011/3/24/ATLETICA-Antonietta-Di-Martino-esclusiva-punto-ai-Mondiali-ma-sogno-Londra/161402/
E' un momento felice dello sport italiano femminile. Con tanti nomi e tante stelle, dalla Pellegrini alle ragazze della scherma, a Tania Cagnotto...

Le donne stanno dando lustro allo sport azzurro e il motivo è che siamo più cocciute e più determinate degli uomini: così si raccolgono risultati importanti.
--- Termina citazione ---

Inoltre, molte atlete avrebbero dedicato le vittorie ai rispettivi settori femminili (Testa docet...) e alle donne in genere.
Questo tanto per evidenziare ulteriormente la bassezza morale, l'invidia e i complessi di inferiorità femminili.


https://www.questionemaschile.org/forum/index.php/topic,13706.msg158580.html#msg158580

--- Citazione ---Donne: il fattore X del sesso forte
By Redazione AS - In Dalla Redazione - 25 gennaio 2016
Se le malattie attecchiscono meno, è anche grazie al loro bagaglio genetico
Che l’inizio millennio avesse rovesciato cliché consolidatisi nei secoli era piuttosto evidente. Che stesse montando una marea rosa, pronta a prendere le redini del mondo economico, sociale e persino politico, anche.

Ora, però, la parola definitiva l’ha messa la scienza: il vero sesso forte sono le donne. Stando a quanto riporta uno studio pubblicato fa sulla rivista scientifica BioEssays le donne sono in grado di resistere meglio alle malattie e al cancro, e sono in possesso di un sistema di “back up” per combattere le malattie.
Insomma, sono più forti. E il segreto  è custodito nel microRNA, i piccoli ceppi di RNA che contengono informazioni per la sintesi delle proteine. Gli scienziati hanno osservato il loro ruolo sul cromosoma “X”, maggiormente presente nelle donne. Le funzioni di molti tipi di micro RNA restano sconosciute, ma alcuni filamenti hanno funzioni importanti nella lotta all’immunità e al cancro. E mentre i maschi hanno un cromosoma X e uno Y, le femmine ne hanno due X. Ecco perché, secondo il dottor Claude Libert dell’Università di Gand, in Belgio, che ha condotto lo studio, se le donne sono maggiormente in grado di resistere a traumi e infezioni, vivendo più a lungo, è “grazie al cromosoma X”. L’imprinting genetico, dunque, dà un indubbio vantaggio immunologico alle donne.

