Autore Topic: Il Burkini  (Letto 16105 volte)

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Online Jason

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Re:Il Burkini
« Risposta #90 il: Agosto 21, 2016, 19:28:27 pm »
http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/esteri/libano-sfilate/6.html

Libano, sfilata in bikini. Questo per rispondere (non qui nel forum preciso) ai neocons liberisti imperialisti che vorrebbero esportare democrazia ovunque.

Questa é la prova che esiste islam ed islam, e l'islam del libano non é secolarizzato, anzi.
Notare pure ragazze in due pezzi, che non stavano sfilando.
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Offline Vicus

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Re:Il Burkini
« Risposta #91 il: Agosto 21, 2016, 20:20:51 pm »
E' una strategia perversa: demonizzazione dell'Islam moderato e al contempo accoglienza a oltranza.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline kautostar

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Re:Il Burkini
« Risposta #92 il: Agosto 21, 2016, 21:12:42 pm »
http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/esteri/libano-sfilate/6.html

Libano, sfilata in bikini. Questo per rispondere (non qui nel forum preciso) ai neocons liberisti imperialisti che vorrebbero esportare democrazia ovunque.

Questa é la prova che esiste islam ed islam, e l'islam del libano non é secolarizzato, anzi.
Notare pure ragazze in due pezzi, che non stavano sfilando.

Il Libano pur essendo un paese arabo ha una consistente comunità cristiana, in passato i cristiani erano addirittura maggioranza, oggi sono all'incirca il 40%. Oltretutto le foto risalgono alla primavera 2006(pochi mesi prima della guerra con Israele, che poi ha causato un conflitto civile che va avanti ancora oggi), nel frattempo ne sono cambiate di cose(in peggio, negli ultimi 10-15 anni quasi tutti i paesi musulmani sono degenerati verso il fondamentalismo e i conflitti tra sunniti e sciiti, anche il Libano è stato colpito da svariati attacchi terroristi musulmani).
Trattandosi di un paese multietnico e multireligioso, probabilmente il velo è la tunica islamica sono imposte(o comunque altamente raccomandabili) soltanto nelle zone a maggioranza musulmana, mente nelle zone a maggioranza maronita, greco ortodossa, armena, ed ebraica probabilmente c'è più libertà di vestiario!

Online Jason

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Re:Il Burkini
« Risposta #93 il: Agosto 22, 2016, 01:21:50 am »
Il Libano pur essendo un paese arabo ha una consistente comunità cristiana, in passato i cristiani erano addirittura maggioranza, oggi sono all'incirca il 40%. Oltretutto le foto risalgono alla primavera 2006(pochi mesi prima della guerra con Israele, che poi ha causato un conflitto civile che va avanti ancora oggi), nel frattempo ne sono cambiate di cose(in peggio, negli ultimi 10-15 anni quasi tutti i paesi musulmani sono degenerati verso il fondamentalismo e i conflitti tra sunniti e sciiti, anche il Libano è stato colpito da svariati attacchi terroristi musulmani).
Trattandosi di un paese multietnico e multireligioso, probabilmente il velo è la tunica islamica sono imposte(o comunque altamente raccomandabili) soltanto nelle zone a maggioranza musulmana, mente nelle zone a maggioranza maronita, greco ortodossa, armena, ed ebraica probabilmente c'è più libertà di vestiario!

Si peccato che gli Hezbollah (la piú potente forza islamica moderata come dice Vicus, ossia quella religiosa buona e non nemica dei cristiani, in certi casi addirittura alleata) sono in carica proprio dal 2006.

I fondamentalisti islamici quasi non esistono, interni al libano.
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Offline kautostar

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Re:Il Burkini
« Risposta #94 il: Agosto 22, 2016, 03:08:02 am »

I fondamentalisti islamici quasi non esistono, interni al libano.

Mi sa che non sei informato tanto bene,a leggere il sito della Farnesina il Libano non sembra proprio un territorio libero da terrorismo e fondamentalismo islamico, anzi...

Citazione
In seguito al duplice attentato suicida del 12 novembre 2015, che ha causato diverse vittime nel Sud di Beirut (quartiere di Burj el Barajne), le condizioni di sicurezza nel Paese sono generalmente peggiorate. All'indomani dell'attentato, le forze di sicurezza hanno proceduto a diversi arresti di persone connesse con gli eventi di Beirut o in procinto di compiere nuovi attacchi, sequestrando anche svariati quintali di esplosivo. Nonostante le Autorità locali stiano tenendo il più possibile sotto controllo il confronto settario, la situazione rimane tuttavia tesa e non si esclude il rischio di nuovi attentati (come avvenuto il 12 giugno 2016 quando un’esplosione ha danneggiato la sede della BLOM Bank nella zona Concorde di Beirut, ferendo due persone). La quadruplice esplosione provocata  da attentatori suicidi all`alba del 27 giugno 2016 nel villaggio di Qaa, al confine nord-orientale tra Libano e  Siria, che ha causato diversi morti ed alcuni feriti,  indica un perdurante tentativo di fare breccia nell`impianto di sicurezza libanese.
Si invitano i connazionali ad esercitare massima cautela e ad evitare luoghi affollati ed eventuali manifestazioni ed assembramenti. Possibili rischi anche nelle aree della capitale dove è più intensa la vita notturna e maggiormente frequentate dalla comunità internazionale. La tensione rimane alta nel Nord e Nord Est del Paese (in particolare nell`area di Arsal e Ras Baalbek, ove si verificano scontri tra Esercito  ed esponenti di DAESH/Al Nousra, e nel Sud (Saida, per via della vicinanza con i campi profughi).

