dunque, c'è un locale a Mestre che si chiama Il Palco, di proprietà di tale Stefano Ceolin (ovviamente sconsigliato a chiunque abbia sale in zucca
)
capita che alcuni clienti scherzino con una dipendente: "Scusa, ma la prossima volta che passi puoi sculettare anche tu come quella?"
http://mestre.veneziatoday.it/centro/parole-sessiste-cameriera-clienti-cacciati-palco-mestre.htmlvabbè, possiamo discutere se sia elegante, di buon gusto, quel che volete, ma non mi sembra un gran problema
Il Ceolin, in base a non si sa quale stato ipnotico, caccia tutti e sei i clienti seduti a quel tavolo
in un post su facebook, per cercare di sdrammatizzare e di salvare il culo al poveraccio, ipotizzo che c'avesse una tresca con la dipendente
al che una sollevazione di insulti e colei che ha iniziato il thread che mi invita a non lasciare più commenti sulla sua bacheca
(sai che problema, a catechismo mi hanno insegnato a non gettare le perle
)
Ora, la mia domanda è: ma questo Ceolin è femminista, zerbino, mascolinista o maschilista?
Anzitutto femminista no, sicuramente: ricordate la femminista di New York ne
L'ultimo giro di giostra, quella che urla al figlio di Terzani: Cosa credi che non so aprirmela da me questa cazzo di porta?
Una femminista come si deve non accetterà mai di essere difesa da un maschio e, oltretutto, avendo avuto più di 70 dipendenti donne, posso dire con tranquillità di non averne incontrata una che non sapesse difendersi adeguatamente da queste battute ridicole. Anzi, ammetto che a volte sono dovuto correre in soccorso di galletti che pensavano di scherzare con alcune di loro
Mascolinista neppure, in quanto i mascolinisti credono che maschi e femmine abbiano uguali diritti e doveri quindi non si sarebbe mai preoccupato di correre a difendere una qualunque donna in quanto donna. Aveva, ha ed avrà tutte le risorse per difendersi da sola, lo sappiamo.
Resta l'ipotesi che sia maschilista, in quanto appunto costoro sono convinti che essendo le donne esseri inferiori, vanno difese dal maschiaccio di turno, oppure maschilista nella versione zerbino, il quale pur convinto dell'inferiorità femminile fa tutto quel che può per ingraziarsele come genere e per mostrarsi con loro solidale.
Ora, la cosa che mi stupisce è che un gestore di un ristorante rischi di mandare in fumo la propria attività per una questione così banale: l'art. 187 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza lo dice chiaramente:
gli esercenti non possono, senza legittimo motivo, rifiutare le prestazioni del proprio esercizio a chiunque le domandi e ne corrisponda il prezzo - sanzione da € 516,00 ad € 3.098,00
e che una frase riferita sia un legittimo motivo è ovviamente assolutamente discutibile
ma pensate anche all'offesa all'onore e al decoro: se si fosse trattato di persone di una qualche visibilità pubblica, una denuncia per offesa all'onore non gliela leverebbe nessuno. E difficile accontentarsi di meno di 30,000 euro: l'onta di essere cacciati da un locale pubblico! Magari di fronte a conoscenti e amici! E 30,000 x 6 fa 180,000!
Ora, caro Ceolin, mi fai capire chi te l'ha fatto fare? La signorina è sicuramente più sgamata di te, non aveva bisogno del tuo goffo e ridicolo intervento.
Ora, concedimi, se ammetti che hai una tresca con ella, puoi minimizzare l'accaduto e metterci una pietra sopra.
Altrimenti mi resta solo un'ipotesi: sei un autolesionista! cioè, in veneto, un co..ne
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