Autore Topic: Ungheria: gli esiti catastrofici dello stare fuori dall'Euro  (Letto 2565 volte)

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Offline Vicus

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Ungheria: gli esiti catastrofici dello stare fuori dall'Euro
« il: Settembre 09, 2016, 00:16:30 am »
Nel secondo trimestre solare di quest’anno il PIL della tanto vituperata Ungheria è cresciuto del 2,6% rispetto allo stesso trimestre del 2015. Da noi il PIL è negativo, ma ci dicono ogni giorno che è una congiuntura momentanea.

Inoltre la percentuale di disoccupati è scesa al 5%. Da noi la disoccupazione è a due cifre, ma ci dicono ogni settimana che l'Italia riparte, quindi possiamo stare tranquilli.

Qui sotto i link a conferma:

http://it.investing.com/economic-calendar/hungarian-gdp-451

http://it.investing.com/economic-calendar/hungarian-quarterly-unemployment-rate-673
« Ultima modifica: Settembre 09, 2016, 13:53:53 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Frank

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Re:Ungheria: gli esiti catastrofici dello stare fuori dall'Euro
« Risposta #1 il: Settembre 09, 2016, 02:22:37 am »
Purtroppo (per l'Italia) è vero ciò che evidenzi; tuttavia mi risulta che, a tutt'oggi, gli stipendi medi ungheresi non sono niente di speciale.
http://www.itlgroup.eu/magazine/index.php?option=com_content&view=article&id=5136%3Alavoro-in-ungheria-stipendi-medi-su-del-35-in-un-anno&catid=80%3Alavoro&Itemid=1
Citazione
Lunedì 24 Agosto 2015 15:49
Lo stipendio medio ungherese  aumentato del 3,5% in un anno: a rivelarlo sono gli ultimi dati del KSH, l'Ufficio Nazionale di Statistica, basati sul confronto con il mese di agosto del 2014. Oggi lo stipendio medio lordo in Ungheria è di 243.200 fiorini, pari a circa 789 euro, equivalente a 159.300 fiorini netti (517 euro circa).

Offline Vicus

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Re:Ungheria: gli esiti catastrofici dello stare fuori dall'Euro
« Risposta #2 il: Settembre 09, 2016, 02:38:52 am »
In Ungheria il costo della vita è minore. Qui non è tanto importante chi stia meglio, ma quali politiche portino più occupazione e benessere nel lungo periodo, e se uscire dall'Euro sia davvero la catastrofe che i media paventano.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Massimo

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Re:Ungheria: gli esiti catastrofici dello stare fuori dall'Euro
« Risposta #3 il: Settembre 09, 2016, 08:20:54 am »
Oramai anche i pali della luce hanno capito che l'Euro è una moneta che ci ha rovinati: ha dimezzato salari e stipendi, in termini di potere
d'acquisto e ha raddoppiato i prezzi. Basti pensare che chi oggi ha 1000 Euro sta decisamente peggio di chi nel 2000 aveva 1.000.000 di
Lire. Quest'ultimo in un mese viveva dignitosamente. Oggi chi ha 1000 Euro in un mese fa la fame. Eppure 1000 Euro dovrebbero valere il
doppio. In teoria.

Offline Sebastiano

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Re:Ungheria: gli esiti catastrofici dello stare fuori dall'Euro
« Risposta #4 il: Settembre 09, 2016, 11:23:10 am »
L'ungheria è in rapida ascesa, ho visto Budapest pochi anni fa e posso confermarlo. D'altra parte però partivano da poco, l'Italia più di tanto comunque non potrebbe crescere.

Online Frank

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Re:Ungheria: gli esiti catastrofici dello stare fuori dall'Euro
« Risposta #5 il: Settembre 09, 2016, 20:03:38 pm »
In Ungheria il costo della vita è minore. Qui non è tanto importante chi stia meglio, ma quali politiche portino più occupazione e benessere nel lungo periodo, e se uscire dall'Euro sia davvero la catastrofe che i media paventano.

Sì, lo so che il costo della vita è minore; ma non più di tanto.
Ragion per cui con stipendi medi di 500 euro c'è poco da scialare anche in Ungheria.

Per quanto riguarda tutto il resto son d'accordo con te.

Online Frank

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Re:Ungheria: gli esiti catastrofici dello stare fuori dall'Euro
« Risposta #6 il: Settembre 09, 2016, 20:07:26 pm »
Oramai anche i pali della luce hanno capito che l'Euro è una moneta che ci ha rovinati: ha dimezzato salari e stipendi, in termini di potere
d'acquisto e ha raddoppiato i prezzi. Basti pensare che chi oggi ha 1000 Euro sta decisamente peggio di chi nel 2000 aveva 1.000.000 di
Lire. Quest'ultimo in un mese viveva dignitosamente. Oggi chi ha 1000 Euro in un mese fa la fame. Eppure 1000 Euro dovrebbero valere il
doppio. In teoria.

