Autore Topic: Ungheria - La ripida salita verso la parità...  (Letto 8311 volte)

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Online Frank

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Re:Ungheria - La ripida salita verso la parità...
« Risposta #15 il: Settembre 25, 2016, 10:13:19 am »
C'è anche da dire che i loro uomini non sono i cicisbei che affollano le nostre lande.
Non voglio andare nello scurrile, ma prima di dire che le romene sono troie, bisognerebbe anche dire quanti ometti italiani sono davvero maschi.
Credetemi, situazione triste e crepuscolare.
Ovvio che poi la stima in tali uomini crolli repentinamente

Una premessa: per quanto mi riguarda, e al pari di pochissimi uomini di mia conoscenza, io non ho mai definito "troie" le rumene e le donne in generale (italiane, ungheresi, russe o rumene che siano).
Non c'è un mio post in questo forum in cui uso tali epiteti.
Io quando devo "colpire" le donne vado a parare sul loro cervello e non certamente sulla loro sessualità, perché a differenza della quasi totalità degli uomini che ho conosciuto nella mia vita, non sono affetto da "masochismo cronico".
Ossia, se trovo una che me la dà facilmente (e con una donna niente è mai facile; a meno che uno non va a puttane e paga direttamente), non la bollo come "troia", perché sarei un deficiente a dire qualcosa del genere, così come non definisco una zoccola una tizia che nel corso della propria vita ha avuto più uomini.
Semplicemente sono affari suoi.
Punto.

Detto questo, faccio notare che nei miei quasi tre anni di permanenza in questo forum, ho più volte evidenziato quanto tonti e succubi siano la gran parte degli uomini italiani, così come ho sottolineato decine di volte che generalmente gli uomini dell'est hanno molte più palle dell'italiano medio.
Più volte sono stato in Europa dell'est in passato (quando potevo permettermelo), e da molti anni lavoro con uomini dell'est, perciò...

Al tempo stesso, però, sarebbe pure il caso di non mitizzare né le donne dell'est né gli uomini dell'est, ché per altri aspetti non mi piacciono neppure un po'.
Un esempio su tutti: il vizio che molti(e) di loro che hanno di sputare nel piatto (italiano) in cui mangiano e la tendenza a "dimenticare" da quale melma provengono.
Ecco, queste sono cose che non tollero minimamente, non fosse altro per il fatto che al contrario loro si incazzarebbero come iene e mi inviterebbero caldamente a tornarmene a casa mia.


Citazione
Le donne dell' est hanno lavorato in fabbrica, hanno anche combattuto in guerra, in poche parole hanno provato cosa significa essere maschi, senza tutte le agevolazioni ( e il sessismo ? ) cui le nostre blateranti femmine sono abituate.
Ecco perchè rispettano l' uomo.

E' vero, ma questo è un discorso che riguarda molto meno le nuove generazioni femminili e in certi casi non le riguarda per niente.


Citazione
In questo genere di tematiche si tende purtroppo a mescolare aspetti diversi.
Le donne sono donne ovunque , in quanto femmine, così come gli uomini hanno caratteristiche di base simili, in quanto maschi.
Ci sono però delle peculiarità basate sulla cultura e la cultura evolve secondo una sua storia.
la storia è anche esperienza di vita che si stratifica nel tempo
.

Anche questo l'ho scritto più volte, perciò non mescolo nulla.
Credo ti ricorderai dei miei riferimenti alla "forma mentis" di un popolo.