Citazione
La perdurante vacanza della carica del Presidente della Repubblica, dal maggio 2014, unita al progressivo indebolimento dell'Esecutivo e del Parlamento, è indice di una crisi che rende particolarmente fragili le Istituzioni. Tale circostanza, unita all'aggravarsi del conflitto nella confinante Siria con le sue ricadute in termini di accresciuta pressione di gruppi jihadisti al confine nordorientale, nonché ad un numero sempre crescente di profughi (piu` di 1.500.000 a fronte di una popolazione di 4 milioni di abitanti), che incide sulla tenuta strutturale ed infrastrutturale del Paese,  e alle ripercussioni sul Libano del conflitto politico perdurante tra Arabia Saudita ed Iran,  impone una valutazione di cautela sulle condizioni generali di sicurezza. La persistenza nel Paese di forti tensioni confessionali e la ricorrenza di episodi di violenta ostilità contro le Forze Armate libanesi (Lebanese Armed Forces - LAF) da parte di gruppi terroristici, riconfermatasi anche di recente soprattutto a Tripoli e nell’Alta Valle della Bekaa (Arsal, Hermel, Ras Baalbek) suggerisce di NON abbassare la guardia, evitando le citate aree e mantenendo elevato il livello di attenzione.  La localita` archeologica di Baalbek e` sconsigliata per via della pericolosita` del tragitto, che presenta rischi di rapimenti, rapine o estorsioni quando non pattugliato dalle Forze di Sicurezza.  Tutta la zona del confine nord-orientale con la Siria e è  assolutamente sconsigliata. Più in generale, nella Bekaa (in particolare a Ras Baalbeck, Arsal ed Hermel) si segnalano bombardamenti nelle aree attigue al confine con la Siria, e violenze a sfondo confessionale e criminale (omicidi, rapimenti, attentati). Si raccomanda inoltre di evitare i campi profughi palestinesi, che sono fuori dalla giurisdizione delle Autorità libanesi e spesso terreno di scontri tra fazioni rivali.

Citazione
REGIONE DELLA BEKAA

Nella regione di Arsal, nella parte nord-orientale della valle della Bekaa, al confine con la Siria, la tensione permane altissima. Nella zona il numero di rifugiati dalla Siria ha da tempo superato, di molto, quello della locale popolazione libanese. Ai frequenti attacchi e attentati contro l’esercito libanese, si sono di recente aggiunti gravi scontri nelle alture attorno ad Arsal tra terroristi di al-Nousra e guerriglieri di Hezbollah che hanno provocato decine di morti. Gli scontri proseguono ad intermittenza in tutta l’area.

Nel 2014 nella cittadina di Hermel (Bekaa settentrionale), si sono verificati diversi attentati suicidi, che hanno causato una decina di morti e una settantina di feriti.

E’ assolutamente sconsigliato recarsi ad Arsal, Hermel, nel sito archeologico di Baalbek e in tutte le località in prossimità del confine siriano, interessate dagli scontri tra le parti belligeranti in Siria e con le Forze Armate Libanesi, nonchè teatro di azioni ad opera della criminalità comune (rapine e sequestri di persona) che prendono spesso di mira occidentali a scopo di estorsione. Tutto il confine siro-libanese è da considerarsi estremamente vulnerabile, in particolare la porzione di confine che va da Masnaa (inclusa l`area archeologica di Anjar) e il Sud (Hasbaya, Marjayoun).

Citazione
TRIPOLI E AKKAR (Nord del Libano)

La situazione a Tripoli rimane tesa, vista la presenza di milizie armate contrapposte. Nei mesi scorsi sono stati arrestati diversi terroristi che fabbricavano cinture esplosive in un magazzino di Tripoli. Alla fine di ottobre 2014, una serie di attacchi da parte di gruppi jihadisti a postazioni delle LAF, hanno tenuto in scacco  interi quartieri, causando la morte di 11 soldati e otto civili. L’anno precedente due autobombe esplose presso altrettante moschee della città avevano causato 47 morti e circa 600 feriti, dei quali 100 gravi.

Resta particolarmente pericolosa la regione dell’Akkar, la più povera del Libano, soggetta a infiltrazioni da parte di combattenti siriani. Peraltro l’accesso in alcune aree della provincia dell’Akkar è subordinato all’ottenimento di un permesso rilasciato dall’Esercito libanese. In tutta la zona, si verificano frequentemente disordini e blocchi stradali.

Sono al momento fortemente sconsigliati viaggi nella provincia dell’Akkar e  i viaggi non indispensabili a Tripoli e nell`area circostante (Bab el Tabane, Jabal al Monseh, Nahr Abou Ali, El Mina).

