Autore Topic: casa coniugale assegnata alla ex? Marito si rassegni. Se minaccia la moglie comm  (Letto 2938 volte)

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Offline Cassiodoro

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Cassazione: casa coniugale assegnata alla ex? Marito si rassegni. Se minaccia la moglie commette estorsione

La seconda sezione penale della Corte di Cassazione (sentenza 15111/2010) ha stabilito che chi minaccia la ex moglie per indurla a lasciare la casa coniugale commette reato di estorsione. Se infatti la casa è stata affidata a lei in sede di divorzio l'ex marito si deve rassegnare. E poco importa che l'abitazione appartenga alla famiglia di lui. Nel momento in cui per disposizione del giudice la casa è nella disponibilità della ex consorte, le eventuali minacce utilizzare per indurre a lasciare la casa integrano gli estremi del reato di estorsione previsto e punito dall'art. 629 del codice penale. La norma dispone, tra le altre cose, che "chiunque, mediante violenza o minaccia, costringendo taluno a fare o ad ammettere qualche cosa, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da cinque a dieci anni e con la multa da euro 516 a ero 2.065".

(Data: 23/04/2010 10.01.00 - Autore: Roberto Cataldi)


Con l'assegnazione della casa ad un coniuge, se il proprietario e' l'altro coniuge o terza persona, i giudici causano un danno al proprietario ed un ingiusto profitto al coniuge assegnatario non proprietartio, ma questo e' "legale".

 
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Offline Jason

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Cassazione: casa coniugale assegnata alla ex? Marito si rassegni. Se minaccia la moglie commette estorsione

La seconda sezione penale della Corte di Cassazione (sentenza 15111/2010) ha stabilito che chi minaccia la ex moglie per indurla a lasciare la casa coniugale commette reato di estorsione. Se infatti la casa è stata affidata a lei in sede di divorzio l'ex marito si deve rassegnare. E poco importa che l'abitazione appartenga alla famiglia di lui. Nel momento in cui per disposizione del giudice la casa è nella disponibilità della ex consorte, le eventuali minacce utilizzare per indurre a lasciare la casa integrano gli estremi del reato di estorsione previsto e punito dall'art. 629 del codice penale. La norma dispone, tra le altre cose, che "chiunque, mediante violenza o minaccia, costringendo taluno a fare o ad ammettere qualche cosa, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da cinque a dieci anni e con la multa da euro 516 a ero 2.065".

(Data: 23/04/2010 10.01.00 - Autore: Roberto Cataldi)


Con l'assegnazione della casa ad un coniuge, se il proprietario e' l'altro coniuge o terza persona, i giudici causano un danno al proprietario ed un ingiusto profitto al coniuge assegnatario non proprietartio, ma questo e' "legale".

  


Questo mi pare strano...teoricamente se la casa non è dell'ex coniuge ma della famiglia di lui , la famiglia non potrebbe pretendere un diritto di "rivalsa" ( se così si chiama, sono abbastanza ignorante su ste cose, perdonami)  Oppure le ex mogli sono una qualche forma di divinità ? Bah...

Comunque lui ha sbagliato con le minacce a mio avviso...

«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Offline ilmarmocchio

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gia', forse ha sbagliato a non metterle in atto.
Ma ci rendiamo conto? La casa dei suoi genitori, che magari ci hanno messo una vita a farla. Puff, volata via, a una alla quale hai detto un si. E uno che dovrebbe fare ? Sapete cosa penso ? Hitler fu sconfitto con navi, aerei, cannoni e tante , tante bombe.
Una cosa, visto che c'e' chi ritiene i giudici "innocenti". Dove e' scritto nel codice civile che la casa dei genitori diventra della ex moglie ?
O non e' la cassazione che di fatto promulga NUOVE LEGGI ?
« Ultima modifica: Maggio 02, 2010, 10:07:46 am da ilmarmocchio »

Offline Stealth

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Ma l'assegnazione della casa coniugale a un coniuge è legata all'affido dei figli minorenni o sbaglio? Volgio dire che, se non ricordo male, la casa coniugale va al coniuge che ha ottenuto l'affidamento dei figli. Giusto?

Offline ilmarmocchio

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Credo che sia cosi'. pero', se la casa e' dei vecchi, deve rimanere ai vecchi. I minori non sono mica figli dei nonni. E poi non nascondiamoci: i figli non ci vanno da soli. Allora la moglie paghi l'affitto al proprietario.
Questi sono abusi di una casta che inventa le leggi

Offline Cassiodoro

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Citazione da: Jason
Comunque lui ha sbagliato con le minacce a mio avviso...
La casa famigliare viene assegnata dai giudici alle stesse condizioni come in costanza di matrimonio, se è concessa ad uso gratuito rimane ad uso gratuito.
Questa sentenza non  l'ho messa in evidenza certo per giustificare o approvare le violenze o minacce usate per ottenere la restituzione della proprieta', ma per far notare come i giudici causino dei danni e dei vantaggi economici, danni ai proprietari e vantaggi alle madri.

Prima della legge 54/2006 la casa era assegnata al coniuge cui erano affidati i figli, oggi, essendo i figli affidati ed entrambi i genitori "..il godimento della casa famigliare è attribuito tenendo prioritariamente conto dell’interesse dei figli".
Non mi risulta che le legislazioni di altri Paesi prevedano l'assegnazione (esproprio) della casa famigliare.
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Offline ilvaccaro

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Cassazione: casa coniugale assegnata alla ex? Marito si rassegni. Se minaccia la moglie commette estorsione

La seconda sezione penale della Corte di Cassazione (sentenza 15111/2010) ha stabilito che chi minaccia la ex moglie per indurla a lasciare la casa coniugale commette reato di estorsione. Se infatti la casa è stata affidata a lei in sede di divorzio l'ex marito si deve rassegnare. E poco importa che l'abitazione appartenga alla famiglia di lui. Nel momento in cui per disposizione del giudice la casa è nella disponibilità della ex consorte, le eventuali minacce utilizzare per indurre a lasciare la casa integrano gli estremi del reato di estorsione previsto e punito dall'art. 629 del codice penale. La norma dispone, tra le altre cose, che "chiunque, mediante violenza o minaccia, costringendo taluno a fare o ad ammettere qualche cosa, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da cinque a dieci anni e con la multa da euro 516 a ero 2.065".

(Data: 23/04/2010 10.01.00 - Autore: Roberto Cataldi)


Con l'assegnazione della casa ad un coniuge, se il proprietario e' l'altro coniuge o terza persona, i giudici causano un danno al proprietario ed un ingiusto profitto al coniuge assegnatario non proprietartio, ma questo e' "legale".

 


Ma il reato di estorsione non fa riferimento all'estorcere qualcosa con la forza e contro il volere altrui...?
Quindi per i giudici estorcere una casa altrui per darla ad una donna non è estorsione.... :sick: :sick:
Non è mai estorsione se la beneficiaria è una donna....E' solo un'atto dovuto. :sick:
Non sono come certi sfigati che si pagano le donnacce.
Io mi sposo e poi pago " SOLO " alimenti e mantenimento ad una donna " ONESTA.."