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Come il femminismo sta uccidendo il cinema per uomini
Alberto1986:
--- Citazione da: KasparHauser - Dicembre 31, 2017, 16:26:18 pm ---Ho visto il trailer. E' interessante. Un compendio di quello che è oggi l'immaginario che si vuole veicolare con l'industria dello spettacolo.
--- Termina citazione ---
Il trailer che ho postato l'ho scoperto cercando su youtube. Lo schifo di scena che ho visto in tv, è stata la seguente:
una capessa negra dell'Fbi (rigorosamente americanizzata nell'aspetto, scosciata e coi tacchi, la quale sembrava appena uscita da un sfilata di moda) che, con atteggiamento da macho-woman, accoglieva nel suo ufficio una mingherlina generalessa femmina bianca dell'esercito (in mimetica da combattimento e di 1,55m-1,60m d'altezza massimo), le quali bisticciavano tra loro su quale dei due corpi spettasse la giurisdizione sull'indagine un determinato caso. :doh::doh: Il tutto contornato da figure maschili di contorno e di secondo piano, che trattavano le loro femminucce di colleghe come se fossero degli uomini. :sick::sick: :sick: Sembrava la parodia demenziale e vaginale, dei film polizieschi di una volta con una massiccia presenza di assorbenti. :sick: :sick: :sick: :sick: :sick: :sick: :sick: :sick: :sick:
Una merdata hollywoodiana del genere, realizzata da autentici malati mentali (e molto probabilmente pure froci), l'avrei potuta, forse, tollerare se si fosse trattato della scena d'apertura di un film porno-lesbo di serie D.
joani:
--- Citazione da: CLUBBER - Dicembre 27, 2017, 21:02:20 pm ---Joani sono completamente d'accordo.
anzi mi inviti a nozze.
uno degli argomenti che volevo sviluppare in questi giorni era proprio questo.
le bugie e le inesattezze storiche nei film femministoidi per far apparire le donne del passato grandi combattenti. parliamo di autentica merda!
e come esempio supremo di quanto il cinema di oggi abbia rotto i coglioni nel leccare il culo a queste luride femministe e a queste mezze seghe di maschietti castrati che le appoggiano c'è solo un film:
"300:l'alba di un impero"
--- Termina citazione ---
Purtroppo e come dici e la memoria torna ad altri film che non e il caso di citare, stanno rovinando interi
filoni storico cinematografici pensiamo a quello dei pirati corsari secondo me già ammorbato irreparabilmente
quello classico greco romano e sotto attacco mistificatorio (come spiegavi) e poi recentemente alcuni
western e via cosi, io continuo a pensare che queste porcherie non siano estemporanee cioè legate
all'iniziativa di questi vermi di registi ma invece rispondono a un disegno generale che più
volte ha fatto capolino in questo forum e che coinvolge molti altri ambiti.
l'emancipazione femminile DEVE passare anche attraverso lo smontaggio e rimontaggio secondo i nuovi "dettami"
della storia umana, erodendo svilendo svalutando in definitiva disprezzando l'apporto DECISIVO E PREDOMINANTE
che il genere maschile si e ben meritato
Le femmine sono state nella storia esattamente per come le conosciamo tutti, sostanzialmente passive inerti,
vivono di rimessa rispetto a tutto, in quasi tutte le situazioni topiche seguono non precedono i maschi
Io continuo a ripetere a me stesso che per quanto si torni indietro non vedo alcun ambito dell'umano operare
che abbia avuto sin dall'inizio un chiaro imprinting femminile nemmeno in quei settori a loro più congeniali
come l'arte, l'istruzione la cultura, solo qualche rara eccezione che non fa altro che confermare la regola
Questo lo sanno sin troppo bene, e brucia parecchio al loro smisurato orgoglio
Qual è l'ambito che più ha forgiato la storia?, e qual è l'ambito che e' più rappresentativo del genere
maschile? quello militare Per loro mistificando questo si riequilibrano i meriti storici e al tempo stesso
si ridimensionano gli odiati maschi.
