Dialoghi > Natura maschile e natura femminile

Soldatesse e donne in divisa (da carnevale)

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Vicus:

--- Citazione da: Frank - Aprile 22, 2019, 03:23:39 am ---Altro che il "valore aggiunto" di cui parlano i media.

--- Termina citazione ---
E' come portarsi dietro la mascotte. Funziona benissimo, in tempo di pace.

--- Citazione da: Frank - Aprile 24, 2019, 00:23:34 am ---Guarda anche questo video risalente al 2010.

//www.youtube.com/watch?v=knF-BVgPkKs

L'ha fatta durare anche troppo.
Per non parlare del fatto che in uno scontro reale, senza regole né arbitri, di lei sarebbe rimasto ben poco di sano.
Ma a quanto pare in ambito militare queste assurdità sono ormai la norma.

--- Termina citazione ---
Eh, non si rialzava più :cool:

Frank:

--- Citazione da: Vicus - Aprile 24, 2019, 01:45:04 am ---E' come portarsi dietro la mascotte. Funziona benissimo, in tempo di pace.
Eh, non si rialzava più :cool:

--- Termina citazione ---

E qui torniamo al mio discorso relativo alla mutazione antropologica degli uomini, perché quello della "femmina guerriera" è anzitutto un mito maschile più che un mito femminista, originato dai soliti e ben noti complessi di inferiorità delle suddette.

Basta vedere questi video - oppure assistere in palestra ad un allenamento tra un maschio e una femmina - per rendersi conto di come gli stessi uomini tifino quasi sempre per le femmine e gioiscano se il primo ne esce sconfitto.
Al tempo stesso è impossibile assistere a qualcosa del genere da parte femminile, proprio perché, in tal senso, le femmine hanno un livello di "consapevolezza di genere" (termine che detesto, non fosse altro per il fatto che io stesso scrivo sempre sesso e mai genere; ma è per rendere l'idea) che la massa maschile non possiede nemmeno di striscio.

Per dire: se fai un certo genere di discorsi a degli ex pugili oppure a degli istruttori di kickboxing, capita frequentemente che ti rispondano con parole del tipo:
"Ma guarda che le donne son toste, eh!"...
Oppure:
"Oh, quella mena pure a te!..."    (sì, come no...:muro:)

Ora, che una femmina ben allenata e addestrata in discipline da combattimento, tipo le MMA , la Muay Thai, la kickboxing, etc, possa picchiare un uomo non allenato e altrettanto addestrato, non è certamente una novità per chi come me è stato un atleta.
Non a caso ho scritto più volte che non si può paragonare un impiegato di banca - magati mingherlino - che in tutta la vita ha retto in mano libri e penne, ad una Kayla Harrison, campionessa olimpica di judo.
Lo stesso maestro di Wing Tsun, Victor Gutiérrez, in una intervista rilasciata a Budo International nell'ormai lontano marzo 1999, affermava che:
"E' un dato di fatto che una donna ben allenata (da uomini, aggiungo io...) sia più forte di un uomo non allenato (o allenato male), senza arrivare ad avere un fisico mascolino".

Certo, va sempre precisato che bisogna poi vedere di quali uomini si parla, poiché molti muratori e carpentieri di mia conoscenza - e in particolar modo alcuni di quelli provenienti dalla Romania o dall'Albania - son sicuramente più forti di una donna allenata, anche se poi non altrettanto addestrati al combattimento.
Ma è proprio qui che emerge l'idiozia di tanti nostri simili, i quali dimostrano una volta di più di essere il cavallo di troia delle donne, poiché è chiaro che il paragone va fatto tra uomo medio e donna media, nonché tra atleta di sesso maschile e atleta di sesso femminile.
Per dire: quale femmina esistente sul pianeta Terra potrebbe sfidare un Teddy Riner o un Anthony Joshua ?
Ovviamente nessuna.
E non a caso le varie competizioni sportive son divise in base al sesso (oltre che in base al peso), quando si tratta di discipline da combattimento.
Tali differenze tra i due sessi, e a vantaggio degli uomini, esistono e persistono anche a parità di peso.
(A parità di peso il vantaggio di forza fisica dei maschi, rispetto alle femmine, è in media del 30%; soprattutto nella parte superiore del corpo.)
Son delle tali banalità che non dovrebbe esserci nemmeno bisogno di spiegarle.
Ma a quanto pare oggigiorno bisogna specificare pure questo.

@@

PS: in quell'intervista risalente al marzo 1999, Victor Gutiérrez affermava che:

--- Citazione ---"... si possono creare delle lezioni e dei corsi esclusivamente femminili. Questa soluzione ha comunque dei pro e dei contro.
Pro: elimina il problema della timidezza per il fatto di allenarsi con altre ragazze. Questo poi elimina in parte anche la paura
di essere colpita. Ed infine si possono adattare meglio il ritmo e l'intensità dell'allenamento.

