Autore Topic: Fertility day...e scoppia la polemica.  (Letto 18041 volte)

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Offline Negan_66

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Re:Fertility day...e scoppia la polemica.
« Risposta #15 il: Settembre 03, 2016, 21:52:10 pm »
Comunque non è vero che non ti puoi dedicare a te stesso se hai dei bambini . Dipende da quali sono i tuoi divertimenti . Dipende da come ti sai organizzare col tempo . Se la moglie è fanatica di shopping , ovvio che il tempo per la famiglia non c'è :  non c'è niente di male nel fare un giro ai supermarket se fatto massimo 2-3 volte al mese  , ma se , come fanno moltissime donne di oggi, molte fidanzate lasciano malamente i fidanzati solo perchè questi non potevano e non volevano portarle a fare le cazzo di compere un giorno si e altri e due pure , si scade nel fanatismo voluto dal sistema che sa bene come inculcare le distrazioni per sesso , e ritorniamo al solito discorso dei cinema rosa e filmetti strapalacrime stupidi romantici per le donne , gli shopping fino allo stremo pure , e per gli uomini la pornografia e lo stile di vita mgtow .

Pensi che non ci sia soluzione, Negan ? Ti sbagli alla grande e il motivo l'ho scritto adesso .
Ha! E questa la chiami soluzione? Io la chiamo utopistica speranza! Basta organizzarsi, certo, bastano le buone intenzioni. Fidati, nessuno ha la benché minima intenzione o volontà per fare ciò che dici. Non credo affatto di sbagliarmi alla grande mi pare invece che lo stai facendo tu.
Dovresti trovare una persona davvero speciale per costruire quello in cui speri, oggi come oggi hai le stesse possibilità di fare il 6 al superenalotto. Auguri!

Condivido al 100% il tuo quadro della situazione: le famiglie si sfasciano per un nonnulla e i figli sono ingrati e insopportabili.
Ma non tutti fanno così, esistono persone che cercano di recuperare i fondamenti della società civile e riescono a crescere anche molti figli senza farsi venire l'esaurimento. La ricetta è semplice: essere organizzati e collaborare invece di litigare, delegando ai figli maggiori la cura dei minori.
Il risultato sono famiglie serene e felici, vivaci (non come certi genitori che collassano già al primo figlio, parcheggiato alla Playstation), dove gli uomini fanno i padri e non solo i Bancomat.
E certo che ci sono famiglie del genere... qualcuna l'ho conosciuta anch'io ma sono talmente poche che rappresentano una percentuale insignificante messa a confronto con il grosso della popolazione... e stanno pure diminuendo di numero, perciò...

Citazione
Dirai: ormai è tardi, la società è troppo marcia. Ma secondo me non è così: dopo la caduta dell'amministrazione romana, la cultura e l'economia italiane sono state ricostruite da piccoli gruppi autosufficienti che poi hanno contagiato positivamente il resto della società.
Si può obiettare: non mi interessa, pensateci voi. Ma con lo stato attuale dell'economia e della società, saremo presto tutti coinvolti in una lotta per la sopravvivenza (vedasi l'esempio sovietico), non sarà possibile per il 99% delle persone mantenere l'attuale modello di consumo e fregarsene del mondo. Quindi anche per interesse personale, meglio agire d'anticipo.
Guarda, stai parlando con uno che sa bene cosa significa sopravvivere: da giovane mi sono fatto il culo per non finire a dormire sotto un ponte e se ad oggi ho finalmente raggiunto un certo benessere devo ringraziare solo la mia forza di carattere, determinazione e spirito di sacrificio. Quindi se un domani non mi sarà più possibile mantenere il mio attuale stile di vita, cercherò nuovamente di sopravvivere come ho fatto in passato. Di certo non lo farò mettendomi intorno un'inutile parassita di donna e tanto meno farle cagare dei marmocchi per il bene supremo della società. Col cavolo!

Sai cosa succederà per davvero alla nostra società? Tra meno di un secolo la maggioranza degli Italiani sarà costituita da arabi e africani (gli unici veramente prolifici). I bianchi diventeranno una minoranza, qualcuno si mescolerà con le altre etnie facendo figli meticci, e infine il bianco scomparirà del tutto o quasi nel corso del secolo successivo.
Per come la vedo io è inutile illudersi di essere ancora in tempo per cambiare le cose. Sfugge un particolare: il punto di non ritorno è già stato superato da tempo. Qualche tempo fa avevo trovato su youtube un documentario statistico (che sto ricercando ma al momento non ho ritrovato perché non ricordo il titolo) che spiegava come una popolazione in cui le famiglie generano mediamente meno di 2,3 figli sono destinate ad estinguersi. Anche chi ne genera solo il 2,3 hanno difficoltà a riprendersi. In Italia la media è dell 1,7 - 1,6...in parole semplici siamo già estinti anche se la nostra mente fatica ad accettarlo.

