Dopo Predator quale sarà la prossima gemma del cinema maschile snaturata dal femminismo?
Oggi recensiro' quello che secondo me è il capolavoro assoluto di Carpenter,sto' parlando di LA COSA.
Come di consueto prima analizzero' l'opera originale e poi il blasfemo rifacimento femministoide.
LA COSA (1982)
Ci troviamo al polo Sud,un manipolo di ricercatori ,isolato per forze di cose dal resto del mondo, si troverà loro malgrado a fronteggiare la minaccia di una creatura aliena.
Voglio far notare che tutti,ripeto TUTTI i personaggi di questo film sono UOMINI,insolito eh?
Già stiamo partendo alla grande.
Allora, già da ragazzetto come mi potevo immaginare dei ricercatori nel polo Sud?
Gente rude e robusta, il polo non è certo Riccione.
Di gente rude e robusta si tratta.
Ma non solo, pensavo da ragazzino,si tratta di ricercatori per di più che lavorano in condizioni estreme e complesse quindi devono anche saper usare il cervello.
E infatti il cervello, anche sottopressione,lo sanno usare bene
Carpenter è partito bene e prosegue ancora meglio.
L'alieno si dimostra subito ostile e presenta una particolarità':riesce a replicare l'aspetto e la voce di chi uccide e non solo, si appropria anche delle conoscenze e dei ricordi di chi "assorbe".
Questa particolarità viene ben sfruttata da Carpenter per creare un film dove la paranoia,il dubbio e il sospetto regnano sovrani.
Vi avviso da qui in poi farò SPOILER, quindi se non avete ancora visto questo film non proseguite con la lettura ma recuperate questa gemma il prima possibile,bon.. io vi ho avvisato.
SPOILER SPOILER SPOILER
I nostri ricercatori scoprono di essere minacciati dall'alieno mutaforme e incominciano ovviamente a sospettare ognuno dell'altro.
Il più' astuto del gruppo è MacReady(migliore interpretazione di Kurt Russell) che dopo molte peripezie riesce a trovare un modo per smascherare l'alieno.
Dopo una dura battaglia sopravvivono in due: MacReady e Childs...il finale rimane aperto, i due sono in mezzo alla tormenta e molti appassionati del film hanno ipotizzato che Childs possa essere stato"infettato" dall'alieno,potrebbe essere come non potrebbe essere...appunto un finale volutamente aperto e ambiguo.
Aldilà della trama(molto coinvolgente) la bravura di Carpenter è stata quella di creare un'ansia cosi' palpabile da coinvolgere in maniera totale lo spettatore,in questo film si respira veramente un'aria unica,questa costante ma invisibile minaccia che sai che c'è ma non riesci ad identificare.
Carpenter chino il capo con reverenza.
Io lo trovo stranamente molto rilassante.
Comunque l'ho visto mille volte gli esperti dicono che Childs è la cosa,perchè se tu noti non esce vapore bianco quando respira quindi non respira.
Il punto è che in Antartide possono esserci solo uomini perchè l'Antartide è già di per sè un posto alieno che ci ricorda che non esiste ''la madre terra'',''gaia il pianeta che vive'',ma un pianeta alieno e ostile,dove la vita umana è potenzialmente minacciata da incombenti minacce esterne.
La percezione della minaccia esterna non esiste nella mente femminile,quando guardano la cosa,dicono ''non è reale'',ma come fai a sapere che non è reale?
La mente maschile sa che una minaccia inaspettata e mai incontrata prima è sempre possibile,per cui si sintonizza immediatamente sul film.
La mente maschile invece è adattata alla percezione della minaccia esterna.
La teme perchè per millenni è stato così,le donne stavano in casa e gli uomini uscivano al rischio:banditi predoni lupi.
Anche il semplice vento freddo che poteva causare una polmonite,incurabile allora.
Poi è venuta la tecnologia e di colpo il mondo,dalla selva oscura di Dante è diventato gaia il pianeta che vive.
Mettiamo dei fiori nei nostri cannoni,gaia il pianeta che vive,accogliamo i poveri immigrati,non costruiamo barriere,reintroduciamo l'orso,reintroduciamo il lupo.
Reintroduciamo tutto ciò che ha reso il nostro mondo,un posto realmente pericoloso per tutti donne comprese.
Nel frattempo gridiamo al femminicidio e al maschio untore che è l'unico che ha permesso alle femmine di mettere il culo fuori di casa.