Pero il punto non e questo e più subdolo e meschino (come loro)
Abbiamo visto in questi film come la finzione verso la realtà storica abbia già travalicato ogni decenza
quindi falso per falso mi chiedo perché dentro questi "nuovi copioni" di film non ci mettono MOLTE donne,
che fanno la guerra anche tra di loro?
E poi Perché le nuove "arrivate" principesse guerriere sono sempre dalla parte giusta, o fanno classe a se
(solo perché donne), comandano, non perdono mai, e rarissimamente muoiono?
Il perché rimanda al disegno generale che accennavo, per come la vedo io la singolarità non esiste più
nel pieno rispetto delle logiche socialiste progressiste si ragiona per genericità (masse, classi sociali, e
GENERI ) nella figura femminile intesa come genere si sta facendo convergere a forza ogni virtù umana
positiva, come se loro ne fossero "naturalmente" portatrici e ne avessero l'esclusiva.
mentre il genere maschile raccoglierebbe e sarebbe espressione di ogni male possibile
Alle donne quindi bisogna ricondurre il mito dell'eroe guerriero mentre gli uomini in quanto esseri "spendibili" servono per rappresentare il male e il nemico da abbattere masse di vite a "perdere" da sterminare senza troppi scrupoli morali.
Se questo e il loro fine ultimo allora Il cinema e ideale allo scopo.
urgono idee reazionarie
Alberto1986:
--- Citazione da: joani - Gennaio 01, 2018, 16:09:43 pm ---Purtroppo e come dici e la memoria torna ad altri film che non e il caso di citare, stanno rovinando interi
filoni storico cinematografici pensiamo a quello dei pirati corsari secondo me già ammorbato irreparabilmente
quello classico greco romano e sotto attacco mistificatorio (come spiegavi) e poi recentemente alcuni
western e via cosi, io continuo a pensare che queste porcherie non siano estemporanee cioè legate
all'iniziativa di questi vermi di registi ma invece rispondono a un disegno generale che più
volte ha fatto capolino in questo forum e che coinvolge molti altri ambiti.
l'emancipazione femminile DEVE passare anche attraverso lo smontaggio e rimontaggio secondo i nuovi "dettami"
della storia umana, erodendo svilendo svalutando in definitiva disprezzando l'apporto DECISIVO E PREDOMINANTE
che il genere maschile si e ben meritato
Le femmine sono state nella storia esattamente per come le conosciamo tutti, sostanzialmente passive inerti,
vivono di rimessa rispetto a tutto, in quasi tutte le situazioni topiche seguono non precedono i maschi
Io continuo a ripetere a me stesso che per quanto si torni indietro non vedo alcun ambito dell'umano operare
che abbia avuto sin dall'inizio un chiaro imprinting femminile nemmeno in quei settori a loro più congeniali
come l'arte, l'istruzione la cultura, solo qualche rara eccezione che non fa altro che confermare la regola
Questo lo sanno sin troppo bene, e brucia parecchio al loro smisurato orgoglio
Qual è l'ambito che più ha forgiato la storia?, e qual è l'ambito che e' più rappresentativo del genere
maschile? quello militare Per loro mistificando questo si riequilibrano i meriti storici e al tempo stesso
si ridimensionano gli odiati maschi.
Pero il punto non e questo e più subdolo e meschino (come loro)
Abbiamo visto in questi film come la finzione verso la realtà storica abbia già travalicato ogni decenza
quindi falso per falso mi chiedo perché dentro questi "nuovi copioni" di film non ci mettono MOLTE donne,
che fanno la guerra anche tra di loro?
E poi Perché le nuove "arrivate" principesse guerriere sono sempre dalla parte giusta, o fanno classe a se
(solo perché donne), comandano, non perdono mai, e rarissimamente muoiono?