Offline giacca

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Re:Ungheria - La ripida salita verso la parità...
« Risposta #16 il: Settembre 25, 2016, 10:43:58 am »
In questo genere di tematiche si tende purtroppo a mescolare aspetti diversi.
Le donne sono donne ovunque , in quanto femmine, così come gli uomini hanno caratteristiche di base simili, in quanto maschi.
Ci sono però delle peculiarità basate sulla cultura e la cultura evolve secondo una sua storia.
la storia è anche esperienza di vita che si stratifica nel tempo.
Qui sulle nostre pagine ci siamo spesso accappigliati sulle cause remote del femminismo, ravvisandole di volta in volta nel culto mariano, nell' istruzioone femminile,  nell' economia di mercato, ecc.
Rimane il fatto che il femminismo ha attecchito nella societa occidentale e moderna.
Quindi donne autonome, istruite, ecc .
ma anche le donne dell'est sono autonome, istruite, ecc, però non sono femministe.
Come mai ?
Eppure le donne estiche hanno avuto l' emancipazione prima delle italiane, per es.
Il comunismo, con tutti i suoi difetti, ha permesso la scolarità femminile e i lavoro femminile.
Io , in questi anni, ho avuto molto a che fare con donne dell'est Europa e ragazzi, c' è poco da fare :
rispetto alle italiane ( ma anche a spagnole, anglosassoni e pure scandinave ) , c'è un abisso a loro favore.
Evolute ma femminili, autonome ma non femministe.
Molte sono venute in Italia e si sono fidanzate per sistemarsi e sbarcare il lunario.

Online Frank

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Re:Ungheria - La ripida salita verso la parità...
« Risposta #17 il: Settembre 25, 2016, 10:44:15 am »
E' vero, ma questo è un discorso che riguarda molto meno le nuove generazioni femminili e in certi casi non le riguarda per niente.

Voglio dire: queste sono parole di una ungherese e non di una italiana o di una statunitense:
Citazione
Più determinate, quindi, più flessibili, più dotate di capacità di adattamento e di strumenti con i quali realizzare una carriera brillante.

Il che dimostra che nel momento in cui le suddette donne dell'est "perdono memoria" del loro passato e sono libere di fare quello che gli pare, "magicamente" somigliano alle viziatissime occidentali, proprio perché la natura femminile è la stessa ovunque.
E senza più paletti emerge in maniera "dirompente".

Ripeto: sarebbe il caso di non idealizzare e mitizzare tutto ciò che proviene dall'Europa dell'est.


Offline Vicus

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Re:Ungheria - La ripida salita verso la parità...
« Risposta #18 il: Settembre 25, 2016, 10:47:47 am »
In questo genere di tematiche si tende purtroppo a mescolare aspetti diversi.
Le donne sono donne ovunque , in quanto femmine, così come gli uomini hanno caratteristiche di base simili, in quanto maschi.
Ci sono però delle peculiarità basate sulla cultura e la cultura evolve secondo una sua storia.
la storia è anche esperienza di vita che si stratifica nel tempo.
Qui sulle nostre pagine ci siamo spesso accappigliati sulle cause remote del femminismo, ravvisandole di volta in volta nel culto mariano, nell' istruzioone femminile,  nell' economia di mercato, ecc.
Rimane il fatto che il femminismo ha attecchito nella societa occidentale e moderna.
Quindi donne autonome, istruite, ecc .
ma anche le donne dell'est sono autonome, istruite, ecc, però non sono femministe.
Come mai ?
Eppure le donne estiche hanno avuto l' emancipazione prima delle italiane, per es.
Il comunismo, con tutti i suoi difetti, ha permesso la scolarità femminile e i lavoro femminile.
Io , in questi anni, ho avuto molto a che fare con donne dell'est Europa e ragazzi, c' è poco da fare :
rispetto alle italiane ( ma anche a spagnole, anglosassoni e pure scandinave ) , c'è un abisso a loro favore.
Evolute ma femminili, autonome ma non femministe.
Sottolineo il non femministe.
Io credo di aver capito dove veramente è la differenza .
Le donne occidentali criticano l' uomo ma non hanno mai provato cosa significa essere uomo : i rischi, le solitudini, le fatiche
Le nostre donne vogliono privilegi che credono cadano dal cielo sopra i vituperati " maschi ".
Le donne dell' est hanno lavorato in fabbrica, hanno anche combattuto in guerra, in poche parole hanno provato cosa significa essere maschi, senza tutte le agevolazioni ( e il sessismo ? ) cui le nostre blateranti femmine sono abituate.
Ecco perchè rispettano l' uomo.
C'è anche da dire che i loro uomini non sono i cicisbei che affollano le nostre lande.
Non voglio andare nello scurrile, ma prima di dire che le romene sono troie, bisognerebbe anche dire quanti ometti italiani sono davvero maschi.
Credetemi, situazione triste e crepuscolare.
Ovvio che poi la stima in tali uomini crolli repentinamente
E' un'ipotesi interessante che andrebbe adeguatamente approfondita. Alcune riflessioni:
Svolgere mansioni maschili obbliga le donne a diventare assertive e coriacee di carattere come gli uomini. Non ho mai visto sensibilità e dolcezza in una manager o in un tenente di vascello donna, dell'est o dell'ovest.