E non è l’unico, se è vero che pochi mesi fa un gruppo di scienziati ha scoperto che addirittura respirano meglio ad altre quote. L’altra metà del cielo risente meno dei problemi legati alla carenza d’ossigeno cui si va incontro in alta montagna. A documentarlo sono i dati raccolti durante una spedizione di due mesi sull’Himalaya, in cui un gruppo di camici bianchi in versione alpinista ha monitorato una cinquantina di persone a oltre 5 mila metri di altezza. Scoprendo che mentre gli uomini andavano in affanno, le donne resistevano molto meglio.
Del resto, che qualcosa fosse cambiato se ne erano accorti in molti, se è vero che molti sondaggi pubblicati negli ultimi tempi hanno tutti evidenziato la stessa tendenza: tenaci, determinate, creative, intraprendenti, le donne battono gli uomini. Una ricerca recente condotta da Telesurvey, ad esempio, ha rivelato che alla domanda su quale dei due sessi possa essere considerato il più forte, il 43 per cento del campione ha risposto scegliendo quello femminile. Soltanto il 22 per cento quello maschile, mentre per il 34 per cento dipende dalle situazioni.
Agli intervistati sono state elencate caratteristiche rilevanti, come coraggio, intelligenza e indipendenza. È stato chiesto loro se ciascuna di queste qualità fosse più attribuibile all’uomo, alla donna o a entrambi in eguale misura. Dalle riposte è emersa pertanto la figura di una donna che, rispetto all’uomo, è più forte, determinata e capace di affrontare gli imprevisti. Nonostante ciò, un’alta percentuale di intervistati (il 72 per cento) ritiene tuttavia che la società italiana sia ancora maschilista.
Eppure, altre indagini ancora segnalano che il sorpasso potrebbe non essere così lontano. E rivelano che le donne sembrano più al passo con i tempi: più tolleranti rispetto alle diversità, che si tratti di coppie di fatto o unioni omosessuali; rampanti sul lavoro, ma senza troppi isterismi e volontà sfrenata di fare carriera; perfino atletiche e animate da un nuovo spirito agonistico specie tra le nuove generazioni. Prova ne sia il fatto che lo sport italiano, ultimamente, è colorato quasi solo di rosa: da Federica Pellegrini a Valentina Vezzali, da Flavia Pennetta a Josefa Idem.
Arcidonna, l’associazione impegnata per le pari opportunità, ha fotografato il prototipo della donna: battagliere e schierate non solo per la difesa dei propri diritti ma anche contro ogni discriminazione. Addirittura trasgressive e più disinibite dei maschi. Più inclini ad accogliere senza traumi le novità. Più restie a farsi travolgere dai pregiudizi. Più pronte ad adattarsi al cambiamento. E allora, per gran parte delle donne le coppie di fatto sono famiglie come le altre, cui vanno riconosciuti gli stessi diritti. Compreso quello di adottare un bambino. Quanto all’omosessualità, per oltre il 50 è una tendenza naturale. Al contrario, la maggior parte degli uomini la giudica innaturale, addirittura una malattia.
Insomma, pochi anni sembrano aver spazzato via decenni di consuetudini e luoghi comuni. E oggi le donne sono istruite, forti, determinate, a volte pure “mascolinizzate”. Sembrano aver preso in mano le leve di comando, occupando sempre più spesso ruoli di potere che prima erano loro preclusi. Come è successo? Semplice, e sono ancora una volta gli studi e le statistiche a confortare il comune sentire: le donne sono più portate nello studio, a scuola ottengono risultati migliori rispetto ai loro coetanei maschi e studiano più a lungo. Il numero di laureate ha ormai superato quello dei laureati, e lo stesso vale per gli iscritti all’università.
--- Termina citazione ---


Questa tesi mi faceva già ridere cinque anni fa; oggi mi fa proprio scompisciare.


--- Citazione ---E non è l’unico, se è vero che pochi mesi fa un gruppo di scienziati ha scoperto che addirittura respirano meglio ad altre quote. L’altra metà del cielo risente meno dei problemi legati alla carenza d’ossigeno cui si va incontro in alta montagna.
--- Termina citazione ---

Frank:
Per non dimenticare...

https://www.questionemaschile.org/forum/index.php/topic,13706.msg158591.html#msg158591


--- Citazione ---https://clasworks.wordpress.com/2009/12/20/belle-brave-e-non-mammone-perche-vincono-solo-le-donne/
Quote
BELLE, BRAVE E NON MAMMONE. PERCHÉ VINCONO SOLO LE DONNE
Pubblicato il dicembre 20, 2009
di Claudia Faggioni

Se lo avessero saputo, i greci le avrebbero autorizzate a gareggiare. Invece di lasciarle nel talamo, avrebbero potuto mandarle ad Olimpia, e forse avrebbero fatto meglio. In Italia è così che sta andando: le donne vincono, molto più degli uomini. Ultimo, in ordine di tempo, il successo delle ragazze della pallavolo. Dopo il titolo europeo in Polonia, l’oro ai Giochi del Mediterraneo e alle Universiadi, e la qualificazione ai Mondiali del 2010, le azzurre hanno alzato la coppa della Grand Champions Cup (la Coppa dei Campioni) battendo in quattro set il Giappone. Eleonora Lo Bianco (il capitano) e compagne hanno sconfitto la Thailandia, la Corea del Sud, la Repubblica Dominicana e le campionesse olimpiche del Brasile. «Ho a disposizione una squadra eccezionale, ragazze pronte a qualsiasi sacrificio per questa maglia. Sono delle grandi giocatrici, ma anche delle grandi persone» ha detto Massimo Barbolini che le ha guidate in questo 2009 straordinario.  Loro che, coalizzatesi, hanno ottenuto l’allontanamento dell’allenatore Marco Bonitta, perché non lo volevano.