Rimango della mia idea: meglio godersi ciò che rimane, almeno finché rimane e non perdere tempo in inutili battaglie o crociate alla Don Chisciotte.

Online Jason

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Re:Fertility day...e scoppia la polemica.
« Risposta #16 il: Settembre 04, 2016, 00:26:48 am »
Nessuno ha la volontá di farlo fin quando ci sono i rassegnati , o nel caso degli italiani anche i NIMBY . Purtroppo non possiamo andare avanti a goderci la vita e ciò che rimane perché il fato tra non molto ti presenterá il conto, ed é dura per chi non é preparato , quindi per tutti gli uomini soli a cui basta mgtow e pornografia per andare avanti da soli .

Quanto agli arabi, per ora é cosí, nel momento in cui anche loro si secolarizzeranno, anche loro diminuiranno la loro prolificitá. L'islam non é tutto omogeneo, anzi é frammentario, e alcune correnti non hanno futuro.
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Alberto1986

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Re:Fertility day...e scoppia la polemica.
« Risposta #17 il: Settembre 04, 2016, 01:44:44 am »
.......... Io vedo tante famiglie sfasciate, vedo figli viziati, maleducati che non hanno rispetto per nessuno, tantomeno per i genitori in generale e per i padri in particolare: danno tutto per scontato e tutto per dovuto. Anzi, diventano ostili per la famiglia ma particolarmente contro i padri da cui vengono allontanati attraverso l'alienazione dalle arpie delle madri separate che li usano solo come mezzi per vampirizzare il mantenimento (mantenimento dei figli che spesso e volentieri neanche usano per loro ma che sperperano quasi interamente per se stesse, per l'estetista, il parrucchiere o fare shopping).
Potrei fare una lista lunghissima di padri separati/divorziati che conosco e i cui figli hanno interrotto qualsiasi genere di rapporto con loro, fatta eccezione ovviamente per l'assegno di mantenimento.
I figli oggi sono diventati degli estranei da mantenere, non c'è più amore, altro che sostegni per la propria vecchiaia!
Da vecchi? Se uno aspetta l'aiuto di un figlio fa prima a morire. Anche per questo sempre più gente neanche vuol sentir parlare di far bambini.

Quello che ho analizzato fin'ora è la questione osservata dal punto di vista di molti singoli individui, me compreso... se però guardiamo la cosa dal punto di vista sociale è ovvio che senza un ricambio generazionale qualsiasi società e quella Italiana in particolare va a finire, ma questo è un'evento che per quanto non possa piacere dovrà succedere. E' l'inevitabile conseguenza del profondo cambiamento sociale e culturale che c'è stato tra l'Italia dei nostri nonni e quella attuale. Può esserci una soluzione? No! Inutile illurdersi o pensare di cambiare ciò che non può più essere cambiato. Quindi tanto vale godersi questo breve intermezzo che ci rimane prima di cadere nel baratro.

E ora arrivo al Fertility day: non lo condivido e non credo che l'avrei mai condiviso a prescindere, e questo perché ho da sempre impostato la mia esistenza a scopi e obiettivi diversi rispetto a quelli dell'uomo medio, tuttavia l'avrei rispettato. L'avrei rispettato se fossimo vissuti ancora in una società con leggi, principi e valori com'era appunto quella dei nostri nonni e in cui far figli poteva avere ancora un senso non solo per la società ma principalmente per il ruolo/protezione dell'individuo all'interno della famiglia. Ma nell'Italia attuale non riesco neanche a rispettarlo: il Fertility day mi sembra tanto assurdo per quanto ridicolo. Per far figli servono prima di tutto delle famiglie unite e indissolubili, cosa che al mondo d'oggi non esistono più. E di questo bisogna ringraziare il femminismo che ha mescolato le carte tra i sessi e che ha sradicato la donna dal suo storico ruolo all'interno della famiglia. E il fertility day mi sembra anche molto ipocrita perché la Lorenzin fa parte di quello stesso governo che ha sostenuto il gender, le unioni gay, le leggi idiote e discriminanti contro gli uomini come quell'assurdità chiamata femminicidio e altre amenità..... Il clima della famiglia non era buono da diversi decenni, anzi da diversi decenni la famiglia era vissuta sempre più con superficialità come una cosetta da poco che si poteva mandare all'aria per qualsiasi frivolezza, ma questo governo prima ha contribuito a peggiorare ulteriormente la situazione tanto da far venir voglia a sempre più uomini di rimanere a debita distanza dalle donne se non a diventare proprio MGTOW, e poi dopo se ne escono fuori con la campagna del fertility day! Cos'è? Dobbiamo ridere? Piangere? E' una Candid Camera? Siamo su Scherzi a Parte? Mah...!