Margaret Mead, una delle fondatrici della moderna antropologia, afferma che l'educazione è neutra in un mondo di parti sostituibili e consumabili. La tecnologia non ha bisogno né di persone né di cervelli ma di « mani ». Non rendendoci conto del processo automatico livellatore della scienza applicata, abbiamo lasciato che ci portasse al punto in cui gli stessi programmi di studio e la stessa aula servono per preparare ragazzi e ragazze ad un tempo, per la routine neutra e impersonale della produzione e della distribuzione.
Dopo aver preso in esame i modelli dell'educazione in società diverse, conclude che la maggior armonia e i rapporti tra adulti « più specificatamente sessuali » si verificano in quelle società dove « si trova una nettissima divisione tra il gruppo dei ragazzi e quello delle ragazze ».

In tutte le civiltà umane, anche tecnologicamente evolute, tranne quella industriale moderna (dell'est o dell'ovest), c'è sempre stata e c'è tuttora una forte differenziazione nei ruoli, nel vestiario e nei gesti.

Il comunismo ha abbrutito le masse cercando di cancellare secoli di civiltà, ma si è fermato a uno stadio ottocentesco* (le suffragette) senza portare il femminismo alla sua logica conclusione. Oggi siamo in un'epoca di cambiamento accelerato, ma la decadenza può impiegare secoli prima di diventare evidente. Per esempio il fascismo apparentemente si richiamava ad archetipi passati, ma di fatto ne era l'antitesi.**

* McLuhan affermava che la Russia comunista era ferma (come mentalità) al 19° secolo, come si evinceva già dall'impaginazione volutamente antiquata della Pravda.

** Tesi sostenuta con ampie argomentazioni da Augusto del Noce.
Molte sono venute in Italia e si sono fidanzate per sistemarsi e sbarcare il lunario.
Personalmente, a parte la loro considerevole avvenenza fisica,* non ho questa impressione di femminilità delle donne dell'est. Hanno un carattere da militari, sono spesso ciniche e facilmente irascibili.

* Le più belle donne dell'est le ho viste in occidente. All'est non ne ricordo una che valesse un secondo sguardo, tranne modelle della proloco a San Pietroburgo. Le altre avevano spesso la cellulite sin dai ventanni.

Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Ungheria - La ripida salita verso la parità...
« Risposta #19 il: Settembre 25, 2016, 10:51:12 am »
Vicus

Citazione
Personalmente, a parte la loro considerevole avvenenza fisica, non ho questa impressione di femminilità delle donne dell'est. Hanno un carattere da militari, sono spesso ciniche e facilmente irascibili.

E' così.
Non a caso ho scritto che sarebbe il caso di non idealizzarle.

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Re:Ungheria - La ripida salita verso la parità...
« Risposta #20 il: Settembre 25, 2016, 10:57:17 am »
Molte sono venute in Italia e si sono fidanzate per sistemarsi e sbarcare il lunario.

Ovviamente.
Del resto se uno(a) sta bene a casa sua non emigra, per cui il motivo principale è proprio quello e non certamente perché gli italiani "sono dei latin lover", come si favoleggiava in passato.

@@

Per esempio: tu le hai mai viste le inglesi o le tedesche emigrare in Italia per sistemarsi?
Ovviamente no e il motivo è semplice: a casa loro stanno bene.

Offline Vicus

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Re:Ungheria - La ripida salita verso la parità...
« Risposta #21 il: Settembre 25, 2016, 10:59:28 am »
Cassiodoro che conosce bene l'est ha detto (non cito alla lettera) che là le donne passano da un eccesso all'altro, dalla grande passione al suo opposto in un attimo.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Ungheria - La ripida salita verso la parità...
« Risposta #22 il: Settembre 25, 2016, 11:13:36 am »
Riguardo alle donne (e agli uomini) dell'est residenti in Italia, c'è un altro aspetto da sottolineare, che non mi piace per niente, ed è quello relativo al fatto che quando rivolgi loro una critica, le contrasti, etc, soventemente vanno a parare sul "razzismo".
Ossia, ogni critica nei loro confronti è "figlia" di un presunto razzismo.
Dire che hanno i nervi scoperti è poco.