Hanno deciso e si sono fatte valere. Come a smentire la convinzione che le donne in genere non siano famose per la loro solidarietà. Troppa competizione, troppa invidia – nello sport come nella vita nemiche dello spirito di squadra. Forse, ma ultimamente qualcosa è cambiato.  Sono cambiate, e con loro anche la loro visione del mondo. Il gioco di squadra adesso lo sanno fare benissimo. Non solo nel volley. Flavia (Pennetta), Francesca (Schiavone), Roberta (Vinci) e Sara (Errani) giocano a tennis, da sole, quasi tutto l’anno. Ognuna con i suoi risultati, ognuna con la sua vita. Ogni tanto si ritrovano, si uniscono per giocare insieme la Fed Cup. Ed è lì che danno il meglio.  L’unione fa la forza, la squadra è come un giocatore in più, un valore aggiunto. E allora arrivano i successi, le medaglie, le coppe. Ultima la Coppa Davis femminile, poco più di una settimana fa. E l’Italia è finita in vetta alla classifica mondiale. I colleghi uomini che fanno? Ci sono, qualche volta raggiungono dei risultati, ma il nostro n.1 Andreas Seppi è solo n. 49 del mondo. Insomma a vincere, vincere davvero, non ci riescono.

Non è solo il tennis, non è solo il volley, succede in sempre più discipline, quasi tutte. Le Olimpiadi passano e il numero delle donne si avvicina a quello degli uomini partecipanti. Per Londra 2012, in termini di medaglie, è prevista la possibilità di un sorpasso, come ha più volte ripetuto felice il ministro delle Pari opportunità Mara Carfagna. Vincenti nella scherma, nel nuoto, nel ciclismo, ora aspettiamo i risultati della valanga rosa di sci con, tra le altre, la promessa dello slalom Chiara Costazza.  C’è la ginnasta Vanessa Ferrari, prima azzurra a vincere un mondiale, le cicliste Tatiana Guderzo e Noemi Cantele, la canoista Josefa Idem… E la conquista rosa anche del golf, con la 26enne Diana Luna, prima italiana della storia a qualificarsi per la Solheim Cup. C’è Valentina Vezzali, prima schermitrice al mondo ad essersi aggiudicata tre medaglie d’oro olimpiche consecutive e cinque titoli mondiali, che mentre ottiene medaglie e titoli, fa da quattro anni la mamma di Pietro.  E continuerà fino a Londra, quando avrà 38 anni. Poi, forse, smetterà. Ha partecipato a Ballando con le stelle, intanto la sua collega Margherita Granbassi era al fianco di Santoro ad Annozero.

Vanno in tv, si divertono, tra una gara e l’altra. Flavia Pennetta sfila alla settimana della moda di Milano, Federica Pellegrini scrive un libro. Poi tornano a gareggiare, e vincono. La Pellegrini, si sa, ha vinto tutto e ha riscritto la storia del nuoto: la pagina più recente ai mondiali di Roma dell’estate scorsa, insieme con la rivale/ non rivale Alessia Filippi. Federica ha perso la sua guida, il ct Alberto Castagnetti, mancato lo scorso ottobre. «Ho pensato di smettere» ha detto, ma poi ha raggiunto il terzo tempo mondiale stagionale a Viareggio nei 200 stile libero, qualche giorno fa. Perché le donne in Italia vincono molto più degli uomini? «Perché siamo più determinate, se decidiamo una cosa prima o poi la otteniamo» dicono Pennetta e Schiavone. «E poi gli uomini sono mammoni, non si staccano dalle famiglie». Eccoci qua, il risvolto è nuovo, il problema no.

