In rilievo > Osservatorio sui Femministi
Aldo Cazzullo presenta il nuovo libro: "Le donne erediteranno la terra"
Frank:
Più deficienti delle femministe ci sono solo i femministi.
http://www.corriere.it/cultura/16_settembre_19/aldo-cazzullo-le-donne-erediteranno-la-terra-726abec2-7e81-11e6-b738-f3f4294a9e26.shtml
--- Citazione ---La terra salvata dalle donne Nel nuovo libro del giornalista e scrittore, «Le donne erediteranno la terra», una riflessione sull’universo femminile nell’Italia di oggi La responsabilità dei padri verso le figlie.
Creare un ponte di libertà di Barbara Stefanelli di ALDO CAZZULLO
Voi donne siete meglio di noi. Non pensiate che gli uomini non lo sappiano; lo sappiamo benissimo, e sono millenni che ci organizziamo per sottomettervi, spesso con il vostro volenteroso aiuto. Ma quel tempo sta finendo. È finito. Comincia il tempo in cui le donne prenderanno il potere. Lo stanno prendendo. E «potere» non è una parola negativa; dipende dall’uso che se ne fa. Le donne ne faranno un uso migliore degli uomini. E li salveranno. Aldo Cazzullo, «Le donne erediteranno la terra» (Mondadori, pp. 214, euro 17) Aldo Cazzullo, «Le donne erediteranno la terra» (Mondadori, pp. 214, euro 17) Fino a non molto tempo fa, i primi della classe nell’aspettativa degli insegnanti erano maschi. Oggi nelle scuole italiane, in qualsiasi classe dall’asilo alla maturità, dalla laurea al master, gli allievi migliori sono quasi sempre femmine. (Qualcuno mi dice che è così da trent’anni. Non so. Di sicuro in provincia le nostre professoresse erano un po’ misogine. Bastava che un’allieva accorciasse il vestito o accennasse a un po’ di trucco perché i suoi voti precipitassero).
Le ragazze si applicano di più non solo perché maturano prima, ma proprio perché non sono maschi, e sanno che a loro è richiesto di più. L’Italia è certo un Paese maschilista, familista, burocratico, abitudinario; ma è pur sempre un Paese capitalista, a economia di mercato. E il mercato, e il merito, a lungo andare si impongono. Se le ragazze sono più brave, le ragazze andranno più avanti. Magari ci fanno tenerezza, quando prima dell’interrogazione si scrivono le parole-chiave sul palmo della mano, afferrano con la punta delle dita le maniche del maglioncino mentre si infilano il cappotto, camminano su e giù per scaricare la tensione (noi alla loro età studiavamo e basta; loro studiano e fanno sport, musica, corsi di cinese, scambi con Paesi extraeuropei…). Hanno le loro fragilità, ovviamente. Ma sono formidabili, e domineranno il futuro. Potremmo chiamarla generazione Hermione (io lo scriverei Ermione, senza l’acca, ma mia figlia mi assicura che sarebbe un errore), come la protagonista femminile della saga più popolare del nostro tempo, Harry Potter: inventata da una donna, Joanne Rowling. Anche i film tratti dai libri hanno avuto grande successo, ma gli attori sono spariti tutti; qualcuno, come Richard Harris-Silente e Alan Rickman-Piton, è pure morto. L’unica rimasta è Emma Watson: Hermione, appunto. Secchiona, ambiziosa, un po’ pedante; ma capace di prendersi le proprie responsabilità, e di porre rimedio agli errori dei maschi. Emblema del girl-power, il potere delle ragazze. Non una predestinata, come Harry; una persona di talento che si costruisce passo dopo passo, sino a conquistare la leadership. Non a caso Emma ha poi lavorato con Sofia Coppola, è ormai un’attrice affermata, ed è stata scelta come ambasciatrice da Un-Woman: l’organizzazione dell’Onu che si occupa della parità tra maschi e femmine. Nelle saghe fantasy che formano l’immaginario delle nostre figlie e nipoti, da Divergent a Hunger Games, c’è sempre una ragazza che salva il mondo; e anche nei cartoni della Disney le principesse non sono più quelle di una volta. Non restano in attesa del principe azzurro che le salvi con un bacio; il principe non c’è o è cattivo, come in Frozen; è la principessa a salvarsi da sola. Proprio come in The Brave della Pixar, in italiano La ribelle: la figlia del re sconfigge tutti i pretendenti nel tiro con l’arco; e alla fine ottiene di poter regnare da single. La donna ha sempre avuto qualcosa in più; ora però ne è consapevole. Un tempo i posti migliori erano riservati agli uomini, anche nelle attività considerate da donna. C’erano molte sarte e molte cuoche; ma i grandi stilisti e i grandi chef erano soprattutto maschi. Oggi non c’è categoria, mestiere, contesto sociale in cui le donne non emergano. Le mogli si realizzavano attraverso il successo dei mariti, e si diceva che dietro ogni grande uomo ci fosse sempre una grande donna. Una frase che oggi si può ribaltare: dietro una grande donna a volte c’è un grande uomo; più spesso ci sono talento, sacrifici, lavoro. Non a caso Christine Lagarde, direttore del Fondo monetario internazionale, ha pubblicato una ricerca secondo cui le aziende dirette da donne e che investono sulle donne vanno meglio delle altre. (Anche l’altra grande istituzione finanziaria, la Fed americana, è in mano a una donna: Janet Yellen). Immagino l’obiezione: non si può generalizzare; non si possono dare giudizi che valgano per tutti. Non esistono gli uomini e le donne in blocco; esistono esseri umani, con le loro qualità e i loro limiti. Sono d’accordo. Verrà un giorno