Non posso che essere d'accordo con quanto scritto, soprattutto sulle parti in blu. Impensabile recuperare questa società italiana al livello a cui si è arrivati. Soprattutto pensando al fatto che da parte maschile (parlo del maschio medio) non c'è minima presa di coscienza nè presa di posizione, ma anzi si assiste, sempre più, ad una sindrome di Stoccolma maschile generalizzata. 

Alberto1986

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Re:Fertility day...e scoppia la polemica.
« Risposta #18 il: Settembre 04, 2016, 01:47:48 am »
.....
Sai cosa succederà per davvero alla nostra società? Tra meno di un secolo la maggioranza degli Italiani sarà costituita da arabi e africani (gli unici veramente prolifici). I bianchi diventeranno una minoranza, qualcuno si mescolerà con le altre etnie facendo figli meticci, e infine il bianco scomparirà del tutto o quasi nel corso del secolo successivo.
Per come la vedo io è inutile illudersi di essere ancora in tempo per cambiare le cose. Sfugge un particolare: il punto di non ritorno è già stato superato da tempo. Qualche tempo fa avevo trovato su youtube un documentario statistico (che sto ricercando ma al momento non ho ritrovato perché non ricordo il titolo) che spiegava come una popolazione in cui le famiglie generano mediamente meno di 2,3 figli sono destinate ad estinguersi. Anche chi ne genera solo il 2,3 hanno difficoltà a riprendersi. In Italia la media è dell 1,7 - 1,6...in parole semplici siamo già estinti anche se la nostra mente fatica ad accettarlo.

Rimango della mia idea: meglio godersi ciò che rimane, almeno finché rimane e non perdere tempo in inutili battaglie o crociate alla Don Chisciotte.

Ne sono convinto pure io, purtroppo. E la fine che ci meritiamo e che ci siamo cercata. Ma il bianco scomparirà dall'occidente. Ad est sicuramente no. Anzi., tutt'altro. Quindi sono convinto che ne vedremo delle belle in futuro.

Online Frank

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Re:Fertility day...e scoppia la polemica.
« Risposta #19 il: Settembre 04, 2016, 10:39:23 am »
Non posso che essere d'accordo con quanto scritto, soprattutto sulle parti in blu. Impensabile recuperare questa società italiana al livello a cui si è arrivati. Soprattutto pensando al fatto che da parte maschile (parlo del maschio medio) non c'è minima presa di coscienza nè presa di posizione, ma anzi si assiste, sempre più, ad una sindrome di Stoccolma maschile generalizzata.

E' così, ed è questo il fatto a dir poco sconcertante.
Quando si va a parare su certi argomenti, il maschio medio è un reale, totale e irrecuperabile imbecille.

Offline Vicus

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Re:Fertility day...e scoppia la polemica.
« Risposta #20 il: Settembre 05, 2016, 01:39:39 am »
Ha! E questa la chiami soluzione? Io la chiamo utopistica speranza! Basta organizzarsi, certo, bastano le buone intenzioni. Fidati, nessuno ha la benché minima intenzione o volontà per fare ciò che dici. Non credo affatto di sbagliarmi alla grande mi pare invece che lo stai facendo tu.
Dovresti trovare una persona davvero speciale per costruire quello in cui speri, oggi come oggi hai le stesse possibilità di fare il 6 al superenalotto. Auguri!
E certo che ci sono famiglie del genere... qualcuna l'ho conosciuta anch'io ma sono talmente poche che rappresentano una percentuale insignificante messa a confronto con il grosso della popolazione... e stanno pure diminuendo di numero, perciò...
Guarda, stai parlando con uno che sa bene cosa significa sopravvivere: da giovane mi sono fatto il culo per non finire a dormire sotto un ponte e se ad oggi ho finalmente raggiunto un certo benessere devo ringraziare solo la mia forza di carattere, determinazione e spirito di sacrificio. Quindi se un domani non mi sarà più possibile mantenere il mio attuale stile di vita, cercherò nuovamente di sopravvivere come ho fatto in passato. Di certo non lo farò mettendomi intorno un'inutile parassita di donna e tanto meno farle cagare dei marmocchi per il bene supremo della società. Col cavolo!

