Ecco riguardo a questo non so molto ma sono molto interessato. Esiste un modo per evitare gli obblighi in caso di figli? E in caso di figli, di non matrimonio, cosa succede in seguito a una separazione?
La "fregatura" sottile sta nel concetto di casa... "familiare"; viene considerata casa familiare la dimora abituale non solo dei due coniugi, ma anche dei due conviventi.
Ne scaturisce che, se state in affitto da conviventi in caso di rottura del legame, anche in presenza di figli la Signora (??) di turno può soltanto pretendere da te un assegno di alimenti (molto inferiore a quello di mantenimento ovviamente) che si aggira sui 250 - 300 € a figlio al mese, a seconda delle tue entrate dimostrabili. Ovviamente vi levate dalla casa in affitto.
Questo sarebbe per l'uomo il...."danno" minore sempre che di danno sia lecito parlare in quanto il figlio è anche tuo.
Diverso il caso se la casa familiare è dell'uomo o in comune tra i conviventi; in questo caso se ci sono figli sei fregato come se tu fossi sposato. Ti frega la casa finchè la prole non è autosufficinete (periodo variabile dai 20 ai 25 anni) e tu paghi come un banco, spese, mantenimento figli etc.
Se non avete figli, e la casa è solo tua, si leva dalle scatole lei (DEVE); se è a metà o state pagando il mutuo assieme dovete trovare un accordo (anche passando dal Giudice) e generalmente vi dividete il capitale nelle forme consuete. Se vai fuori tu di casa lei ti deve pagare la metà del capitale, quindi meglio dividere tutto subito.
Escamotage curioso studiato ultimamente da Avvocati, commercialisti e genitori di lui: casa di proprietà esclusivamente del convivente maschio - intestazione dell'immobile "familiare" ai genitori di lui con contratto di comodato gratuito a favore del figlio! Questo significa che anche in caso di figli della coppia convivente, appena si litiga riesci, con contratto alla mano di comodato gratuito da parte dei tuoi genitori proprietari a sbatterla fuori, figli o non figli !!! In pratica la coppia convivente gode di un uso-frutto dell'immobile, ma quando i padroni dello stesso (i genitori di lui) vogliono, li sbattono fuori consentendo al figlio maschio di salvare il di dietro.
Riassumendo; prima di fare figli attenzione bene a come ci si è organizzati la vita con questa, ed in ogni caso MAI e poi MAI il Matrimonio.
P.S. A proposito della convivenza; deve essere comunque registrata in Anagrafe e/o se le residenze sono differenti dimostrabile un tempo utile (chiaramente la Legge non lo specifica così ti fregano come vogliono) all'anno di permanenza sotto lo stesso tetto. Cioè, se state insieme solo il week-end nella tua casa e questa pretende, dopo essere ...."rimasta" incinta da te di essere considerata a tutti gli effetti legali "convivente" con i diritti di cui sopra, hai i tuoi margini di salvezza.