Per donna matrimonio = stipendio gratis

[Betaman]

Ma per una donna sposarsi equivale davvero a farsi mantenere. Equivale ad aver diritto ad uno stipendio gratis senza fare una fava.
Leggete l'articolo.
Io piuttosto che mantenere una grassona nullafacente che una volta era mia moglie scappo al polo nord.
Ma pensa te se un uomo deve essere una sorta di genitore della moglie e mantenerla a vita !!!


.... dall'ex, se non può intraprendere attività lavorativa.

ROMA 4 Marzo 2010 - dal sito di notizie.virgilio.it - Ha diritto all'assegno di mantenimento dall'ex la casalinga di mezza età che soffre di depressione. È quanto si evince da una sentenza della Corte di cassazione, con la quale la prima sezione civile ha respinto il ricorso di un uomo che doveva versare un mantenimento di 700 euro al mese in favore della moglie, 55enne, senza titolo di studio e con problemi di depressione.
Insomma, secondo i giudici di Piazza Cavour, la donna non avrebbe potuto intraprendere un'attività lavorativa. In particolare, con la sentenza n. 4758 del 26 febbraio 2010, condividendo la decisione della Corte d'Appello di Catania che aveva aumentato la misura dell'assegno da 500 a 700 euro al mese, la Suprema corte ha messo nero su bianco che "la secondo la pronuncia impugnata la donna non è in condizioni di svolgere attività lavorativa per ragioni di età (55 anni), per mancanza di titolo di studio, per non avere mai svolto attività in passato, e pure per le sue condizioni di salute (obesità e depressione)". Non basta. La sentenza, spiega il sito Cassazione.net, affronta anche un altro aspetto interessante. La donna aveva chiesto l'aumento dell'assegno di mantenimento anche sulla base di un'eredità ricevuta dal marito. I 200 euro in più, spiega la Cassazione, le sono stati concessi dalla Corte territoriale perché era priva di redditi propri tali da mantenere lo stesso tenore di vita avuto durante il matrimonio. Non solo. "La Corte d'Appello - spiega ancora il giudice di legittimità - è ben consapevole che i beni pervenuti in successione producono un incremento patrimoniale non riferibile a uno sviluppo naturale e prevedibile della situazione reddituale del coniuge onerato, e vi fa riferimento soltanto quale ulteriore riprova di una maggiore agiatezza del marito, a conferma dello squilibrio tra le posizioni economiche della parti".

[COSMOS1]

un'altra sentenza allucinante
bisognerebbe cominciare a fare un lavoro sistematico: non basta indignarsi
bisognerebbe raccogliere le sentenze allucinanti per oggetto, e ipotizzare soluzioni

[Zoltan2]

No comment.

Soluzioni? Semplice, aboliamo ogni obbligo morale/economico nei rapporti "amorosi".

Amore LIBERO!

[Jason]

Ha ragione COSMOS, non basta indignarsi.

PS Ciao Betaman (nick interessante...) , da quanto tempo..che fine avevi fatto fino a mo ?

[Cancellato]

No comment.

Soluzioni? Semplice, aboliamo ogni obbligo morale/economico nei rapporti "amorosi".

Amore LIBERO!

Bravo, ma devono essere gli uomini in primis a capirlo!!

[Zoltan2]

Bravo, ma devono essere gli uomini in primis a capirlo!!

Forse entro qualche generazione, a furia di bastonate, lo capiranno.

Intanto io e chi è furbo può già -nel piccolo della sua vita- abolire matrimonio e obblighi vari.

[Tullio]

Ma perche' una ex moglie deve mantenere lo stesso tenore di vita che aveva nel matrimonio?

A me se mi licenziano non gliene frega niente a nessuno del mio tenore di vita.

Ma da dove viene sto assurdo principio, qualcuno sa rispondere alla fatidica domanda PERCHE'?

Il principio della societa' capitalista ognun per se' e Dio per tutti, vale solo quando pare a loro?