Citazione
BEIRUT

Oltre al recente attentato suicida del 12 novembre 2015, Beirut è stata teatro in passato di numerosi attentati con l’autobomba e con kamikaze nel 2013 e nel 2014. Questi hanno interessato prevalentemente i quartieri meridionali della capitale, a predominanza sciita (Dahiye, Bir-Hassam Choueifat, Haret-Hreik, ecc), ma non hanno risparmiato il centro citta` (attentato ad Aschrafieh nell`ottobre 2012 contro il Capo dell`Intelligence FSI Wissam El Hassam, e nel dicembre 2013 presso il centro Starco a  Downtown, contro l`ex ministro delle Finanze Mohammad Chatah). Attacchi terroristici sono stati condotti nel giugno 2014 presso l’hotel Duroy nel quartiere di Raouche,  e in un’area di confine tra zone sciite e sunnite della capitale (Tayyouneh), provocando  decine di morti e diversi feriti. A Beirut sono presenti cellule “dormienti” del DAESH e di altri gruppi fondamentalisti islamici.

Citazione
Nella città di Sidone si sono verificati nel giugno 2013 gravissimi scontri tra gruppi salafiti e unità dell’Esercito, che hanno causato almeno 38 morti (questa cifra include 18 militari libanesi uccisi). Nel dicembre 2013 due posti di blocco dell’Esercito sono stati attaccati da due attentatori suicidi che hanno provocato la morte di un militare. Nell’area di Sidone sono presenti, in particolare, gruppi fondamentalisti islamici, radicati nel campo palestinese di Ain el Hilweh, alla periferia sud – ovest della città, e sono state individuate cellule terroristiche dedite alla preparazione di attentati dinamitardi.

Online Jason

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Re:Il Burkini
« Risposta #95 il: Agosto 22, 2016, 03:12:57 am »
Kautostar mi sa che non hai letto che ho scritto INTERNI, che ne sono pochissimi.
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
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Offline kautostar

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Re:Il Burkini
« Risposta #96 il: Agosto 22, 2016, 03:18:44 am »
Aggiungo questo:

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Particolarità culturali

La maggioranza della popolazione appartiene a diverse comunità religiose musulmane e cristiane; in totale sono riconosciute 18 comunità religiose. Nelle zone rurali la vita è ancora tradizionale. Si raccomanda di adattare il comportamento e l'abbigliamento ai costumi locali. Informarsi nelle guide turistiche, presso la propria agenzia di viaggi o sul posto in merito alle regole comportamentali e alle esatte disposizioni da rispettare. Si deve considerare che durante il Ramadan vigono regole e prescrizioni particolari.
Durante i discorsi politici o le feste di famiglia vengono spesso sparati colpi in aria. Questa usanza causa ricorrentemente ferite, a volte anche mortali, provocate dalle cartucce che ricadono a terra.
Nei matrimoni tra straniere/i e Libanesi di fede musulmana esistono certe regole comportamentali e leggi islamiche da osservare. Un marito mussulmano sciita ha ad esempio il diritto di vietare l'uscita dal Paese alla propria moglie e ai propri figli, indipendentemente dalla loro nazionalità, senza alcuna giustificazione. In oltre, tutti i mariti libanesi (di qualsiasi confessione), hanno il diritto di applicare un divieto di uscita dal libano per la moglie e/o per i figli a condizione che ci sia un processo / una denuncia al tribunale.
tratto da: https://www.eda.admin.ch/eda/it/dfae/rappresentanze-e-consigli-di-viaggio/libano/libano.html

Sostanzialmente se nelle zone governate da comunità musulmane non rispetti le usanze islamiche e non ti adegui alle loro regole sul vestiario, rischi di passare qualche guaio. Non molto diverso dall'Arabia Saudita e da qualsiasi altro stato o regione a maggioranza musulmana!

Offline kautostar

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Re:Il Burkini
« Risposta #97 il: Agosto 22, 2016, 03:27:55 am »
Kautostar mi sa che non hai letto che ho scritto INTERNI, che ne sono pochissimi.
Diciamo che non è un terrorismo di stato, non è la fazione al governo a fare attentati, ma è un terrorismo contro lo stato, da quel che scrive la Farnesina sembra che ci sono fazioni minoritarie interne che fanno attentati contro lo stato e contro i gruppi etnico-religiosi al governo

Online Jason

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Re:Il Burkini
« Risposta #98 il: Agosto 22, 2016, 09:00:23 am »
Si , ok , ma mi stai paragonando il libano con l'afghanistan o l'arabia saudita . Chi ha scritto la guida ha esagerato alla grande . Poi ovvio che anche in libano ci siano le teste calde estremiste, come in ogni posto, ma molto lontano dal poter dire "come l'arabia saudita", suvvia .

Tra l'altro, ho visto foto di spiagge libanesi , dopo il 2010, ebbene non hanno nulla di diverso delle nostre spiagge , costumi due pezzi in quantità , poi è mille volte ovvio che ci siano anche i burkini, ma non è la regola principale .


Il fatto che sia un terrorismo contro lo stato è una prova di quello che dicevo io .
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America