Calcola che fino al 2001-2002 l'Italia era il secondo Paese al mondo per capacità di risparmio privato...

Citazione
Basti pensare che chi oggi ha 1000 Euro sta decisamente peggio di chi nel 2000 aveva 1.000.000 di
Lire. Quest'ultimo in un mese viveva dignitosamente.

Già.
Come disse una volta la defunta antropologa Ida Magli:
"Con tre milioni al mese delle vecchie lire ero ricca; oggi con 1500 euro sono povera".

Offline Ficacentrismo

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Re:Ungheria: gli esiti catastrofici dello stare fuori dall'Euro
« Risposta #7 il: Settembre 10, 2016, 13:39:25 pm »
l'euro è una porcata che fa comodo solo alla germania e ai satelliti che gli orbitano attorno.

Offline Vicus

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Re:Ungheria: gli esiti catastrofici dello stare fuori dall'Euro
« Risposta #8 il: Settembre 11, 2016, 00:34:14 am »
Intanto come preannunciato dagli "esperti" il Brexit sta mandando la GB al disastro:

"Solo pochi giorni fa gli uffici studi di due banche internazionali, Morgan Stanley e Credit Suisse, hanno confessato di essersi sbagliate:   han previsto una recessione tragica per il Regno Unito a causa del Brexit, invece esso è in ripresa. “Credit Suisse ha aumentato le sue previsioni sulla crescita per il 2016 dal 1 per cento al 1,9 per cento, Morgan Stanley ha rivisto le sue previsioni al rialzo dal 1,2 al 1,9”. Che cosa  guidava questi “esperti”? Forse la scienza economica  con le sue  equazioni che l’uomo comune non può capire? No, li guidava l’ideologia: l’ideologia per cui se  si esce dall’Unione Europea   si incorre nella punizione divina, si finisce nell’inferno della depressione."
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline krool

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Re:Ungheria: gli esiti catastrofici dello stare fuori dall'Euro
« Risposta #9 il: Settembre 11, 2016, 01:15:39 am »
Godo :lol:

Offline ilmarmocchio

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Re:Ungheria: gli esiti catastrofici dello stare fuori dall'Euro
« Risposta #10 il: Settembre 11, 2016, 09:29:53 am »
L' Italia non avrebbe dovuto entrare nell' €, non perchè l' € in se sia cattivo, ma perchè il nostri sistema non può sostenere una moneta forte  Alto debito, burocrazia inefficiente, cultura antiimpresa e basata su truffe fiscali, v. cooperative rosse e bianche.
Non siamo la GB con la sterlina e il Commonwealth, e lo abbiamo ampiamente dimostrato nella 2 guerra mondiale ( v. 8 settembre ).
uscire dall'  € ora ? E con quale moneta svalutata, dovendo poi pagare il  debito ?
Grazie alla infame classe politica piddina ( ma non solo ) siamo col cappio al collo

Online Frank

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Re:Ungheria: gli esiti catastrofici dello stare fuori dall'Euro
« Risposta #11 il: Settembre 11, 2016, 09:53:11 am »
Questo libro Ida Magli lo scrisse nel 1997, quindi ben 19 anni fa.

http://www.ibs.it/code/9788845246920/magli-ida/contro-europa-tutto.html

https://www.amazon.it/Contro-lEuropa-Tutto-quello-Maastricht/dp/8845235114
Citazione
Oggi buona parte della politica italiana è fondata sul tentativo di entrare a ogni prezzo e a qualsiasi costo nell'Europa disegnata a tavolino a Maastricht... Sacrifici economici, nuove tasse, compressione dei consumi: ma siamo poi veramente sicuri che l'Europa sarà quel paradiso terrestre che ci hanno promesso? Il nostro tenore di vita è davvero destinato a migliorare? E la disoccupazione? E la cultura delle minoranze? E la nostra identità? Domande angosciose, alle quali, denuncia Ida Magli, finora i responsabili non hanno saputo e voluto rispondere.

Inoltre va sempre sottolineato che non fu il popolo italiano a voler entrare nell'euro - tanto è vero che non ci fu alcun referendum - bensì i politici italiani dell'epoca.

(Vittorio Sgarbi...)