(pubblicato martedì 17 novembre 2009 sul “Riformista”)
--- Termina citazione ---



https://www.questionemaschile.org/forum/index.php/topic,13706.msg158581.html#msg158581

--- Citazione --- FLANEUR
Le medaglie, come le gare, sono divise per sessi altrimenti lo sport femminile non esisterebbe neanche. Dunque in questo caso il separatismo giova alle donne ed è ben accetto, diversamente da altri campi. Ma a parte questo, se in una nazione le donne conquistano più medaglie degli uomini in una Olimpiade, è matematico che in un’altra siano gli uomini a conquistarne di più. Ma allora che senso ha parlare di sorpassi al femminile, di maggior tenacia, di capacità di fare squadra delle donne, di maggior spirito di sacrificio e via banalizzando? E si è mai letto qualcosa del genere quando sono i maschi a vincere più medaglie? Mai, ovviamente e giustamente. Quindi sia l’articolo che i commenti entusiasti non hanno senso alcuno, sono solo l’espressione del maintream in cui siamo immersi che obnubila menti e ragione.
Sulla differenza di retribuzione fra sport maschile e femminile: avete mai letto di ingiustizia retributiva fra le modelle e i modelli maschi(di cui nessuno ricorda il nome)?
No, ovvio. Le modelle smuovono un business e un interesse che i maschi non si sognano. Lo sport al femminile, per diventare visibile e interessante per gli spettatori dal vivo e in TV, deve penosamente ridurre oltre il limite i cm quadrati dei costumi di scena delle atlete, le quali da parte loro accettano ben volentieri questa esposizione del “corpo delle donne” sia per guadagnare di più, sia, diciamocelo, per narcisismo. E allora di che si lamentano? Sarebbe come se un romanziere che vende mille copie pretendesse di essere pagato come quello che ne vende 100.000. Assurdo! Ma viviamo, appunto, nel teatro dell’assurdo, come questa discussione e l’articolo che ne è all’origine dimostra.
--- Termina citazione ---

Frank:

--- Citazione da: Frank - Agosto 06, 2021, 20:32:17 pm ---Un particolare che la dice lunga, è quello relativo al fatto che nessun atleta italiano ha fatto paragoni con le atlete italiane, parlando di maggiore determinazione maschile, più grinta e tenacia degli uomini, superiorità maschile, etc.
A situazione invertita sarebbe scoppiato il finimondo mediatico, le femmine sarebbero state portate alle stelle e gli uomini gettati nelle stalle.
Non si sarebbe parlato di vittorie dell'Italia, bensì di vittorie delle donne italiane contro gli uomini italiani, nonostante le varie competizioni sportive siano divise in base al sesso, per ovvi motivi.

https://www.questionemaschile.org/forum/index.php/topic,13706.msg158579.html#msg158579
Inoltre, molte atlete avrebbero dedicato le vittorie ai rispettivi settori femminili (Testa docet...) e alle donne in genere.
Questo tanto per evidenziare ulteriormente la bassezza morale, l'invidia e i complessi di inferiorità femminili.


https://www.questionemaschile.org/forum/index.php/topic,13706.msg158580.html#msg158580

Questa tesi mi faceva già ridere cinque anni fa; oggi mi fa proprio scompisciare.

--- Termina citazione ---



Record italiani di atletica leggera, maschili e femminili.
https://it.wikipedia.org/wiki/Record_italiani_di_atletica_leggera

Record italiani del nuoto, maschili e femminili.
https://it.wikipedia.org/wiki/Record_italiani_del_nuoto

Record italiani di pesistica olimpica, maschili e femminili.
http://www.pesifvg.com/pesi/Record/Record_Italiani_di_pesistica.pdf

Massimo:
E adesso che alle Olimpiadi vincono l'oro soprattutto gli uomini che facciamo? Come la mettiamo? Silenzio?

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