In questo genere di tematiche si tende purtroppo a mescolare aspetti diversi.
Le donne sono donne ovunque , in quanto femmine, così come gli uomini hanno caratteristiche di base simili, in quanto maschi.
Ci sono però delle peculiarità basate sulla cultura e la cultura evolve secondo una sua storia.
la storia è anche esperienza di vita che si stratifica nel tempo.
Qui sulle nostre pagine ci siamo spesso accappigliati sulle cause remote del femminismo, ravvisandole di volta in volta nel culto mariano, nell' istruzioone femminile, nell' economia di mercato, ecc.
Rimane il fatto che il femminismo ha attecchito nella societa occidentale e moderna.
Quindi donne autonome, istruite, ecc .
ma anche le donne dell'est sono autonome, istruite, ecc, però non sono femministe.
Come mai ?
Eppure le donne estiche hanno avuto l' emancipazione prima delle italiane, per es.
Il comunismo, con tutti i suoi difetti, ha permesso la scolarità femminile e i lavoro femminile.
Io , in questi anni, ho avuto molto a che fare con donne dell'est Europa e ragazzi, c' è poco da fare :
rispetto alle italiane ( ma anche a spagnole, anglosassoni e pure scandinave ) , c'è un abisso a loro favore.
Evolute ma femminili, autonome ma non femministe.
Sottolineo il non femministe.
Io credo di aver capito dove veramente è la differenza .
Le donne occidentali criticano l' uomo ma non hanno mai provato cosa significa essere uomo : i rischi, le solitudini, le fatiche
Le nostre donne vogliono privilegi che credono cadano dal cielo sopra i vituperati " maschi ".
Le donne dell' est hanno lavorato in fabbrica, hanno anche combattuto in guerra, in poche parole hanno provato cosa significa essere maschi, senza tutte le agevolazioni ( e il sessismo ? ) cui le nostre blateranti femmine sono abituate.
Ecco perchè rispettano l' uomo.
C'è anche da dire che i loro uomini non sono i cicisbei che affollano le nostre lande.
Non voglio andare nello scurrile, ma prima di dire che le romene sono troie, bisognerebbe anche dire quanti ometti italiani sono davvero maschi.
Credetemi, situazione triste e crepuscolare.
Ovvio che poi la stima in tali uomini crolli repentinamente