[Cassiodoro]

Perche' il bisogno di essere "protette" e' stato recepito dalla societa' "maschilista" e "patriarcale" e non e' stato del tutto negato dalle "femministe"  che dichiarano che le donne hanno (piu') diritti come gli uomini ma non elencano mai quali sono i doveri, non per ultimo il dovere di essere indipendenti economicamente, sia dalla societa' che dai loro uomini.
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La famiglia si tutela con un "diritto" più equo.
 
E' auspicabile dopo 30 anni aggiornare il Codice civile

[..........]
Le statistiche vanno registrando da qualche decennio il progressivo calo dei matrimoni e del numero dei figli, con particolare (e ironico) riguardo alla ritrosia dei giovani maschi a distaccarsi dai genitori per fondare una nuova famiglia. Forse sotto il profilo psicologico o sociologico una delle cause del fenomeno può ravvisarsi nel fatto che dall'ingiustificabile posizione dominante che un tempo aveva il marito si sia passati a un eccesso opposto, e non a una corretta situazione di riequilibrio. Qualcuno dice che la donna, senza perdere le tradizionali cortesi attenzioni di cui era ed è circondata da fidanzati e mariti, ha acquisito progressivamente delle posizioni di fatto e di diritto sempre più vantaggiose. Vanno ovviamente rispettati i principi della parità dei coniugi e della cosiddetta pari opportunità di fatto; ma la grande considerazione che, anche dal punto di vista giuridico, deve aversi per i più deboli componenti della famiglia non dovrebbe superare una certa misura se si vuole evitare uno squilibrio che deteriori lo stesso istituto familiare.
Soprattutto nei casi in cui gli uomini siano riusciti a conseguire uno stato professionale ed economico notevole, oggi appare spesso che per donne svagate o intraprendenti il matrimonio sia considerato come la vittoria di un concorso o un contratto di assicurazione. Il nostro sistema normativo e giurisprudenziale prevede non solo la comunione dei beni come regime patrimoniale legale, ma pur in regime di separazione dei beni, gli effetti economici della vita matrimoniale, della separazione personale e del divorzio risultano, nella maggioranza delle concrete situazioni, molto favorevoli per la donna. Basti pensare a titolo esemplificativo che alla moglie spetta il quaranta per cento del trattamento di fine rapporto di lavoro del marito, che tale percentuale può essere prelevata direttamente presso il datore di lavoro, che la casa familiare viene normalmente assegnata dal giudice alla moglie separata, che l'assegno mensile va calcolato tenendo conto anche dei beni non fruttiferi e deve essere corrisposto perfino nell'ipotesi in cui la separata o divorziata conviva con un altro compagno.
Tutti sono convinti che questo importante nucleo sociale, qual è la famiglia, debba essere tutelato e incoraggiato al massimo e che tale risultato possa conseguirsi soprattutto con un'adeguata formazione dei giovani e con un buon orientamento dei suggestivi max-media. Ma anche un saggio assetto giuridico può avere il suo peso nel miglioramento dei rapporti familiari, evitando di contribuire alla distruzione di un istituto così prezioso per le nuove generazioni e per tutta la società. D'altra parte l'evoluzione giuridica segue quasi sempre i mutamenti sociali, per cui -di fronte al rapido evolversi del costume (solo se si consideri il massicio ingresso della donna nel lavoro extradomestico, la crescente crisi di stabilità matrimonilae, il moltiplicarsi delle famiglie di fatto e il decremento demografico) - forse è auspicabile un coordinato aggiornamento di alcuni aspetti del diritto di famiglia dopo circa trent' anni dall'ultima riforma organica.
 
Ferdinando Santosuosso*
Vice presidente emerito della Corte Costituzionale

[Zoltan2]

Ma perche' una ex moglie deve mantenere lo stesso tenore di vita che aveva nel matrimonio?

A me se mi licenziano non gliene frega niente a nessuno del mio tenore di vita.

Ma da dove viene sto assurdo principio, qualcuno sa rispondere alla fatidica domanda PERCHE'?

Il principio della societa' capitalista ognun per se' e Dio per tutti, vale solo quando pare a loro?

Questa regola è scaturita da una legge creata in un certo contesto -più presunto che reale- senza considerare tutti i side effect.