Sai cosa succederà per davvero alla nostra società? Tra meno di un secolo la maggioranza degli Italiani sarà costituita da arabi e africani (gli unici veramente prolifici). I bianchi diventeranno una minoranza, qualcuno si mescolerà con le altre etnie facendo figli meticci, e infine il bianco scomparirà del tutto o quasi nel corso del secolo successivo.
Per come la vedo io è inutile illudersi di essere ancora in tempo per cambiare le cose. Sfugge un particolare: il punto di non ritorno è già stato superato da tempo. Qualche tempo fa avevo trovato su youtube un documentario statistico (che sto ricercando ma al momento non ho ritrovato perché non ricordo il titolo) che spiegava come una popolazione in cui le famiglie generano mediamente meno di 2,3 figli sono destinate ad estinguersi. Anche chi ne genera solo il 2,3 hanno difficoltà a riprendersi. In Italia la media è dell 1,7 - 1,6...in parole semplici siamo già estinti anche se la nostra mente fatica ad accettarlo.

Rimango della mia idea: meglio godersi ciò che rimane, almeno finché rimane e non perdere tempo in inutili battaglie o crociate alla Don Chisciotte.
Concordiamo sui fatti ma le previsioni sul futuro indicano solo una tendenza e si sbagliano sempre, perché la storia non è un fiume tranquillo e cambia spesso direzione.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline giacca

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Re:Fertility day...e scoppia la polemica.
« Risposta #21 il: Settembre 05, 2016, 09:28:58 am »
Comunque ancora non riesco a capire in che modo si può avere una desertificazione. Mi preoccupa molto di più il consumo delle risorse, delle quali non c'è ricambio in poco tempo, e di suolo. E questo anche se ognuno sulla terra poi avesse (com'è giusto che sia) un tenore di vita come un operaio.

Offline giacca

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Re:Fertility day...e scoppia la polemica.
« Risposta #22 il: Settembre 05, 2016, 19:33:56 pm »
Volevo dire almeno come un operaio.

Alberto1986

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Re:Fertility day...e scoppia la polemica.
« Risposta #23 il: Settembre 06, 2016, 02:54:02 am »
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/scomparsa-dei-padri-ultimi-esiliati-societ-1302669.html

La scomparsa dei padri. Ultimi esiliati della società.
Se vogliamo più figli salviamo prima i papà.