Insomma, se io critico la rumena o l'ungherese sono un razzista, mentre se mi criticano loro è solo una reazione al mio presunto razzismo.
E vabbè...

@@

ps: poi ci sono le italiane che ti bollano come "maschilista che non scopa" ad ogni minima critica, ed "ovviamente" hanno sempre ragione loro (secondo loro, ovvio...).
Mah... che tristezza.

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Re:Ungheria - La ripida salita verso la parità...
« Risposta #23 il: Settembre 25, 2016, 11:29:06 am »
Cassiodoro che conosce bene l'est ha detto (non cito alla lettera) che là le donne passano da un eccesso all'altro, dalla grande passione al suo opposto in un attimo.

Sì, molto spesso è proprio così.


La più estrema in questo che ho conosciuto, nelle mie passate frequentazioni di donne dell'est, è una rumena di Brăila (oggi 35enne), che peraltro sparì da un giorno dall'altro, senza lasciare alcuna traccia.
(Mi risulta che se ne sia andata dall'Italia e si sia trasferita in Belgio.)

Offline ilmarmocchio

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Re:Ungheria - La ripida salita verso la parità...
« Risposta #24 il: Settembre 25, 2016, 13:09:52 pm »
Una premessa: per quanto mi riguarda, e al pari di pochissimi uomini di mia conoscenza, io non ho mai definito "troie" le rumene e le donne in generale (italiane, ungheresi, russe o rumene che siano).
Non c'è un mio post in questo forum in cui uso tali epiteti.
Io quando devo "colpire" le donne vado a parare sul loro cervello e non certamente sulla loro sessualità, perché a differenza della quasi totalità degli uomini che ho conosciuto nella mia vita, non sono affetto da "masochismo cronico".
Ossia, se trovo una che me la dà facilmente (e con una donna niente è mai facile; a meno che uno non va a puttane e paga direttamente), non la bollo come "troia", perché sarei un deficiente a dire qualcosa del genere, così come non definisco una zoccola una tizia che nel corso della propria vita ha avuto più uomini.
Semplicemente sono affari suoi.
Punto.

Detto questo, faccio notare che nei miei quasi tre anni di permanenza in questo forum, ho più volte evidenziato quanto tonti e succubi siano la gran parte degli uomini italiani, così come ho sottolineato decine di volte che generalmente gli uomini dell'est hanno molte più palle dell'italiano medio.
Più volte sono stato in Europa dell'est in passato (quando potevo permettermelo), e da molti anni lavoro con uomini dell'est, perciò...

Al tempo stesso, però, sarebbe pure il caso di non mitizzare né le donne dell'est né gli uomini dell'est, ché per altri aspetti non mi piacciono neppure un po'.
Un esempio su tutti: il vizio che molti(e) di loro che hanno di sputare nel piatto (italiano) in cui mangiano e la tendenza a "dimenticare" da quale melma provengono.
Ecco, queste sono cose che non tollero minimamente, non fosse altro per il fatto che al contrario loro si incazzarebbero come iene e mi inviterebbero caldamente a tornarmene a casa mia.


E' vero, ma questo è un discorso che riguarda molto meno le nuove generazioni femminili e in certi casi non le riguarda per niente.


Anche questo l'ho scritto più volte, perciò non mescolo nulla.
Credo ti ricorderai dei miei riferimenti alla "forma mentis" di un popolo.

Frank, nel mio post non mi riferivo a te e, per la verità , neanche a nessuno qui nel forum.
Il discorso delle donne dell' est troie è un refrain tipico delle italiane e dei loro succubi zerbini :
le italiane soffrono la concorrenza
gli italiani vorrebbero , ma non ne hanno le capacità.
Riguardo al mitizzare altre culture, per carità : ognuno ha i suoi difetti.
però, il femminismo è il NOSTRO difetto.
Quello di autodenigrarci è un un atteggiamento che facilità la denigrazione altrui.
Però è indubbio : l' uomo italiano in generale, è sottomesso alle donne

Offline ilmarmocchio

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Re:Ungheria - La ripida salita verso la parità...
« Risposta #25 il: Settembre 25, 2016, 13:17:33 pm »
Voglio dire: queste sono parole di una ungherese e non di una italiana o di una statunitense:
Il che dimostra che nel momento in cui le suddette donne dell'est "perdono memoria" del loro passato e sono libere di fare quello che gli pare, "magicamente" somigliano alle viziatissime occidentali, proprio perché la natura femminile è la stessa ovunque.
E senza più paletti emerge in maniera "dirompente".