Il perché rimanda al disegno generale che accennavo, per come la vedo io la singolarità non esiste più
nel pieno rispetto delle logiche socialiste progressiste si ragiona per genericità (masse, classi sociali, e
GENERI ) nella figura femminile intesa come genere si sta facendo convergere a forza ogni virtù umana
positiva, come se loro ne fossero "naturalmente" portatrici e ne avessero l'esclusiva.
mentre il genere maschile raccoglierebbe e sarebbe espressione di ogni male possibile
Alle donne quindi bisogna ricondurre il mito dell'eroe guerriero mentre gli uomini in quanto esseri "spendibili" servono per rappresentare il male e il nemico da abbattere masse di vite a "perdere" da sterminare senza troppi scrupoli morali.
Se questo e il loro fine ultimo allora Il cinema e ideale allo scopo.
urgono idee reazionarie
--- Termina citazione ---
Eccellente analisi. Soprattutto la parte in neretto. Comunque, quello che penso io è che il cinema hollywoodiano sia solo l'inizio del tentativo della deviata società occidentale di riscrivere anche la storia in chiave femminista. In USA abbiamo visto tutti che i soliti noti di cui parli (democratici, progressisti, femministi, ecc.) stanno cercando di eliminare la storia abbattendo le statue di chi non è loro gradito. Di questo passo, se non verrà fermato questo andazzo, un giorno i libri di storia racconteranno di ingegnose scienziate, coraggiose guerriere, mitiche pioniere, prodigiose scoperte femminili, ecc, che, ovviamente, non sono mai esistite.
Ps: guardate questo promo Rai, che pubblicizza la messa in onda di un ciclo di film western, come hanno pensato bene di ri-elaborarlo per piazzarci la "femmina pistolera":
//www.youtube.com/watch?v=qaNnCjmclMk
Ecco, questo è un perfetto esempio di re-ingegnerizzazione mediatico-femminista graduale di cui parlo, inoculata pian piano e poi diffusa, in modo virulento, una volta lobotomizzati i cervelli idioti delle masse.
Frank:
--- Citazione da: Alberto86 - Gennaio 01, 2018, 16:55:51 pm ---Ps: guardate questo promo Rai, che pubblicizza la messa in onda di un ciclo di film western, come hanno pensato bene di ri-elaborarlo per piazzarci la "femmina pistolera":
//www.youtube.com/watch?v=qaNnCjmclMk
Ecco, questo è un perfetto esempio di re-ingegnerizzazione mediatico-femminista graduale di cui parlo, inoculata pian piano e poi diffusa, in modo virulento, una volta lobotomizzati i cervelli idioti delle masse.
--- Termina citazione ---
Sì, la solita merda puzzolente.
Tra l'altro, quando "rielaborano" il tutto in chiave femminista, ci schiaffano regolarmente dentro la femmina piacente, se non fica,* nonché sempre pronta a menare le mani.
Mai una volta che la "wonder woman" in questione sia una cessa, che perlomeno viene presa a schiaffoni e calci in culo da qualche uomo con i coglioni girati.
Insomma, una barzelletta (femminista) allo stato puro, visto e considerato che al riguardo l'unica femmina pistolera di cui si ha memoria è questa; e per giunta era pure cessa.
Per non parlare del fatto che là, negli USA, c'è anche chi nutre seri dubbi riguardo alla sua storia.
http://www.farwest.it/?p=552
--- Citazione ---La strana, triste (e dubbia) storia di “Calamity Jane”
A cura di Luca Barbieri
Calamity Jane
Di fianco alla tomba di Wild Bill Hickok, nel cimitero di Deadwood, è stata scavata quella di Martha Jane Cannary, più nota col soprannome di “Calamity Jane”.
Fu proprio lei a volerlo, per riposare in eterno di fianco all’uomo che amava. Esiste una leggenda che lega i due personaggi, ma appunto di leggenda si tratta: probabilmente la pubblica opinione volle vedere qualcosa che non c’era, allo scopo di unire le due icone western in un unico romanzo rosa. La stessa Calamity, sicuramente innamorata di Wild Bill, alimentò queste voci dopo la morte del pistolero, arrivando addirittura a sostenere di aver partorito, il 25 settembre 1873, una figlia avuta con lui, alla quale dette il nome Janey.