Contro: non potendo usufruire di sparring maschili, ci si allontana dalla realtà di una situazione di difesa personale.
Le loro tecniche non saranno valide perché negli allenamenti si difendono da avversari molto meno forti di quelli che
troverebbero in una situazione reale. Una strategia interessante sarebbe quella di cominciare con un gruppo esclusivamente
femminile, finché le ragazze non raggiungano una padronanza delle tecniche basilari e un grado di allenamento fisico sufficiente.
Dopodiché, potrebbero passare progressivamente ad un gruppo misto, cominciando da un giorno alla settimana, fino ad arrivare
a due o più dopo tre mesi.
--- Termina citazione ---

Riporto quel passaggio per evidenziare, una volta di più, come siano sempre degli uomini a preoccuparsi di addestrare a dovere
delle donne e parimenti a studiare delle tecniche ben precise e adatte al loro fisico.
Sono gli uomini che permettono alle donne di migliorarsi in tal senso - anche confrontandosi fisicamente con i medesimi -* poiché da sole non sanno fare veramente nulla.
E il bello è che c'è pure chi ha il coraggio di definirle "superiori".

In sostanza, dietro a qualsiasi "wonder woman" ci sono sempre degli uomini, senza i quali le suddette sarebbero perse.

@@

* Naturalmente e al tempo stesso, gli uomini hanno solo da rimetterci nell'allenarsi con delle femmine.
Se le danno son solo dei bastardi che picchiano le donne; se le prendono son delle mammolette che si fanno picchiare dalle femmine e per questo saranno sbeffeggiati e derisi sia dagli altri uomini che dalle donne.

Frank:
Per chi non li conoscesse...


--- Citazione ---Per dire: quale femmina esistente sul pianeta Terra potrebbe sfidare un Teddy Riner o un Anthony Joshua ?
--- Termina citazione ---

//www.youtube.com/watch?v=8sRCo1AQWOc

//www.youtube.com/watch?v=Ggn4-W8v2gg


E tanto per restare in tema...


--- Citazione ---Riporto quel passaggio per evidenziare, una volta di più, come siano sempre degli uomini a preoccuparsi di addestrare a dovere delle donne e parimenti a studiare delle tecniche ben precise e adatte al loro fisico.
Sono gli uomini che permettono alle donne di migliorarsi in tal senso - anche confrontandosi fisicamente con i medesimi -* poiché da sole non sanno fare veramente nulla.
--- Termina citazione ---

//www.youtube.com/watch?v=MBk3P5Hzib4

Frank:
Questo è l'istruttore francese del video postato dal sottoscritto poc'anzi, che insegna l'autodifesa alle donne.

https://www.academiefranckropers.com/franckropers.html


--- Citazione ---Franck Ropers, né à Paris en 1962, est un ancien athlète de haut niveau.

Il pratique les arts martiaux et sports de combat depuis plus de 38 ans, parmi lesquels : le Viet-Vo-Dao, la Boxe Française, la Boxe Anglaise et la Boxe Thaïlandaise.

Il pratique le Penchak Silat depuis 30 ans, qu’il affectionne tout particulièrement pour son efficacité et son réalisme en combat.

Parallèlement à cela, il étudie l’énergie interne, le chi Kong, la sophrologie, le yoga, la PNL et toutes formes de pratiques destinées à développer et augmenter ses capacités physiques et mentales.

En 1991, il reçoit de la part de Maître Turpijn, la Ceinture Noire 2e Dan indonésienne, ainsi que le diplôme de professeur, estampillé de « The International Pencak Silat Federation ».

Franck Ropers évolue pendant de nombreuses années dans le milieu de la sécurité (Diplômé Préfectoral), ce qui le conduit à parfaire son enseignement dans le Penchak Silat, car il répond au besoin d’efficacité, sans pour autant délaisser le côté traditionnel de l’art martial.

En 1996, il crée « l’Académie Franck Ropers » : première école à élaborer un système de grades matérialisé par des ceintures de couleurs.

En 1998, Franck Ropers s’investit dans l’enseignement de la self-défense féminine et sélectionne des techniques spécifiques et efficaces, personnalisées et surtout adaptées à la psychologie et la morphologie féminine.

Depuis, il est sollicité pour l’animation de nombreux stages et séminaires qu’il anime seul ou avec les instructeurs de son école, ou encore en collaboration avec des experts de haut niveau et de différentes disciplines (krav-maga, boxe de rue, self-défense…).

Franck Ropers est titulaire du DIF et du CQP. Il est également juge et référent National des Arts Martiaux du Sud-Est Asiatique pour le Penchak Silat.

En 2011, les hauts gradés de la FFKDA lui décernent le grade de Ceinture Noire 5e Dan.

En juin 2014, il intègre la Fédération Française du Sport Travailliste.

En octobre 2014, il est élu à l’unanimité responsable de la commission nationale de Penchak Silat de la FFST.

En juin 2015, il obtient le grade exceptionnel de 7eme degré de Penchak Silat FFST.

Le 26 septembre 2015 Franck Ropers s'est rendu à Rotterdam ou il a reçu des mains de Madame Turpijn (héritière de Maître Turpijn), le diplôme de 7ème Dan indonésien.

Il devient ainsi le plus haut gradé français de Penchak Silat.

Depuis, une dizaines d’années, il consacre beaucoup de temps à la préparation physique et mentale : il développe des programmes d’entrainement sur-mesures.

À ce jour, il a formé des centaines de professeurs à travers des cours particuliers, collectifs ou encore des stages.
--- Termina citazione ---

Vicus:
Tecniche adatte al loro fisico? Certo, per combattere altre donne in un gineceo. Gli faccio tanti auguri :lol:

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