Ripeto: sarebbe il caso di non idealizzare e mitizzare tutto ciò che proviene dall'Europa dell'est.

infatti il tuo argomento, che condivido, dimostra che il difetto è nella nostra cultura.
L' ungherese dell' intervista è una donna occidentale che, tra l'altro e non a caso, critica il governo del suo paese, proprio da quinta colonna del femminismo occidentale.
Ovvio anche che le più giovani estiche , contaminate dalla cultura occidentale, ragionino e si comportino come occidentali.
Come io ho subito premesso , ovunque le donne sono femmine.
Poi, le relative culture, aggiungono il substrato culturale.
Quindi nessuna mitizzazione, ma la spietata realtà :
loro non sono femministi, le noi si

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Re:Ungheria - La ripida salita verso la parità...
« Risposta #26 il: Settembre 25, 2016, 13:18:21 pm »
Riguardo alle donne (e agli uomini) dell'est residenti in Italia, c'è un altro aspetto da sottolineare, che non mi piace per niente, ed è quello relativo al fatto che quando rivolgi loro una critica, le contrasti, etc, soventemente vanno a parare sul "razzismo".
Ossia, ogni critica nei loro confronti è "figlia" di un presunto razzismo.
Dire che hanno i nervi scoperti è poco.

Insomma, se io critico la rumena o l'ungherese sono un razzista, mentre se mi criticano loro è solo una reazione al mio presunto razzismo.
E vabbè...

@@

ps: poi ci sono le italiane che ti bollano come "maschilista che non scopa" ad ogni minima critica, ed "ovviamente" hanno sempre ragione loro (secondo loro, ovvio...).
Mah... che tristezza.

e dove si parla sempre, tutti i giorni, di razzismo ?
In Romania ?
O in Italia ?

Offline ilmarmocchio

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Re:Ungheria - La ripida salita verso la parità...
« Risposta #27 il: Settembre 25, 2016, 13:20:25 pm »
Citazione
Vicus : Personalmente, a parte la loro considerevole avvenenza fisica,* non ho questa impressione di femminilità delle donne dell'est. Hanno un carattere da militari, sono spesso ciniche e facilmente irascibili.

* Le più belle donne dell'est le ho viste in occidente. All'est non ne ricordo una che valesse un secondo sguardo, tranne modelle della proloco a San Pietroburgo. Le altre avevano spesso la cellulite sin dai ventanni.

Beh, che devo dire ... tenetevi le italiane.
Ma se sono le più grandi produttrici mondiali di cellulite.
Su, siamo seri :lol:

Online Jason

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Re:Ungheria - La ripida salita verso la parità...
« Risposta #28 il: Settembre 25, 2016, 14:07:13 pm »
Beh, che devo dire ... tenetevi le italiane.
Ma se sono le più grandi produttrici mondiali di cellulite.
Su, siamo seri :lol:

Scusami, ma la cellulite è l'ultimissimo dei problemi in merito .


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Mi chiedo in che. In alcuni stati occidentali sono più autonome e non vogliono sempre l'uomo che le risolva i problemi.

Vai in inghilterra , america o nei paesi scandinavi e le rimpiangerai le italiane .

«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Offline ilmarmocchio

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Re:Ungheria - La ripida salita verso la parità...
« Risposta #29 il: Settembre 25, 2016, 15:03:11 pm »
Scusami, ma la cellulite è l'ultimissimo dei problemi in merito .
giacca
Vai in inghilterra , america o nei paesi scandinavi e le rimpiangerai le italiane .

Di cellulite non ne ho parlato per primo io
Riguardo le scandinave ecc, d' accordo ( forse ) ma qui stavamo parlando delle estiche