di Claudio Risè

O gli italiani riprendono gusto alla vita e quindi all'amore, o spariscono. Con questo tasso di natalità la popolazione italiana va verso l'estinzione o sostituzione, in tempi neppure lunghissimi.
Ce ne stiamo finalmente accorgendo, anche per via della disturbante campagna con cui è stata presentata dal ministero della Sanità la «Giornata della Fertilità». Meglio tardi che mai. I soldi vengono dopo. Tanto è vero che la Germania, più generosa di noi verso madri che lavorano, padri disposti a stare a casa, asili aziendali eccetera, corre il nostro stesso rischio: sparizione o sostituzione. Se ti metti a fare i conti prima di fare l'amore, vuol dire che non hai tanta voglia. Che sei entrato in uno stile di vita antivitale, calcolatore, poco disponibile all'altro e agli altri; forse è meglio che lasci perdere. È necessario allora però che tu, e il tuo Paese, capiate cosa vi è successo.
La colpa non è certo delle donne, avide di carriere e di soldi, o dei maschi astenici e infantili. Il fatto è che qui non si innamora più nessuno, o quasi. Non è un problema solo italiano, è quello dell'Occidente oggi. Dove di soldi (malgrado le enormi sacche di povertà, che i bambini però continuano a farli) ne girano più di sempre, ma di figli se ne vedono sempre meno. L'individuo, questo protagonista del mondo moderno, è sempre connesso, ma anche chiuso in se stesso. Tanto è vero che non muore quasi più per infezioni o virus trasmessigli da qualcun altro, ma si spegne castamente, in oltre i tre quarti dei casi, per malattie che si fabbrica da solo: le famose Ncd - non communicable disease - malattie non comunicabili, vere protagoniste dei rapporti dell'Organizzazione mondiale della Sanità. Se le procura con stili di vita antivitali, intossicandosi con droghe di vario genere, ingurgitando cibi, sostanze, liquidi (che se arrivano in popolazioni vergini le sterminano in pochi anni), procurandosi diabeti inarrestabili, disturbi circolatori letali. Avvelenando l'aria, l'acqua e la terra per cui neppure troppo tardi qualche tumore arriva, e la spinta a riprodursi di sicuro non ne guadagna.
In questo modello autoriferito, diffidente, brillante ma malsano e anche noioso, i rapporti tra i due, maschio e femmina, non se la passano affatto bene. Sembrano entrambi terrorizzati: di innamorarsi, di fare l'amore, di stare assieme, e naturalmente anche di fare figli. Nessuno ha spiegato loro che tutti questi sono rischi tremendi ma bellissimi, costitutivi comunque della vita, che senza di essi neppure esiste, e viene sostituita da psicofarmaci.
E se la maternità naviga tra i problemi impietosamente illustrati dalla Sanità, i maschi non solo hanno congedi di paternità ridicoli, ma vengono da decenni di esilio psicologico e simbolico, dove il padre era considerato un residuo di epoche passate, di cui il Paese doveva sbarazzarsi al più presto (se ne discuterà anche oggi, al Convegno dei Papà separati in Lombardia, a Brugherio).
Ancora oggi ci sono tribunali che non applicano la legge sull'affido condiviso, e ogni anno l'Italia è condannata dalle istituzioni europee perché in coda all'Europa nel tempo che i padri separati possono passare coi figli: molto al di sotto dell'indispensabile per mantenere vivo il rapporto. Senza padre, però, non si può crescere, come ha più volte ricordato anche Barack Obama, non un ostinato conservatore. Senza padre è difficile diventare poi stabili compagni, mariti, padri. Occorre dunque ripensare la vita. Per poterla trasmettere.



Miglior commento:

TonyGiampy
Lun, 05/09/2016 - 00:55

E ci meravigliamo?Sposarsi e' il piu' grande errore che un uomo possa fare!!L'amore finisce e solo per aver amato un uomo si ritrova fuori da casa sua, senza poter vedere i figli e a dover versare ogni mese fior di quattrini alla strega di turno.Da quando mi sono sposato la mia vita e' diventata un inferno.Costretto a subire il ricatto quotidiano del "ti tolgo la bambina" e ad abbozzare su tutto. Idem mio fratello.Il piu' piccolo, invece,ha avuto tre convivenze tutte finite perche' lui non voleva figli.Ora a 48 anni si trova da solo ma libero e felice.Se non si e' sposati e non si hanno figli, una volta finito l'amore un calcio nel deretano e ti ritrovi libero e senza problemi.Altroche'!!!



Offline Vicus

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Re:Fertility day...e scoppia la polemica.
« Risposta #24 il: Settembre 06, 2016, 03:31:55 am »
Articolo magnifico, ma Risé sorvola sul perché la gente non si innamori più, e sembra pensare che basti una paternale per risolvere la questione.

Il commento è altrettanto valido, ma anche in questo caso non basta cambiare una legge per mutare certi paradigmi sociali.

Quanto al "soli è bello" in una società individualista, consumista, priva di legami e comunità, non sono l'unico né il primo a esprimere riserve. Basta guardarsi intorno per vedere come vivono i nostri anziani (e meno anziani).
Poi, certo, alcuni sentono queste cose più di altri: per molti Disneyland e le altre distrazioni dell'omino di Burro mondiale sono estasi, dove per altri sono incubo.




« Ultima modifica: Settembre 06, 2016, 12:14:54 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Frank

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Re:Fertility day...e scoppia la polemica.
« Risposta #25 il: Settembre 06, 2016, 07:11:40 am »
Magari per alcuni sarà una questione banale, ma a me questo vizio dfi Risé, così come di tutti i maschi selvatici dell'epoca, dà proprio sui nervi.
Mi riferisco a questa frase:
Citazione
La colpa non è certo delle donne, avide di carriere e di soldi, o dei maschi astenici e infantili. Il fatto è che qui non si innamora più nessuno, o quasi.