La paternità di Hickok venne sostenuta in una sorta di diario–lettera scritto proprio all’indirizzo della figlia in un lungo arco temporale (dal 1877 al 1902), ma gli storici addirittura dubitano dell’esistenza stessa di questa bambina, e, comunque, concordano nell’affermare che Hickok conobbe Calamity Jane solo pochi mesi prima della sua morte, per cui una relazione datata 1873 sarebbe stata impossibile.
Calamity Jane a cavallo
E’, però, anche vero che del periodo compreso tra il 1872 e il 74 di Wild Bill si hanno poche notizie certe, quindi, ipotizzando anche una sua profonda depressione dovuta all’insorgere della malattia agli occhi e al senso di colpa per l’omicidio involontario dell’amico Michael Williams, nulla può essere davvero escluso. Il Wild Bill che giunse a Deadwood, comunque, di sicuro non avviò una relazione sentimentale con Martha Jane Cannary, non solo a causa della sua breve permanenza in città, ma soprattutto per l’affetto che lo legava alla moglie, Agnes Lake, con la quale si era recentemente sposato. Lo stesso viaggio a Deadwood pare essere stato motivato dal desiderio di accumulare una certa quantità di denaro per poter cambiare vita. Il suo amore per la moglie, in ogni caso, è indubitabilmente attestato dalle tenere lettere che le scrisse dalle Black Hills.
Quella del primo Agosto ha l’amaro sapore di una profezia (Hickok venne ucciso il giorno seguente); Wild Bill le scrive: “Cara Agnes, se dovesse accadere che non ci incontrassimo mai più, mentre sparerò il mio ultimo colpo, sussurrerò con delicatezza il nome di mia moglie e perfino i saluti per i miei nemici, poi mi tufferò e tenterò di nuotare verso l’altra sponda”.
In compagnia della bottiglia
Il rapporto con Hickok non è comunque l’unico aspetto oscuro della storia di Calamity; direi che, anzi, non è nemmeno il più oscuro. Infatti la vita di questa sfortunata donna è avvolta da mille dubbi e, nonostante le molte fotografie, le interviste e una sua autobiografia, c’è chi giura che in realtà Calamity non sia mai esistita. E’ il caso della studentessa statunitense Roberta Beed Sollid che, dopo lunghe ricerche sulla vita di Martha Jane Cannary, arrivò alla clamorosa conclusione che nulla di quanto si dice di lei corrispondeva al vero.
Una gigantesca truffa, quindi, probabilmente montata ad arte da quell’astuto manipolatore di folle che era Buffalo Bill; oppure un clamoroso malinteso, che ha finito per dare fisicità ad un semplice stereotipo della Frontiera, perchè così come “Wild Bill” nel gergo del West significava semplicemente “ragazzo selvaggio” allo stesso modo “Calamity Jane” potrebbe indicare genericamente una “donna porta jella” (Jane infatti era il nomignolo che si dava a tutte le ragazze delle quali si ignoravano le generalità precise).
Calamity Jane è stata dunque solo uno stereotipo sfruttato a fini commerciali? La conclusione appare in effetti un po’ eccessiva e, per molti versi, forzata. Vero è, in ogni caso, che si hanno poche certezze su di lei, complici anche le spudorate menzogne che la stessa Calamity inventava quando era ubriaca fradicia, quando cercava di far soldi , oppure, banalmente, quando voleva darsi un po’ di arie.
Quello che sappiamo di certo su di lei è come non era.