Offline TheDarkSider

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Re:Ungheria: gli esiti catastrofici dello stare fuori dall'Euro
« Risposta #12 il: Settembre 11, 2016, 11:25:07 am »
Il discorso e' semplice:

1) finche' la Germania fa surplus commerciali enormi nei confronti degli altri paesi Euro, stare nell'Euro vuol dire arrichire la Germania e impoverire tutti gli altri ;

2) finche' Bruxelles non punisce in modo servero la Germania per questi surplus commerciali, che sono in violazione delle regole UE, e' chiaro che l'Euro e' una truffa in cui comanda solo la Germania e tutti gli altri si devono sottomettere ;

Piu info qui:
http://www.eunews.it/2016/09/07/una-germania-troppo-forte-viola-anche-questanno-le-norme-ue-sul-surplus-commerciale/66440


"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina

Offline ilmarmocchio

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Re:Ungheria: gli esiti catastrofici dello stare fuori dall'Euro
« Risposta #13 il: Settembre 11, 2016, 11:32:03 am »
Il discorso e' semplice:

1) finche' la Germania fa surplus commerciali enormi nei confronti degli altri paesi Euro, stare nell'Euro vuol dire arrichire la Germania e impoverire tutti gli altri ;

2) finche' Bruxelles non punisce in modo servero la Germania per questi surplus commerciali, che sono in violazione delle regole UE, e' chiaro che l'Euro e' una truffa in cui comanda solo la Germania e tutti gli altri si devono sottomettere ;

Piu info qui:
http://www.eunews.it/2016/09/07/una-germania-troppo-forte-viola-anche-questanno-le-norme-ue-sul-surplus-commerciale/66440

giustissimo.
perchè i nostri pagliacci non dicono nulla ?

Online Frank

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Re:Ungheria: gli esiti catastrofici dello stare fuori dall'Euro
« Risposta #14 il: Settembre 11, 2016, 12:21:47 pm »
Questo è un brano tratto da:
"OMAGGIO AGLI ITALIANI - Una storia per tradimenti" (2005), di Ida Magli, pag. 21-22.


Citazione
4. Eliminare i diversi

Giunti a questo punto, dobbiamo trarre una conclusione evidente:
i Tedeschi hanno portato a termine lo scopo che si era prefisso Hitler:
eliminare i diversi. Soltanto il modo non è lo stesso, e tende a far dimenticare
quello che i Tedeschi stessi hanno fatto: se si è tutti uguali, senza Nazioni,
senza monete, senza bandiere, senza caratteri, non  esisteranno più
neanche i Tedeschi e il ricordo della loro politica di sterminio.
Certo, è un ragionamento aberrante; ma non riusciamo a individuarne
un altro. Per due motivi principali. Il primo è che, almeno alla luce del sole,
è stata la Germania a volere e a condurre a tutti i costi il processo di unficazione
europea, anche contro i suoi stessi interessi economici dovuti alla perdita del
potere e dell'immagine forte del marco.
Il secondo è quello che un antropologo
non può e non deve far dimenticare mai e che viene messo in luce, sia pure in
ambiti diversi, in questo libro: la persistenza della forma mentis di ogni popolo.
Da questo punto di vista è evidente che i Tedeschi perseguono, per mezzo dell'unione
europea, tre loro antichi e costanti scopi: fare della Germania il centro territoriale
e politico dell'Europa spostando i confini il più possibile verso l'Oriente; instaurare la
Germania come fulcro del potere politico in Europa imponendolo anche alla Francia,
sua eterna rivale; realizzare il sogno di Hitler, andando ben più in là di quanto Hitler
aveva pensato: invece che faticosamente eliminare qualche milione di diversi,
cancellare mischiando tutte le varianti l'esistenza e il concetto stesso di diversità,
lasciando tuttavia alla Germania il compito di realizzare, verificare e giudicare la messa
in atto di questa operazione. Non si vedrà scorrere il sangue, ma la distruttività di una
simile politica è immensamente superiore (bisognerebbe che se ne convincessero prima
di tutto gli Ebrei) a quella dell'uccisione fisica.
Inutile dire che l'Italia è, come sempre è successo, indispensabile in questa strategia.
Non si può istituire l'Europa come un unico Stato senza il territorio italiano che ne segni
i confini nel Mediterraneo; non si può imporre al mondo la grandezza dell'Unione Europea
senza includervi Roma e la Sede di San Pietro come segnale, ancora simbolicamente
importante, del rinnovato Impero esteso all'Europa d'Oriente. Infine: non si può realizzare
l'uguaglianza in Europa senza eliminare i diversi per eccellenza, gli Italiani.
Per quanto possa sembrare assurdo, tutta la storia dell'Italia, dai primi secoli del cristianesimo in
poi, testimonia la continuità di questo sforzo: distruggere la "forma" Italia, la bellezza della forma
Italia, la straordinaria eccezione dell'intelligenza degli Italiani, con il suo primato in tutte le
arti. Si può anzi supporre che sia riposto qui, in questa inesauribile capacità degli Italiani di
ribellarsi con l'Arte (nel pensiero creativo italiano la Scienza è inclusa con l'Arte) a ogni forma
di sudditanza, il motivo più profondo, perfino non consapevole, dell'odio loro riservato da tutti
i Capi, italiani e non italiani. Questa è infatti la grandezza degli Italiani: aver continuato a
pensare sempre, a creare sempre, perché soltanto l'intelligenza sa di essere libera, quali
che siano le coercizioni esteriori. Sa che la grandezza dell'Uomo è nel pensiero; e sa che c'è sempre
almeno un altro uomo che lo afferra e lo trasmette.