in cui una donna premier o una donna manager non faranno notizia; e un premier o un manager si valuteranno per il loro operato, non per il loro sesso o il loro aspetto. Oggi non è ancora così. Oggi, per emergere, una donna deve troppo sovente comportarsi come un uomo, muoversi come un uomo, quasi «diventare» uomo. Non a caso si dice, con un’orrenda espressione ghiandolare, «donna con le palle»; cui Roberto Vecchioni in una canzone contrappose la «donna con la gonna». Invece le nostre figlie, le ragazze della «generazione Hermione», potranno valorizzarsi restando se stesse, affermandosi in quanto donne, esprimendo appieno la loro femminilità. Qualcuno potrà anche essere stronza; ma non — come cantava Vecchioni — «stronza come un uomo». Anche questa è una conquista che spetta alla «generazione Hermione»: un mondo in cui la libertà della donna non sia negata o concessa, ma riconosciuta nella sua pienezza. In cui non si parlerà di quote rosa, ma apparirà naturale che al potere ci sia una donna. In cui le femmine non dovranno più travestirsi, imitare i maschi, assumere linguaggi e abitudini virili, e neppure recitare una parte; ma potranno essere se stesse, capaci di accettare i propri difetti proprio perché nessuno metterà più in discussione le loro qualità. Un mondo in cui il futuro non sembrerà una nuvola nera, ma un luogo dove vivere insieme, per molto tempo ancora, uomini e donne infinitamente attratti dalla loro diversità, mai più soggiogati se non dalla libera scelta dell’amore. 19 settembre 2016 (modifica il 20 settembre 2016 | 16:22)]
--- Termina citazione ---
Le donne hanno avuto sempre qualcosa in più, ma son sempre state sottomesse...
Non è fantastico tutto ciò?
"Superiori" ma subordinate a degli inferiori per millenni...
Eccezionale, direi.
Comunque, voglio proprio vedere cosa combineranno questi esseri superiori, il giorno in cui crollerà la società capitalista.
Tempo al tempo.
--- Citazione ---noi alla loro età studiavamo e basta; loro studiano e fanno sport, musica, corsi di cinese, scambi con Paesi extraeuropei…)
--- Termina citazione ---
No, dico, ma si possono leggere puttanate del genere?
Prendiamo la questione dello sport: anche un profano sa che al di là della disciplina praticata, è molto più facile che sia un maschio a praticare lo sport piuttosto che una femmina.
Ancor più insopportabile è il vizio di parlare a nome di tutti gli uomini.
"Noi"... ma "noi" chi, castrato di un giornalista ?
--- Citazione ---Una frase che oggi si può ribaltare: dietro una grande donna a volte c’è un grande uomo; più spesso ci sono talento, sacrifici, lavoro.
--- Termina citazione ---
Capito?
Viceversa c'è sempre "una grande donna".
Da prenderlo a calci in culo questo castrato mentale.
--- Citazione ---Nelle saghe fantasy che formano l’immaginario delle nostre figlie e nipoti, da Divergent a Hunger Games, c’è sempre una ragazza che salva il mondo;
--- Termina citazione ---
Certo, come no, nelle saghe fantasy sono sempre le femmine "a salvare il mondo"; nella realtà, sia quando c'è un terremoto che una rivolta armata, in prima linea ci sono sempre degli uomini.
Da ricovero coatto, sto tizio.
Jason:
Che schifezza questi ometti che devono compiacere le femministe.
Vicus:
--- Citazione ---noi alla loro età studiavamo e basta; loro studiano e fanno sport, musica, corsi di cinese, scambi con Paesi extraeuropei…)
--- Termina citazione ---
Per forza, gli esami li passano per diritto di nascita (molto utile anche l'Erasmus, che è ca**eggio applicato con 30 e lode politico) .
Massimo:
Non te la prendere, Frank. Quando ci sarà il collasso globale questo castrato femminiello sarà tra i primi a genuflettersi di fronte ai padroni
(uomini) del restaurato patriarcato o di qualcosa di simile e a proclamare l'INELUTTABILITA' del patriarcato visto che esso è stato capace di
riaffermarsi. E alle stupefatte femmine ritornate ad uno stato di subordinazione sarà capace anche di dire:" Credevo in voi. Speravo in voi.
Pensavo che avreste salvato il mondo. Invece non siete state neanche capaci di impedire il crollo del mondo di prima. Vi meritate allora il
vostro destino. Meritate tutta subordinazione che state subendo. La vostra superiorità non esiste. Non è mai esistita. E mai esisterà. Ora
la mia penna e il mio talento sarà al servizio di quelli che hanno dimostrato di mantenere e di ricuperare la leadership. Voi mi avete deluso"
e tanti saluti al suprematismo femminista.
P.S.: più che le donne, sarebbero i miti ad ereditare la terra. Secondo il Vangelo. Le donne e i miti quindi dovrebbero ereditare la terra.
La Storia però non è d'accordo. Secondo la Storia, le cose vanno in un altro modo. E la Storia è una buona indicatrice di ciò che accadrà nel futuro. Pretendere che il nostro testa di Cazzullo (in tutti i sensi) la conosca è forse pretendere troppo. Lasciamolo quindi ai suoi deliri.
Jason:
--- Citazione da: Vicus - Settembre 20, 2016, 19:36:56 pm ---Per forza, gli esami li passano per diritto di nascita (molto utile anche l'Erasmus, che è ca**eggio applicato con 30 e lode politico) .
--- Termina citazione ---
Per non parlare di quelle che in erasmus vanno a fare esperienze di "quel tipo", e ve ne sono tantissime .
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