Sempre armata
Gino D’Antonio (nell’episodio “Vento d’autunno” della serie a fumetti “Storia del West”) ce ne dà una rappresentazione grafica vicina al falso spudorato: slanciata, molto attraente, bionda e con malinconici occhi chiari. Ma è anche la versione di certe pellicole cinematografiche, più attente a percepire come il pubblico voleva che l’eroina fosse piuttosto che interessate a mostrare come di fatto era: mi riferisco ad esempio a “Non sparare, baciami” del 1953 con la bella Doris Day nei panni di Calamity. La tradizione ce la presenta come romantica ed intrepida eroina della Frontiera, la realtà ci parla di una donna dai modi rozzi, alcolizzata, la cui femminilità era spesso sepolta sotto un atteggiamento sfrontato, da molti considerato indecente ma che ben si adattava ai posti selvaggi nei quali viveva. Vestiva, parlava, cavalcava e sparava come un uomo; ma era, in fin dei conti, una donna. Questo atteggiamento poteva forse servire ad occultare una fragilità nascosta, forzatamente repressa per poter sopravvivere; il desiderio di romanticismo insito in lei è evidente se si pensa al cumulo di frottole che si inventò a proposito di Wild Bill.
Nella sua vita si arrangiò facendo un po’ di tutto: scout dell’esercito, cuoca, lavandaia, ballerina nei saloon, infermiera e, secondo alcuni, all’occorrenza anche la prostituta.
Non era molto bella
Non era certo bella a vedersi (le fotografie ci mostrano una donna dai tratti grossolani, trasandata e dall’aspetto sgraziato) né aveva modi affascinanti, anzi tendeva a superare i maschi in quanto ad imprecazioni e bestemmie, abitudine che, pare, avrebbe preso quando faceva la conducente di carri sui disastrosi sentieri delle Black Hills: le imprecazioni urlate a squarciagola, infatti, sono da sempre il modo migliore per guidare buoi e muli.
Perché era detta “Calamity”? Secondo la sua versione si sarebbe meritata il suo celebre soprannome salvando la vita al capitano Egan durante uno scontro con gli indiani a Goose Creek: ferito e caduto a terra, il militare sarebbe stato raccolto dalla donna e portato in salvo al forte, dove avrebbe esclamato “I name you Calamity Jane, the eroine of the plains”. E’ possibile ma, come sempre, la diffidenza è d’obbligo.
Difficile dire qualcosa di preciso anche sul suo carattere. Diede prova di grandissima generosità ed altruismo durante la terribile epidemia di vaiolo che falcidiò la popolazione di Deadwood nel 76 (lavorò instancabilmente come infermiera e donò del cibo, salvando così diverse vite senza, poi, ricevere in cambio neppure un grazie), ma era capace anche di clamorose balle sul proprio conto.
Il vaso sulla tomba
Era una bevitrice formidabile, di sicuro alcolizzata; spesso fu necessario portarla a forza fuori dai saloon e lasciarla a letto, con la sola compagnia di una bottiglia di liquore, a smaltire la sbornia, e quasi sicuramente Bufalo Bill, che l’aveva assunta come attrazione del suo Wild West Show, la cacciò dallo spettacolo perché troppo spesso si era presentata ubriaca in scena. Era una donna ambigua e complicata, sospesa tra ciò che era e ciò che avrebbe voluto essere; rifiutò sempre stereotipi e convenzioni e fu una femminista ante litteram; coltivò indifferentemente amicizie maschili e femminili, sostenendo di avere avuto una dozzina di mariti.
Pubblicò un’autobiografia zeppa di frottole, nonostante avesse sempre dichiarato di detestare i fanfaroni e i bugiardi. Morì a soli 51 anni, cieca e in miseria, il primo Agosto 1903 a Terry, una cittadina mineraria nei pressi di Deadwood, per complicazioni conseguenti al proprio alcoolismo. Nell’ultima lettera indirizzata alla figlia scrisse: “Odio sporcizia e povertà, ma è così che sto vivendo i miei ultimi giorni”.
Sulla sua tomba venne posato soltanto un grosso vaso di pietra.
