Fa sempre piacere rileggere gli interventi di Guit, che aveva capito il carattere genocida della cultura dominante.
La riproduzione artificiale è l'evoluzione e non la soluzione del femminismo. Non potrebbe aver luogo che in una società da incubo, con notevoli restrizioni della libertà e nascita di esseri umani in un contesto completamente artificiale (falansteri, assenza di parentela ecc.) In tale contesto l'identità maschile e femminile sarebbero bandite.
Inoltre, la tendenza non è tanto quella di riprodurre gli esseri umani artificialmente, ma di non riprodurli più, se non addirittura eliminarli essendo molto più covenienti le macchine.
Il progresso tecnologico dovrebe favorire condizioni di vita più umane, non andare contro l'uomo.
La riproduzione artificiale non favorirebbe valori maschili ma un incubo alla Matrix. è il prodotto di una cultura meccanizzata che ci stiamo lasciando alle spalle (i computer non sono macchine nel senso meccanico del termine).
Dalla Sposa Meccanica di McLuhan:
Clifton Webb nel ruolo di Lynn Belvedere ha recentemente impersonato per il cinema il gentiluomo impeccabile. Nel creare tale personaggio egli ha dato corpo ad un tempo all'efficienza meccanica, al disprezzo morale per l'umanità ordinaria e all'orrore di fronte al disordine e alla sporcizia umana. Questo ruolo spiritoso rivela un intuito genuino per ciò che sta dietro il culto dell'igiene e i meccanismi puritani della moderna scienza applicata. In un certo senso Webb ci svela, attraverso la sua satira, tutto un panorama di attività e di atteggiamenti connessi. In tale panorama la riproduzione umana sarebbe effettuata, se proprio ce ne fosse bisogno, per mezzo della fecondazione artificiale. « Il piacere sessuale » sarebbe esclusivamente auto-erotismo. La nutrizione dei neonati eliminerebbe la sconcezza della secrezione umana e animale conosciuta con il nome di latte. La preparazione e il consumo del cibo sarebbero condotti in una clinica ad opera di funzionari in camice bianco. E l'escrezione dalla culla alla tomba sarebbe diretta da una speciale casta di robot, che si prenderebbero cura delle vittime di tali necessità in laboratori a prova di microbi e a prova di odori.
La paura del contatto umano e l'odio dell'odore umano sono resi perfettamente da Clifton Webb nel suo ruolo di Lynn Belvedere, il super educatore di bambini.