Le "donne" e i "maschi"...
Ma cos'è, una malattia ?
Boh...
Tra l'altro, pure lui ha sempre la tendenza ad assolvere le donne e a non spendere neppure una parola di critica verso il femminismo.
Inoltre, tramite mie conoscenze, mi risulta che in passato (20 anni fa) Risé fosse estremamente critico verso gli uomini (italiani e non), da lui considerati sostanzialmente "primivitici" rispetto alle "superiori femminucce".
(Fonti sicure.)

Offline maveryx

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Re:Fertility day...e scoppia la polemica.
« Risposta #26 il: Settembre 06, 2016, 12:28:54 pm »
Il problema è che le madri insegnano alle figlie come trattare manipolare e difendersi dai maschi, i padri, anche quando ci sono, non fanno altrettanto coi figli.
Sarebbero sufficienti piccole semplici cose dettate dal buon senso e derivate dall'esperienza comune a tutti gli uomini, tipo evidenziare, e gli esempi non mancherebbero di certo, che probabilmente il cervello femminile è diviso in compartimenti stagni e quindi non c'è nessuno collegamento tra quello che una femmina dice e quello che una femmina fa o pensa di fare, e raccomandare ai maschi di tenere sempre ben in mente la cosa.
"Fuggi a vele spiegate, uomo felice, da ogni genere di cultura." Epicuro

Offline maveryx

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Re:Fertility day...e scoppia la polemica.
« Risposta #27 il: Settembre 06, 2016, 16:28:43 pm »
Il problema è che le madri insegnano alle figlie come trattare manipolare e difendersi dai maschi, i padri, anche quando ci sono, non fanno altrettanto coi figli.
Sarebbero sufficienti piccole semplici cose dettate dal buon senso e derivate dall'esperienza comune a tutti gli uomini, tipo evidenziare, e gli esempi non mancherebbero di certo, che probabilmente il cervello femminile è diviso in compartimenti stagni e quindi non c'è nessuno collegamento tra quello che una femmina dice e quello che una femmina fa o pensa di fare, e raccomandare ai maschi di tenere sempre ben in mente la cosa.

A quanto sopra aggiungerei che le femmine hanno l'abitudine di far sempre le vittime e di accusare naturalmente qualche maschio, di solito il più debole e manipolabile che si trovano intorno, ma in realtà sono spessissimo vittime delle cattiverie ed invidie di altre femmine, madri e sorelle comprese. Da ciò possiamo sostenere che "il principale nemico delle femmine sono le altre femmine".
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Offline maveryx

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Re:Fertility day...e scoppia la polemica.
« Risposta #28 il: Settembre 06, 2016, 16:31:52 pm »
Magari per alcuni sarà una questione banale, ma a me questo vizio dfi Risé, così come di tutti i maschi selvatici dell'epoca, dà proprio sui nervi.
Mi riferisco a questa frase:
Le "donne" e i "maschi"...

Ottima osservazione: il termine donna dovremmo eliminarlo dal nostro vocabolario.
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Offline kautostar

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Re:Fertility day...e scoppia la polemica.
« Risposta #29 il: Settembre 06, 2016, 17:27:26 pm »
Secondo me il punto è un altro, mentre nelle società antiche (o nell'attuale terzo mondo) pre-consumista(prima del capitalismo moderno, del welfare statale, della scolarizzazione di massa) i figli erano un investimento a basso costo, futuri aiutanti nei campi e nel lavoro in generale, bastoni per la vecchiaia ecc..  oggi sono un'enorme spesa( sia in termini economici, che in termini affettivi, di tempo e fatica per educarli, e offrirgli le migliori possibilità di costruirsi un futuro felice), senza nessun ritorno assicurato(non c'è più quel rigido senso del dovere di un tempo, secondo cui i figli dovevano onorare il padre e la madre...nulla può garantire che una volta cresciuti i figli diventino ingrati, parassiti e carogne).
Ergo mentre un tempo tutti facevano tanti figli, perchè avere una famiglia numerosa nella società contadina era quasi una necessità, un investimento con ritorno quasi assicurato,  oggi il pesante e ingrato compito di perpetuare la specie, viene portato avanti da pochi individui che sentono la vocazione di diventare genitori o persone condizionate dal senso del dovere degli antichi valori!
Risè si sbaglia a pensare che la causa sia la mancanza di padri, i padri antichi(ai tempi in cui si facevano almeno 5 figli a famiglia) erano molto più assenti e anaffettivi dei padri moderni!

I padri moderni invece spesso si limitano a un solo figlio, ma per quell'unico figlio danno il massimo, fanno sacrifici che il padre antico non avrebbe fatto nemmeno per 10 figli