La classica legge fatta alla cazzo sospinta da un volere popolare impulsivo e irrazionale.

Nata probabilmente dal fatto che prima le donne, una volta divorziate, avevano problemi a trovare lavoro, essendo state disoccupate fino allora. Ed era giusto così. Eppure evidentemente vi è stata una pressione mediatica nei confronti di questo "problema" tanto da spingere l'opinione pubblica e i politici verso la creazione di una legge per far sì che le povere mogli, una volta divorziate, potessero mantenere lo stesso tenore di vita di prima.

Solo che nessuno ha pensato che si stava creando l'ennesima legge sbagliata in partenza.

Hanno detto:

"Oh poverine le divorziate che non sanno dove sbattere la testa"

Una mente logica, sana e razionale avrebbe detto:

"E' un problema complesso, ma difficilmente affrontabile. Non possiamo assicurare a tutti un certo tenore di vita, sarebbe troppo complesso e iniquo. Noi, organi assistenziali dello stato possiamo dare degli aiuti sociali, economici e degli impulsi al sostegno delle persone che in seguito al matrimonio di ritrovano in crisi economica perché prima -ad esempio- casalinghe e quindi non avviate al mondo del lavoro. Ma non possiamo affidare il sostentamento totale di un coniuge all'altro, anche perché vorrebbe dire togliere uno e dare all'altro, creando oltretutto sfiducia nel matrimonio e nei rapporti. Si creerebbe una situazione di squilibrio di diritti e doveri e ne scaturirebbero solo attriti e tensioni."

E invece cosa si è pensato?

"Bene, facciamo una legge in modo che il tenore di vita della donna debba essere mantenuto e tutelato anche dopo il matrimonio. Ci penserà l'uomo! Non penso gli pesi più di tanto, vero? E poi è giusto così!"

Come se questa legge, piena di buchi logici, potesse dare qualcosa al "debole" senza distruggere qualcun altro.
Come se non potesse dare sfiducia ai rapporti amorosi (!!) e alle istituzioni del matrimonio e della famiglia.
Come se potesse assicurare a TUTTI un certo tenore di vita senza creare squilibri e ingiustizie.

Per risolvere quello che a loro sembrava un problema, hanno pasticciato ancora di più la situazione  

Summum ius summa iniuria

[Zoltan2]

Questa legge deriva da un altro grande difetto delle Democrazie occidentali, che sarebbe più giusto definire Oclocrazie: La tendenza a voler dare tutto a tutti pretendendo che questo non apporti delle conseguenze negative.

Questa è la stessa tendenza che non vede lati negativi in una legge che deve per forza garantire qualcosa al coniuge in caso di divorzio, o che non vede il lato negativo nel voler sempre e comunque sostenere certi strati della società, o che non vede i lati negativi di un'immigrazione incontrollata.

La nostra tanto amata democrazia, in realtà oclocrazia, è destinata ad uccidersi da sola, collassando su se stessa come un castello di carte sospinta da una serie a non finire di incoscienti misure sociali ed economiche basate non tanto sul buon senso e sulla logica ma invece dall'impulso di un popolo cieco e ignorante e da un senso di "benevolenza e altruismo" che si tramuta in realtà in suicidio sociale.

Sono stati gli uomini a stilare queste leggi assurde sul matrimonio, spinti dal senso di colpa. Questo senso di colpa e di "calabraghismo" (come lo chiamo io) è lo stesso che farà collassare il sistema occidentale grazie a misure errate in temi di immigrazione, economia e legislazione.

[Warlordmaniac]

Ma perche' una ex moglie deve mantenere lo stesso tenore di vita che aveva nel matrimonio?

A me se mi licenziano non gliene frega niente a nessuno del mio tenore di vita.

Ma da dove viene sto assurdo principio, qualcuno sa rispondere alla fatidica domanda PERCHE'?

Perché il maschio dell'essere umano è un animale molto devoto a Dio. E così anche la femmina.

E Dio ha 4 lettere.

