Io penso che le regole sociali imposte dalle religioni non nascano per caso, ma da esigenze appunto, delle società.
Anche la R. Cattolica avrebbe le sue regole che peraltro, a quanto ne so,non sembrano del tutto dissimili da quelle islamiche. Anche la donna cattolica dovrebbe indossare il velo e mantenere sempre un abbigliamento di un certo tipo. Sino a prima del neofemminismo era così anche da noi. Le nostre nonne (o mamme, dipende dall'età), facevano il bagno solo in costume intero.
Nelle chiese, monasteri, santuari, etc. non si può entrare in minigonna.
L'esigenza di base sta nell'equilibrare i due poteri maschili-femminili, là dove il primo si nutre, schematicamente, di abilità e sostanza mentre il secondo di attrattiva fisica-sessuale.
Così se la donna si copre mitiga il suo potere; mentre l'uomo dovrebbe osservare sempre rispetto e riverenza verso la donna, che essendo coperta non può cmq "giudicare" solo in base alla bellezza. Così ci sarebbe equilibrio, evidentemente.
La donna coperta è una donna con meno potere, ma anche, allo stesso tempo, è una garanzia di rispetto, bella o brutta che sia.
Da noi non funziona così, evidentemente, ma da noi, sempre secondo me, non è il bene della donna o dell'uomo quello che si persegue, ma sono altre cose.
Io non sono credente e tanto meno religioso e rispetto un pò tutti, ma certo non mi pare molto serio prendere da una religione solo le cose che piacciono e le altre rifiutarle e punto.
Ma tornando alla questione, dire che le donne islamiche se potessero non indosserebbero nè burka nè burkini non mi sembra corrisponda alla realtà: semplicemente queste donne fanno parte di un gruppo che si è dato queste regole, loro accettano quel gruppo con quelle regole, punto. Se anche potessero cambiare (e in Italia potrebbero sicuramente, anche con facilità) non cambierebbero, perchè evidentemente ritengono le loro regole migliori delle nostre. E per certi aspetti sarei anche d'accordo con loro.
Dire che bisogna imporre loro altre regole che a noi sembrano migliori, mi sa tanto di "esportazione della democrazia", cioè un voler imporre a forza un sistema che loro non vogliono affatto e che non sentono come il loro sistema. Abbiamo peraltro visto quali effetti ha prodotto il tentativo di esportare la democrazia, neanche poi fossimo dei profeti mandati direttamente dal cielo.