3 dicembre 2012 | Scritto in Biografie, Storia del West
--- Termina citazione ---
@@
* Esempio: Sharon Stone nel film:
"PRONTI A MORIRE" (1995)
http://ftv01.stbm.it/imgbank/GALLERYXL/R201504/pronti_a_morire_ft_16.jpg
@@
I veri pistoleri.
https://it.wikipedia.org/wiki/Categoria:Pistoleri_del_vecchio_West
http://www.farwest.it/?p=471
--- Citazione ---Wes Hardin, il più velenoso pistolero del west
A cura di Omar Vicari
A lato: Wes Hardin
Come Billy the Kid, Wild Bill Hickok e molti altri gun-men del vecchio west, John Wesley Hardin fu un enfant prodige nel maneggio delle armi da fuoco. In questo desperado pistolero, avvocato e teologo, una specie di eroe per i texani e per il resto dell’America un sicario leggendario, notevole era l’incredibile abilità nell’uso delle armi.
Un autentico mago della sei colpi, avrebbe potuto guadagnarsi da vivere in un circo sparando colpi impossibili per i comuni mortali.
Si dice che la sua pistola avesse quaranta tacche incise sul calcio. Le tacche sono probabilmente pura invenzione, ma il record è presumibilmente vero perché, tra i tanti pessimi individui che circolavano nell’0vest, John Wesley Hardin era l’assassino più feroce.
Ormai non più giovane, sulla quarantina, Wes era ancora capace di strappare l’applauso di un esperto come Jeff Milton, sceriffo di El Paso, il quale, dopo averlo visto in azione, disse: “Hardin è l’uomo più veloce con la pistola che io abbia mai visto”.
Le pistole di Hardin facevano a tal punto parte di lui che egli le estraeva e le usava con la stessa rapidità di riflessi che un uomo normale impiega a chiudere gli occhi quando qualcosa li minaccia. Tale rapidità non gli lasciava tempo per meditare su ciò che stava facendo: la sua non era emotività eccessiva né paura, ma una pura e semplice reazione al pericolo. Il bersaglio poteva essere un serpente, un indiano, o un uomo dai riflessi simili ai suoi ma regolarmente meno veloci.
Nato nel 1853 a Bonham (Texas) figlio di un pastore metodista, era ancora un bambino allo scoppio della guerra civile. Su di lui profondo fu l’effetto che il conflitto ebbe sul Sud e in particolare sul Texas dopo la sconfitta della Confederazione nel 1865. Come molti suoi contemporanei Hardin odiava i neri e quando l’esercito dell’Unione sostenuto dai politici, e più tardi l’odiata polizia di Stato, li impiegarono per mantenere l’ordine, i problemi furono inevitabili.
--- Termina citazione ---
CLUBBER:
--- Citazione da: Frank - Gennaio 01, 2018, 17:39:44 pm ---Sì, la solita merda puzzolente.
Tra l'altro, quando "rielaborano" il tutto in chiave femminista, ci schiaffano regolarmente dentro la femmina piacente, se non fica,* nonché sempre pronta a menare le mani.
Mai una volta che la "wonder woman" in questione sia una cessa, che perlomeno viene presa a schiaffoni e calci in culo da qualche uomo con i coglioni girati.
Insomma, una barzelletta (femminista) allo stato puro, visto e considerato che al riguardo l'unica femmina pistolera di cui si ha memoria è questa; e per giunta era pure cessa.
Per non parlare del fatto che là, negli USA, c'è anche chi nutre seri dubbi riguardo alla sua storia.
http://www.farwest.it/?p=552
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* Esempio: Sharon Stone nel film:
"PRONTI A MORIRE" (1995)
http://ftv01.stbm.it/imgbank/GALLERYXL/R201504/pronti_a_morire_ft_16.jpg
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I veri pistoleri.
https://it.wikipedia.org/wiki/Categoria:Pistoleri_del_vecchio_West
http://www.farwest.it/?p=471
--- Termina citazione ---
Calamity Jane è un bluff totale come molte storie storicamente inattendibili di improbabili piratesse.
"pronti a morire " è merda fumante.
pure nei film disney moderni si stanno stravolgendo i personaggi classici,ne parlerò a breve.
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