[ilmarmocchio]

un'altra sentenza allucinante
bisognerebbe cominciare a fare un lavoro sistematico: non basta indignarsi
bisognerebbe raccogliere le sentenze allucinanti per oggetto, e ipotizzare soluzioni

Giustissimo. Ormai e' un'ecatombe. Tanto poi alla fine il sidcorso diventa politico, cioe' di voti. Cominciare a elaborare scenari alternativi e' il passo ineludibile per uscira dalla mera, anche se sacrosanta, protesta

[ilmarmocchio]

Quoto tutti gli interventi precedenti. Questo e' un thread importante.  per es il punto del mantenimento del reddito : assurdo.

[COSMOS1]

Perché il maschio dell'essere umano è un animale molto devoto a Dio. E così anche la femmina.

E Dio ha 4 lettere.

Gold?


-> devono mantenere lo stesso tenore di vita. Chissà perchè poi.
Anch'io voglio mantenere il mio tenore di vita, per cui voglio qualcuno che risponda della crisi economica, dell'inflazione, della mancanza di liquidità, dell'invasione dei cinesi, etc etc etc 

[Zoltan2]

Giustissimo. Ormai e' un'ecatombe. Tanto poi alla fine il sidcorso diventa politico, cioe' di voti. Cominciare a elaborare scenari alternativi e' il passo ineludibile per uscira dalla mera, anche se sacrosanta, protesta

Scenari alternativi?

Sensibilizzare la popolazione sul fatto che non è assolutamente necessario e d'obbligo rendere le questioni amorose anche economiche e "morali". Fare capire alle persone che il matrimonio è un'istituzione antica e sorpassata, oramai denso di troppi obblighi e pochissimi vantaggi, far comprendere a chi si vuole "sposare" che questo passo comporta solo grane legali ed economiche. E poi per cosa? Per poter "dire" che si è sposati? (!!!!!)

Non solo, proporre l'abolizione completa di ogni implicazione morale ed economica nei rapporti amorosi liberi. Ovvero: Io sto con chi mi pare, quando mi pare.

Le linee generali dovrebbero essere:

- I rapporti amorosi sono liberi ed esenti da qualunque implicazione morale, sociale o economica.
- Il concetto di matrimonio perde importanza e viene quindi sorpassato da rapporti più liberi e "su misura".
- Il tradimento non è tutelato dalla legge. Consentire la libertà all'amore multiplo (poligamia).
- Il genitore, qualunque sia, ha il diritto di riconoscere o meno un figlio. Nel caso non lo riconoscesse ufficialmente esso non ha nessun obbligo nei suoi confronti. Nel caso invece in cui venga riconosciuto, il figlio ha diritto all'ereditarietà (a meno che non venga espresso specificatamente dal genitore).
- Aspetti secondari, come la comunione dei beni con il coniuge, è a discrezione degli interessati e posso essere attuati solo nel caso in cui venga chiaramente voluto ed espresso da un contratto apposito (insomma, non esiste alcuna implicazione economica reciproca a meno che non sia espresso chiaramente).
- Non vi sono obblighi di mantenimento del coniuge, anche in caso in cui questo non riesca a permettersi il tenore di vita durante la convivenza in seguito a un allontanamento.
- La reciproca comunione di beni e danaro è a discrezione della volontà dei singoli e dagli accordi presi. Il mantenimento dei figli è anch'esso volontario.

Alcuni aspetti di questi punti potrebbero sembrare estremi, ma ricordatevi che anche se si dà l'opportunità di non riconoscere un figlio o non mantenerlo non vuol dire che tutti farebbero così, ma che semplicemente si eviterebbe di capitare in situazioni di forzatura. In questo modo, a mio parere, si eviterebbe che le persone si sposino per interesse, si eviterebbe che si formassero nuclei familiari basati sul ricatto, e si eviterebbero tutte le paternità indesiderate.
Non mi dilungo ancora, ma la mia idea è che in amore, nelle relazioni, più liberi si è e più le cose vengono spontanee, e se ciò non dovesse avvenire, vuole dire che ogni altra forzatura porterebbe inevitabilmente a un male peggiore.